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Autore: cmonjawaad    03/05/2012    13 recensioni
Lizzie, una diciassettenne, decide di trasferirsi dopo il divorzio dei suoi.
Nuova città, nuova scuola, nuova casa, nuovi amici, nuovi amori e nuovi guai.
«I knew I had to get you whatever the pain, I had to take you and make you mine.»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Elizabeth:

-Ehi Hazza, i ragazzi non mi rispondono al cellulare e nemmeno le ragazze… verresti a prendermi?- non rispose- Harry? Harry ci sei? Harry?- tutto ciò che sentii furono dei fastidosi trilli che mi facevano notare che aveva staccato. Che non voleva sentirmi, parlarmi. Sentii un vuoto. Ero fuori da quella scuola dove ero stata fino a due minuti prima in compagnia di qualche compagnia, con la differenza che adesso ero sola. Nessuno dei ragazzi era lì con me, tanto meno le ragazze.- Cazzo succede?- dissi, forse troppo ad alta voce perché due o tre sguardi mi si puntarono contro. Mi voltai un attimo, poi iniziai a camminare in fretta. I miei passi accelleravano di volta in volta.
Dovevo sapere cosa succedeva. Una ventina di minuti a piedi, o forse più, dividevano le due strutture, ma in un modo o nell'altro sarei dovuta tornare a casa, no?
Ripresi il mio iPhone, mi venne in mente mio padre in quella giornata mentre me lo regalava. 
Poi durante una di quelle che doveva essere una normale visita.
Alla visione di quella bambina, che ricordava vagamente me nelle foto che mi ritraevano quando avevo non più di tre anni, e di quella donna così bella mi fecero rabbrividire. Sentii il terreno sotto i miei piedi girare. Mi avvicinai ad un muretto, mi poggiai e portai la mano destra alle tempie. Perfetto Liz, un bel mal di testa. 
Ripresi il mio cellulare mentre i pensieri si accavallavano. Non può essere la nuova compagna di papà, no, cazzo. Lui... lui non ci ha dimenticate per una sgualdrina qualunque e una bambina che... che almeno quattro anni fa... Dio, quattro si è presentata al mondo. Scossi la testa.
Digitai in fretta le cifre componendo il numero di Harry. Rispondi, dai. Rispondi, rispondi!

-Risponde la segreteria telefonica di Harry Styles, lasciate un mess...- Fanculo a quella vocina fastidiosa da segreteria di sto cazzo. E quella di Hazza la voce che voglio, non quella della segreteria. 
Un senso di vuoto mi invase lo stomaco. Sentivo che ero io il problema, ovunque. 
Tra i ragazzi avevo causato solo disordini, per esempio. Sei un'emerita cogliona. Ecco cosa sei. Una rincoglionita. 
Rimasi seduta per altri cinque minuti, giusto il tempo di far calmare un po' il mal di testa mentre il fumo di una sigaretta mi invadeva i polmoni. Poi ripresi la mia camminata.

Harry: 

Sentii qualcuno dietro la porta, da una parte speravo fosse Zayn, altrimenti chissà dove si era cacciato. Dall'altra avevo paura fosse tornato a darmi il resto. Sussultai quando scattò la serratura, chiusi gli occhi e mi nascosi nell'angolo che formai tra le mani. 
-Harry? Che ci fai lì?- no, non era Zayn. Assolutamente.
-N-niall?
-Sì.- si sedette accanto a me e prese a muovermi il braccio.- Harry, che succede? Sfogarti ti fa bene, su.
-Beh...-esitai un po'. Feci un respiro profondo e iniziai.- Da quando è arrivata, dal primo momento in cui li ho visti insieme, mano nella mano, sono rimasto stupito. Stupito da quanto una ragazza potesse essere bella. Da quanto un sorriso potesse essere essenziale in ogni mia giornata.
Sai che non sono mai stato un ragazzo serio in campo 'ragazze'. Ecco perché ho preferito essere solo un suo amico, perché comunque è solo un'attrazione fisica la mia. Ecco perché ho permesso che fosse mia amica. Per non ferirla.
La paura di poterla ferire era più forte della voglia di potermela fare, ecco sì. Perché è stato questo il mio primo pensiero, lo ammetto.- accennai un sorriso.-  Poi col tempo l'ho conosciuta, allora la cotta è diventata qualcosa di più. Perché un conto è l'attrazione fisica da sola, ma se ci si mette l'apprezzamento del carattere, beh... hai capito... lei, Lizzie, ha iniziato ad essere più che un'amica, ma non gliel'ho mai detto. Perché lei era, lei è di... di Zayn. Ma poi lei mi ha chiamato.- iniziai a velocizzare. Niall annuiva, guardandomi sbalordito.- mi ha chiesto di portare qualche birra, una pizza. Di farle compagnia perché stava troppo male per stare da sola. Allora ho accettato, sono andato lì. Eravamo ubriachi quando mi baciò. Io risposi, ma poi la spinsi. Risi, dormii lì dimenticandomi uno stupido braccialetto del cazzo.
-Quello che Zayn aveva 'sta mattina, giusto?
-Quello.- lo guardai in faccia. Non ci fu bisogno di parole, vide il rossore che invadeva la mia guancia, quasi nera.
-Dio mio, Harry. Sei praticamente... cioè, metti del ghiaccio. 
-Lascia stare il ghiaccio. Me lo merito. Sono un coglione.
-No. Non lo sei. L'amore ti condiziona la vita. Fa accadere le cose più strane. Sì, ok, la smetto di dire cazzate, vuoi la verità, Hazza?- annuii.- Sei un coglione!- risi.
-Ecco tornato Niall. Lo so. Spero ciò non influisca con la band. 
-Andiamo a cercare Zayn?- si alzò e mi allungò la mano. La strinzi, e mi alzai.
-Andiamo.
-Sei in pigiama, Harry.- una risata cristallina gli colorò il volto. 
-Mh, dammi cinque minuti.
Come detto cinque minuti dopo ero lì, pronto per cercare Zayn.
-Guidi tu.- lanciai le chiavi a Niall.
-Ok. Andiamo adesso però.
Uscimmo.

Niall: 

Non appena sbattei la porta di casa la luce del sole quasi mi accecò.  
Ma qualcos'altro attirò la mia attenzione. Vidi Eli che si avvicinava mentre scriveva un messaggio, non si accorse che io ed Harry la guardavamo, guardava in basso.
Guardava in basso. Già, fu quello a rovinare la nostra giornata, uno stupido messaggio.
Sentii Harry cacciare un urlo, un Elizabeth parecchio prolungato. Iniziò a correre, lei non lo sentiva, si trovava sul marciapiede opposto al nostro, e inoltre notai due fili che partendo dal suo cellulare si nascondevano tra i suoi capelli.
La voce di Harry si fece roca mentre correva per raggiungerla. Lo seguii.
Una macchina aveva svoltato l'angolo, una macchina che andava troppo veloce per essere in una piccola stradina.
Una rumorosa frenata e i due ragazzi a terra mi fecero rabbrividire quando ero già vicino.
Harry aveva spinto Lizzie via dalla strada e per fortuna lui non si era fatto granché, lo vidi rialzarsi e avvicinarsi a Lizzie che invece era ferma sull'asfalto.
Lizzie che era ferma sull'asfalto. Ferma. Sull'asfalto. Inerme.
Ero paralizzato. L'unica cosa, la più razionale che riuscii a fare fu digitare tre cifre e indicare la via all'ambulanza.
Avevo paura di avvicinarmi.
Tremavo. Mi avviacinavo tentennando. Le mani mi tremavano.
-Ha-harry?- Vidi Harry che nervosamente dava colpetti sul viso alla ragazza mentre continuava ad urlare il suo nome. Ma lei non si muoveva.
L'autista era sceso dall'auto e guardava la scena, dicendo di tanto in tanto frasi del tipo 'che cazzo ho fatto?' 'scusate' 'non volevo' mentre con la mano destra si grattava la testa e camminava velocemente avanti e indietro.
-Sta zitto, ok?
-N-niall. Non, non risponde. Perché?
-Aspetta.- Posai le dita sul collo.- Respira. Lentamente, ma respira.
Il rumore della sirena fece voltare tutti. La portarono dentro, la seguimmo con la macchina.
Vidi Harry inviare un messaggio.
-Che fai?
-Avviso i ragazzi... e Zayn.

Zayn:

Ero di nuovo su quella panchina.
Quella dove mia sorella si era seduta e mi aveva fatto conoscere Liz.
Quella dove le avevo parlato per la prima volta.
Non c'era molta confusione. Fu facile non attirare l'attenzione.
Meglio non trattare male le fan. Meglio che me stessi per i cavoli miei. Da solo.
Ultimamente stavo spesso da solo. E fumavo di più.
A interrompere quel silenzio intorno a me fu la suoneria del cellulare. Non era una chiamata, ma un messaggio.
Esitai ad aprirlo.
Harry:
Lizzie è all'ospedale. Un incidente.
Metti da parte le incompresioni tra noi e vieni. Per lei.
Trovai alquanto inutile l'ultima parte.
Feci cadere la sigaretta che avevo fra le dita e mi affrettai verso la macchina con un solo pensiero in testa: raggiungerla.


Sciao:3
Sì, so che ci ho messo un'eternità, ma
non avevo tempo e ispirazione.
So anche che il capitolo è corto, ma non voglio
anticipare nient'altro anche perché penso che sia
uno degli ultimi.
Spero nonostante il tempo abbiate letto e vi sia piaciuto il capitolo.
(E che recensiate, ci tengo)
Beh, grazie e perdonatemi.u.u

Un bascio.
-El.♥
  
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