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Autore: pizza girl    03/05/2012    9 recensioni
[Dal Capitolo 1. - Lettera]
Era ormai quasi giunta la fine delle vacanze e presto sarebbe stata ora di tornare a Hogwarts e lei non aveva ancora ricevuto la sua lettera con la lista dei libri da comprare per il nuovo anno e i soprattutto contenenti i risultati dei G.U.F.O.
Entrò in cucina e trovò sua madre seduta a tavola con un'aria sorridente che scambiava occhiate complici con suo padre. Davanti a loro c'era una lettera che evidentemente qualcuno aveva aperto e goffamente tentato di richiudere. Alison li guardò e capì. Prese la lettera e di corse salì in camera sua e chiuse la porta.
Ecco, il momento che aspettava da tutta l'estate era finalmente arrivato. Appoggiò la lettera sul suo copriletto e si allontanò un po' per osservarla. Non aveva il coraggio di aprirla (o meglio, sollevare il lembo della lettera che sua madre aveva già letto). Finalmente la prese con mani tremanti e iniziò a leggerla.
[STORIA IN PAUSA PER MOTIVI DI TEMPO.]
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I luoghi citati non mi appartengono, ma sono proprietà di J. K. Rowling;
questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

2. Cambiamenti

Alison aprì la porta della sua stanza e con calma scese giù per i gradini delle scale per raggiungere i suoi genitori.
«Ho passato dieci G.U.F.O. - disse contenta - ma ovviamente voi lo sapevate già.» aggiunse tra sé e sé.

Voleva molto bene a sua madre e suo padre, l'avevano sempre sostenuta e fatto il tifo per lei, d’altronde questo era il loro compito principale.
Quando aveva scoperto di essere una strega, durante il suo undicesimo compleanno, era stato uno shock per tutta la famiglia. Inizialmente pensavano fosse uno scherzo di cattivo gusto e avevano buttato la lettera formale che aveva ricevuto nel caminetto a bruciare con il resto della legna, ma poi, quella stessa sera, una donna dal naso aquilino, e uno chinion sulla sommità della testa aveva bussato alla loro porta. Indossava un abito blu notte che danzava sulle sue caviglie lasciando intravedere un paio di scarpe dal tacco alto di vernice nera, sotto il collo portava, legato, ai due estremi superiori, da una spilla di gemme a forma di ragno (piuttosto inquietante di notte con poca luce), un mantello nero che le cadeva lungo il corpo esile.
«Buonasera, sono la professoressa Hasting, insegnante di Difesa contro le arti Oscure nonché vice-preside della suola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Sono qui per parlarvi di vostra figlia.» aveva esordito. I genitori di Aly, esterrefatti, l'avevano fatta entrare sospettosi, e lei, facendosi strada verso la cucina come fosse entrata in quella casa milioni di volte e la conoscesse come le sue tasche, aveva iniziato a spiegare come tra i Babbani (termine che non piacque molto al padre della ragazza con cui la donna aveva definito quelli senza magia) a volte potesse avvenire la nascita di uno di loro (di un mago o di una strega). A ogni sua parola i tre ascoltatori erano sempre più stupiti. Dopo averli convinti (ci vollero parecchie ore e probabilmente anche qualche incantesimo), aveva dato istruzioni alla ragazza su come raggiungere la scuola, e dove acquistare tutto l'occorrente per l'anno scolastico. Infine si era dilungata, con aria leggermente sognante, nella descrizione della scuola, i paesaggi, la struttura, le lezioni e i professori. Aveva terminato il lungo monologo salutando i genitori di Alison e dando l'appuntamento alla nuova studentessa di magia al primo di settembre: «Mi raccomando, Stazione di King's Cross, il primo di settembre. L'Espresso per Hogwarts parte alle undici precise dal binario 9 e 3/4. Ecco il tuo biglietto. Sii puntuale!», poi era uscita senza troppi complimenti dalla casetta di periferia della famiglia montgomery e si era dileguata nel buoi della note, lasciando i due adulti ancora un po' scossi e la ragazzina euforica.


Dopo essersi truccata (era una ragazza molto vanitosa, le piaceva essere sempre impeccabile) e vestita per uscire, partì con i suoi genitori alla volta di Diagon Alley, aveva bisogno di una nuova divisa, la sua ormai le lasciava i polsi scoperti (era incredibile quanto si fosse allungata nel giro di pochi mesi quali erano quelli estivi), dei libri per il nuovo anno, e di ingredienti vari per le pozioni. In più sperava tanto di rivedere i suoi amici che non aveva incontrato per tutta l’estate. Durante il tragitto in macchina, essendo i suoi Babbani non aveva a disposizione altri mezzi per il momento, iniziò a prepararsi psicologicamente ai discorsi infiniti che le avrebbe fatto la sua migliore amica, Meg, sulle sue vacanze strepitose che quell’anno aveva trascorso a New York, la sua città preferita in assoluto.
Entrarono al Paiolo Magico e si diressero verso il cortile sul retro. Lì Aly toccò con la bacchetta alcuni mattoni del muro che lo delimitava e magicamente comparve magicamente una porta che mostrava loro la via principale della cittadella di negozi magici.
Si diresse subito al Ghirigoro, la libreria dei maghi, per comprare i libri di scuola, sapeva che se avesse incontrato anche solo uno dei suoi amici questo non sarebbe più stato possibile. Entrò e consegnò la lista dei libri a un mago sulla cinquantina con i capelli bianchi a chiazze che sparì per tornare poco dopo sommerso da una montagna di libri che lasciò cadere sul bancone davanti a lui. Fece un piccolo calcolo e disse il risultato ala ragazza che dopo aver pagato, uscì dal negozio seguita dai suoi genitori.
Già che c'era decise di passare in farmacia, sbrigò questa faccenda in fretta e si diresse da Madama McClan per trovare una nuova uniforme, indubbiamente lì avrebbe trovato Meg intenta a provarsi svariati vestiti per trovarne uno che le piacesse per come le cadeva sul corpo perfetto segnandole ogni curva e che avrebbe fatto sbavare ogni ragazzo al suo passaggio. Appena entrò nel negozio la vide, alta, con lunghi capelli rossi che danzavano lungo la sua schiena perfettamente dritta. Le corse in contro, radiosa e appena l'amica si accorse di lei emise un gridolino acuto di felicità. Era proprio bella, faceva cadere l'autostima di qualsiasi ragazza coni suoi capelli fiammanti, gli occhi nocciola chiarissimi, qualche lentiggine sul volto perfettamente proporzionato, e con le sue curve giuste al posto giusto. Si abbracciarono saltellando come due deficienti in mezzo al negozio affollato di gente che le osservava. Meg iniziò a raccontarle del suo viaggio sottolineando tutto più e più volte mentre si provavano entrambe le nuove divise con Madama McClan e una sua assistente che cercavano di infilare gli spilli negli abiti senza pungere le ragazze che non riuscivano a stare ferme.
Ultimati anche questi acquisti, tornarono insieme al Paiolo Magico, dove ad attenderle c'erano i genitori di Meg e cinque ragazzi, circondati da ragazzine adoranti "e come biasimarle - pensò vedendoli in quella situazione Aly - non fossero i miei migliori amici ci sbaverei dietro anch'io!" Appena i ragazzi videro le due fanciulle, le fecero cenno di unirsi a loro.
«Hola bellezze!» le salutò il riccio non appena si sedettero al loro tavolo. Harry era sempre stato classificato come il donnaiolo del gruppo, perché, sarà per il suo sorriso perfetto, sarà per qui ricci che veniva voglia di stropicciare, alle ragazze piaceva, e anche tanto!
Un biondino dagli occhi azzurri più belli che esistessero le salutò con la bocca piena di cibo sputacchiandone ovunque. Il rapporto che c'era tra Niall e il cibo si poteva paragonare al rapporto che c'era tra un mago e la sua bacchetta, non potevano vivere l'uno senza l'altro. Le ragazze risero e ricambiarono i saluti. Alison li guardò uno per uno, come le erano mancati! Zayn, il vanitoso del gruppo, era intento a sistemarsi un ciuffo, secondo lui, ribelle che invece Aly trovava estremamente sexy. Liam, il ragazzo più saggio del gruppo, per quanto potesse esserlo con degli amici così, la stava osservando e appena lo sguardo di lei cadde su di lui lo distolse. Louis invece era l'esatto contrario, nonostante fosse il più vecchio (quello per lui sarebbe stato l'ultimo anno a Hogwarts) era anche il più scemo e appena apriva bocca provocava risate a non finire.
Alison congedò i suoi genitori, avrebbe passato il resto delle vacanze con i suoi amici affittando una stanza al Paiolo Magico in modo da trascorrere questi ultimi giorni in compagnia ed essere poi puntuale per prendere il treno che li avrebbe condotti tutti quanti a scuola. Diede un bacio a entrambi e li accompagno alla macchina. Dopo le solite raccomandazioni ripartirono alla volta di casa. Non appena la macchina scomparve inghiottita dal traffico di Londra, la ragazza rientrò nel pub dai suoi amici.

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Oook, eccoil secondo capitolo,
è molto descrittivo.
Spero di non avervi annoiati troppo!
Il prossimo capitolo sarà meglio,
promesso ;)
Lasciate una (anche piccolissima)
recensione, mi farebbe molto piacere!
xoxo
B.

p.s. scusate gli errori,
non ho riletto >.<

p.p.s. se vi va seguitemi su twitter,
sono @_horanscupcakes
Al prossimo capitolo!

   
 
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