Premessa… per quelle di voi che hanno
la fortuna di aver trovato questa storia familiare, non preoccupatevi non ho
intenzione di plagiare! O meglio lo sto facendo, ma
non senza avvisare i lettori che la mia storia è tratta da un film.
Il film in questione è coreano ed è uscito nel
2004. “Naesarang ssagaji” è
il suo nome originale, ma credo sarà più facile trovarlo con il titolo inglese
(quello della mia fic), e la storia da me narrata è interamente ripresa da esso, anche se la modificherò (vedi nomi, luoghi etc) per renderla più alla nostra portata!
Perché scrivere una fic
“copiata” da un film? Perché (ahimè) dubito di trovare tante
lettrice che conoscano il film o che abbiano avuto la possibilità di
vederlo (in Italia difficilmente le commedie romantiche coreane arrivano). Però dopo aver scoperto questi film, che alle commedie
romantiche americane o italiane non hanno niente da invidiare ANZI (e vi parla
una che non le disprezza affatto) trovo un vero peccato che restino sconosciuti
qui in Italia.
Quindi mi accingo a scrivere la fic con due obbiettivi: o riportarvi anche se in parte qualcosa che io
trovo davvero esilarante e carino. Oppure, meglio ancora, incuriosirvi e
costringervi a trovare un modo per scoprire queste perle orientali ;o)! In qualsiasi caso BUONA LETTURA (o VISIONE)!
PRINCIPI O ROSPI?
Nel bel
mezzo di un bosco fatato sopra un letto di morbide foglie dai colori autunnali
giace una fanciulla dalla folta chioma bionda.
- Uff… ma non arriva? – sbuffa la ragazza dopo aver aperto
l’occhio destro per sbirciarsi intorno.
Scocciata la
giovane si guarda intorno alla ricerca di qualcuno o qualcosa.
Velocemente
si sdraia di nuovo quando sente il rumore delle foglie calpestate.
- Arriva qualcuno.
– dice mentre si ricompone.
Un giovane le si avvicina, ha i capelli neri folti e lucidi le spalle
larghe risaltano dal mantello di velluto rosso tipico dei principi
azzurri. La guarda appassionato e
prendendola delicatamente per il collo la solleva verso di se lentamente pronto
a baciarla per risvegliarla dal suo…ehm sonno.
La fanciulla incuriosita dal suo principe apre gli occhi per
vederlo prima del romantico bacio.
- Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
– urla la giovane alla vista di Marco, il ragazzo più brutto che conosce.
- Erika… Erika… - si sente chiamare la ragazza.
- Cosa? – dice mentre
continua a pulirsi la bocca ancora convinta di aver appena ricevuto un bacio
dal ragazzo.
- Le vorrei far notare che è in classe signorina.
– le urla il professore di matematica. – Come osa dormire durante le lezioni. –
continua impaziente l’uomo.
- Cosa stavi sognando? –
chiedono poco dopo alla ragazza Sara e Carla due sue compagne di classe.
- Un principe azzurro. – risponde Erika. – Secondo
voi cosa vorrà dire? – aggiunge la ragazza senza dare il tempo alle compagne di
chiedere come fosse il suo principe.
- Non lo so... – le risponde
Carla. – Era un sogno bagnato? – aggiunge subito.
- Bagnato? – chiede Erika senza capire.
- Mia mamma dice che è un sogno bagnato se ti
svegli con le mutandine bagnate. – spiega Sara all’amica con fare malizioso.
- Ma cosa cavolo andate a pensare… - urla irritata
Erika ma viene interrotta da una voce proveniente dai
uno dei gabinetti.
- Seeee… see sogni un……. – comincia a dire qualcuno mentre si
sforza. – sogni un principe… se sogni un princ… aahh… se sogni un principe vuol dire che presto ne
incontrerai uno. – finisce finalmente la frase la ragazza, Alessia un’altra
compagna di scuola di Erika.
- Oddio che bello… - urlano in coro Sara e Carla.
– Ti rendi conto incontrerai presto il tuo principe azzurro… aaahhh che invidia.
- Il mio principe azzurro! – ripete Erika
guardandosi allo specchio determinata.
Erika cammina a bordo piscina distratta, senza
accorgersi del bellissimo ragazzo che cammina verso di lei finche non solleva
lo sguardo. Con i capelli ancora bagnati e piccole gocce che scivolano sul suo corpo statuario il giovane cammina sicuro di se senza badare
a tutte le ragazzine che lo guardano con la bava alla bocca, cadendo a terra
innamorate al suo passaggio.
Anche Erika una volta vicino a
lui inciampa distratta da tanta bellezza. Con gesto veloce e deciso lui
l’afferra per la vita, reggendola sicuro come se fosse fatta di piume.
- Stai attenta potevi… -
le dice con voce suadente fissandola negli occhi. – Potevi anche ferirmi. –
aggiunge acido lasciandola cadere a terra e riprendendo a camminare.
- Domani è il nostro centesimo giorno. – dice Erika
davanti ad un gelato fissando sorridente un ragazzo seduto davanti a lei. – E tu invece di farmi un regalo che fai? Mi lasci? – aggiunge
spostando bruscamente il gelato da davanti a se.
- Sì… beh ecco… io… - cerca di dire il ragazzo
intimorito. – La mamma ha detto che sei troppo vecchia per me. – aggiunge quasi
mettendosi a piangere davanti allo sguardo severo della ragazza.
- Guarda che ho solo tre anni più di te brutto
moccioso. – replica la ragazza con tono di superiorità.
- E poi neanche stiamo insieme,
l’hai deciso tu solo per poterlo raccontare alle tue amiche. – insiste il
ragazzino tirando fuori tutto il suo coraggio, ma con il viso di chi sta quasi
pronto a piangere.
- Brutto… - inizia a dire Erika, ma si accorge che tutti la fissano.
Con calma si alza dalla sedia e fissando il ragazzo di fronte a lei. – Tanto
volevo lasciarti anche io.- dice mentre si allontana.
- Così oggi è il centesimo giorno. – dice Sara
avvicinandosi al banco di Erika.
- Oddio che romantico cosa
farete? – chiede questa volta Carla appoggiandosi al banco della ragazza.
- Ci siamo lasciati. – risponde Erika con aria
triste.
- Come lasciati? Perché…
proprio oggi. – chiedono in coro Sara e Carla.
- Beh era troppo piccolo per me… - dice Erika
evitando lo sguardo delle amiche. – Non poteva mica essere il mio principe
azzurro. – aggiunge questa volta fissando decisa le compagne.
- Già… - replicano le amiche poco convinte.
– Sicura però di aver sognato un principe? Non che
era piuttosto un rospo? – si intromette Alessia
ridendo di gusto.
Ok questo è il primo capitolo… l’ho scritto di
scatto in meno di un ora, dovrei ricontrollarlo e
tutto ma visto che non sono sicura che la storia sia pubblicabile lo pubblico
così per vedere che succede!
Erika se nonostante il mio avviso di “plagio” comunque la storia non può essere pubblicata chiedo scusa e
cancellala tranquillamente, capirò!