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Autore: PiccoloCuoreSenzaAmore    03/05/2012    5 recensioni
-Non te ne andrai mai via da me, vero?- gli domandai.
Lei scrutò la testa
-Sei la cosa più bella che io abbia mai potuto incontrare. Non ti lascierò per nessun motivo al mondo, Amore-
In quell'istante i miei occhi pieni di lacrime, splendettero di luce propria. Per la prima volta mi aveva chiamato amore. L'avevo sentito dire anche da altre ragazze, ma non da lei. Non avevo mai sentito pronunciare quelle parole con un tono così maledettamente dolce. Così maledettamente Suo!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Non chiamarmi pazzo! Sono semplicemente innamorato!'
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-Piccola oggi sono due mesi che stiamo insieme!- sentì Harry dall’altra parte del telefono. Quella mattina ero scesa prima perché avevo un esame. Louis aveva proposto di accompagnarmi e avevo accettato. Negli ultimi mesi ci siamo completamente ignorati. Non riuscivo più a guardarlo in faccia e viceversa.
-Cecil?- sentì nuovamente Harry. Ero totalmente presa dai miei pensieri che mi ero dimenticata di lui. Che stupida!
-Si, scusa. Pensavo- risposi.
Lo sentì sospirare e poi continuò.
-Come sono andati gli esami? Ti hanno dato i risultati?- mi domandò lui.
-Non ancora. Devo fare l’ultimo fra circa 10 minuti. Ci faranno sapere, non appena li controlleranno.-
-Spero che riesca a ottenere una promozione con questi esami. Beh, che ne dici se ti vengo a prendere appena finiti?.- domandò.
-Oh, si certo Harry. Ti chiamo non appena li finisco. Ora vado. A dopo.-
-Ti amo- concluse lui. Sorrisi e attaccai la telefonata.  Mancavano ancora una manciata di minuti quindi decisi di prendere un caffè per abbassare la tensione. Infilai i soldi e come di solito, la macchinetta iniziò a fare i caprici.
Sbuffai iniziando a dare piccoli colpetti.
-Serve una mano?- domandò una voce dietro di me. E come non riconoscere quella voce?!
-No grazie Louis.- risposi voltandomi di spalle pronta ad andarmene. Sentì un rumore alle mie spalle, mi girai e vidi Louis con il mio caffè in mano. Me lo porse e aggiunse un sorriso.
-Ci vuole solo pazienza!- esclamò guardandomi negli occhi.
Presi il mio caffè iniziando a sorseggiarlo.
-Grazie.- risposi timidamente.
-Andato bene l’esame di prima?- mi chiese lui, attaccando un discorso.
-Abbastanza. Ho risposto a tutte le domande. A te?-
-Anche..- rispose abbassando lo sguardo. “E’ questo il momento, vattene Cecil, vattene! Non farti affliggere da quell’aria abbattuta è tutta finzione” ripeteva la mia coscienza.  Sorrisi facendo un segno del capo e gli diedi le spalle per andarmene. Finito il caffè, buttai il bicchierino nel cestino, dirigendomi infine in studio, pronta a svolgere un nuovo compito. Dopo pochi minuti entrò Louis e si mise a pochi banchi dal mio. Quella si manifestava una lunga ora.

- Harry, ho finito. Vieni a prendermi?- domandai al mio ragazzo uscendo dallo studio.
-Certo piccola, aspettami lì. Cinque minuti e sono da te..- concluse attaccando. Riporsi il telefono in borsa e mi sedetti sulla panchina, pronta ad aspettare Harry. Sentì una mano sulla mia spalla. Mi girai e  incontrai gli occhi di Louis. Ma cosa voleva ancora da me?!
-Serve un passaggio?- mi domandò sperando pienamente per un “Si”.
-No, grazie.- risposi.
-Hai voglia di camminare? Da qui a casa nostra saranno circa 20 minuti- continuò lui non capendo che non sarei andata a piedi.
-A dir la verità passa a prendermi Harry-. Okay, non volevo dirglielo ma ho dovuto. Louis sbiancò, fece un cenno col capo per poi continuare.
-Ah si.. Oggi fate due mesi, giusto?-
Annui leggermente, abbassando lo sguardo.  “Harry arriva, Harry arriva” pensai. Louis riprese col parlare ma un rumore di clacson lo interruppe. Era Harry. Sorrisi a vederlo.
-Beh, ci vediamo a casa- dissi alzandomi dalla panchina. Lo guardai negli occhi, lui mi fece un sorriso e si allontanò andando verso la sua macchina. Nel frattempo io raggiunsi Harry che mi salutò baciandomi le labbra per poi aprirmi la portiera. Entrai in macchina.
-Dove mi porti?- chiesi speranzosa.
-Sulla luna, mia regina.- rispose lui con tono galante.
Sorrisi per poi dargli un leggero bacio sulla guancia. In due mesi avevo conosciuto molti aspetti di Harry. Era diverso da come me lo avevano sempre descritto gli altri. Era timido e insicuro,  ma con un grande coraggio.
-Allora dove andiamo?- domandai nuovamente.  Harry distolse per un momento lo sguardo dalla strada e mi guardò negli occhi.
-Ti piacciono le sorprese?- domandò anche lui.
-Non puoi rispondermi con un’altra domanda e comunque si- risposi sorridendo. Lui ricambiò il sorriso e mi prese per mano.
Era una stretta così delicata e dolce. Ritornò a guardare la strada. Dopo circa 10 minuti eravamo davanti a un ristorante: “Amoure”.
Entrammo dentro, era davvero fantastico. I tavoli avevano tovaglie rosa carne con tutti cuoricini colorati e le sedie erano rosse a forma di cuore. Ci accomodammo e ordinammo. Dopo qualche minuto era già tutto apparecchiato. Iniziammo a mangiare. Tutto era dolce in quel posto, Harry compreso. Ma lui è sempre stato dolce. Ad un tratto il tono di Harry si fece serio.
-Mi vuoi sposare?-
Mi affogai con l’acqua e inizia a tossire. Mi strinse la mano e quando mi calmai mi diede un leggero bacio sulle labbra. Lo guardai dritta negli occhi e arrossì, ripensando alla “proposta” di prima. Abbassai immediatamente lo sguardo e lui prese il mio viso con le dita costringendomi a guardarlo negli occhi.
-Cecil Sophie Posip, mi vuoi sposare?- mi domandò nuovamente. Non sapendo che rispondere, mantenni il suo sguardo per poi avvicinarmi a lui e baciarlo dolcemente. Sorrise non appena mi staccai.
-Andiamo a casa. Si staranno chiedendo dove ci siamo cacciati- dissi spezzando il silenzio. Annui leggermente  e si affrettò a pagare. Arrivati  a casa, bussammo alla porta e ci aprì Clara che alla nostra vista sospirò.
-Me l’hai trattata bene Styles?- chiese ad Harry con un’espressione dalla seria “Giuro che ti spacco la faccia”. Harry alzò le mani in segno di resa e iniziò a ridere. Liam, che stava assistendo alla scena, corse ad abbracciarmi. Non finirò mai di dire che quel ragazzo è la dolcezza fatta in persona. Entrammo in soggiorno e salutai anche il resto del gruppo.  Mi sedetti tra Liam e Niall e iniziammo a parlare.
-Allora, tutto  bene l’esame?- chiese Clara entrando nel salotto, seguito da Harry che rubò il posto a Niall in  cambio di un pacchetto di patatine. L’irlandese si sedette affianco a Louis e iniziò a mangiare. Sorrisi alla scena e poi risposi a Clara.
-Si, tutto bene- Louis mi assecondò annuendo leggermente.
-Ma se riuscite a superare quest’esame, che succede?- domandò  Liam.
-Non ne ho la più pallida idea. Credo ci daranno una promozione.- rispose Louis sta volta.
-Su che lo supererete senz’altro- aggiunse Ludo. Sorrisi e iniziammo a guardare la tv. Divenuta ora di cena, ci recammo in cucina per mangiare. Harry e Zayn avevano fatto una gara di cucina, per vedere chi cucinava meglio fra i due. Vinse Zayn con la sua torta Kinder, a dir poco fantastica. Anche la pizza di Harry non era male, però alla fine il giudice, Niall, votò per la torta.  Finito di mangiare andammo tutti a dormire. Harry fece storie per dormire con me e senza starci troppo dietro, lo assecondai.

-Cecil c’è posta per te.- una voce dal piano di sotto mi fece svegliare. Feci per alzarmi ma Harry mi cinse i fianchi, buttandomi nuovamente sul letto.
-Harry, scendo un attimo- gli dissi dandogli un  leggero bacio sulla guancia.
Mugnò qualcosa e poi lasciò la presa. Scesi di sotto e trovai una lettera sul tavola della cucina. La aprì e lessi il contenuto. Sgranai gli occhi e salì velocemente le scale. Clara, che mi aveva chiamato, rimase sconvolta. Poi fece spallucce e continuò a preparare la colazione. Aprì di scatto la porta della mia stanza e iniziai a urlare.
-Harry! Mi hanno presa! Ho superato l’esame!- scaraventandomi completamente su di lui.
-Fa vedere- gli porsi la lettera e iniziai a saltare per tutta la stanza. Quando lessi le parole “Signorina Cecil Sophie Posip il suo esame è stato superato”, il resto lo lasciai nella lettera. Mi sentì osservata e posai il mio sguardo su Harry che mi guardava sconvolto. Non era felice per me?
-Harry che ti prende?- domandai sedendomi accanto a lui.
-Devi partire!- mi disse buttando la lettera per terra. Ma parti tu, perché devo partire io!?
-Harry ma che dici!- commentai sgranando gli occhi e raccogliendo la lettera da terra. Nel frattempo Harry si era alzato e aveva abbandonato la stanza, scendendo frettolosamente le scale.  Lessi tutta la lettera, per cercare di capirci qualcosa. Okay, ora le mie idee erano del tutto chiare.
“Signorina Cecil Sophie Posip il suo esame è stato superato. Come premio del suo impegno, gli abbiamo assegnato uno studio nella sede di Atene, in Grecia. Per maggior informazioni, chiedere in ufficio. Cordiali saluti. ”
Il cuore mi si fermò. La mia promozione consisteva nell’andare in Grecia? Scesi frettolosamente le scale e mi recai nuovamente in cucina. Sotto lo sguardo di tutti presi Harry per il polso e costrinsi a guardami negli occhi. Notai però, che Louis ancora non c’era.
-Non avevo letto il pezzo dopo. Non sapevo che dovevo andare in Grecia.- riuscì a pronunciare.  I suoi occhi erano lucidi e il suo verde smeraldo era spento. Abbassò lo sguardo quando una lacrima uscì dal suo occhio.
-Tu che cosa? Tu non vai da nessuna parte! E io dovrei mandarti in Grecia, lontano anni luce da qui, da sola? Non se ne parla proprio Cecil!- ed ecco la voce di Clara.
-Non sarà sola. Sono stato preso anch’io- una voce invase la stanza. Tutti ci girammo e vedemmo Louis, con la stessa lettere mia in mano. Harry alzò lo sguardo.
-Ora si che posso stare tranquillo!- sospirò ironico dando un pugno sul tavolo! Zayn gli diede una pacca sulla spalla, cercando di tranquillizzarlo.
 Guardai Clara e lei sospirò. Ludo mi venne vicino e mi abbracciò.
-Complimenti peste!- concluse baciandomi la guancia e facendomi una linguaccia.
Sorrisi debolmente e tornai a guardare Harry.
-Cecil, ti prego non lasciarmi!- pronunciò alzandosi dal tavolo sotto lo sguardo di tutti. Lo guardai dritta negli occhi e presi un bel respiro per poi stringermi fra le sue braccia. Le lacrime iniziarono a scendere dal suo viso. Non potevo fargli questo.



Okay scusatemi, avrei dovuto aggiornare vari giorni fa. Ma proprio non mi veniva l’ispirazione. Quando tutto d’un tratto. Booom! Eccolo qua! :D Sinceramente, non mi piace più di tanto questo capitolo ma prometto che mi rifarò in tutti gli altri.  Ecco, Louis e Cecil sono riusciti a superare entrambi  l’esame. Louis sembra essere molto contento di questo, perché sogna una promozione da anni ormai. Cecil invece, si abbatte vedendo Harry in quello stato. Beh, nel prossimo mi rifarò promesso.
Un bacio a tutti quelli che mi seguono. RECENSITE DAI, FATEMI VEDERE CHE CI SIETE :)
Maria <3

  
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