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Autore: ohijackles    03/05/2012    11 recensioni
Un college londinese. Un errore. Una ragazza costretta a condividere la camerata con cinque ragazzi, due dei quali l'hanno particolarmente colpita. Cosa succederà?
E' la mia prima FF, quindi siate buoni. Spero che vi piaccia!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 22. (meglio tardi che mai, mi dissero).

S
ALLLLVEEEE! :D
E sono ancora viva, ladies and gentlemen!
Alllora, scusatemi davvero tanto. TANTO TANTO TANTO per questo ritardo; lo so, è imperdonabile da parte mia, ma vi giuro che non è mia la colpa.
Indovinate un po' di chi è? Già, lei: la scuola. 
Sono nella merda più profonda, trovare tempo per scrivere e postare i capitoli è sempre più difficile.
Cosa ho da dire su questo nuovo, e tanto atteso (spero), capitolo? Una cosa sola: FA SCHIFO.
Okey, mi ritiro. Ahggià, grazie per tutti i bei commenti e tutto.
Commentate anche questo magari, anche solo per dirmi che schifezza enorme è.
Bacccccci.
#MuchLove. 
Twitter: @xsuperlouishere


"Niall?" bussai delicatamente alla porta del biondino, sperando che mi sentisse.
"Niall?" riprovai alzando di poco il tono della voce; iniziai a tremare dal freddo e fui sicura di aver visto una nuvoletta di vapore scaturire dalla mia bocca.
Erano stati i tre giorni più pesanti della mia vita, tutti ce l'avevano con me; al pranzo di Natale Louis non mi aveva neanche rivolto uno sguardo, Zayn non aveva praticamente parlato e Liam era incavolato con me, ma con mia madre si era comportato come un angelo. Gli unici due che se la godevano erano Niall, che aveva pensato solo al cibo, e Harry, il quale dopo quello che era successo non la smetteva di sorridere come un ebete.
Gli altri due giorni li avevo passati chiusa in camera mia, con la paura di affrontare i ragazzi: avevo avuto contatti solo con Niall, che era l'unico con cui stavo bene in quel momento.
"Niall!" urlai battendo con forza i pugni sulla porta; sentii un imprecazione e dopo pochi minuti la porta si aprì.
Il pigiama di Niall era composto da dei boxer con sopra dei quadrifogli e una maglietta con la faccia di Demi Lovato sopra; sorrisi leggermente, poi mi ricordai del freddo e iniziai a battere i denti.
"Sai che ore sono vero? Che ci fai davanti alla mia porta alle 3.00 di notte?" gracchiò con voce assonnata.
"Mi dispiace, ma ho bisogno di parlare con qualcuno.."  mi giustificai.
"E tu hai bisogno di parlare alle 3.00 di notte? Mi sembra giusto.." si lamentò sfregandosi gli occhi.
"Non riesco a dormire.. Busserei alla porta di Liam, ma ormai anche lui non mi parla, come gli altri del resto.. Mi sei rimasto solo tu.." borbottai.
Lui sbuffò e si fece da parte per farmi passare "Dai, entra" mi avviai piano e lo abbracciai delicatamente; lui ricambiò quell'abbraccio goffamente.
Mi allontanai da lui e mi buttai sotto le coperte del suo letto; lui mi seguì e si stiracchiò.
"Allora, cosa hai combinato?"
"Un casino, e ora tu sei l'unico che mi rivolge la parola.."
"Non stai calcolando Harry, anch.."
"Non.dire.quel.nome!" lo interruppi "E' tutta colpa sua, è colpa sua se mi ritrovo in questa situazione." mormorai irritata.
"Racconta.." mi incitò sbadigliando.
"Ho detto a Louis di Tom e dei due baci che mi ero scambiata con Harry.."
"Ouch" borbottò.
"E si è incazzato, si è chiuso in camera e ora non mi parla più.."
"E ci credo!" commentò; lo fulminai con lo sguardo, ma continuai imperterrita. 
"Dopo il mio litigio con Lou, Harry mi ha baciato e Charlie era presente quando lui mi ha detto che mi ama, e Liam ci ha visti e si è incazzato.. In più Zayn continua a comportarsi da stronzo per nessuna ragione valida." parlai quasi senza prendere fiato, era da una vita che non parlavo sinceramente con qualcuno; era come se qualcuno mi avesse premuto il tasto 'play' della parlantina.
Parlavo così veloce e senza alcuna interruzione che non mi accorsi del leggero russare fino a che non ebbi finito di sfogarmi; Niall si era addormentato, e sembrava un angelo.
Rimasì lì cinque minuti a fissarlo dormire, poi mi sentii una stalker e decisi di andarmene. 
Feci per alzarmi quando una mano mi strinse delicatamente un polso.
"Ghnn, resta." mugugnò Niall nel dormi-veglia; mi rimisi le coperte addosso e mi appoggiai al petto di Niall.
Avevo mille pensieri che mi vagavano in testa e che fino a poco tempo prima mi avevano impedito di addormentarmi, ma il muoversi leggero del petto del biondo mi cullò e mi fece finalmente chiudere gli occhi e cadere nel mondo dei sogni.



-

Il soffitto della camera era diventato monotono, e fissarlo non aiutava a renderlo più divertente; non riuscivo a dormire, avevo qualcosa che mi impediva di chiudere occhio.
"Forse sono i sensi di colpa" pensai, per poi scuotere la testa; non potevano essere sensi di colpa, io non avevo fatto niente.
Sentii la porta di una delle camere aprirsi, dei leggeri passi il salotto e il sussurro di Hayley che chiamava Niall; pensai velocemente se fosse stato il caso di alzarmi e andare da lei, ma forse non era la migliore delle opzioni.
Avevo combinato un casino, non solo con lei, ma anche con il mio migliore amico, il quale non mi rivolgeva più la parola, giustamente..
"Niall!" questa volta Liz urlò, il biondo probabilmente non l'aveva sentita le prime due volte; la porta si aprì, e dopo due minuti si richiuse.
Chissà cosa voleva Liz da Niall; un'altra porta si aprì e altri passi si sentirono nel salotto.
Sbuffai, non ce la facevo più a stare nel letto a fare niente; decisi dunque di alzarmi e d andare a mangiare qualcosa, forse quello mi avrebbe aiutato a prendere sonno.
Andai in cucina sulla punta dei piedi e aprii il frigo, alla ricerca di cibo.
"Maledizione" sbottai vedendo il frigo vuoto.
"Avevo intenzione di andare a fare la spesa domani.." non potei non riconoscere la voce di Louis, mi era così familiare, l'avrei riconosciuta anche in mezzo a una folla; mi voltai lentamente, lui era seduto sul divano con in mano un libro.
"Credo che sia stato Niall a spazzolarsi l'ultimo pacchetto di biscotti.." mormorò.
"Peccato, non riuscivo a dormire.." borbottai sistemandomi i capelli al mio solito modo.
"Problemi di insonnia anche tu eh?" domandò.
"Già.." concordai; cadde il silenzio, il nostro rapporto era cambiato, ervamo distanti l'uno dall'altro.
Presi un respiro profondo e mi preparai a fare una cosa che non ero solito fare: chiedere scusa.
"Senti,.." iniziai, ma lui mi interruppe.
"Non c'è niente da dire" iniziò, cercando di non intraprendere quel discorso che aveva capito avrei iniziato.
"No, invece. C'è molto da dire." mi sedetti sulla poltrona davanti a lui "Non posso scusarmi per i sentimenti che provo per Hayley, mi sono innamorato di lei dalla prima volta che l'ho vista.. Ma posso chiederti scusa per le mie azioni e il mio atteggiamento. Se non avessi fatto ciò che hi fatto, niente di tutto questo sarebbe successo; se avessi tenuto per me i miei sentimenti, tu saresti ancora con Liz e io con Charlie, e tutto sarebbe stato più semplice. Mi dispiace Tommo, di aver rovinato la tua relazione con Liz." dissi tutto ciò con il cuore in mano, con la speranza che mi perdonasse; lui sospirò ma non disse niente.
"Ti prometto che starò lontano da lei, d'ora in avanti" aggiunsi, poco convinto.
"No, no. Questo no. Lei ha bisogno di te.." disse; lo guardai allibito negli occhi, era sincero.
"Non sarebbe la stessa se non ci fossi tu nella sua vita.." continuò "quello che voglio è che tu la smetta di mettere in dubbio i suoi sentimenti, e che tu ti faccia da parte, almeno per quanto riguarda baci e parole sdolcinate.." concluse; quelle parole mi schiaffeggiarono in faccia, ma non osai controbattere, sapevo che aveva ragione.
"Lo farò Lou, te lo prometto." dissi.
"Ti perdono, Hazza." allungò la mano per farsela stringere, ma io la ignorai e lo abbracciai; ero felice di come si fosse conclusa la cosa, pensavo sarebbe andata peggio.
Rise e mi diede due pacche sulla schiena "Ora andiamo a dormire, che ne dici?" fece allontanandosi.
"Gran bella idea" sbadigliai; mi sentivo alleggerito da quel peso che sentivo sulle spalle.
"Notte Tommo" dissi prima di entrare in camera e buttarmi pesantemente sul letto.



-

Mi svegliai e mi trovai sola nel letto di Niall; lui era sparito e mi aveva lasciato sola.
Mi stiracchiai e lentamente, con passo strascicante, mi avviai verso la porta e l'aprii; prima che potessi mettere piede in salotto, mi ritrovai in faccia un filo colorato di stelle filanti, quelle che era solito spruzzarsi a Carnevale.
"Ma che cavolo.." mi guardai intorno; Niall scappava da Liam, Louis, Harry e Zayn erano faccia a faccia con le bombolette puntate contro. 
"Buongiorno Lizzy!" gridò Niall ancora scappando da Liam, che gli puntava la bomboletta addosso; appena mi vide, il moro si bloccò.
Immediataente mi sentii gli occhi di tutti che mi guardavano; capendo le loro intenzioni, cercai di indietreggiare lentamente per nascondermi in camera, ma non feci in tempo a chiudere la porta che tutti mi furono addosso e mi riempirono di stelle filanti colorate.
"Okey, okey! Mi arrendo! Avete vinto!" boccheggiai; i ragazzi abbassarono le armi e iniziarono a ridere.
"Sapete che non è Carnevale, vero?" sbottai; i miei capelli erano un disatro.
"Sei bellissima così!" disse Zayn tra le risate; lo guardai sbalordita, ma subito il mio sbalordimento si tramutò in ira.
"Oh, finalmente il signorino si degna di rivolgermi la parola senza essere un totale pezzo di merda!" dissi tra i denti cercando di pulirmi i capelli impregnati di quella sostanza appiccicosa. 
Lui smise di ridere e s schiarì timidamente la voce.
"Oh, sì! Riprendi gli atteggiamenti da stronzo.." borbottai lasciando cadere le braccia ai fianchi, arrendendomi all'impresa di ripulire i miei capelli.
"Zayn!" tossì Niall; lo guardia, mi sorrise innocentemente.
"Scusami Liz" esclamò il moro; mi voltai verso di lui con gli occhi accesi d'ira.
"Scusa? SCUSA?!" gridai "E tu pensi davvero che tutto possa risolversi con uno scusa?!" mi avvicinai a lui con l'indice puntatogli contro "Uno stupido scusa non basterà a farmi dimenticari i tuoi atteggiamenti da stronzo nei mei confronti! Oh, ma certo! 'Io sono Zayn Malik e posso risolvere tutto con uno scusa perchè sono figo'. No caro, qui non funziona così!" ero furiosa e finalmente avevo l'opportunità di dirgli in faccia come mi sentivo.
"Non ci provare mai più!" iniziai a tirargli pugni addosso "Non pensare che io ti perdoni così facilmente, dopo tutto quello che mi hai fatto passare!
"Ahi, Liz. Mi stai facendo male!" si lamentò.
"Oh, bene! E' proprio quello che volevo dopo il male che hai fatto tu a me!" non smettevo di tirargli pugni fino a che non sentii delle braccia circondarmi la vita da dietro e allontanarmi; cercai di combatterle, avevo bisogno di continuare a picchiare qualcuno, mi faceva sentire meglio. 
"Lasciami, andare!" gracchiai iniziando a scalciare in aria.
"Liz, calmati" quella voce mi bloccò, lasciai cadere le gambe e le appoggiai al pavimento e smisi di dimenare le braccia; avevo il fiatone e non osavo parlare, per non fare altre figure di merda.
"Meglio?"
"Mhm-mhm" mi limitai ad fare un cenno con la testa.
"Zayn, puoi continuare" il ragazzo alle mie spalle non mi lasciava andare la vita; aveva le braccia intorno alla mia pancia, con le mani unite, in modo da non poter farmi allontanare.
La sua vicinanza mi faceva sempre lo stesso effetto; battiti accellerati, coccinelle che ballavano il can-can nello stomaco.. 
"Sono stato uno stronzo per nessuna ragione, solo che quello che mi è successo mi ha colpito molto più pesantemente di quello che pensassi. Tu eri lì, pronta a sostenermi quando nessun'altro era disposto a farlo, e io ti ripago così? So che non mi merito le tue scuse, ma spero soltanto che il nostro rapporto possa tornare.. non dico come prima, ma almeno che ci arrivi vicino.. Però intanto io mi scuso.." disse rapidamente; dimenticandomi delle braccia che mi circondavano, tentai di fare un passo in avanti, invano.
"Ehm, ora puoi lasciarmi.." mormorai. 
"Sicura?"
"Sì, l'istinto omicida è passato, puoi stare tranquillo" Louis sciolse l'abbraccio e i lasciò andare; mi avvicinai a Zayn, che cercò di proteggersi mettendo le braccia davanti al petto.
"Non farmi del male ti prego" disse con voce acuta; allungai la mano e inaspettatamente gli accarezzai la guancia.
"Zayn Jawaad Malik, sei un'enorme testa di cavolfiore, ma io ti voglio bene e ti perdono. Mi sei mancato.." si rilassò un poco e io ne approfittai tirandogli uno schiaffo sulla guancia.
"Ouch!" esclamò massaggiandosi la guancia colpita, diventata rossa.
"Questo è per tutto quello che mi hai fatto.." borbottai.
"E i pugni di prima?!" chiese.
"Oh, quelli erano soltanto uno sfogo" spiegai alzando le spalle.
"Ah bè!" rise; mi era mancato tutto di lui.
"Un giorno mi spiegherai meglio il motivo del tuo comportamento; ora, passiamo alle cose importanti.." mi voltai verso Louis e sospirai; avevo paura, non sapevo cosa dovevo dire.
"Louis, senti.." non riuscii a finire la frase che mi ritrovai le sue labbra che premevano sulle mie e le sue braccia intorno alla vita; i ragazzi intorno a noi urlarono e applaudirono per la gioia e i sentii le mie guance diventare rosse.
Mi allontanai "Dopo tutto quello che ti ho fatto, tu sei ancora qui che mi baci in questo modo? Non ho scusanti, solo che sono un'idiota".
"Ti amo Liz, e non posso.. non riesco a stare lontano da te per troppo tempo. Tre giorni mi sono sembrati un'eternità, e mi hanno fatto capire quanto la mia vita dipenda da te. Hai commesso i tuoi errori, chi non? E ti perdono.." disse senza distogliere gli occhi dai miei.
"Urrà!" gridò Niall; lo guardai riconoscente, tutto quello che stava succedendo in quel momento doveva essere per forza merito suo.
"Lou, io ti amo!" gracchiai ridendo; si allontanò e mi sorrise; mi voltai verso Liam, il quale mi guardava sorridendo leggermente.
Andai da lui e lo abbracciai senza dire niente.
"Il tuo segreto è al sicuro, sta a te decidere se è giusto dirglielo o no.." sussurrò al mio orecchio; strinsi l'abbraccio.
"Grazie Liam, sei un vero amico." mormorai allontanandomi; era il turno di Niall.
"Tu, non so cosa abbia fatto o come abbia fatto, ma sappi che ti sarò riconoscente a vita!" dissi stringendolo tra le braccia. 
"Naah, avevano solo bisogno di capire quanto schifosa sarebbe stata la loro vita senza te.." spiegò ridendo.
"Oddio, non ce la posso fare.." iniziai a piangere dalla felicità, si stava risolvendo tutto; tutto sarebbe tornato alla normalità.. o quasi.
"Harry.." mi separai dal biono e avvinghiai le mie braccia al collo del riccio. 
"Grazie. Ti devo tanto, sei una delle persone migliori che io abbia mai incontrato. Sei sempre pronto a difendermi e a sostenermi e ci sei sempre quando ho bisogno di qualcuno. Non so se questo dipenda dai tuoi sentimenti per me, ma grazie. Ho capito tante cose in questi tre giorni e ho bisogno che anche tu le capisca: sembra assurdo dirtelo, ma io, o almeno una parte di me, ti amo.." lo sentii sorpirare, non so se per la gioia o se perchè aveva capito quello che avrebbe seguito "ma è Louis. E' sempre stato lui e lo amo più della mia stessa vita. Amo lui, e te.. E' un casino, lo so. Ma ho bisogno di te, della tua presenza e della tua amicizia" sottolineai quelle parole, sperando che capisse il messaggio "Io voglio Louis..". 
Mi allontantai e lo guardai in faccia, con le mie mani appoggiate alle sue gancie; sorrideva ma aveva gli occhi lucidi. 
Zayn si schiarì la voce "Allora, festeggiamo?!"
"Non voglio pià sentire la parola 'festeggiare' uscire dalle vostre bocche" li ammonii "vi devo ricordare io che cosa è successo l'ultima volta?"
"Già, forse hai ragione.." concordò Liam "Mettiamo a posto sto casino.."
I ragazzi si misero alla ricerca di scope e attrezzi per pulire e iniziarono a lavorare; io mi guardavo intorno sorridendo.
"Tutto bene?" mi chiese Louis baciandomi la guancia.
"Non potrebbe andare meglio" lasciò cadere la scopa che aveva in mano, mi avvinghiò per la vita, mi sollevò da terra e mi baciò; sì, non poteva andare meglio.


   
 
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