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Autore: Matt2291    04/05/2012    9 recensioni
Un grave incidente coinvolgerà Naruto.
Per un pò di tempo, un letto di ospedale sarà la sua casa.
Tutti i suoi amici si preoccuparanno per lui, mostrando lati che a volte
vengono fuori solo nel momento del bisogno :)
Ma soprattutto, è stato davvero un incidente?
Leggete! ^^
Genere: Drammatico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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***

 

Gli alberi erano di un verde brillante, ordinaria amministrazione data la stagione primaverile.

La natura stava poco a poco risorgendo con i propri colori, prendendo il posto dell’inverno che, il precedente anno, non era stato poi molto rigido.

Le sue iridi percorrevano i particolari di quel giorno, non sapeva neppure lei perché. Trovò particolarmente interessante un granello di polvere che, leggero, volava libero sopra la sua testa, illuminato dai raggi solari si vedeva particolarmente bene.

Soffiò, e il granello si perse alla sua vista mentre un’altra folata di vento l’aveva sicuramente trasportato lontano. Poco lontano, un tranquillo cinguettio le donò ancora più calma; non ne poteva più.

Sospirò annoiata, era una bella giornata ma non aveva la volontà di fare nulla, qualunque idea le venisse in mente la trovava inutile e per niente soddisfacente.

Era passato qualche giorno dalla sua ultima missione e cominciava ad annoiarsi, oltretutto quello era il giorno libero dagli allenamenti e il team poteva fare ciò che voleva. Infatti lei qualcosa la stava facendo; niente.

Certo, allenarsi non era sempre il massimo, ma a dirla tutta era meglio di che starsene tutto il tempo a rilassarsi. Ogni tanto giovava starsene in panciolle, ma un tipo come lei preferiva qualcosa che la tenesse occupata, e magari la divertisse.

Riconobbe dei passi avvicinarsi. Scostò il viso fino a che non vide il volto del suo compagno di squadra uscire dal bosco; tornò a guardare il cielo.

- Che ci fai qui?

- È questo il punto, non faccio nulla.

- Intendi che non sai cosa fare?

- Già.

Calò il silenzio, non era capitato molto spesso che si trovassero soli in una situazione che non fosse simile ad una missione, in certo senso le suonava ancora un po’ strano nonostante fossero compagni di squadra da diverso tempo.

Fu poi lei a rompere il silenzio.

- Neji, tu in genere cosa fai quando non sei in missione? -  Il ragazzo guardò un momento la sua compagna di squadra come per capire dove volesse arrivare, si sedette al suo fianco e rispose.

- Medito o mi alleno -. Sentì uno sbuffo scocciato.

- A parte quello? -  Chiese con un po’ di fastidio.

- Che intendi?

- Ma scusa, quando non hai allenamento, ti alleni?

- In genere, ma perché mi fai questa domanda? -  Tenten s’imbronciò a quella frase, parlare con Neji era così noioso delle volte. Le venne in mente se avesse mai sorriso in vita sua.

- Non ho nulla da fare, così ho pensato di capire cosa piace fare a te, ma a quanto pare non ho scoperto molto -. Dichiarò sbrigativa, per poi mettersi a sedere e spolverarsi la tunica.

- Leggiti un libro, faccio anche quello in genere.

- Ci avevo pensato, ma non ne ho voglia -. Ammise con una smorfia.

- Dimmi cosa ti piacerebbe fare, magari in un modo o nell’altro si potrà realizzare -. Disse semplicemente il ragazzo, ricevendo un’occhiata perplessa di Tenten. Cosa voleva? Bella domanda.

Ci pensò un po’ su, ma non le veniva nulla di concreto in mente, ogni cosa le sembrava banale.

Neji si girò per poi aggiungere: - Qualunque cosa ti venga in mente, dai prova -. Il ragazzo manteneva sempre la sua aria distaccata, però Tenten lo conosceva bene e sapeva quando voleva dare una mano, e quello era uno di quei momenti.

Un po’ la stupiva questo lato semi-premuroso del compagno, non ci aveva fatto l’abitudine e qualche volta non sapeva come interpretarlo, comunque decise di accontentarlo e ci pensò per bene finché non le venne un’idea.

- Mi piacerebbe fare una passeggiata,  ma non sola, sia chiaro! -  Affermò sorridente, lasciando però Neji perplesso.

- E in compagnia di chi?

- Beh, vedi qualcun altro oltre a te? -  Ironizzò la frase a dovere, cosa che le fece prendere una frecciatina seccata dal ragazzo. Sospirò, si alzò in piedi, spolverò la tunica per poi porgere la mano alla sua compagna.

- E passeggiata sia, però decidi tu la meta.

Quella mano che la invitava era un qualcosa che la imbarazzò un po’, d’altronde, anche se Neji lo faceva con disinvoltura, era comunque un gesto che lo raffigurava in modo diverso. Accettò la mano e, chi sorridendo e chi indifferente, presero insieme un sentiero costeggiato da alberi e cespugli.

Si poteva dire che Neji non parlasse molto di cose di poco conto. Nelle missioni era un ottimo oratore e stratega e non lasciava nulla al caso, mentre nei giorni normali in genere parlava poco, forse perché non aveva nulla da riferire.

A Tenten non piaceva molto il silenzio, tranne quando invece le sembrava piacevole, ma in compagnia di Neji non c’era bisogno di ascoltare il nulla; il ragazzo si era incredibilmente dimostrato amichevole anche in cose di poco conto come “ti ricordi quando…” o “quell’albero è qui da decenni…”. Non era noioso. Semplicemente diverso da quello che Tenten credeva, non pensava di conoscere così poco la vita privata del suo compagno.

Quasi non si accorsero di essersi allontanati parecchio oltre le mura del villaggio, il tempo li aveva completamente avvolti nella sua rete scaccia pensieri.

Si fermarono, intorno solo alberi e cespugli.

- Forse ci siamo allontanati troppo, dovremmo tornare indietro -.  Fece notate Tenten, voltandosi verso il suo compagno. Neji non si scompose più di tanto e annuì.

Stavano per tornare indietro, quando distrattamente, Tenten notò un luccichio attraverso la vegetazione. Perplessa, disse di aspettare.

Vide di nuovo il luccichio, cambiava attivamente forma e dimensione, come succede alla superficie acquatica colpita dal sole.

Scostò un paio di cespugli e decise di andare a vedere. Neji chiese cosa avesse visto, non ricevendo risposta la seguì.

Non ci misero molto ad arrivare ai piedi di un piccolo lago. L’acqua era di un azzurro cristallino e sul fondale si potevano vedere numerose pietre. Una piccola rana su una foglia che subito si gettò in acqua alla loro vista. L’erba era corta e di un verde acceso, intorno gli alberi costeggiavano perfettamente tutta la forma simile ad una mezza luna e alcuni grossi massi erano posti in alcune zone erbose quasi volessero fungere da seggiole per poter ammirare meglio quel piccolo angolo di pace.

Gli occhi di Tenten brillarono di meraviglia e stupore, un ampio sorriso si estese sul suo viso, prova dell’entusiasmo che la stava pervadendo. Quanto amava la natura, soprattutto quando si ritrovava circondata in un piccola angolo di paradiso come quello, per lei non c’era niente di meglio.

Certo, la compagnia dava i suoi vantaggi. Condividere qualcosa di prezioso con una particolare persona ci fa sentire più leggeri, sicuri e fiduciosi. Questo è quello che Tenten provava.

Non aveva bisogno di parlare, le era bastato uno sguardo entusiasta al suo compagno, per fargli intendere quanto quel posto gli piaceva e che nessuno lo avrebbe dovuto sapere oltre a loro due.

- È bellissimo, vero? -  Saltò su un ramo li vicino ed osservò il tutto dall’alto, riempiendo lo spazio con un’espressione di gioia. Neji, alla base dell’albero, la osservava tra il divertito e il rassegnato, però doveva ammettere che quel posto era davvero bello, lo conosceva già ma non ci era stato molte volte, quasi mai. Per Tenten invece era una novità, e quanto pareva era un qualcosa che non gli dispiaceva affatto, lo dimostrava la paralisi facciale al suo sorriso e all’euforia che non smetteva di avvolgerle il corpo e la mente.

- Se ti piace così tanto potremmo venirci altre volte, che ne dici? -  Propose Neji, regalando a Tenten l’ennesimo urlo di gioia, seguito da un decina di “sì”. Il ragazzo cominciò a pentirsi di quella proposta, non sapeva quanto potesse diventare ostinata certe volte la sua compagna. Probabilmente lo avrebbe costretto a venirci anche di notte ad osservare il riflesso della luna o altre particolarità simili.

Tenten saltò da ramo in ramo, fino a fare il giro completo del laghetto. Poi scese, annunciando che quel posto le piaceva tantissimo, tanto che istintivamente abbracciò di slancio Neji.

Il ragazzo restò paralizzato a quell’azione e cercò di richiamare l’attenzione della sua compagna.

- Tenten, che stai facendo? -  Chiese con una evidente nota di disagio nella voce. Sentì la presa farsi più debole.

- Ti ho abbracciato, scusa ma ero così felice... -  si separò lentamente dal ragazzo ma rimanendo però davanti il suo viso. - Scusa, è stato istintivo -  sussurrò con un sorriso imbarazzato, per poi lasciare la tunica del compagno e dirigersi sulla sponda del laghetto.

Neji non sapeva cosa pensare, non dava importanza a gesti affettivi o cose del genere, non facevano parte dei suoi ordinari pensieri, però dovette riconoscere il piacere che quel semplice gesto gli aveva provocato in pochi istanti. Era sempre così? O dipendeva dalla persona?

Le sue bianche iridi percorsero una corta distesa d’erba, finché non raggiunsero una la figura china di Tenten, intenta a bagnare le dita nell’acqua. Quali complessi pensieri la stessero attraversando in quel momento, non ne aveva idea, però sapeva che proprio come lui, anche lei era confusa sui suoi sentimenti.

Pensò al team, di come sia importante la collaborazione completa di tutta la squadra, dove una sola decisione presa con scarsa lucidità può risultare fatale.

Ora, entrambi avevano la mente pervasa da emozioni e domande perenni, che non trovavano risposta o magari l’avrebbero ricercata nel tempo, ma cosa importante, era necessario in quel momento evitare che in futuro si presentassero decisioni dettate dai sentimenti e non dalla ragione.

- Tenten? -  La chiamò, mentre fece alcuni passi per raggiungerla. La ragazza sembrò non sentire, forse preda dei suoi pensieri. Si accorse del ragazzo solo quando lo vide accovacciarsi vicino a lui.

- Oh Neji, scusa ma stavo pensando -  tornò con lo sguardo all’acqua, dove istantanei luccichii creavano un concerto di luci davvero meraviglioso.

- A cosa pensavi? -  Cercò di sembrare disinteressato, mentre con una mano, strappava alcuni fili d’erba dal prato. Scrollò le spalle, indifferente.

- Nulla di importante -.

- So quando menti -.

- Lo so -.

Calò il silenzio. L’aria entusiasta che vigeva fino a poco prima, ora sembrava essere stata rimpiazzata con un’altra, carica di una tensione che ti poteva tagliare con il coltello. Per un po’ non si sentì molto, se non il leggero sibilo del vento e, di tanto in tanto, qualche cinguettio. Neji non aveva proprio idea di come affrontare quella situazione. Quando era all’accademia si era dimostrato il migliore nella psicologia usata con gli interrogatori, ma quel caso non gli sembrava adatto alla situazione; mica doveva estorcere informazioni. Per meglio dire, doveva creare l’atmosfera adatta per fare in modo che si rivelassero.

Si guardò un po’ intorno, come a cercare un qualche aiuto esterno o qualcosa che gli suggerisse un’idea da attuare. Fece una lista.

- “Il lago, delle foglie galleggianti, gli alberi, il vento, dei fiori, delle api, un tappeto d’erba, Hinata e Naruto, un masso, cannucce di bambù, un… eh?! -.

Si mise in piedi di scatto, tanto da spaventare la ragazza al suo fianco che per poco non cadde in acqua. Con un gesto di stizza si alzò anche lei, già pronta ad attaccar briga.

- Ma sei scemo!? Che ti prende? -  Ma il ragazzo non rispondeva, intento ad osservare davanti a sé. Tenten assunse un’aria incuriosita e cercò di inquadrare dove il ragazzo stesse guardando; sembrava contrariato.

- Che guardi? -  Si sporse un po’ di più, finché, oltre gli alberi, non vide due figure che riconobbe quasi subito, e che si stavano dirigendo verso di loro.

- A quanto pare Naruto si è ripreso, è in meglio aggiungerei! -  Disse con un ghigno divertito, cosa che però non tramutò l’espressione poco felice di Neji.

- Che staranno facendo quei due insieme? -  Chiese più a se stesso che alla ragazza al suo fianco, che scosse la testa rassegnata.

- Vedi Neji, se osservi bene noterai che Naruto ha in mano un cesto da picnic, questo vuol dire solo una cosa: cacciano cinghiali! -  Sentenziò con tono pacato e solenne. Dopodiché non riuscì a trattenersi dallo scoppiare a ridere, lasciando però Neji interdetto e basito.

Ormai le voci dei due ragazzi cominciavano a udirsi sempre più, tra poco sarebbero giunti al laghetto.

- Dai nascondiamoci! -  Disse con tono allegro Tenten, prendendo per una manica il compagno e trascinandolo tra i cespugli. Poco dopo arrivarono Hinata e Naruto, ignari di essere osservati da due paia di occhi scrutatori.

- Secondo te è un appuntamento? -  Ipotizzò Tenten.

- Per la vita di Naruto, spero che non sia così -  disse leggermente burbero mentre i ragazzi stendevano una tovaglia a quadri rossi e bianchi sull’erba. Tenten trattenne una risatina.

- Andiamo, geloso di tua cugina? Ma per favore! -  sussurrò più del solito per non farsi sentire.

- Naruto sarà anche un bravo ragazzo, ma se tocca Hinata lo decapito!

- Questo per te è concetto di protezione familiare? -  Ironizzò freddamente Tenten.

- Certamente, devo proteggerla -  disse guardando un momento la ragazza per poi tornare con la vista ai due spiati che stavano parlando tranquillamente.

- Secondo me non dovresti stargli addosso, Hinata ha aspettato tanto questo momento, e di certo non ti permetterò di rovinarglielo -  ghignò allegra, intrecciando il braccio di Neji con il suo e stringendolo forte. - Tu non ti muovi di qui -  aggiunse.

Neji dovette riconoscere che di forza Tenten ne aveva parecchia, stringeva con una tale pressione da, quasi, non permettergli l’afflusso di sangue. Non sapeva se esserne sorpreso o preoccupato. Sbuffò.

- D’accordo, non mi muovo, ma lasciami! -  Cercò di liberarsi dalla presa ferrea, ma Tenten non accennava minimamente a lasciarlo andare, sembrava quasi divertirsi.

- Non ci penso nemmeno, non ti lascerò mai! -.

Attimi di silenzio.

- Sai che le tue parole potevano essere equivocate? -  Ammise Neji leggermente perplesso, mentre Tenten sembrò nascondersi dal suo sguardo.

- Lo so… ma non intendo correggermi -.

Quella frase, ebbe l’effetto di una bomba scagliata su un grumo di sensazioni che si liberarono in una volta sola. Tenten non accennava a mollare il braccio di Neji, però i suoi occhi castani non trovavano il coraggio di sollevarsi e controllare la reazione di lui. No, non ce la faceva.

Hinata e Naruto non si erano accorti di nulla, troppo intenti a chiacchierare e ridere quando il ragazzo faceva una qualche battuta, senza contare che si stava letteralmente divorando le prelibatezze che la ragazza aveva cucinato. Ad ogni complimento, il sorriso di Hinata sembrò illuminare ancor più quel posto magico e isolato da tutto e tutti, anche se, talvolta, il suo rossore creava una macchia in mezzo a quel verde tanto candido e perfetto. All’ombra degli alberi e dei cespugli, un ragazzo sollevò lo sguardo di lei, troppo teso per potersi opporre. La sua mano, capace di essere fredda e spietata, ora era calda e confortevole per il suo viso e lenta, lo attraversava con delicatezza.

Tenten non seppe definire i suoi occhi, la guardavano con una tale dolcezza da provocargli dei piacevoli brividi lungo la schiena.

Sorrise appena, mentre con la propria mano prendeva quella poggiata sul suo viso, stringendola.

- Secondo te era destino? -  Sussurrò Neji.

- Ma smettila, così rovini il momento -  Lo rimproverò dolcemente Tenten.

Intanto, vicino la sponda del lago.

- Hinata, i tuoi piatti sono favolosi, dovresti darmi qualche ricetta! -  disse con entusiasmo Naruto, mentre addentava l’ennesimo boccone.

- N-non sono niente di speciale, ma sono contenta che ti piacciano. Però questa è la diciottesima volta che me lo ripeti, ho capito sai? -  rispose con un sorriso forzato, mentre con un fazzoletto si asciugava la fronte. Sorridendo, Naruto chiese scusa per la sua monotonia.

Così, tra una battuta e un guaio chiamato “brodo bollente sui pantaloni”, tra i cespugli, neppure l’urlo con conseguente tuffo nel lago ruppe l’unione dei loro respiri e delle loro labbra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autore:

 

Salve! ^^

Scusate il ritardo mostruoso, ma quando l’ispirazione manca, si può fare ben poco =(

Allora, questo cap è un altro intermezzo nella trama vera e propria, spero non vi dispiaccia u.u

E con loro, siamo a due coppie formate XD

Non ci mettono molto eh? Chissà perché gli altri ci impiegano così tanto .-.

In pratica sto scrivendo One Shot nella Long, che cavolata! XD

Ringrazio: _sweetygirl_, Ernesto507, Bea_Malik, NaruHina4ever, TheCristopher94, JunoEFP, JEYMI, ENDOINA95 e Anonima4ever per le loro recensioni.

Sono contento che, nonostante qualche ritardo, continuate a seguirmi, continuate a darmi il vostro appoggio ^^

Ciao!

 

Matt

  
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