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Autore: SectumsempraByGinny    04/05/2012    0 recensioni
Mi chiamo Aberdeen Blackmoore e questa è la mia storia.
Avevo passato anni in esilio volontario ma non potevo nascondermi a lungo, non ora.
Lord Voldemort stava per tornare, io lo sapevo, e voleva la mia testa.
Della mia vita non mi era mai importato un gran che ma ora c’era in gioco la vita di qualcun altro: la mia adorata figliola, Kyra, l’unica mia ragione per vivere.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Neville Paciock, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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- Questa storia fa parte della serie 'L'Antico Potere'
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Aberdeen Pov.

Fui chiamata anche io a combattere, ma non dai membri dell’Ordine, che non avevano idea di dove fossi, ma da Severus.
Mi smaterializzai alla Testa di Porco ed entrai ad Hogwarts.
“Mamma!” urlò Kyra saltandomi addosso
“Mamma ti prego posso restare a combattere”.
Sarebbe stato inutile impedirglielo così mi risparmiai la fatica ed annuii, non sapendo di star firmando la mia condanna.
“Io e Rosalie restiamo” annunciò Kyra.
La McGranitt mi guardò interrogativa ed io alzai le spalle.
“Tu che stai facendo?” chiese ad un bambino con i riccioli biondi
“Via via, te ne devi andare!”.
Nel momento stesso in cui gli occhi del bambino incrociarono i miei capii che era uno di noi.


Kyra Pov.

“Che ci fai qui?” mi chiese Neville mentre armavo la scuola.
Rosalie rispose al mio posto:
“Il nostro dovere”.
La mia amica faceva paura fredda e distaccata com’era.
“Rosalie sta sistemando degli esplosivi da lanciare ed io aiuto con gli incantesimi di protezione” specificai io.
Gli incantesimi scudo erano il mio forte.
Solo una volta iniziata la battaglia mi accorsi che Flebes non aveva lasciato la scuola.
Atterrai il Mangiamorte con cui stavo lottando e lo aggiunsi
“Allora da che parte stai?”
“Mi sembrava di averti già risposto”.
Incominciammo a duellare.
Lo scontro ci portò fuori da Hogwarts.
Ad un certo punto inciampai e caddi lungo il pendio erboso che portava al Lago Nero.
Sporca di terra e di erba, mi rialzai alla luce della luna.
La sagoma nera di Flebes si stagliava alta sopra di me. I suoi piedi si staccarono da terra e venne verso di me.
Richiamai a me l’energia della terra circostante e l’acqua si increspò, l’erba si piegò e le foglie sussurrarono.
La mia pelle catturò la luce della luna.
La resa dei conti era iniziata per davvero.
Flebes mi si gettò addosso ma io lo scartai.
Combattemmo per molto tempo, le bacchette completamente dimenticate sulla riva. Volavamo al centro del Lago Nero.
Flebes riuscì a gettarmi nelle acque nere: il contatto con il liquido gelido mi fece perdere il contatto con la madre terra.


Aberdeen Pov.

Ad un certo punto mi accorsi che, presa dalla battaglia, avevo perso d’occhio mia figlia.
Fui presa dal panico e mi misi a cercarla. Incrociai Neville, ma neanche lui l’aveva più vista.
Interrotta la battaglia, riuscii a trovare Rosalie che, come me, stava cercando Kyra.
Mi affacciai alla finestra  e la vidi combattere e cadere nel Lago Nero.
Il mio cuore perse un battito.
Mi librai in volo e mi affrettai a raggiungerla.


Kyra Pov.

Annaspai e poi tirai fuori la testa dall’acqua.
Flebes stava immobile in aria, con le punte dei piedi che sfioravano la superficie del Lago.
“Fine dei giochi, Kyra. Te lo avevo detto: noi siamo i vincitori” disse soddisfatto.
Sfoderò la bacchetta
“Avada...” gli afferrai il piede e lo trascinai con me in acqua.
Cosa incredibile, anche solo da pensare, quella prese fuoco e ci circondò in un abbraccio mortale.
Lo presi per il collo e lo misi sottacqua.
Non provai niente vedendo i suoi riccioli biondi in profondità fino a scomparire.
Solo più tardi avrei acquisito consapevolezza di quel che avevo fatto.


Aberdeen Pov.

Accolsi Kyra tra le mie braccia e la scaldai
“Dov’è Flebes?” chiesi
“E’ andato” rispose distante.
Tornammo al castello dove mio zio stava parlando
“E’ stato ucciso mentre cercava di scappare dal parco del castello”.
In quel momento vidi il corpo di Harry e per poco non lascia cadere Kyra
“Ucciso mentre cercava di mettersi in salvo...”.
 Neville si fece avanti urlando ma venne disarmato
“Chi è costui?”.
Avremmo voluto andare in suo soccorso ma la speranza ci aveva lasciate e senza speranza non c’è la forza per combattere.
La mia bambina si liberò dolcemente della mia stretta e raggiunse Rosalie in mezzo alla folla.


Kyra Pov.

Mi avvicinai a Rosalie
“Questa non dovrebbe essere la fine! C’è qualcosa che non torna!”
“No, non lo è” mi rispose con la sua calma indistruttibile
“Abbiamo ancora gli esplosivi”.
Il suo sguardo fu qualcosa di irripetibile ed impagabile: un misto di scaltrezza, eccitazione, sicurezza e nobiltà, accompagnato da un lieve sorriso.
“Mi unirò a te quando l’inferno gelerà!” sentii dire al Neville in quel momento
“Esercito di Silente!” ci unimmo al grido poi Rosalie entrò nel castello per attivare gli esplosivi che aveva posizionato.
Il mio prozio posò il cappello sulla testa di Neville
“Non vi saranno più Case. Lo stemma e i colori del mio nobile antenato, Salazar Serpeverde, basteranno per tutti, non è vero, Neville Paciock?” mentre pronunciava queste ultime parole però guardava me, che l’avevo deluso diventando Grifondoro.
Il Cappello prese fuoco ed io mi gettai di scatto in avanti.
Grop fece la sua entrata in scena, Neville sfoderò la spada dal Cappello e, con un movimento fluido, tagliò la testa al serpente.
In quello stesso istante, Rosalie fece partire i ‘fuochi d’arrtificio’.
Ricominciò la battaglia.
Quando Harry sfidò Voldemort io mi distrassi quel tanto da permettere ad Alecto Carrow di colpirmi con un Incantesimo Dissanguante.


Aberdeen Pov.

Uccisi la Mangiamorte che aveva osato toccare la mia bambina.
Kyra giaceva a terra in un lago di sangue.
Mi gettai su quello che tra pochi minuti sarebbe diventato il suo cadavere.
UNA VITA SI PAGA CON UN’ALTRA VITA mi avevano detto una volta.
Io amavo Kyra più di ogni altra cosa, di certo più della mia vita.
Non ci fu bisogno di pensare ad una formula: le parole fluirono fuori dalla mia bocca da sole, come una lenta litania.
Il sangue tornò mano a mano nel suo corpo
“Che stai facendo?” mi chiese in un rantolo.
Non risposi.
Per un momento pensai a tutti i momenti a cui non avrei potuto mai assistere: i M.A.G.O., il primo lavoro, la prima delusione amorosa, il matrimonio, la nascita dei miei nipotini... ma poi realizza che solo grazie a me quei momenti sarebbero esistiti.
Così, mentre la vita tornava nel suo corpo, abbandonava il mio, finché non chiusi gli occhi con l’immagine della mia bambina impressa.


Kyra Pov.

Grazie a lei questa storia è stata raccontata.
Io sono Kyra Blackmoore, figlia di Aberdeen, e questa era la sua storia.


THE END
 

Bene è ufficiale: se non lascite recensioni vi crucio tutti! (muhaaa!)

Vostra Ginny di Sectumsempra

   
 
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