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Autore: Aoimoku_kitsune    05/05/2012    9 recensioni
Ti posso sentire e so di amarti.
***
E' una MPREG: Gravidanza tutta al maschile.
Dopo una serata il legame di Naruto e Sasuke sembra spezzarsi sempre di più, ma una maledizione (Da parte di Naruto) o uno splendido miracolo (Da parte di Sasuke), renderà le cose più complicate o semplicemente riuscirà ad aggiustarle? E Naruto si troverà davanti ad una scelta difficile, che farà provare a Sasuke, di nuovo, il dolore per la perdita di una famiglia.
***
-Sai..
Disse Naruto, fissando lo schermo colorato.
-.. Stavo pensando..
-Tu che pensi?
Lo sfotté Sasuke, quasi serio, nascondendo il divertimento.
Naruto alzò lo sguardo, fissandolo di sbieco, reclinando il capo verso di lui.
-Teme.. Smettila di prendermi sempre in giro.
E la linguaccia fu inevitabile.
Sasuke ridacchiò, sommessamente, appoggiando il mento sul capo di Naruto.
-Su dimmi.
Sentì un piccolo sbuffo dal basso e poi Naruto parlare.
-Il nome per il bambino. Non lo abbiamo ancora deciso.
Sasuke fece una strana smorfia di disappunto.
***
-Cosa c’è?
-Mi sento sempre appesantito.. È strano.
Rispose, incerto se i termini che aveva espresso potevano giustificare quelle strane sensazioni.
-E’ normale.. Ormai sei alla fine.
Naruto annuì, guardando, con i suoi formidabili occhi azzurri, Sasuke.
-Tsunade ha detto la prossima settimana.
***
Era leggero il suo bambino, fragile tra le sue braccia.
Genere: Fluff, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: OOC | Avvertimenti: Mpreg | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I'd come for you'
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f Buon giorno a tutti/e.. Come molti di voi avrenno notato, ho cambiato nome.. eh già.. Non sono piu il vostro Eddy, scusate. Era da tanto tempo che desideravo cambiarlo, e ci ho pensato attentamente al nome perfetto per descrivemri in una parola, in questo caso due. Ecco a voi, ragazze/i, la volpe dagli occhi azzurri. Non è fighissimo?!
*si schiarisce la voce* ritornando a noi.
Ho postato un altro capitolo, e abbiamo superato la metà, già, solo la metà! E' un pò lunghina come storia, ma non tanto. ; )
Vi anticipo solo che sono una frana totale con i combattimenti.. Non sono proprio brava a scriverli. Scusate!!
Ahh.. basta. Vi lascio alla lettura.
Un bacio.

***

Avevano preferito la formazione classica: Sasuke era davanti a tutti, poco dietro c’erano, a piramide, Suigetsu e Jugo; al centro, poco più dietro, c’erano Naruto e Sakura, e a chiudere la fine Karin e Sai.
Sasuke gli stava costantemente accanto, anche se più avanti, ma sentiva chiaramente la sua presenza.
La sua essenza costantemente intorno, dentro di se. Forse era per quella vita che stava contribuendo a crescere e a proteggere.
Naruto si sentiva sempre più sfinito. Era da un mese che non faceva attività fisica, e il fatto che fosse anche incinto, di certo, non aiutava granché.
Però quel peso, da una parte, era piacevole.
-Faremo una pausa al confine della foresta del fuoco.
Annunciò Sasuke, guardando in avanti.
E Naruto guardò le spalle del moro, con una gratitudine infinita.
Il bosco intorno a loro era fitto, gli alberi si alzavano verso l’alto, maestosi e i tronchi si disperdevano intorno a loro.
Il sole filtrava tra gli alberi, illuminando il loro passaggio, e l’aria fresca li accarezzava.
Naruto sentì il rumore della foresta intorno a lui, e si rilassò quando si sedette su una roccia a riposare.
Sospirò, stendendo le gambe indolenzite e socchiuse le palpebre, sgranchendo il collo.
Dio! Era così stanco che, al solo pensiero che mancasse ancora un giorno e mezzo, si sentiva male.
Avrebbe dovuto tenere il passo degli altri, cercando di non essere troppo lento o apparire troppo stanco.
Sbuffò, massaggiandosi una tempia con la mano destra, poi aprì gli occhi, guardando in alto.
-Ti ho portato dell’acqua.. Come va?
Chiese Sasuke, porgendo la bottiglia mezza piena a Naruto che la prese, bevendo.
-Bene.
Sussurrò, guardando la bottiglia tra le mani, tenendo lo sguardo basso.
Sentì Sasuke accucciarsi davanti a lui, e i suoi occhi su di lui.
Sbuffando infastidito, lo guardò di sbieco, con un adorabile broncio, e incrociò le braccia al petto.
-Ok… Lo ammetto… Sono stanco! Non riesco a tenere il passo con voi, contento?!
Sbottò, infuriato, alzandosi di scatto.
Ma perché doveva essere così…
Una mano gli bloccò il polso, e lui si fermò voltandosi.
-Ero preoccupato, non per altro.
Naruto sbuffò, distogliendo lo sguardo, e si avvicinò di un passo a Sasuke che allentò la presa.
-Lo so.. Ma è.. Stressante sentirsi un peso.
Borbottò, socchiudendo le palpebre come se fosse stanco.
Intravide l’ombra del moro coprirlo e il suo calore sempre più vicino.
-Non sei un peso. Se sei stanco, me lo devi dire che ci fermiamo. Non devi sforzarti.
Rispose Sasuke, apprensivo, regalandogli un mite sorriso.
Con dolcezza gli accarezzo appena la guancia con le dita, e poi sorpasso Naruto.
-Tra poco partiamo.
Disse per poi scomparire verso gli altri.
Naruto guardò verso il cielo, e sorrise, pensando alla strana dolcezza che rappresentava Sasuke.
Il moro era semplicemente… strano!
E Naruto sorrise ancora a questo, avviandosi verso i compagni di team.

Il viaggio verso Kitsu fu tranquillo, forse troppo, ma i ninja della foglia non se ne preoccuparono per un primo momento.
-Quanto manca?
Domandò Suigetsu, cambiando posizione dei pezzi della spada sull’altra spalla.
-… Sono sfinito, ci fermiamo?
Continuò, lamentandosi, guardando Sasuke che sbuffò indispettito, senza batter ciglio, voltandosi velocemente verso Naruto, il quale scosse il capo, rassicurandolo con un sorriso.
-Abbiamo già fatto una pausa. Se procediamo con il tuo passo, arriveremo con un giorno di ritardo.
Sbottò Karin, infastidita, guardandolo.
Suigetsu digrignò i denti, pronto a ribattere, prima che uno sguardo nero non gli smorzò le parole in gola.
-Finitela voi due. Ci fermeremo due ore prima del tramonto.
-Ma Sasuke kun.. Se ci fermiamo, arriveremo mezza giornata in ritardo.
Sasuke si voltò verso Karin, guardandola con un sopracciglio alzato.
-Non penso che arrivare prima al villaggio, stanchi, sia una buona idea.
Precisò, voltandosi in avanti, aumentando di poco il passo.
Karin si morse una guancia, spostando velocemente lo sguardo verso il basso, mentre saltava agilmente da un tronco all’altro.

***

Kotetsu guardava con occhi larghi e umidi gli uomini davanti a se.
Tutto era confuso, lui si sentiva confuso.
Dopo che lo avevano colpito, si era svegliato legato alla sedia, in una stanza buia.
Cercò di strattonarsi, e ringhiò da sotto la stoffa che gli copriva la bocca.
Poi li sentì, dei passi pesanti.
Respirò a fondo e chiuse gli occhi, fingendosi ancora addormentato, mentre sentiva la porta aprirsi.
-Tra quanto arriveranno?! Ne ho abbastanza di aspettare in questo villaggio di merda.
Sbottò un ninja del suono, sfilandosi la maschera in stoffa dal viso.
Il ragazzo, il capo, sbuffò indispettito, guardando di sbieco l’uomo che indietreggiò.
-Quando arriveranno, noi saremo pronti a riceverli.
Ghignò, voltando il capo, fissando il ragazzo legato.
Con passo lento si avvicinò a lui, e caricò un calcio, smuovendo la sedia del ragazzo.
-Svegliai moccioso, so che sei sveglio.
Sibilò, e il ragazzo tremò, alzando lentamente il capo.
-Buongiorno principino..
Lo derise il ragazzo, sporgendosi verso di lui, con un ghigno poco affidabile.
Il ragazzo mugugnò, strattonando con forza le corde strette e il ninja del suono rise divertito.
-Che ne facciamo di lui, Kira.
Domandò il ninja dietro di lui, appoggiandosi con le spalle al muro.
Kira ghignò, e nelle iridi chiare s’intravide un luccichio di pazzia.
-Ho un bel progetto in serbo per lui.
Kotetsu lo guardò male, cercando di nascondere la paura che lo stava sovrastando.
Poi la porta si aprì di botto, e la luce del giorno ferì gli occhi di Kotetsu che li strizzò, gemendo.
-Capo.. Abbiamo delle informazioni da..
-Dammi.
Disse Kira, drizzandosi e voltandosi verso di lui, porgendo il braccio in avanti.
Il ninja del suono annuì, e dopo un inchino sparì, chiudendo la porta dietro di se, portando il buio nella stanza umida, che puzzava di muffa.
Kira lesse il messaggio scritto su un foglio ingiallito, attentamente, e una risata si fece largo per la gola, uscendo dalle labbra.
-Bene..
Accartocciando il foglio nella mano, si voltò verso il suo braccio destro.
-Dividi gli uomini in tre squadre. Tu e Tara verrete con me.
L’uomo annuì, inchinandosi e uscì, mentre ira si voltava verso Kotetsu.
-Ora veniamo a noi, moccioso.

***

Entrando per i cancelli di Kitsu, Naruto si portò una mano davanti alla bocca, cercando mandare giù il senso di vomito che lo aveva accolto dopo aver percepito un odore troppo forte, troppo strano.
Ne sentiva perfino il sapore acido in gola, sulle papille gustative e cercò di ingoiare la bile in bocca.
-Ma qui non c’è anima viva!
Disse Sakura, guardando le strade deserte e le case abbandonate.
Kitsu era una bella cittadina, quando era animata dalle persone.
Dopo l’entrata, partivano già le file di case fatte di legno e paglia, arricchite con fiori e campi di ortaggi.
Ma tutto quello prima che fosse attaccato.
Ora c’era solo desolazione: le case erano buie, deserte; i fiori erano appassiti e il raccolto era marcito sotto il sole caldo.
I ninja della foglia avanzarono per la via principale, guardandosi intorno; tutti i sensi all’erta.
-Se ci dividiamo avremo più possibilità di trovare qualcuno.
Propose Karin, aggiustandosi gli occhiali, guardando Sasuke per una risposta positiva.
-Non penso sia una buona idea.. Non sappiamo se i ninja do Oto siano ancori nei paraggi.
Rispose Sakura, avanzando verso il moro che guardava, con lo sharingan, intorno a se.
-Ma così ci metteremo fino a sera per trovare gli abitanti. Forse si saranno nascosti nelle caverne qui intorno.
Calcò la rossa, fulminando Sakura.
Sasuke soppesò la proposta delle ragazze e si fermò, pensando attentamente che cosa fare.
Sbirciò Naruto, intento a guardarsi in giro, e pensò soprattutto a come non cacciarlo nei guai. A come non cacciarli nei guai.
-Jugo.
Chiamò il moro, e il ragazzone smise di accarezzare un uccellino e lo guardò.
-.. Fatti dire dagli animali le esatte indicazioni delle caverne più vicine.
Il rosso annuì, allontanandosi appena, richiamando a se gli animali.
-Suigetsu e kar..
-Io andrò con Naruto kun.. È meglio equilibrare le squadre.
Disse Karin, avvicinandosi al biondo, afferrandolo per un braccio e iniziando a inoltrarsi per il bosco.
-Karin aspetta..
Urlò Sakura, mentre Naruto si voltava appena, guardando Sasuke che cercò di raggiungerli.
-Forse ha ragione quattrocchi.. Io e Sakura perlustreremo i confini del villaggio, e le altre uscite. Abbiamo gli auricolari per comunicare..
Disse Suigetsu, appoggiandosi la spada sulla spalla, avviandosi.
Sakura sbuffò e guardò preoccupata il tic nervoso di Sasuke.
-Bhe.. Ci sentiamo per auricolare.
Confermò la rosa, rincorrendo Suigetsu.
Sasuke rimase fermo al centro della strada, con Sai che lo fissava con quel sorriso che gli dava sui nervi.
Perché aveva la netta sensazione che nessuno avesse aspettato che parlasse?!
Ringhiando, fece segno a Sai di seguirlo.


-La smetti di tirarmi.. So camminare.
Sbottò Naruto, cercando di strattonarsi dalla presa della ragazza davanti a se.
Avevano camminato così tanto che si erano lasciati alle spalle il villaggio ed erano entrati nel bosco che lo circondava.
Karin lasciò Naruto, fermandosi al centro del bosco.
-Ma non dovevamo aspettare qualche ordine da Sasuke?
Domandò il biondo, guardando il bosco intorno a loro.
Gli alberi si stagliavano verso il cielo, altissimi e rigogliosi. Naruto ne seguì la scia, alzando il capo e guardando verso l’alto. Il cielo s’intravedeva appena, coperto dal fogliame che s’intrecciava sopra alle loro teste.
Poi scattò in posizione di difesa, quando sentì un rumore, e si avvicinò a Karin.
-Sentito?
Domandò e la ragazza annuì, appiccicandosi schiena contro schiena a quella di Naruto.
-Sono sei. Ma non so se sono ninja o meno!
Disse la ragazza, impugnando un kunai.
Naruto sfoderò la katana, i sensi all’erta a ogni movimento.


-Ci sono in tutto, tre caverne nelle vicinanze del villaggio. Una si trova a nord dall’entrata del villaggio.. L’altra a 40 metri di distanza, in direzione del tramonto e l’ultima si trova dietro alle Cascate Meraviglia.
-Dirigiti verso le cascate..
Sasuke staccò l’auricolare, mentre voltava in un vicolo, con Sai dietro.
Si portò di nuovo la mano verso il capo, allungando l’indice verso l’auricolare nero, spingendo il secondo bottone.
-Qui Sakura..
-Jugo ha trovato una caverna verso l’entrata del villaggio, verso nord.
-Ok.. Procediamo.
Sakura staccò e Sasuke provò a chiamare Naruto mentre voltava l’ennesimo angolo, ma si fermò, allargando gli occhi stupefatti e inorriditi.
Sai fece cadere il rotolo che aveva tra le mani, guardando disgustato la scena davanti agli occhi.
Gi avevano imposto di non provare alcun sentimento, in ogni situazione ma quello… Quello era orribile anche per un perfido assassino.


Naruto scattò verso la ragazza, bloccando con la spada un kunai arrivato oltre le coltri di boscaglia intorno a loro.
-Chiama Sasuke..
Urlò Naruto, formando tre copie di se e la ragazza annuì sbrigativa, cercando di mettersi in contatto col moro con l’apparecchio fisso all’orecchio destro.
-Non mi risponde.
La voce di Karin era disperata, e incerta si teneva tra le mani il kunai di ferro.
Naruto si morse un labbro, forte, mentre le copie balzavano oltre i cespugli, combattendo con dei ninja.
Non poteva commettere l’errore di intrattenersi con un corpo a corpo.
Sarebbe stato troppo rischioso per il bambino.
-Ok..
Sussurrò, e si schiacciò di più alle spalle di Karin, guardandola oltre la spalla per pochi secondi.
-Al mio tre comincia a correre..
La ragazza annuì, sistemandosi gli occhiali, e all’improvviso il campo fu invaso da un fumo grigio e fitto.
-Ora..
Urlò il biondo, balzando con Karin sul ramo di un albero, correndo verso il villaggio.
Era da vigliacchi scappare. Ma non sapeva con chi aveva a che fare, e non poteva correre il rischio di venir ferito.


Sasuke imprecò, ancora, mentre cercava di mettersi in contatto con Naruto.
-Diamine..
Ringhiò, fissando l’orrore davanti a lui, per poi concentrarsi ancora sull’apparecchio che fischiava sulla stazione di Naruto e Karin.
-Dobbiamo chiamare anche gli altri.
Sussurrò Sai, incapace di distogliere lo sguardo dagli innumerevoli corpi davanti a lui, senza vita, raccattati in una piramide al centro della piazza del villaggio.
In quell’ammasso di carne e morte c’erano bambino, uomini e donne. Tutti massacrati senza ripensamenti.
L’odore del sangue secco gli impregnava le narici.
-Sasuke.. Siamo stati attaccati da un gruppo di ninj… Suigetsu dietro di te..
La voce di Sakura, urlata direttamente all’orecchio, lo fece quasi sobbalzare.
Cliccò il pulsante nero, voltandosi di spalle a quello spettacolo nauseante.
Anche se era la voce di Sakura, Sasuke pensava solo alla sua famiglia.
Non voleva arrivare in ritardo anche quella volta. Non voleva rivedere gli occhi vitrei di qualcuno che lo fissavano, e l’assassino che si faceva strada tra le ombra.
Non quella volta.
Non con Naruto e suo figlio.
-Sakura.. Quanti sono, c’e la fate?
Sentì un colpo di armi e poi un sospiro pesante.
-Io e Suigetsu c’è la caviamo..
-Ok! Saremo da voi tra pochi minuti.. Devo prima trovare Naruto.
Sasuke sentì la ragazza squittire sorpresa, poi un tonfo e un urlo di vittoria da parte di Suigetsu.
-Perché? È successo qualcosa?
Sasuke respirò profondamente, cerando di non pensare a un Naruto ferito.
-Non mi risponde.. Vi raggiungeremo il più presto possibile.. Vi mando Jugo.
-Ok..
Poi la ragazza staccò e Sai si avvicinò al moro.
-Cosa diremo al villaggio..??
Sasuke guardò il cumolo di morti e digrignò i denti.
-Ci penseremo poi. Troviamo Naruto e Karin.
Sai annuì, balzando dietro al moro.


-Sasuke, sono Jugo.. Sono stato attaccato da dei ninja del suono.
Jugo fissava i corpi privi di coscienza dei ninja davanti a lui: una mano ad accarezzare l’uccello sulla sua spalla, e l’altra attaccata all’auricolare.
-Era una trappola.. In qualche modo mi aspettavano.
-Vai verso Suigetsu..
Jugo annuì, disattivando l’audio e fece per ritornare indietro, quando sentì un mugugno e si voltò verso il bosco.
Da dietro a un cespuglio, ne uscì un ragazzo stordito, non ninja, e cascò al suolo.
Un sopravvissuto.

***********

P.s: Ho postato una nuova storia. La ItaNaru che avevo accennato. ;)
Un bacio.
   
 
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