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Autore: Harihanna    05/05/2012    1 recensioni
Ciao sono Summer, una ragazza americana di origine francese. Ho 17 anni e diciamo che sono quel tipo di ragazza un pò ribelle che ama rispondere in modo non molto calmo, se volete conoscere la mia storia dovrete leggere, naturalmente, tutti i miei capitoli. Spero vi potranno interessare :)
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2

Era notte fonda e non c'era verso di addormentarmi, continuavo a pensare alla litigata con mio fratello, quello che aveva detto mi aveva lasciato il segno,
ma un segno talmente negativo da non farmi dormire.
Senza ulteriori indugi, mi alzai e strofinando gli occhi mi affacciai alla finestra, era buio però vedevo nella casa di fronte una coppia che ballava un lento,
accennai un sorriso ma poi tornai seria, mi vestì e uscì da camera mia passando difronte a quella di mio fratello che era chiusa, scesi le scale e passando
per il salone, aprì la porta lentamente e uscì.
Faceva freddo quella notte, di gente non c'è ne era, solo qualche macchina che passava di tanto in tanto ma per il resto vuoto assoluto; Camminai per tutto
il lungomare e a dire la verità vedendo il mare di notte era molto più bello che di giorno, mi fermai a osservare mentre il vento soffiava tra i miei capelli, improvvisamente
sentì della musica, ma non musica normale ma musica da karaoke, già era proprio karaoke, allora tentai di vedere da dove provenissero questi suoni e vidi un pub,
dalla porta vidi una ragazza che cantava Because of You di Kelly Clarkson, era piuttosto brava. Finita la canzone tutti si alzarono in piedi ad applaudire, non sapendo
cosa fare entrai e vidi tavolini con le proprio sedie, c'era molta gente da ragazzi maggiorenni a adulti di 45 anni, ero stanca di stare in piedi quindi andai a sedermi vicino
a un vecchio signore col cappello che seguiva attentamente il karaoke.
Poi sul palchetto un ragazzo di circa 30 anni disse: "E ora chi vuole provare a cantare?" C'era tanta gente che si voltava tra di loro sperando che qualcuno alzasse la mano,
ma nessuno rispose, allora il tipo continuò: "Bene allora andremo a estrazione, come vedete ogni tavolino a un proprio numero, il numerò che uscirà sarà la persona scelta per 
cantare" Di sicuro le probabilità che tra tutti quei tavolini uscissi io era 1 su 1000, il ragazzo prese il contenitore pieno di foglietti con i numeri e infilando la mano prese il numero
e dopo qualche secondo disse: "Allora la persona scelta è... (Ci fu qualche secondo di suspense) Il numero 23" Io caddi dalla sedia facendo un fracasso che tutti si girarono 
a guardarmi, il tavolino 23 era proprio il mio, non avevo nessuna intenzione di cantare e poi c'era anche quel signore col cappello, allora dissi: "Mi dispiace ma mi rifiuto può 
benissimo cantare il signore qui presente" Indicando quello strano tizio, lui fece dei gesti. Figura di merda, era sordomuto, il tizio continuò: "Non farti pregare dai sali mica è
una gara siamo qui solo per divertirci quindi su vieni!", Non avevo per niente voglia di cantare ma se non andavo lì avrebbe continuato a insistere quindi salì e lui disse: "Cosa ci canti?" 
Io: "Fix a Heart di Demi Lovato" Tutti apllaudirono e partì la base ero agitata, era la prima volta che cantavo difronte a così tanta gente, l' unica persona a cui facevo sentire la mia voce
era mio fratello, quanto avrei voluto che mi fosse stato accanto in questo momento.
Incominciai a cantare e fino alla fine, i miei occhi erano lucidi in qualche modo quella canzone mi faceva venire in mente mio fratello e all' ultima frase "You never really can fix a heart." Una lacrima mi rigò il viso, tutti e quando dico tutti si alzarono i piedi urlando e applaudendo come dei forsennati, e mentre piangevo ridevo allo stesso tempo, mi faceva uno strano
effetto, ma ero felice.
Dopo scesi dal palchetto e uscì da quel posto non male dai, poi mentre stavo per incamminarmi verso casa sentì dietro di me una voce dire: "Hai una voce meravigliosa" Mi bloccai 
spaventata e dissi un "Grazie" un pò debole, poi mi girai e vidi un ragazzo con una felpa e un cappuccio in testa appoggiato al muro vicino all' entrata del pub, sembrava cercasse di nascondere il suo viso infatti non riuscivo a vederlo, poi dissi: "Scusa ma ci conosciamo?" Il ragazzo alzò la testa lentamente e mi guardò, la sua faccia 
non mi era nuova, l' avevo già vista da qualche parte ma non sapevo dove, il suo sguardo era triste spento come se volesse comunicarmi qualcosa, io dissi: "Mi dispiace
ma non ti conosco" Lui: "Piacere io sono Ha..." Poi si bloccò all' improvviso e disse: "Io sono Niall" Il suo nome lo disse con un pò di insicurezza come se stesse mentendo,
ma io dissi: "Summer" e gli strinsi la mano che mi stava porgendo, questo ragazzo era davvero bello capelli ricci occhi verdi e un sorriso a cui ruberesti per averlo.
Sorridendomi disse: "Quindi non sai chi sono" Io: "Ehm no... aspetta sei quello che giocava con me da piccolo a 1 2 3 stella?" Harry (Scrivo Harry ma nella storia la protagonista pensa che si chiami Niall) si mise a ridere e disse: "No apparte che ho sempre odiato quel gioco, avbbè lascia perdere la mia domanda ma che ci fai tutta sola a quest'ora?"
Io: "Scappo dai miei pensieri dalle mie preoccupazioni dalle mie paure e..." Poi lo guardai e dissi: "Aspetta un attimo, io non ti conosco nemmeno perchè dovrei darti
spiegazioni?" Lui: "Se ti confidi con me io mi confido con te" Io feci un espressione contrariata e dissi: "No grazie non ho bisogno di confidarmi con persone estranee" Lui: "Ma io
non sono un estraneo, sono Harry" Io: "Harry?? Non hai detto Niall?" Lui Rimase immobile e dopo disse: "Ehm si Niall scusa è che... la scorsa notte ho sognato di chiamarmi Harry e non so perchè forse perchè la sera prima ho visto Harry Potter" Io: "Sei un tipo strano" Lui: "Me lo dicono tutti ma è questo che mi rende più affascinante" Io: "E anche
molto vanitoso a quanto vedo, scusa ma non ho tempo da perdere con persone come te. Salutami Harry Potter Ron e quegli altri" Gli diedi un bacio veloce sulla guancia
e corsi via, mentre lui continuava a guardarmi correre sempre più lontano.
  
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