Buonasera a tutti!
Parto con una ‘brutta’ notizia… Da lunedì prossimo fino a
venerdì sarò in vacanza! Perciò niente aggiornamenti… So che vi lascio ad un
passo dalla fine (si può dire, capitolo 12 su 15 >..<) però… Abbiate pazienza!
Tornerò carica e magari con anche qualcosa di già scritto (tutto è nella mente
ma da scrivere hai voglia =..=), tutto per voi! =D
Ringrazio come sempre chi mi segue/preferisce/ricorda e chi mi
recensisce… Invito a recensire! =D
Buona lettura =)
Primo giorno di vacanza
Eva si svegliò immersa nel profumo di
verde, l’odore dei boschi e della natura.
L’odore di Tom.
“Buongiorno.” le disse una voce
divertita.
“Mmmmh…” mormorò lei.
Sbatté le palpebre due volte poi alzò
il viso, trovando quello del ragazzo che amava a pochi centimetri dal suo.
Era sicuramente un sogno, non poteva
aver davvero dormito con Tom Riddle. Così, come in ogni sogno che si rispetti,
gli buttò senza esitazione le braccia al collo e poggiò le sue labbra su quelle
del ragazzo.
Tom s’irrigidì tutto, poi la prese per
le spalle e l’allontanò da sé, con delicatezza.
“Sai… Non mi sembra il caso, di prima
mattina. Voglio dire, non ti sei neancora lavata i denti.” cercò di
sdrammatizzare ma si vedeva che era rimasto perplesso, in difficoltà.
Eva sbatté le palpebre un’altra volta
e si ricordò tutto: no, non era un sogno.
Avvampò.
“Oh santo Merlino!” esclamò “Mi
spiace, pensavo fosse un sogno ed io…”
Tom scoppiò a ridere di gusto e le
sue scuse si persero nel suono di quella risata.
“Senti…” disse poi lei “Non so te, ma
io devo andare in bagno.”
“Anche io.”
Tom continuava a sorridere.
“Oh beh allora… Vieni, saliamo su…”
Lo prese per mano e lo portò nel suo
dormitorio.
“Prima le signore.” disse Tom, quando
Eva guardò alternativamente lui e la porta.
Si fiondò in bagno e cercò di fare il
prima possibile, sciacquandosi anche la faccia e lavandosi i denti.
Uscì e trovò Tom seduto sul suo
letto, che osservava tutto ciò che lo circondava.
Poi fu il suo turno di aspettare.
“Beh, io vado.” disse, una volta
uscito.
Eva lo guardò persa.
“Non ho portato né lo spazzolino né i
vestiti, sai.” continuò divertito “Per stasera rimedieremo. Nel frattempo… Ci
vediamo a colazione fra mezz’ora?”
La ragazza si sentì al settimo cielo
quando Tom disse ‘per stasera rimedieremo’. Voleva dire che avrebbero
replicato? Non vedeva l’ora.
L’accompagnò fino all’ingresso della
Sala Comune.
Tom stava per uscire quando Eva,
istintivamente, gli afferrò una manica. Si girò perplesso e vide la ragazza
esitare, poi… Lei lo strinse in un abbraccio.
Eva lo sentì dapprima irrigidirsi,
colto di sorpresa, e poi lasciarsi andare. Ricambiò brevemente la stretta e poi
se ne andò.
Quando scese per fare colazione lo
trovò già seduto al tavolo dei Serpeverde, così si avvicinò.
Fu strano e bello insieme.
“Ora che si fa?” gli chiese, allegra,
quando finirono di mangiare.
“Compiti?”
“Ma siamo in vacanza!”
“Meglio portarsi avanti, così poi ci
divertiremo alla fine.”
“Uffa… Però il pomeriggio una partita
a Spara-schiocco non ce la toglie nessuno.”
“Non ci ho mai giocato, lo sai?”
“Che cosa?! Come fai ad essere in
questa scuola da cinque anni e non aver mai giocato a Spara-schiocco?!”
Tom alzò le spalle.
“Non ne vedevo l’utilità.” rispose
semplicemente.
Passarono così tutta la mattinata in
biblioteca, portandosi avanti con i compiti. All’ora di pranzo Eva era esausta,
non ne poteva più.
Entrarono nella Sala Grande e lei
esitò: tavolo dei Corvonero o tavolo dei Serpeverde?
Il professor Silente arrivò alle loro
spalle e disse: “Oh, ma è un vero spreco che ci siano così tanti posti per così
poche persone non è vero?”
Tom ed Eva lo fissarono.
“Ah, professor Dippet! Preside,
converrà con me che continuare così per tutta la durata delle vacanze è
scomodo… Che ne dice di creare un tavolo unico?”
“Mi sembra una fantastica idea,
Albus!” rispose il preside, e con qualche colpo di bacchetta fecero sparire le
tavolate ed apparire un piccolo tavolino rotondo al centro della sala.
“Così sembra di essere ad una delle
mie cene, Albus!” esclamò il professor Lumacorno, andandosi a sedere.
“Ah Tom, sei qui! Forza, vieni!
Purtroppo quest’anno siamo troppo pochi per tenere la tradizionale festa della
Vigilia, ma ne organizzerò una alla fine delle vacanze!”
Tom la prese per mano ed andò a
sedersi accanto al professore.
Fu una giornata piacevole,
piacevolissima.
Eva era sempre con Tom, si sentiva
vicina a lui più che mai… E voleva che il giorno finisse solo per passare
un’altra notte assieme.
“Devo andare, devo fare la ronda.”
disse il ragazzo, dopo cena.
“Che?” chiese lei.
“Sono un Prefetto. Devo pattugliare i
corridoi, Eva.”
“Oh.”
“… Vuoi accompagnarmi?”
“Posso?” chiese, incredula.
“Beh, farò parecchio tardi. Non vuoi
restare sola ad aspettarmi, di notte, no?”
“Certo che no. Ma se ci vede un
professore…”
“Sei con me, Eva. Nessuno dirà
niente.”
“Allora ok.”
Tom la prese per mano uscendo dalla
Sala Grande e la portò nei sotterranei.
“Dove stiamo…?” iniziò Eva.
“Devo cambiarmi prima, faccio un
salto nel dormitorio.”
Si fermarono davanti ad una spessa
parete di pietra. Tom disse la parola d’ordine e il muro scivolò, formando
un’apertura.
“Benvenuta nel regno delle Serpi.”
Tom sorrise, trascinandola dentro.
Noticine dell’autrice:
Il punto di vista di Tom
_ Capitolo dodici: Primo giorno di vacanza
Non credo
ci sia molto da dire… Tom continua a studiare l’amore u.u e si diverte pure XD
il bacio l’ha spiazzato, vedete… Come all’inizio, bisogna procedere per gradi,
tutto in una volta non va bene XD ora si è abituato al contatto fisico, questo
è… Troppo XD e notate come ancora s’irrigidisca se lo colgano di sorpresa
(l’abbraccio di Eva XD), non è abituato a ‘seguire regole non sue’… Non avere
il controllo degli eventi (bacio e abbraccio) lo spaventa u.u E nello stesso
tempo… Eheheheheh parliamo pur sempre di un adolescente di quindici anni =..=
qualche reazione avrà pure lui no? XD Non penso gli disgusti quello che sta
provando XD
E con questo è tutto anche per oggi!
XD