Il nuovo arrivato
 

*Driiiin* La campanella segnò l' inizio della scuola.
Anthony frequentava una scuola superiore pubblica, in realtà la scuola non gli interessava, sapeva già che sarebbe diventato come suo padre.
"Ehi Tony, fatti i compiti?" Gli chiese il suo migliore amico Carlito.
"Si certo! E ho anche studiato, sistemato la mia camera e...ah già mi sono pure fatto Belen"
"Ah-ah! Spiritoso, quella non te la faresti nemmeno se possedessi tutti i soldi che aveva tuo padre"
"Non temere, presto farò riemergere il buon nome della famiglia Montana"
"Si ma fallo durante la pausa pranzo così posso assistere anche alla caduta"
"Brutto figlio di..." Anthony e Carlito si conoscevano dalle elementari, Tony lo aveva aiutato a scamparla con dei bulletti del quartiere e da li sono diventati subito inseparabili. "La vedremo, quando diventerò come mio padre tu non sarai mai mio socio."
"Beh meglio così non mi ammazzi come ha fatto tuo padre con il suo."
"Manny se l' è meritato, la sai la regola. Le sorelle degli amici hanno i baffi"
"Si ma che baffi che aveva tua zia!"
*Sbam* Tony colpì Carlito con il libro di matematica.
"Ti ringrazio!" Esclamò Carlito indignato
"Non devi mai più provare a fare questi generi di commenti su mia zia."
"E su tua madre? Altro gran pezzo di fica!"
"Nemmeno, la prossima volta fi faccio venire le palle in gola!"
La discussione finì con l' arrivo del professor Rufus, il professore di matematica.
"Buongiorno classe!"
"Buongiorno professor Rufus" Rispose cortesemente la classe.
"Buongiorno professor Fuffi" Rispose ironico Anthony, le risate di Carlito e della classe erano segno di approvazione.
Il professor Rufus si avvicinò a Tony "Prego?"
"Ma non siamo a messa."
"Fai meno lo sbruffone Montana, non vorrai diventare come quell' assasino schifoso di tuo padre?"
Carlito cominciò a preoccuparsi, era pronto a tenere Tony nel caso si fosse avventato sul professore.
"Cos' ha detto di mio padre?"
"Hai sentito benissimo Montana!" Gli rispose il prof con l' aria di chi può dire quello che vuole senza subire conseguenze "Tuo padre ha ucciso un mucchio di persone innocenti."
"Senza gran pezzo di merda, mio padre non ha mai ucciso nessuno che non si meritasse la fine che ha fatto, mio padre è stato ucciso perchè si è rifiutato di ammazzare un giornalista soltanto perchè a bordo dell' auto c' erano moglie e figli." Ormai Tony era fuori di se "Quel gran pezzo di merda di Sos...."
*Toc toc* Bussarono alla porta, il professore lasciò perdere Tony e urlò "AVANTI!"
Entrarono la segretaria del preside e un ragazzo riccio con le lentiggini.
"Ragazzi, questo è il vostro nuovo compagno di classe" annunciò la donna "vi presento Gabriel Sosa."
Sul volto del professor Rufus si dipinse un ghigno di pura malvagità, conosceva benissimo la storia tra Montana e Sosa e fu felice di vedere l' espressione di Anthony cambiare. "Gabriel Sosa, sono felice di presentarti la mia classe" disse lui "sopratutto il ragazzo che vedi lì in piedi, si chiama Anthony, Anthony Montana."
Bastò vedere la faccia di Gabriel per capire che anche lui sapeva tutto, ad aggregarsi alla classe fu un uomo vestito elegante, con un completo grigio "Salve, sono Alejandro Sosa il padre del ragazzo."
"BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA!" Anthony era scattato verso la porta, ci volle mezza classe per riuscire a tenerlo a bada.
Arrivato a casa, Tony sentì l' odore del pranzo che Elvira gli stava preparando, prima di entrare in cucina a salutare la madre si fermò a guardare il quadro appeso al muro, erano Elvira e Tony.
"Io ti vendicherò papà, te lo prometto!" Disse guardando il volto del padre dipinto accanto a quello di sua madre.
"Con chi stai parlando Tony?"
"Oh! Con nessuno mamma, pensavo ad alta voce."
"Daccordo!" Gli disse lei con un sorriso "Vai a cambiarti che è quasi pronto."
Non raccontò niente alla madre di quello che era successo a scuola, sapeva che l' avrebbe presa malissimo e che forse lo avrebbe tolto dalla scuola.
"Mamma, tu che diresti se io ti dicessi di voler diventare come papà?"
"Assolutamente no, hai visto la fine che ha fatto tuo padre, non permetterò che succeda a te la stessa cosa!"
"Era solo una domanda..."
Quella notte Tony sognò suo padre...
"Ehi Anthony!"
"Papà?"
"Si figliolo!" Anthony gli saltò subito addosso.
"Papà che devo fare?" Gli chiese in lacrime
"Segui il tuo cuore."
Sentì quella frase quando si sveglio Segui il tuo cuore...
"Lo farò papà, te lo prometto!"