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Autore: ethelincabbages    05/05/2012    9 recensioni
Flashfic: c'è Teddy, c'è Harry, Hermione, un po' di swing, una chiara, fresca notte primaverile e una festa. Non rispondo del fluff inconsulso presente in questa fic, è colpa della musica proviente dalla casa dei miei vicini festaioli e dell'Auror Power Flash Contest, indetto dal gruppo "Cercando chi dà la roba alla Rowling [Team Harry/Hermione].
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
- Questa storia fa parte della serie 'Delusions of Granger & Potter'
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Questa storia partecipa all'Auror Power Flash Contest, indetto dal gruppo Cercando chi dà la roba alla Rowling[Team Harry/Hermione].

A questo punto non so neanche più che ho scritto. Speriamo vi piaccia comunque.


 


Shall we dance?

Una luna grande e bonaria rideva sopra Hogsmeade. Era una notte chiara. Una splendida notte per far festa: profumata, luminosa, allegra. Le note del sassofono e le risate di sposi e invitati si diffondevano attraverso il cortile, oltre le case e Hogwarts. Uno swing brioso, soffice ricordo di tempi lontani, pregava i passanti di abbandonare tutte le loro occupazioni e concedere a se stessi e al proprio amore una danza. Un, due, tre, quattro.
Teddy richiamò l’attenzione del suo padrino distratto, tirandogli una manica della giacca. Harry gli spettinò un po’ il ciuffo e lo invitò a parlare, ma il bimbo gli indicò di abbassarsi un po’. Harry s’inginocchiò per ascoltare meglio quello che aveva da dirgli. Teddy dondolava sui talloni e, colorandosi un po’ di rosso sulle guanciotte e sulla punta del naso, gli confidò qualcosa nell’orecchio a cui Harry rispose prendendo le spalle del bimbo tra le mani e fissandolo negli occhi.
Hermione sorrise del modo in cui Harry trattava Teddy. Non le riusciva mai di capire se era Teddy a sembrare troppo adulto o se al contrario, Harry, quando parlava col figlioccio, ritornava bambino.
In un attimo le comparve, come un flash, un batuffolo di riccioli scuri stretto al collo di Harry.
Si accorse un po’ troppo tardi di stare ondeggiando alla musica sulla sua sedia, le venne quasi voglia di alzarsi e costringere qualcuno tra Ron e Neville a darle un po’ corda; senti poi due braccia familiari stringerla da dietro e il sorriso di Harry accarezzarle il collo.
“Che fai? Balli?” le chiese. Hermione lesse nel suo sguardo il timore di doverla forzatamente accompagnare in pista.
“Mmh… stavo provando a immaginare,” afferrò la mano di Harry e l’appoggiò sul ventre, ancora piatto, “a come sarà.”
“Bellissima,”sussurrò Harry baciandole la punta del naso.
In quel momento Hermione ebbe paura. Paura di quei dei capricciosi e vendicativi di cui le raccontava sua madre da bambina, paura di quel tempo crudele che tutto ruba e rovina, paura delle chiacchiere, paura dei silenzi, paura che presto, troppo presto, qualcuno sarebbe arrivato a riscuotere il prezzo di tanta felicità. Gli afferrò il viso con entrambe le mani e lo baciò, determinata ad assaporare tutto il suo calore.
E Harry capì. “Nessuno ci toccherà questo sogno, te lo prometto.” Le girò attorno e le si sedette accanto. “Non sono Ron e non sono Viktor. Niente ci ruberà questo futuro.”
Hermione annuì, desiderosa di scacciare via questi brutti pensieri, poi vide il piccolo papillon azzurro nelle mani di Harry. “Che fine ha fatto Teddy?”
“Oh lui doveva…” le indicò un angolino della pista da ballo, dove Teddy abbozzava due passi di danza stringendo la manina di Victoire, “ehm, aveva da fare con la sua damigella.”
“Oh, tesoro! Lui sì, che è un cavaliere!”
“Non vorrai mica ballare?”

   
 
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