Buona Lettura
Capitolo 24
A volte, come adesso,
ho la sensazione che voi non siate veramente semplici babbani, ma al
contrario,
dei legilimens potentissimi, considerando quanto facile troviate
invadere la
mia mente e a volte quella del mio Signore. Comunque,
in questo preciso istante
sto camminando silenziosamente dietro un
furioso e preoccupato Severus. Di contro noto un soddisfatto anche se
analogamente preoccupato
Harry, perso nel
ricordo di quello che è appena
accaduto
Presidenza
(pochi minuti fa):
Il balzo in
avanti che fece il mio padrino immediatamente dopo
la dichiarazione del preside (che a
quanto pareva non aveva neanche ascoltato), mi
colse di sorpresa, tanto che capii cosa era
successo solo qualche attimo più tardi quando “So
camminare da solo mi lasci il
braccio!” “Eh no giovanotto, non mi freghi
più. Per
la prossima settimana ti scordi di
lasciare il mio fianco, non ti permetterò certo di
ridicolizzarmi di nuovo a
quel modo ….” Trasfigurò una delle due
sedie davanti alla scrivania in uno
sgabello e ne evocò una terza prima di continuare
“ … Siediti irritante
marmocchio … anche tu Draco.” “Vedo
Severus che hai tutto sotto controllo” Intervenne
il preside guardandoci con curioso divertimento “Il modo
alquanto bizzarro con cui
siete entrati qui dentro, mi fa supporre
che avete corso; la domanda è : perché
mai?” …. Harry si deve esser sentito
abbastanza osservato in quel momento ….
“Preside
scusi
l’irruzione, non volevo essere scortese, ma ho bisogno di
parlarle
urgentemente. Draco e il professor Piton si sono offerti gentilmente di
accompagnarmi” “Sfacciato.”
soffiò sottovoce il mio Capocasa, ignorato
volutamente dall’interpellato “Capisco, di che si
tratta?” “ Di Draco, abbiamo
trovato come spezzare il legame di schiavitù.”
“Ma è meraviglioso ragazzi,
congratulazioni!” “NO!
NON è MERAVIGLIOSO,
è una follia pensata da un incosciente Albus.”
“Che intendi dire Severus?” “Diglielo
Potter.” “Il mio nome è
HARRY!” “ … Rispondi al
preside!” gli occhi del
Grifondoro si puntarono su Piton alla ricerca di non so cosa, ma
ubbidì usando
le stesse identiche parole di poco prima solo che Silente ….
“Interessante,
interessante davvero … che avevate in mente?
Qual è il piano?” “Albus
….” “Sì questo è
il mio nome ragazzo mio, ma
ti prego fai finire Harry …” (Oh
come è saggio mio Signore fare la linguaccia a tuo padre
proprio adesso) pensai.
Mi affrettai comunque a distrarre
Severus posandogli una mano sul braccio, mentre l’altro,
ricomponendosi riprese
“ Fra due giorni la pozione che Piton sta preparando
sarà pronta e io, dopo
averla bevuta, potrò fare l’incantesimo che
è su quel libro come avevamo
stabilito. Naturalmente poi dovremmo creare varie situazioni per far
capire, a
chi se lo aspetta, che in me sta avvenendo un cambiamento
….” “Certamente
troveremo il modo più adatto per ….”
Cercò di intervenire Silente, ma venne
interrotto dal Golden Boy che riprese “ Noi avevamo pensato
di sfruttare la
sala comune Serpeverde dove Draco sarà mandato per mio
ordine a prendersi il
programma degli allenamenti di Quidditch da Blaise. Sì, so che viene modificato ogni
settimana grazie
alla rivalità fra voi professori che vi soffiate il
campo…..”
“Non
è fattibile HARRY.” “Sì che
lo è!Solo uno stupido
Grifondoro con la convinzione di aver appreso nozioni e poteri
superiori alla
media può credere che basti ordinare al proprio schiavo
– che non può certo
protestare - di allontanarsi dalla sua presenza per un po’,
per renderlo
possibile. Sappiamo tutti che il vincolo non si lascerebbe incantare
neanche
fosse vero il fatto di avere poteri superiori
…Basterà che Draco finga dopo
qualche minuto di star male.” “Severus ha ragione
Harry,non è fattibile. Draco
non fingerebbe, starebbe male sul serio e ….”
“Non se uso il mio mantello
dell’invisibilità e vado con lui senza essere
visto Preside … ad ogni modo, la
notizia che è finito in infermeria farà il giro
della scuola e se ne parlerà in
Sala Grande … I nostri amici Serpeverde, che ci reggono il
gioco, mi accuseranno
di aver sempre avuto lo scopo di far del male a Draco e che il mio
agire di
prima era solo una meschina tattica. Come è successo in
passato più volte,i
miei compagni di casa mi
spalleggeranno:
Ron si lascerà sfuggire un aneddoto che susciterà
altre chiacchiere, i
Serpeverde mi attaccheranno maggiormente facendomi arrabbiare, io
sfrutterò la
rabbia come catalizzatore … ho già fatto
vorticare oggetti oggi … due volte ….
basterà per impressionare tutti … mi aspetto che dalla guferia qualcuno mandi
un messaggio a
casa in cui ci sia scritto che sono pronto per il marchio … questa
è la parte facile.”
Gli adulti si
guardarono, poi
entrambi riportarono lo sguardo su Harry
che, sorridendomi, riprese …
“Voldemort,
una volta informato, darà ordine di eseguire il
piano da lui stesso elaborato. Non cercherà di invadere la
mia mente inserendo
false visioni. Ha usato questo metodo l’anno scorso e con le
conseguenze che ci
sono state si aspetta la mia diffidenza. No! Avrà un altro
piano per portarmi o
attirarmi in quel luogo … Voldemort non sa che siamo a
conoscenza del
tabernacolo, non sa che desidero liberare Draco, quindi non si aspetta il nostro arrivo quando
richiamerà il professor
Piton e, prima che me lo chiediate … dobbiamo oltrepassare
la barriera insieme
a lei: è l’unico modo perché crediamo
che riconosca il marchio nero e solo per
la frazione di un attimo le difesi si abbasseranno quindi
…” “QUESTO è
FOLLE!!”
Gridò il mio padrino liberandosi dalla mia presa
“NON SEI ANCORA PRONTO AD AFFRONTARLO.
Chi ti dice che mi informerà? Non so niente di tutto
ciò” “So che lo farà, per
Voldemort la sua presenza è necessaria.”
“Aspetta un secondo Harry perché ne
sei così sicuro?” Chiese il preside
“Nello stesso modo per cui so che è veramente
lui a proteggere il sito. L’ho visto in un sogno; non era
propriamente una
visione, direi più ciò che vorrebbe accadesse,
anche per questo dico che
sicuramente non userà lo stesso metodo dell’ultima
volta.” “Harry avresti
dovuto dircelo subito. Ne avevamo parlato anche alla fine
dell’anno scorso,
devi imparare ad Occludere la mente.” Disse Silente
guardandolo seriamente “Lo
so e lo farò, mi impegnerò sul serio stavolta, ma
lo faccio per mia scelta non
perché lei me lo impone .. basta essere manipolato”
L’aria
divenne così densa che sarebbe stato possibile
tagliarla con il coltello. Riuscivo a vedere varie emozioni passare
sulla
faccia degli adulti (sì perfino di Piton) e ognuna
di esse era
forte e implacabile. Eppure Harry attese, con estrema calma, la prima
reazione
verbale, conscio del dibattito che ne sarebbe scaturito; ma quando il
preside
infine parlò, fu per dire qualcosa che, nonostante la sua
propensione a mettere
Harry in pericolo, non mi sarei mai aspettato
“ Non
posso dire di non aver agito alcune volte, secondo il
vantaggio che potevamo trarne ma non è mai stata mia
intenzione farti soffrire
Harry. Tuttavia, a questo punto della guerra, non sarebbe saggio
cambiare la
mia strategia sulle contromisure da prendere perciò
….Per prima cosa
contattiamo Minerva, poi tutto l’ordine; avremo bisogno di
rinforzi quando
agiremo. Una volta gettata l’esca avremo sì e no
due giorni prima che qualche
tipo di trappola sia messa
sulla tua strada.
Dovremo essere pronti per allora. Direi che se Dora, Remus e Charlie
Weasley
potessero mettersi sotto l’incantesimo
Glamour e passare per studenti tornerebbe
a nostro vantaggio, ma prima di proseguire è fondamentale
essere messi al
corrente del tuo sogno Harry, di ogni minimo particolare ….” E
se in realtà si aspettava una calma
collaborazione si sbagliava di grosso
“ MA
SEI FUORI DI TESTA? NON SONO PER NIENTE D’ACCORDO, VUOI
MANDARE IL RAGAZZO A MORTE CERTA? SCORDATELO!”
Gridò Severus furente; nello stesso
istante che io inveii con “VECCHIO STRAMPALATO
DOPPIOGIOCHISTA, NON SI E’
MINIMAMENTE SCUSATO.” E Potter che invece gridò “NON SE NE PARLA!
L’ORDINE DELLA FENICE NON
DEVE SAPERE TUTTO IL PIANO E
NON HO LA
MINIMA INTENZIONE DI DIRVI DEL SOGNO!” Rendendo tutte e tre
le frasi
incomprensibili, tanto che il preside ci zittì sollevando la
mano destra che,
come notammo noi ragazzi, era nera e raggrinzita
“Signore?Cosa
ha fatto alla mano?” Chiese il mio padrone dimenticando
momentaneamente ciò di cui discutevamo “Ieri stava
benissimo.” “Si Draco, hai
ragione; ieri la mano stava benissimo e grazie al tuo padrino non
peggiorerà,
ma ora non preoccupiamoci di questo ….. ditemi con calma le
vostre obiezioni.” Fu
così che, nonostante la nostra bruciante
curiosità, nella mezz’ora successiva –
della quale vi specificherò tutto in
seguito – discutemmo sulle modifiche da effettuare al piano,
con il risultato
che Severus divenne sempre più furioso mano a mano che il
tutto si delineava,
Harry sempre più soddisfatto ed io sempre più
impressionato dalla presa di
posizione del mio padrone. Ma gli assi nella manica del preside non
erano
finiti ….
“
Allora siamo d’accordo, fra 4 giorni, il 15 Settembre ci
riuniremo di nuovo tutti qui.” Concluse calmo Silente
“Farò in modo che ci sia
anche la professoressa McGranit. Tu Harry berrai la pozione e ognuno
farà la
sua parte a meno che …. Severus era seria la tua intenzione
di tenere Harry il
più possibile vicino a te per tutta la settimana?”
I due si guardarono e
l’interpellato rispose “Sì!”
“Bene, allora dovremmo posticipare tutto al 18
Settembre e farò sistemare la stanza degli ospiti nei tuoi
alloggi per i
ragazzi. Sono certo che avrete molto di cui parlare. Suggerirei che tu
Severus
li accompagni mentre prendono le cose di cui hanno bisogno …
Potete andare” … I
miei occhi si spalancarono talmente tanto da farli assomigliare a
quelli dei mostruosi
pupazzetti babbani che, se strizzati, fanno fuoriuscire le pupille
“Albus io
non intendevo …”
Così è deciso Severus; so
cosa stavi per dire, Harry, ma
una punizione una volta pronunciata e
confermata viene scritta nel libro dei libri, non si torna indietro;
ora se
volete scusarmi avrei da fare …. Buona
serata.” E senza repliche aggiunte, fummo costretti ad
uscire.
ORA
“Draco,
vai a preparare la tua roba, lo stretto necessario
per favore.” Mi dice Harry una volta arrivati tutti e tre
nelle nostre stanze
“Si Maestro, ma ….” Mi fermo non sapendo
se devo chiedere o agire direttamente;
Severus mi toglie dall’indecisione “ Dovresti
fargli una lista di ciò che ti
serve impacchettare Harry.” “Cosa?”
“Speravo che ormai non fosse più necessario
ricordartelo … è uno schiavo e serve anche a
questo.” Insiste arrogante il mio
padrino mentre io, trovando molto interessante le mie scarpe nere,
abbasso lo
sguardo con evidente imbarazzo “Vede perché
insisto per liberarlo? Non ho
bisogno che qualcuno faccia le cose per me, ma il vincolo la pensa
diversamente.”
Alzo appena lo sguardo per vederlo avvicinarsi alla scrivania,
scarabocchiare
qualche parola su una pergamena e tornare indietro porgendomela “
C’è
uno zainetto dentro il mio armadio, puoi usare quello per metter via le
mie
cose … mi spiace ma non so come evitarti il
compito.” “Non fa niente Signore,
grazie di fare del suo meglio.”
Arrivo nella mia
stanza e appello lo stretto necessario : shampoo,
balsamo, creme da giorno e da notte, sali profumati, spazzolino,
dentifricio
alla menta, sette elastici per capelli, intimo moltiplicato per sette
… poi , sette
paia di calzini, sette pigiami, dieci camicie, sette paia di pantaloni,
sette
paia di scarpe ah e dimenticavo, sette paia di pantofole (mi
sembra di essermi scordato qualcosa ma vedrò in un secondo
momento)
penso, mentre il
mini baule da viaggio
ormai pieno si chiude . Solo dopo mi dirigo verso l’uscita con la lista di Potter in
mano. Le voci concitate
degli altri due mi bloccano. …. Decido di raggiungere la
porta e appoggiarvi l’orecchio
per ascoltare meglio (no, non lo
chiamerei origliare …..)
“Credevi
veramente che non ti avrei punito per la tua
bravata?” Sta chiedendo Severus con sarcasmo “ No,
non l’ho mai pensato ma mi
sarei aspettato qualcosa di diverso professore.” “
Ad esempio?” “Non so
forse qualcosa di più … scolastico come scrivere
per trecento volte, non una in
meno non una in più – non ridicolizzare per nessun
motivo al mondo Severus
Piton se non vuoi finire a pezzi dentro una sua pozione - ”
“Spiacente di
deluderla Signor Potter!” “NON mi chiami Potter!
Non so neanche se questo sarà
ancora il mio cognome domani.” Fulmineo porto un occhio
davanti alla serratura
in tempo per vedere nello sguardo di Severus passare per un momento una
certa
quantità di sorpresa, prima di scrutare intensamente il
ragazzino davanti a sè (che per la
cronaca mi volta le spalle) e
dire “Spiegati.” “Mi ha adottato no? Ho
solo presunto che dovessi portare il
suo cognome d’ora in poi.” L’altro
sospira “Vieni, sediamoci.”
Li vedo
accomodarsi
sul divano che per fortuna rimane sulla sinistra della mia
stanza,
perfettamente visibile e Severus riprende …. “Sai
perfettamente quanto
disprezzi il tuo vero padre, ma visto che qualcosa di buono ha fatto,
non
sarebbe giusto cancellare in te ogni traccia di lui …. Tu
sei e sarai sempre
Harry Potter non solo per il motivo che ti ho appena detto, ma anche
perché il
nostro nuovo legame deve rimanere segreto.” “Io
… Harry Potter suona bene, ma
la mia mamma ha detto che dovrei essere un buon figlio per lei Signore,
come
potrei se già di base porto un altro cognome, un cognome che
biasima ?” “ La
vita non è giusta Harry, l’avrai
notato.” Il volto del Golden Boy, che vedo
parzialmente, si contrae appena, ma deve aver deciso di non
approfondire il
discorso perché dice “Il che ci riporta alla
punizione …. Non sono entusiasta
dello spazio ristretto in cui vivrò questa
settimana” (concordo appieno Maestro
,non mi alletta l’idea che Severus abbia la
certezza di quanto tengo a voi mio Signore e … qualcuno si
è reso conto che
staremo nella stessa stanza?) penso spontaneamente, mentre
l’altro
controbatte “ Direi che non tutti i mali vengono per nuocere.
Se vuoi veramente
affrontare il Signore Oscuro ho
intenzione di insegnarti qualcosa di più che ai tuoi
coetanei.” “Intende un
vero allenamento? Mi insegnerà seriamente?”
“Non pretenderò la perfezione senza
essere chiaro nelle spiegazione, ma dovrai impegnarti al massimo nelle
ore
libere dallo studio. Parlerò agli altri insegnanti in modo
che tu abbia due ore
libere al giorno in più di adesso e Draco con te, ma
… a proposito che sta
combinando?” ‘ops’
Ok, mi serve una
scusa plausibile … Ero stanco, mi sono
sdraiato sul letto e mi sono addormentato? Ho detto PLAUSIBILE
…. Sono
scivolato in bagno quando sono andato a controllare perché
non riuscivo ad
appellare lo shampoo? Hellò? C’è
nessuno? Sono nella mia camera e da qui non si
accede direttamente al bagno; in più i prodotti appellati
non li tengo lì,
visto che condividiamo la struttura….. e poi se mi portano
in infermeria….. odio
le siringhe ricordate? Se faccio finta di essermi fatto male posso
essere certo
che finirò proprio lì prima che possa dire
“Chips” . Grazie tante io eviterei di
cuore. .. SBAM “ Draco stai be … che sarebbe
quello?”
Come penso
abbiate intuito, il mio padrone ha appena aperto
violentemente la porta della camera, dalla quale per fortuna mi ero
scostato,
cominciando a fare una domanda per poi finire con un’altra,
indicando il mio
baule sopra il letto “Un mini baule con le mie cose
Maestro” “E quello sarebbe
lo stretto necessario?”
“Sì.”
“E avresti finito adesso?”
“Esatto.” Mento
facilmente (come scusa regge più
delle
altra) , ma mi sembra che la sua espressione per un momento
mostri
esasperazione; sarà per il fatto che mi trovo sulla sponda
opposta del letto e
del baule, ma poi chiede “Hai la lista che ti ho fatto
prima?” “Sì Signore,
eccola.” “Ok allora vai.” Annuisco e lo
affianco pronto a superarlo, ma lui mi
ferma afferrandomi in vita con un solo braccio
“Aspetta!” SCIAF “OWH! E quello
che era? “A te che è sembrato?”
Arrossisco e, costretto da Crudelia, rispondo “
Uno sculaccione Maestro.” “Già e ne
riceverai molti di più se mi menti ancora,
siamo intesi?” Deglutisco rumorosamente guardando quegli
occhi incredibilmente
severi “Intesi Signore.” “Non era una
conversazione privata, avresti potuto
benissimo unirti a noi.” “ Ma … ma come
lo sai che ….” Balbetto incoerente “Il
vincolo.” “Ah, mi dispiace Maestro.”
“Sei perdonato.” Mi dice addolcendosi
“Meglio
che vada.” “Sì.”
Ora immaginatevi
Severus Piton, uomo di poca pazienza, poca
tolleranza, ma molta severità mentre ti squadra con quello
sguardo che sembra
dire – so esattamente cosa hai fatto, lui ci è
andato leggero – e avrete solo
una minima idea di ciò che adesso, passando dalla sala, mi
trovo davanti! “Scusa
Severus.” Dico pianissimo, ma
perfettamente udibile “Sei già stato perdonato mi
pare.” “Sì.” Dico annuendo
“Quindi
sbrigati a finire il tuo compito.” Senza che me lo dica due
volte ubbidisco.
NELLA TESTA DI
HARRY (ciò che è appena successo)
- Non posso
crederci: sono riuscito a non farmi manipolare
per quanto riguarda il piano e Silente mi incastra con la punizione,
INAUDITO -
…… - SILASIAF SISIEF: a rifletterci Salasar aveva
il senso dell’umorismo,
questa password vuol dire letteralmente Verde Serpente -
…… -prima facciamo i
bagagli prima potrò chiedere al professore qualcosa sulla
lettera di mia madre
- ….. - ma certo che non ho dimenticato che è mio
schiavo ma non sono mica
monco io, anche il vincolo dovrebbe vederlo che non è
necessario il suo aiuto -
…. - va bene! Facciamo questa lista : 2 divise complete,una
maglietta e un
jeans di Dudley, intimo e calzini per sette giorni, shampoo, spazzolino
e
dentifricio. La sacca della scuola: mettere dentro i libri che servono
nella
settimana avvenire, togliere quelli in più e aggiungere
anche quelli che sono
sulla scrivania, poi ridurla e metterla nello zaino …. Ci
aggiungo “Grazie” -
…. – questo silenzio è imbarazzante. Lo
vedo che è furioso, ma voglio sapere
perché ha scelto di punirmi così, è
strano - …. – perché deve essere
così
odioso dico io ( te lo ripeto da anni ma tu non mi ascolti
…. e se fosse sulla
difensiva? Se portasse una maschera? Mamma ha scritto nella lettera
…) non è il
momento cuore sto pensando - ….. –E continua a
chiamarmi Potter, per quanto ne
so potrei essere un Piton domani [ Ehi mente? Ma fai sul serio?] E tu
chi sei?
[ Sono il subconscio, piacere.] Sì piacere, ci mancavi anche
te adesso, non
bastava il cuore a influenzare i pensieri? … comunque che
vuoi? [ solo farti
notare il mio gemello.] Gemello? [ sì il subconscio di
Piton.] E che ha? [Lo
vedrai presto] - …..- si
è seduto sul divano insieme a me. Suona
così … intimo [ si chiama linguaggio del corpo] -
……- che cosa avrebbe fatto il
mio vero padre di buono secondo lui? Lo odia come fa a dire questo -
…….- non
che voglia cambiare nome, ma così non mi vorrà
mai bene - ….. - la
vita non è giusta? Vuole forse dire che …
no non voglio aprire un discorso che potrebbe essere interrotto da un
momento
all’altro, è troppo importante -
……- cosa intenderà insegnarci? Spero
non solo Occlumanzia
- …..- Draco !!- ……- perché
dimentico spesso come è cresciuto viziato? Dovevo
immaginarmi che per necessario lui intendesse metà di tutto
quello che ha nella
stanza eppure - ……- No, no Draco dimmi la
verità ti prego … ecco, come non
detto … la porta è aperta e anche se Piton non ci
vede ci può sentire dovrebbe
bastare se … speriamo!-….- Sembra tutto
così impari, io non sono perfetto ma
non vengo punito così (sei stato punito molto peggio),
quello è diverso [c’è sempre
da sperimentare Piton nel nuovo ruolo] … già
Piton -
FUORI DALLA
TESTA DI HARRY
Questo
sì che si chiama stretto necessario. Ci sono voluti
solo tre minuti per impacchettare le sue cose aggiungendo anche pigiama
e
pantofole, ma ora mi sorge un problema. Con che coraggio vado di la e
gli dico
che mi sono dimenticato di prendere la mia sacca con i libri?
…. Capitano tutte
a me !!
“No!
Lei non capisce, non potevo dirlo, non volevo
spaventarlo e anche adesso parlarne sarebbe troppo
rischioso!” “Ma esasperante
figliolo, così combatteremo alla cieca.”
“E quante volte avete mandato me
così?” “Non per infierire, ma tu ti sei
sempre gettato in battaglie dalle quali
avresti dovuto stare lontano,”
“Ehm ..
ok un punto per lei
…. Draco? Sei bello
ma non trasparente.” Con il piede sinistro ancora sollevato a
mezz’aria, mi
volto verso il mio padrone (ho evitato
pure di commentare ciò che sentivo per non attirare
l’attenzione su di me, uffa!)
“Che stai facendo lì appiattito contro il
muro?” Mi chiede sollevando un
sopracciglio il mio padrino “Cercavo di non farmi
notare.” Ed Harry “Un giorno
ti racconterò come ho scoperto che il miglior modo per non
farsi notare è agire
naturalmente, ma ora dimmi: che hai dimenticato?”
“La mia sacca con i libri.” “Vieni
con quello che hai, i libri li condivideremo. tanto
stiamo sempre insieme.” Arrossiamo
all’unisono, ma con un cenno del capo mi appresto ad ubbidire
DIECI MINUTI
DOPO ( negli alloggi del professore)
“Pareti
blu argento e arredamento in legno di noce?” Chiede
con evidente stupore il Golden Boy, girando su se stesso al centro di
quella
che è una
sala molto sobria, ma elegante
“Cosa ti aspettavi? Lugubri pareti nere, candelabri
d’argento e rose color
sangue?” Chiede con sarcasmo Severus incrociando le braccia
al petto “Le rose
no, ma che nella sua stanza da letto ci sia una bara
sì.” “Insomma, un alloggio
tipicamente vampiresco.” Commento ridacchiando
“Magari così sono state arredate
le vostre stanze, io le guarderei prima di parlare ancora.”
“Stanze?” Chiedo
con stupore “Io pensavo ….”
“C’è una porta in più
rispetto a stamani, quindi
deduco che gli elfi domestici abbiano ricavato due stanze invece di
limitarsi
ad adattare quella che già avevo come stanza degli
ospiti” “Ah!” “Me lo
aspettavo.” “Davvero Maestro?”
“ Non siamo della stessa casa, siamo legati da
un vincolo di schiavitù e in teoria solo uno di noi
è qui per punizione.
Ovviamente dovevamo avere stanze separate.” (Ecco
che se ne vanno in fumo tutti i miei film mentali su condividere il
letto e il
bagno) penso imbronciandomi, ma per fortuna nessuno lo nota.
Harry
è il primo a guardarle entrambe; chiude gli occhi e si
volta verso di noi facendosi da parte, il suo silenzio è
inquietante …. La stanza
alla mia destra è spaziosa: il letto matrimoniale a
baldacchino è rosso
rifinito in oro come la sedia della scrivania di fronte ad esso; La
finestra
incantata mostra come paesaggio il lago nero e sul davanzale si
alternano
cuscini decisamente Grifondoro, ma la cosa spettacolare è la
libreria rifinita
in oro e incastonata fra le quattro ante dell’armadio (è una stanza fantastica) penso
spostandomi verso quella che so
essere la mia ….. (è uno
scherzo?)
penso incredulo. La stanza alla mia sinistra è piccola: Il
letto singolo a
baldacchino è verde rifinito in argento e sulla parete di
fronte alla porta c’è
una finestrella lunga e stretta, quasi nascosta dall’altezza
dell’armadio a due
ante sotto ad essa. Mi guardo meglio intorno solo per notare una
scrivania con
libreria nell’angolo libero; la sedia non è
neanche foderata dei miei colori,
ma ha sullo schienale due sottilissime strisce verde argento quasi
sbiadite “E’
dovuto al mio status non è vero?” Chiedo a Severus
che è proprio dietro a me “Temo
di sì. Qui, a differenza dei vecchi alloggi di Salazar, le
stanze sono state
create apposta e probabilmente non poteva essere ignorato.”
“Capisco.” ….. “Potremmo
invertirle professore?” (oh mio
Signore!!)
“No! …. Blindlin.”
Il Grifondoro ed
io ci guardiamo senza capire fino a che, con
un pop, un elfo domestico si materializza davanti al professore dicendo
“Padron
Piton ha chiamato ? cosa può fare Blindlin
Signore?” (Che nome del piffero)
penso “Quante volte ti ho detto di chiamarmi professore
eh? … evita di punirti … non voglio perdere altro
tempo, ascoltami bene. Queste
due stanze” Esce per indicarle entrambe “ Non
devono avere differenze, tranne
che per i colori. Mi spiego meglio: questa “ E indica la mia
“Deve essere lo
specchio dell’altra.” “Ma i colori devono
rimanere quelli attuali.” Specifica
Harry che si sente rispondere dall’elfo “Ma noi
abbiamo seguito gli standard
per gli schiavi ….” “Sono il suo padrone
e così desidero. Ti basta?” “Blindlin
chiama gli altri elfi, ne servono sei per fare quello che richiedete,
ma
Blindlin fa subito signori.” “Bene”
“ Ottimo …. Noi intanto accomodiamoci di
là
…. ho delle cose da dirvi.”
E ora non
voletemene, ma io vi saluto . Ciao, ciao.