Era passato troppo tempo da quando la mia testa si tormentava, ma in cuor mio sapevo perfettamente ciò che volevo, ciò che desideravo ardentemente. Perché era ridicolo non sapere scegliere e protrarre il dolore mio e altrui per qualcosa di cui tutti erano a conoscenza. Infatti probabilmente tutti sapevano ciò che volevo ed io continuavo a ripetermi ostinatamente che non sapevo cosa volevo. Ero semplicemente ridicola.
Io che avevo sempre affrontato tutta la mia vita con entusiasmo e decisione, io che non mi facevo problemi a parlare con i ragazzi più popolari della scuola, ero diventata una sottospecie di mollusco privo di spina dorsale. E la cosa non mi andava bene.
Daltronde era anche normale. Non ci si poteva aspettare che una ragazza di appena 18 anni potesse affrontare morti, battaglie e tutto il resto restando illesa.
Ma ora dovevo farmi forza non potevo provocare così tanto dolore, questa sera sarei andata da lui e avrei detto cosa provavo, non m'importava cosa sarebbe successo poi, mi sarei messa anima e corpo in pace.
Prendendo così la macchina mi diressi da lui, dal mio grande amore che sapevo ci sarebbe sempre stato e gli dissi semplicemente, prima che potesse farmi qualunque domanda e farmi dimenticare la vera ragione per cui ero andata da lui:" Ti amo, ti ho amato in passato e ti amerò per sempre, sempre che tu lo voglia....Damon."