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Autore: MidnightShiver    06/05/2012    9 recensioni
Albus Silente, preside della famigerata Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, chiede a una delle sue studentesse più brillanti, Hermione Granger, di portare a termine una missione che ha a che fare men che meno con Draco Malfoy.
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Dal primo capitolo:
- Professore... E' davvero tutto quello che vuole che io faccia? Impedire a Malfoy che... che la uccida?
- Vedo che l'aver scelto lei è stata una buona cosa. La sua perspicacia mi colpisce sempre, Signorina Granger. No, in realtà voglio che lei, sempre se accetterà, faccia in modo che Malfoy si renda conto che la "parte" da cui sta non è... diciamo... vantaggiosa.
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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A Jennifer Lawrence, un'attrice di talento.






When you try your best but you don't succeed
When you get what you want but not what you need
When you feel so tired but you can't sleep
Stuck in reverse





Si svegliò, all'improvviso, al rumore dello scorrere dell'acqua.
Malfoy era tornato, probabilmente si stava facendo una doccia, quindi questo voleva dire che aveva fatto l'allenamento di Quidditch e che erano almeno le tre del pomeriggio.
Aveva dormito qualche ora dopo il loro litigio.
Aveva sognato.
Non sapeva chi aveva sognato.
Il volto del ragazzo che le era apparso nel sogno le pareva familiare.
Precisamente, non lo aveva visto, ma sentiva un non so ché di intimo in quelle sue parole, in quei suoi gesti, come se il personaggio del sogno fosse vero, eppure...
Non sembrava della sua età, sembrava molto più piccolo.
Se ne approfittò della doccia di Draco per uscire dal dormitorio e per andare a trovare Harry.
Il ragazzo doveva stare per altri due giorni in infermeria e poi sarebbe stato rilasciato.
- Adesso però mi sento molto meglio, potrei anche tornare a giocare a Quidditch! - disse Harry ad Hermione, proprio mentre lì vicino passava Madama Chips, nell'intento di attirare l'attenzione della donna.
Infatti lei notò il suo tono alto di voce.
- Il signor Potter farebbe meglio ad abbassare la voce altrimenti le corde vocali si sforzeranno e tornerà a giocare sempre più tardi.
Hermione sorrise ed Harry pure.
- Allora, Herm, come va con Malfoy?
Dentro le ribollì la rabbia al solo pronunciare del suo nome.
- Non c'è male - mentì - Io sto in camera mia e lui nella sua, stiamo insieme solo per le ronde serali dei nostri turni di Caposcuola.
E in punizione.
E in salotto a bere il tè.
E in camera sua, dato che l'aveva risvegliata dai suoi incubi.
Ma questo ad Harry non poteva dirlo.
- Comunque, lo sento più spesso uscire e rientrare nella sua camera e gli vedo sempre la borsa per gli allenamenti di Quidditch. Credo che si stia allenando duramente per batterci alla partita.
- O forse è un codardo - aggiunse Harry, ridendo.
- Quando il leone arriva, le serpi scappano*! - recitarono insieme il detto del tutto Grifondoro che era sempre stato usato per indicare alcuna delle debolezze dei Serpeverde.
Ma in quel momento arrivò Madama Chips ed Hermione fu costretta a lasciare Harry da solo in infermeria.


*****



And the tears come streaming down your face
When you lose something you can't replace
When you love someone but it goes to waste
could it be worse?


Decise di non ritornare nel suo dormitorio, ma di andare a spasso per Hogwarts, dato che era pomeriggio.
Si fermò davanti ad una finestra di vetri in sfumature di blu, incastonati in modo da formare un disegno di una donna con i capelli nero corvini e dall'aspetto bellissimo.
Era sempre stata affascinata da quella finestra: a volte, nei primi anni, poteva stare anche delle ore a fissarla, perché semplicemente l'attirava.
E poi quella donna era bellissima, anche se solo fatta di vetro.
Sfiorò con le dita le piccole righe che separavano i pezzetti di vetro, quando qualcuno dalla voce leggera e allegra parlò alle sue spalle.
- Lei è Priscilla Corvonero.
Si girò e vide una massa di capelli biondi, ma non quel biondo che era abituata a vedere tutti i giorni, un biondo più colorito e dai riflessi del sole.
La ragazza aveva una collana formata da tappi di burrobirra e la sua uniforme era ornata da un fiocchetto blu e bronzo sopra il cuore, con sotto il simbolo della sua casa.
- Luna. Non ti ho sentito arrivare. - disse Hermione, che era stata quasi spaventata dall'arrivo improvviso della ragazza.
- Ciao Hermione. Lei è Priscilla Corvonero - ripeté, come se l'amica non l'avesse sentita.
- Ne ho sentito parlare. E' la fondatrice della tua casa, vero?
- Già. Ci hanno detto che era una donna davvero intelligente e furba e che riusciva a vedere sempre la parte migliore delle persone.
Hermione sorrise per far capire a Luna che la stava ascoltando, anche se a dire la verità era un po' distratta.
- C'è qualcosa che non va? Vedo che sei preoccupata.
Luna riusciva sempre a capire che cosa provavano le persone anche soltanto guardandole negli occhi e aveva sempre l'abilità di tirarle su di morale anche se avevano avuto la giornata peggiore del mondo.
- No, non fa niente, è solo che non ho dormito molto e sono un po' stanca - mentì Hermione.
Ultimamente, è l'unica cosa che riesco a fare bene, pensò la ragazza. Mentire.
- So che non sei solo stanca, ma ti capisco se non me lo vuoi dire. Ognuno può soffrire per un litigio.
Hermione non sapeva come la ragazza potesse indovinare qualsiasi sentimento senza un minimo indizio.
- Ma Luna, io non...
- Sai, Priscilla aveva una figlia. - la interruppe, come per dire che sapeva la verità - Si chiamava Helena. Si diceva che fosse inteligente quanto la madre, ma un giorno Helena fece qualcosa di sbagliato e scappò in Albania, dove venne uccisa dal barone sanguinario, il fantasma dei Serpeverde.
- E che cosa fece di tanto sbagliato per rimanerci morta?
- Nessuno lo sa veramente, ma io sì. Voleva essere più inteligente di sua madre e quindi le rubò il suo diadema. - indicò con un dito un vetro grigio sulla testa di Priscilla - Quindi scappò in Albania perché nessuno lo sapesse e quando il barone arrivò per riportarla ad Hogwarts lei lo nascose nella foresta in cui era e l'uomo la uccise. Dopo essersi reso conto di cosa aveva fatto si suicidò e nessuno seppe più che fine aveva fatto il diadema. Ma non è più in Albania.
In quel momento stesso un orologio segnò che erano le sedici in punto, così Luna si rivolse un'ultima volta ad Hermione:
- Scusami Hermione, ma adesso devo andare, devo incontrare una persona ad Hogsmeade. Buona fortuna.
Detto ciò sparì e se ne andò, lasciando Hermione da sola con la finestra.


*****


Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you



Decise di tornare a tradurre il piccolo libro 75b, dato che lo aveva finalmente trovato, così decise di tornare al suo dormitorio.
Fortunatamente, Malofy non c'era o era abbastanza silenzioso da non far venire neanche un minimo rumore dalla sua camera.
Hermione chiuse la porta e stavolta preferì serrarla in modo che Malfoy non sarebbe riuscito ad entrare al primo tentativo.
Si mise china con il capo con il dizionario a destra e il piccolo libro a sinistra.
Dopo dieci minuti riuscì a tradurre qualche frase.
L'intestazione (o il titolo) del primo punto era così:



premessa tutte le informazioni contenute in questo libro sono state verificate da i seguenti studiosi
tullio guiltis, welzia hesp, hurtias zobe e jackall astris. si ricorda che il documento riguarda degli atti di pura magia oscura ed ed e sconsigliato tenerlo a portata di maghi e streghe di eta minore.
capo degli studi sulla magia oscura, dostrard jeck.



La cui esatta traduzione era questa:

Premessa: tutte le informazioni contenute in questo libro sono state verificate da i seguenti studiosi:
Tullio Guiltis, Welzia Hesp, Hurtias Zobe e Jackall Astris. Si ricorda che il documento riguarda degli atti di pura magia oscura ed ed è sconsigliato tenerlo a portata di maghi e streghe di età minore.
Capo degli studi sulla magia oscura, Dostrard Jeck.


Quindi era questo l'argomento del libro: magia oscura. Al solo tradurre quella parole Hermione rabbrividì: odiava la magia oscura e tutti i suoi effetti, infatti con quella si poteva comandare, torturare o addirittura uccidere le persone.
Oppure, nel caso di Voldemort, si poteva essere resi immortali (o quasi).
Hermione si chiedeva ancora come un essere umano potesse uccidere delle persone solo per la sua sopravvivenza.
Per creare gli Horcrux.
Gli Horcrux.
Li aveva talmente trascurati per quel dannato codice che adesso aveva smesso di cercarli.
Ricapitolando, quelli distrutti erano tre: il diario, l'anello e il medaglione.
Quindi, secondo i calcoli di Silente, gli Horcrux rimasti erano tre.
Ma che cosa potevano essere?
Da quanto le aveva detto il Preside erano oggetti molto cari a Voldemort o direttamente legati a lui, ma altrettanto difficili da trovare.
Il medaglione apparteneva direttamente a Salazar Serpeverde, il fondatoree della sua casa.
Anche Priscilla Corvonero era stata una dei fondatori, più precisamente dei Corvonero.
Si rese conto ad allora che sapeva qual era uno degli Horcrux che Voldemort aveva creato.


*****

High up above or down below
when you're too in love to let it go
but If you never try you'll never know
Just what your worth.




Uscì di nuovo dal suo dormitorio e si diresse verso Hogsmeade, dove sapeva che Luna sarebbe andata, ma non la trovò da nessuna parte, così tornò rassegnata al castello, dove l'aspettò per due ore all'entrata d'ingresso.
Hermione odiava aspettare, ma si rese conto che per quel motivo valeva la pena, così ringraziò il cielo quando vide la ragazza dai capelli biondi saltellare in direzione del castello, con i riccioli scossi leggermente dal vento pomeridiano.
Il sole sarebbe tramontato tra un'oretta, così si vedeva già un po' l'oscurità prendere il sopravvento sul cielo chiaro.
Quando la ragazza fu più vicina Hermione le corse contro, come per recuperare il tempo perso che aveva passato ad aspettarla.
- Ciao Hermione. - la salutò Luna - Che cosa vuoi chiedermi?
Hermione si smise di chiedere come faceva ad indovinare che cosa passava per la testa delle persone e giunse al nocciolo dell'argomento.
- Luna, devo sapere dove si trova il diadema di Corvonero, è importante. Davvero.
- Oh, ti credo, lo sento dalla gravità del tuo tono di voce che è importante, ma, ahimé, non posso aiutarti. Non c'è anima viva che sappia dove sia. Forse dovresti chiedere a qualcun altro. Ciao, Hermione.
E detto questo se ne andò, probabilmente al suo dormitorio.


*****

Tears streaming down your face
When you lose something you cannot replace
Tears streaming down your face and I ...

Tears streaming down your face
I promise you I will learn from my mistakes
Tears stream down your face and I ...




Credeva che Luna sapesse dov'era il diadema, d'altronde le aveva detto proprio lei che non era più in Albania dove lo aveva nascosto Helena Corvonero.
Pensò e ripensò a tutte le parole che aveva scambiato con Luna quel giorno.
"Voleva essere più inteligente di sua madre e quindi le rubò il suo diadema".
Quindi aveva la certezza che il diadema per l'ultima volta fosse stato in possesso di Helena, non di Priscilla.
"...
lei lo nascose nella foresta in cui era e l'uomo la uccise".
Quindi Helena era morta e con sé era probabilmente morto il segreto del luogo in cui era rimasto l'oggetto.
"
Ma non è più in Albania".
Si fidava di Luna e sapeva che poteva dire la verità. Ma chi poteva averlo detto a lei?
Poi era passata a controllare di nuovo l'ultima conversazione, quella avuta qualche minuto prima, che era durata poco.
"...
ahimé, non posso aiutarti" , era la risposta che aveva ottenuto quando le aveva chiesto il luogo in cui era nascosto il diadema.
E poi le aveva detto una cosa, una cosa che all'improvviso le sembrò importante.
Cominciava sempre di più ad apprezzare l'intelligenza di Luna, anche perché era spontanea e naturale.
Sorrise e si diresse verso il suo dormitorio, correndo.
Non esattamente al suo dormitorio, ma all'entrata del suo dormitorio.
Le ultime parole di Luna le rimbombavano nella testa.
"
Non c'è anima viva che sappia dove sia. Forse dovresti chiedere a qualcun altro ".

Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you.




RIFERIMENTI:

* = Questo qui è una specie di proverbio che ho inventato io. Premetto che non approvo molto il senso, dato che sono una Serpeverde, ma credevo che un po' di comicità sarebbe stata carina da inserire, vi è piaciuto? Fatemelo sapere!

NOTE DELL'AUTRICE.

La canzone è Fix you - Coldplay.
Ecco un nuovo capitolo!
La dedica è rivolta ad una meravigliosa attrice, Jennifer Lawrence.
E' entrata nella lista dei miei idoli a parità con Emma Watson perché la sua abilità nel recitare è impareggiabile: per questo, ha vinto un oscar per il suo film di debutoo "Un gelido inverno".
E' davvero un'attrice favolosa, che adesso è ancor più famosa per il ruolo di Katniss negli "Hunger Games", uscito il primo maggio in Italia.
Spero che faccia carriera, anche se si può dire che la sta già facendo.

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