Il giorno seguente fu una giornata normale come tutte le altre prima di quei tre giorni passati con Harry.

Quella sera presi il mio portatile per fare qualche cosa grafica.

Ad un tratto sentii dei rumori fuori dalla mia finestra, un rumore di foglie.

Mi precipitai alla finestra per vedere che cosa stava succedendo.

Fuori era molto buio e non riuscivo a vedere niente, mi sembrava di avere gli occhi chiusi, ma in realtà erano ben aperti.

Ad un tratto mi sentii chiamare da mia madre:

'Sara, io dovrò star via per una settimana fuori per il lavoro, la casa è tua se hai bisogno di qualcosa c'è la nonna lo sai, mi raccomando non fare pazzie!'

'Tranquilla mamma, so badare a me stessa. Fai buon viaggio!'

le andai incontro per abbracciarla e la salutai.

 Dopo poco sentii un altro rumore, stavolta non era un rumore di foglie, mi affaccia di nuovo ma non riuscii a vedere niente.

Vidi che c'era qualcosa sul pavimento, la raccolsi e alzai di scatto la testa e mi voltai dal lato della finestra, sbucò una fronte.

Subito dopo un paio di occhi verdi fissavano i miei, mi presi uno spavento ma dopo poco vidi che era Harry.

'Che ci fai qui a quest'ora?'

'Sorpresaaaaaa!'

gli scappò una piccola risata.

'Ricordi ieri, quando mi hai dato il tuo numero e mi hai detto; fammi uno squillo se vuoi tornare e altro? Beh oggi mi sono detto chissà com'è la vista del paesaggio dal tetto di Sara quindi sono venuto qui. Ti va di vederlo con me?'

In quel momento non avevo capito niente di quello che aveva detto, ero impegnata a restare imbambolata davanti a lui quindi mi limitai a rispondere con un 'ok'.

Mi porse la sua mano e io l'afferrai , salimmo sulla scala antincendio mano nella mano e poi salimmo sul tetto e ci sedemmo.

Aveva ragione, quel luogo di notte era meraviglioso, la luna si rifletteva nel Tamigi, era veramente uno spettacolo.

Lui però guardava più me che quel paesaggio.

Mise il suo braccio intorno alle mie spalle e mi chiese ''hai freddo?', un brivido mi percorse la schiena.

'no' gli risposi facendo un mezzo sorriso.

Io continuavo a fissare il riflesso della luna, ma non riuscivo a concentrarmi, sentivo i suoi occhi puntati su di me e alla fine mi voltai.

Lui mi guardava negli occhi sorridendo, in quel momento il mio cuore sembrava un treno in corsa.

Si stava avvicinando a me, il suo volto era vicino al mio e io chiusi gli occhi.

mi baciò.

perché lo fece?

forse aveva capito che l'amavo…

forse gli piacevo…

era una domanda che sarebbe destinata a rimanere con il punto interrogativo.

quel bacio non lo scorderò mai, avrei voluto che non finisse mai, ma durò pochi minuti.

Lui sgattaiolò via non appena stacco le sue labbra dalle mie, mi lasciò lì da sola senza parole.

Tenni gli occhi su di lui finché non lo persi di vista, dopodiché scesi dal tetto, tornai in casa e mi buttai su letto con gli occhi puntati al soffitto con aria innamorata.

MI addormentai felice.

Cenerentola diceva 'I sogni son desideri di felicità' e il mio si era avverato proprio in quel momento.

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shaaalve c:

voglio ringraziarvi per le numerose visualizzazioni ai capitoli precedenti.

Spero in qualche recensione stavolta.

al prossimo capitolo e di nuovo grazie a tutti!

xoxo

sara.