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Autore: carcar93    06/05/2012    3 recensioni
Due anni e mezzo, da tanto Soul, Tsubaki, Liz e Patty non si vedono con i loro maister.
Un nuovo Kishin regna, più potente di Asura, ormai la follia cosparge l'intero mondo, mentre la Shibusen è l'unico appiglio di salvezza.
Come sconfiggere questo Kishin? Com far tornare tutto alla normalità?
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Death the Kid, Tsubaki | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Si entra nel vivo della long, questione di 4 massimo 5 capitolo e tutto finisce.
Forse il capitolo di oggi e complicato da capire, cercherò di migliorarlo.
Ringrazio chi legge, recensisce, ecc...
Alla prossima
Carcar93

La battaglia ha inizio. Soul è ancora vivo?

Nei giorni seguenti la situazione era cambiata, il gruppo, che tranne Soul, ormai morto, si era riunito dopo quel lungo periodo, ormai sembrava che fosse quasi tutto tornato alla normalità, ma invece non era così, le cose erano cambiate, solo una persona del gruppo sembrava non essere felice a riguardo, Maka si comportava in modo strano, era logico che la perdita della buki avrebbe ferito profondamente la maister, e per questo avevano deciso di lasciarla sola, per darle il tempo di riprendersi, ma sembrava che questa così tanto attesta ripresa tardasse ad arrivare, come se la ragazza incolpasse qualcuno del gruppo di aver ucciso con le loro stesse mani Soul, quando invece tutti sapevano che era successo tutto a causa della frana, nessuno avrebbe avuto l'intenzione di uccidere Soul dopo averlo trovato dopo così tanto tempo.

-Allora?- chiese Black Star a Tsubaki, la buki veniva da casa della sua migliore amica, ma sembrava non avere belle notizie da portare.
-Niente...- rispose la ragazza, chiudendo la porta di casa sua dietro le spalle, ripensava ancora a quello che era successo poco fa, non poteva crederci, riteneva che Maka, anche dopo quel lungo lasso di tempo, fosse ancora la sua migliore amica, ma invece era cambiato qualcosa, ed il comportamento di Maka era la prova evidente di ciò. Appena arrivata lì, la ragazza dai capelli biondo cenere l'aveva fatta entrare, nonostante avesse ancora il pigiama addosso e uno sguardo triste e rosso a causa degli innumerevoli pianti, le aveva offerto qualcosa, come era di buona educazione fare, iniziando a parlare, anche se era più Tsubaki che parlava, mentre Maka si limitava a rispondere con qualche monosillabo o con qualche semplice e breve frase, sempre con un tono di voce spento, assente. Forse l'errore di Tsubaki era iniziato quando la ragazza aveva iniziato a parlare del pianoforte che si trovava in quella casa

-L'unico che era veramente bravo a suonarlo era...- Tsubaki si fermò, portando una mano davanti la bocca come per fermare definitivamente la sua voce, ma ormai quello che aveva detto era stato detto, ed infatti Maka finì la frase al posto suo, avendo capito da subito a chi si voleva riferire l'amica
-Soul...- disse, sempre con quel tono spento, innescando, però, una reazione, la maister, infatti, si chiuse a riccio, portando le ginocchia all'altezza del petto, mentre lentamente iniziava l'ennesimo pianto disperato, inutile, che di certo non avrebbe portato indietro Soul, ma che avrebbe avuto come unico effetto quello di aprire ancora di più la ferita, già profonda senza l'aiuto dei pianti della ragazza.
-Maka!... mi dispiace... non volevo...- disse Tsubaki, avvicinandosi all'amica, cercando di calmarla quanto più possibile, anche se senza risultati
-Su... sono certa che Soul non avrebbe voluto vederti ridotta così... devi reagire...- disse la buki, cercando di calmarla, che sembrava esserci riuscita, ma ottenendo una reazione del tutto inaspettata
-Che hai detto?! "Soul non avrebbe voluto"?! cosa ne sai tu!?- iniziò ad urlare Maka verso l'amica,
-Nessuno conosceva Soul!... nemmeno io!... ed adesso devo stare zitta a sentire di te che capisci Soul!?- continuò la maister, mentre andava ad aprire la porta
-Vai via!- Tsubaki cercò di spiegare, ma non c'era niente da fare, Maka non voleva ascoltare più niente.

-Almeno le hai detto della riunione con Shinigami?- chiese Black Star, richiamando l'attenzione della buki su qualcos'altro
-Certo... ma mi ha detto che se ci sarà Stein non verrà- rispose la ragazza, Maka, infatti, riteneva che il l'ex-professore fosse stata la persona ad uccidere Soul, volontariamente o involontariamente non le interessava, sapeva solo che il meccanismo di frana era stato attivato dallo scienziato e quello per lei era abbastanza da poter accusare della morte di Soul, quando, infatti, Stein spiegò che quella frana non era involontaria, ma era stato lui stesso a causarla con un meccanismo, Maka dovette essere trattenuta da Black Star, altrimenti la ragazza avrebbe ridotto malamente il professor Stein, o almeno quelle erano le intenzioni.

                                                                        *    *    *

I giorni passarono, ed ormai la situazione si andava sempre più peggiorando, la linea di kishin si era notevolmente avvicinata, inoltre la frattura interna al gruppo aveva notevolmente ridotto la forza della scuola, visto che Maka non aveva assolutamente intenzione di scendere sul campo di battaglia.
-Padre... dobbiamo fare qualcosa... la situazione è peggiore del previsto, i kishin possono attaccare la città da un momento o l'altro- disse Kid, anche se consapevole che anche gli altri presenti in quella sala erano a conoscenza di quella situazione, e nonostante si sforzassero tutti per poter pensare a qualcosa che riesca a cambiare la situazione, anche se di poco, ma non c'era nessuna idea, nessuna soluzione possibile, molto probabilmente avrebbero solo dovuto attendere che i kishin attaccassero e cercare di eliminarli una volta per tutte.

Fu così infatti, il giorno dopo la sirena diede l'allarme, tutti gli abitanti della città ebbero l'ordine di ritirarsi nella Shibusen, mentre tutti i maister e buki scesero in città, iniziando a perlustrare la città, eliminando ogni kishin si ritrovassero davanti. La città era diventata un inferno, palazzi che crollavano, corpi sia di kishin che di studenti e buki, ormai non c'era più ordine in quella città, solo sangue e fuoco, c'era chi riusciva a farsi la sua fama in quella battaglia, portando il conto di quanti nemici aveva sconfitto, ma poi quella fama diventava ricordo quando si incontrava un nemico più forte. Non si capiva più niente, si contavano dispersi, feriti e morti da tutte e due le parti, chi si era dato alla fuga per la paura, chi invece era stato ferito ed adesso si ritrovava fermo da qualche parte della città, aspettando che la morte arrivasse o per mancanza di sangue o a causa di qualcuno di passaggio. Nel frattempo Kid e Shinigami guidavano le fila, come il Kishin Yokubo per i nemici
-Padre... dobbiamo fare qualcosa, abbiamo bisogno di aiuto, di qualcuno che lasci sfogo a tutta la propria forza, senza freni... come se fosse una bestia assetata di sangue...- disse il ragazzo, facendo la descrizione di un killer o di un kishin, erano simili dopotutto.
-Pensaci... hai qualcuno del genere...ma sarà difficile convincerla...- disse Shinigami al figlio, che non ci mise molto a capire

Nel frattempo qualcuno alla porta bussava, Maka si andò ad affacciare
-Ho sentito che rivorresti Soul... dimmi, accetteresti qualunque cosa pur di riaverlo?-
   
 
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