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Autore: crazy640    07/05/2012    5 recensioni
Terzo capitolo della saga inziata con "Io e te...per sempre?", seguita da "Forbidden Passions". Incentrata principalmente sui juniors! "Erano felici insieme? Lui era felice? Tutte quelle domande avevano fine,la notizia del matrimonio era lì davanti ai suoi occhi,la prova concreta che lui era andato avanti con la sua vita,che l'aveva dimenticata da tanto tempo e che le sue non erano state paranoie" PERSONAGGI PRINCIPALI:ROSE WEASLEY,JAMES SIRIUS POTTER,RONALD POTTER,REBECCA PACIOCK,LILY POTTER,DANIEL THOMAS,ALBUS SEVERUS POTTER,SCORPIUS MALFOY.
Genere: Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Io e te per sempre'
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last friday night

 

 

"In another life, I would be your girl
We'd keep all our promises,
be us against the world
In another life, I would make you stay
So I don't have to say you were
the one that got away"

Aveva dimenticato cosa si provava.

La sensazione che lo aveva accompagnato per ben dieci anni ogni mattina.

La percezione che si ha un’istante prima di aprire gli occhi,quando il sonno sta velocemente abbandonando la mente e le membra,dove un piccolo gesto,ti fa scontrare con il corpo che dorme accanto a te.

Un corpo che,nonostante sia ancora sia profondamente addormentato,si muove sotto le lenzuola per farsi più vicino a te.

Aveva dimenticato,ma mai completamente,le emozioni che gli suscitava anche sentire il respiro di quel corpo addormentato accanto a sé.

Sapeva che era sbagliato.

Che quello che era successo era stato un’errore sotto talmente tanti punti di vista che non riusciva a spiegarsi per quale ragione la sera prima gli fosse sembrato giusto.

Forse per colpa dell’alcool?

No…Aveva bevuto soltanto due birre ed un bicchiere di champagne,e nonostante fosse leggermente brillo non poteva incolpare l’acool.

Si mosse nel letto e,per nulla sorpreso della propria completa nudità,tirò le coperte quasi fin sul mento,cercando di combattere il freddo.

Per la prima volta in mesi,il suo sguardo si posò sulla figura addormentata accanto a sé.

Era ancora dannatamente bello:un’angelo maledetto che era e sarebbe sempre stato la sua personale tentazione.

L’unica a cui non poteva e,forse,non voleva resistere;l’unico fautore della sua felicità e del suo dolore…

Se quello che insegnava ai ragazzi durante le sue lezioni era vero,Scorpius Malfoy era la perfetta metà della sua mela.

I capelli biondi che gli ricadevano scomposti sul cuscino,il lieve accenno di barba che cominciava ad affacciarsi sulle guance,le labbra leggermente dischiuse per lasciare uscire il respiro…Nessuno avrebbe creduto che una persona così angelica potesse essere tanto pungente e maliziosa.

Cercando di resistere alla tentazione di allontanare una ciocca di capelli dalla fronte,si ritrovò a pensare a ciò che era stato detto ieri sera,proprio in quella stanza,preambolo di un’appassionata riconciliazione,o almeno così era sembrato in quel momento.

Ma,come sempre succedeva in quelle situazioni,la luce del Sole,faceva vedere le cose da un altro punto di vista:era stata davvero una riconciliazione o era stato soltanto sesso?

No.

Non poteva definirlo così…Era stato amore.

Malgrado i problemi che c’erano fra di loro,quello che era successo la sera prima era stato amore,come non lo provava da mesi.

Era stato decisamente qualcosa di diverso,qualcosa che non era mai esistito prima di allora nel loro rapporto e l’unica spiegazione che Albus riusciva a trovare era che l’aver saputo i veri sentimenti di Scorpius,averli sentiti dalla viva voce dell’interessato,lo aveva liberato di molti freni e remore.

Ma cosa doveva fare ora?

La notte precedente non aveva cancellato i loro problemi,né aveva cancellato la presenza di Brian nella sua vita;aveva forse dimostrato che il legame che univa lui e Scorpius non si sarebbe spezzato in breve tempo,o che erano entrambi ancora attratti l’uno dall’altra,ma bastava questo per cancellare tutto il dolore dei mesi passati?

Albus sospirò,riascoltando ancora una volta nella sua testa le parole di Scorpius e la promessa che era riuscito a strappargli la sera precedente,lo sguardo ancora fisso sull’uomo addormentato.

Proprio in quel momento,quasi si sentisse osservato,gli occhi di Scorpius si aprirono,posando uno sguardo annebbiato su di lui.

E l’istante dopo le labbra sottili si aprirono in un sorriso.

-Buongiorno…-gli disse con voce ancora assonnata.

 

 

 

VENTIQUATTRO ORE PRIMA

In quasi dieci anni di carriera Ronald Micheal Weasley era stato intervistato numerose volte.

Le prime interviste erano state per giornali amatoriali,”altamente” specializzati,letti probabilmente soltanto da una decina di fan,ma che per Ronald avevano rappresentato l’inizio della carriera e che era stata la base del rapporto d’ “amicizia” con i suoi fan.

Con l’aumentare del successo era ovviamente aumentato anche il numero di interviste e l’importanza dei giornali a cui queste venivano rilasciate;Ronald non si era mai tirato indietro,qualsiasi giornale gli chiedesse di intervistarlo,rispondendo alle domande sempre con il solito tono cordiale e conviviale.

Durante gli anni aveva imparato a conoscere molti dei giornalisti e aveva sviluppato con loro un rapporto di stima e rispetto  reciproco:tutti sapevano che Ronald non si sarebbe mai tirato indietro a nessuna delle domande,nascondendosi dietro uno di quei “no comment” che i cronisti tanto odiavano.

C’era una sola cosa che chiedeva in cambio:che ad occuparsi del servizio fotografico fosse,ogni volta,Rebecca.

Sua moglie aveva sempre avuto una passione per la fotografia,fin da quando era ragazza,ma con il tempo ciò che era un hobby si era trasformato in un vero e proprio lavoro a cui lei dedicava ogni momento libero del suo “secondo lavoro” di madre e moglie,arrivando anche a vincere alcuni premi.

Ronald era convinto che soltanto lei fosse capace di farlo apparire al meglio,nascondendo i suoi difetti fisici.

L’intervista di quel giorno era per una buona causa:in occasione del loro matrimonio,e della popolarità di Ronald avevano deciso di vendere l’esclusiva ad un giornale,donando l’intero ricavato ad un’associazione che si occupava della conservazione della memoria storica della Battaglia di Hogwarts.

Nonostante fossero passati molti anni,era importante che le nuove generazioni venissero a conoscenza con il loro passato,con le lotte che i loro genitori o nonni avevano dovuto combattere per conquistare la libertà che ora tutti godevano.

Tranquillamente seduto su una comoda poltrona,una tazza di succo di zucca caldo,Ronald si alzò in piedi non appena vide arrivare Alicia Roberts,una giovane donna di colore dal fisico slanciato,folti capelli neri e occhi neri penetranti che scrutavano l’intervistato alla ricerca della “verità”.

-Salve Ronald,scusa se ti ho fatto attendere-gli disse tendendo una mano verso di lui-E’ un piacere rivederti-aggiunse rivolgendogli un sorriso.

Ronald le strinse la mano e ricambiò il sorriso,prima di tornare a sedersi.

-Anche per me Alicia-

La donna si accomodò sulla poltrona di fronte a lui e tirò fuori la propria piuma ed il blocco per gli appunti prima di tornare a fissarlo.

-Quand’è stata l’ultima volta che ci siamo incontrati?-gli domandò.

-Credo sia stato all’incirca un anno fa-rispose Ronald,anche se era certo che la donna conoscesse già la risposta.

Alicia infatti annuì.

-Giusto…Alla fine del campionato di Quidditch.

Innanzitutto voglio farti i complimenti per il premio ricevuto lo scorso settembre come “Miglior Giocatore Dell’Anno”.

Te lo aspettavi?-gli domandò aprendo il quaderno ad una pagina bianca.

Ronald alzò le spalle.

-Beh che posso dire?Diciamo che ho fatto del mio meglio-commentò con un sorriso-Ma non sono mai entrato in campo con il proposito di vincere di un premio.I ragazzi della squadra mi hanno preso in giro per una settimana dopo la consegna del premio,arrivando addirittura a decorarmi l’armadietto con stelle dorate e scherzi presi direttamente dal negozio dei miei zii-le raccontò.

Alicia accennò un sorriso.

-Immagino che un premio così importante abbia un posto speciale nella tua casa,dove tutti possano vederlo-disse ancora.

-Veramente è su uno scaffale in camera di mio figlio.

Gli avevo promesso che se avessi vinto,poteva tenerlo in camera sua in modo da mostrarlo ai suoi amici-le rivelò,strappandole un sorriso.

-Tuo figlio Lowell,giusto?-domandò Alicia-Se non sbaglio,dovrebbe avere l’età giusta per essere ammesso ad Hogwarts-

Ronald annuì,non riuscendo a nascondere l’orgoglio istantaneo che provava al solo pensiero.

-Esatto.Primo anno nella casa dei Grifondoro….E da quanto racconta nelle lettere ama ogni momento della sua vita lì-riferì.

-Tu e Rebecca dovete sentire molto la sua mancanza-domandò in modo gentile Alicia.

Ronnie accennò un sorriso,riflettendo sulla domanda.

-E’ difficile da esprimere:da una parte sono felice che Lowell sia ad Hogwarts e stia facendo le proprie esperienze,sai bene quanto me che gli anni di Hogwarts sono quelli che ricordi per il resto della vita.

Però da un’altra parte,e’ come se ti mancasse una parte di te:tornare a casa e non trovarlo lì che ti aspetta ansioso di raccontarti la sua giornata,o sentire la sua risata in un'altra stanza…Sono cose che dai per scontato ma che ti accorgi ti mancano molto quando non ci sono più-disse in tono serio,prima di scuotere la testa e sorridere-Scusami,sto diventando sentimentale-le disse cercando di riportare su un tono più leggero la conversazione.

Alicia scosse la testa.

-Tranquillo,credo che qualsiasi genitore possa identificarsi nelle tue parole.

Sarà presente al matrimonio?-gli domandò poi.

Ronald annuì.

-Lui e Charlotte non possono certo mancare-

-Charlotte è tua figlia;come ti relazioni con lei?E’ stato più facile con Lowell o con Charlotte?-gli chiese ancora,continuando a prendere appunti senza sosta.

Ronald sospirò,bevendo un sorso dalla propria tazza e riflettendo sulla domanda.

-Beh,lei è la mia principessa.

Quando l’ho vista per la prima volta,appena nata, ho pensato “Lei è mia.Nessuno potrà portarmela via”.

E la cosa sorprendente è che lei mi adora.Sono il suo eroe volante.

-Credo che con Charlotte è stato più facile:quando abbiamo avuto Lowell sia io che Rebecca avevamo diciassette anni,ancora immaturi sotto molti aspetti,quindi abbiamo fatto tutti gli errori che credo ogni genitore alla prima esperienza abbia fatto.

Quando è arrivata Charlotte,invece, avevamo ventidue anni,sapevamo cosa aspettarci-rispose.

-Ed ora tu e Rebecca aspettate un nuovo bambino.Congratulazioni!-disse Alicia.

Ronald fece un leggero cenno con il capo per accettare le congratulazioni e sorrise.

-Beh che posso dire?Le prime due volte abbiamo avuto fortuna perché non riprovarci?-scherzò ridacchiando.

-Sapete già il sesso?-

Ronnie scosse la testa.

-Questa volta abbiamo deciso di aspettare la nascita del bambino,anche se Rebecca è convinta che sia un altro maschio-confessò.

-E tu?-chiese la donna,leggermente curiosa.

-Per me è indifferente:sarò al settimo cielo che sia un maschio o una femmina-disse sincero.

Alicia portò lo sguardo per un’istante sul proprio quaderno controllando ciò che aveva scritto finora prima di tornare a guardarlo in volto.

-Tu e Rebecca siete una delle coppie più longeve del mondo dello sport.Da quanto tempo siete insieme?-gli domandò cambiando argomento.

-Dieci anni.Ci siamo conosciuti ad Hogwarts-disse con il sorriso che lo caratterizzava sempre quando parlava di Rebecca.

-E’ stato amore a prima vista?-

Ronald ridacchiò.

-Per me sì.Voglio dire l’hai vista?E’ stupenda!Dieci anni fa era ancora più bella,letteralmente da togliere il fiato-disse sincero.

L’attimo dopo si voltò,guardandosi intorno alla ricerca della moglie e trovandola immersa in una conversazione con uno degli assistenti che l’avevano aiutata durante il servizio fotografico.

-Rebecca!-la chiamò,facendole poi cenno di avvicinarsi.

La donna gli andò incontro,uno sguardo sorpreso in volto;di solito Rebecca preferiva tenersi in disparte mentre Ronald era impegnato con i giornalisti.

Ronald la fece sedere sulle proprie ginocchia e Rebecca strinse la mano ad Alicia,che conosceva soltanto di vista.

-Stavo raccontando ad Alicia di quando ci siamo conosciuti-le disse Ronald,accarezzandole la schiena con la mano sinistra.

Rebecca sorrise.

-Ti ha raccontato quanto ho dovuto penare perché si accorgesse di me?-chiese con un sorriso alla donna.

Alicia aggrottò le sopracciglia e scosse la testa,chiaramente intrigata dal racconto.

-Era convinto che fossi interessata a suo fratello James.Ho dovuto letteralmente prenderlo a pugni per convincerlo del contrario-continuò la donna.

-Però mi sono fatto perdonare,ammettilo…-commentò Ronald guardando la moglie.

Rebecca accennò un sorriso,prima di annuire.

-Beh non è da tutti creare il deserto in una stanza-ammise.

La giornalista si lasciò andare ad un lieve sorriso,la piuma che scorreva veloce sulla pagina.

-Non ti facevo così romantico,Ronald…Inoltre mi ha appena detto che ad Hogwarts eri “bella da togliere il fiato”-le disse,citando le parole dell’uomo.

Rebecca si voltò verso il marito e si limitò ad alzare le spalle cercando inutilmente di darsi un tono,prima di tornare a guardare Alicia.

-Diciamo che anche lui non era da buttare via…-

Ronald ridacchiò.

-Ed ora state per sposarvi di nuovo.Di chi è stata l’idea?-chiese la giornalista ad entrambi.

-Mia-disse Ronald-Era da un po’ che ci ripromettevamo di farlo,ma i miei impegni ci costringevano a rimandare ogni volta,così questa volta approfitteremo della pausa natalizia-continuò.

-Immagino sia tua anche l’idea di donare tutto al fondo per la “Conservazione della memoria della Battaglia di Hogwarts”-domandò Alicia.

-Veramente è stata mia-s’intromise Rebecca-I nostri figli hanno un grande bagaglio sulle spalle,considerato il padre di Ronnie,eppure qualche volta dimenticano che anche il loro nonno materno ha preso parte alla Battaglia ed è stato fra coloro che ha distrutto un Horcrux.

Quindi se è così facile per loro dimenticare,che hanno la possibilità di frequentare i diretti interessati,immagino quanto possa esserlo per quei ragazzi che non hanno lo stesso privilegio-spiegò alla donna di fronte a lei.

-Inoltre vorremmo dare maggior risalto alle vittime,per evitare che restino soltanto dei nomi su una lapide a cui il passare del tempo nessuno presta più attenzione-aggiunse Ronald,pensando principalmente a Fred Weasley,quello zio di cui sentiva sempre parlare ma che non aveva avuto la possibilità di conoscere.

Alicia annuì,chiaramente colpita dalle parole della coppia,prima di portare nuovamente lo sguardo sul proprio taccuino e scarabocchiarvi qualcosa sopra.

-Gira voce che Scorpius Hyperion sarà il tuo testimone di nozze-domandò poi cambiando completamente argomento.

Ronald annuì.

-Scorpius è un vecchio amico e mi è sembrato naturale chiedergli di farmi da testimone-confermò.

-Nonostante la relazione fra lui e tuo fratello Albus sia terminata?-chiese maliziosa Alicia.

Ronald accennò un sorriso:a quanto sembrava le notizie,anche quelle riguardanti affari di cuore,giravano veloci nel mondo magico.

-Reputo mio fratello abbastanza intelligente da non prendersela per la mia scelta-si limitò a rispondere,senza concedere troppo.

Alicia annuì prima di chiudere il blocco notes.

-Bene,è tutto per il momento.E’ sempre un piacere parlare con voi-disse con un sorriso.

-Piacere reciproco-confermò Ronald.

-Ti aspettiamo domenica al matrimonio-s’intromise Rebecca,alzandosi in piedi,seguita subito dopo dagli altri due.

-Non mancherei per nulla al mondo-rispose Alicia prima di voltar loro le spalle.

La coppia osservò la giovane donna allontanarsi sempre di più finchè non raggiunse l’uscita dello studio.

-Credi anche tu che la sua principale occupazione domani sarà cercare scoop su Al e Scorpius?-domandò Rebecca al marito.

Ronald si limitò ad annuire:aveva sperato che la domanda su Al e la fine del suo rapporto con Scorpius non arrivasse,ma alla fine naturalmente aveva dovuto ricredersi.

Portò lo sguardo sulla moglie e sorrise.

-E c’è ancora gente che crede che sia la sposa l’oggetto dell’attenzione generale durante un matrimonio-commentò ironico.

Rebecca sorrise e gli si avvicinò di un passo.

-A me basta essere il punto centrale della tua attenzione quel giorno,poi gli altri sono superflui-

Ronnie accennò un sorriso prima di avvicinare il viso a quello di sua moglie e baciarla delicamente:se ancora non era riuscito a farle capire che era il punto focale della sua attenzione da ben dieci anni,allora doveva impegnarsi di più.

-Sei pronta per l’addio al nubilato?-le chiese poi prendendole una mano.

-Mh,sai che divertimento!Con tre donne incinte non possiamo né bere nulla di alcolico né fare niente di spericolato!-ribattè Rebecca,decisamente scontenta.

-A me sembra perfetto-

L’espressione sul volto della donna gli fece capire che la battuta non era stata apprezzata.

-Tu invece?Cosa prevede il tuo addio al celibato?-gli chiese di rimando.

Ronald alzò le spalle.

-Non ne ho la più pallida idea,ha pensato a tutto James.

Però so che non ci sarà nessuno spogliarello,l’ho promesso ad Albus-aggiunse.

-Ah,povero…-lo prese in giro Rebecca.

-Mica mi sto lamentando!E poi lo sai che io preferisco farli che riceverli!-la prese in giro riuscendo questa volta a strapparle una risata.

-E’ ora che tu vada!-gli disse avvicinandosi di un paio di passi per salutarlo adeguatamente prima della separazione.

Non era la prima volta che si separavano per lunghi periodi,visti gli impegni lavorativi di Ronald,ma questa volta tutto aveva un significato diverso:quando si sarebbero rivisti,sarebbero stati uno di fronte all’altro,su un altare,con i loro amici e parenti presenti,pronti a giurarsi ancora una volta amore eterno.

Ronald allacciò le braccia attorno ai fianchi della donna,accarezzando pigramente la schiena.

-Hai preso tutto quello che ti serve?-gli domandò Rebecca,come faceva ogni volta.

Ronald annuì.

-Promettimi che farai il bravo-lo ammonì.

Questa volta il rosso sbuffò.

-Non dovrei farti le stesse raccomandazioni?-

-Te l’ho detto,sarà una cosa talmente tranquilla che finiremo a letto prima di mezzanotte!C’è anche Charlotte con noi quindi non hai nulla da temere-gli disse come ulteriore motivazione.

Nonostante fosse poco convinto,Ronald annuì.

Rebecca si sporse contro di lui e lo baciò.

-Ci vediamo domani-la salutò il rosso,camminando al contrario.

Rebecca accennò di nuovo un sorriso,facendogli un ultimo saluto con la mano.

-Sarà quella vestita di bianco,puntualmente in ritardo-

 

 

-Ancora non riesco a crederci!-

Rose Weasley-Potter attraversò a grandi passi il salotto e si lasciò cadere sul divano,incurante del cappotto che ancora aveva indosso e della borsa che le pendeva da un braccio.

Incapace di contenere l’adrenalina che le scorreva nelle iniziò a far muovere i piedi sul bordo del divano,neanche fosse ancora un’adolescente felice per il buon risultato di un test.

James,ugualmente carico di adrenalina,la seguì nel soggiorno, fermandosi però sulla porta,poggiando una spalla contro lo stipite e osservando la donna,incapace di trattenere un sorriso:era impossibile riconoscere in Rose,nella stessa Rose che ora era seduta sul divano, la donna che fino a pochi mesi prima non riusciva a trovare nulla di buono o di positivo nel loro matrimonio o nella propria vita.

Era una persona completamente diversa.

Tutto grazie a quella piccola creatura che stava crescendo dentro di lei…beh ad essere precisi due.

Erano appena tornati dal secondo incontro con la magiginecologa e questa aveva mostrato loro come,invece di un feto soltanto se ne fossero sviluppati due,lasciando entrambi allibiti per la scoperta.

La magiginecola aveva attribuito la gravidanza gemellare alla fecondazione assistita a cui si era sottoposta Rose,spiegandole che avrebbero potuto svilupparsi fino a otto feti e,a quella notizia,James si era sentito sollevato che fossero soltanto due:sarebbe stato difficile combattere con due mini Scorpius per il resto della sua vita,crescerne otto sarebbe stato impossibile…Specialmente se fossero stati tutti ostinati e orgogliosi come lui!

Rose alzò lo sguardo dai propri piedi e cercò gli occhi castani del marito,sorridendogli all’istante.

-Non è la notizia più bella che tu abbia mai ricevuto?-gli domandò con un sorriso luminoso che contagiò anche lui.

James annuì.

-Una delle migliori-ammise.

La vide corrugare la fronte chiaramente sorpresa.

-Che notizia ci può essere migliore di questa?

-Un paio…E tutte riguardano te-le disse sincero.

Era evidente che avesse dato la risposta giusta,perché l’espressione sul volto di Rose tornò ad addolcirsi e l’istante dopo la vide fargli posto sul divano in modo che si sedesse accanto a lei.

Con paio di passi,James fu accanto al divano dove si sdraiò poggiando la testa sulle gambe della moglie.

-Sei eccitato?-gli domandò Rose,passandogli le dita di una mano fra i capelli spettinati.

James restò in silenzio qualche istante,considerando la domanda: non era eccitato,era intrigato dalla sfida che si sarebbe presentata loro fra qualche mese.

-Sono incuriosito.

Ero pronto all’idea di un bambino,ora ce ne saranno due,quindi bisognerà cambiare la nostra prospettiva e affrontare tutto da un altro punto di vista:se prima sapevamo che avremmo dormito poco,ora possiamo dire completamente addio al sonno…e al sesso-aggiunse guadagnandosi un buffetto dalla donna-Però potremmo sempre chiedere qualche consiglio ai miei genitori-

-James…-

Fin da subito Rose aveva messo in chiaro le cose:l’ultima cosa che voleva era coinvolgere i propri genitori o quelli di James.

Quella sarebbe stata l’unica gravidanza della sua vita,suo padre l’aveva reso fin troppo chiaro,e voleva che ogni aspetto della vita del bambino fosse deciso,di comune accordo,da lei e James.

-Tesoro lo so come la pensi-le disse tirandosi a sedere per essere allo stesso livello della donna-Però questa è un’esperienza completamente nuova per noi,non pensi sia meglio chiedere aiuto a qualcuno che c’è già passato?

In fondo non hanno fatto poi un lavoro tanto terribile visto il sottoscritto…-aggiunse sfoggiando un sorriso a trentadue denti che,fortunatamente,coinvolse anche Rose.

La riccia restò qualche istante in silenzio e,alla fine,annuì.

-Ok d’accordo…Ma sia chiaro che è soltanto per questa volta!-

James sorrise e, presole il viso fra le mani le diede un bacio dolce,ma che divenne man mano sempre più appassionato.

-Dovremmo cominciare a pensare a dei possibili nomi-disse Rose quando si furono separati per riprendere fiato e James era tornato di nuovo a posare la testa sulle sue gambe.

-No non dobbiamo-ribattè lui.

Ancora una volta la fronte di Rose si corrugò.

-Perché no?-chiese lei sorpresa.

-Noi abbiamo già scelto i nomi dei nostri figli-rispose James,constatando un dato di fatto.

-Davvero?-domandò Rose sempre più sorpresa.

James annuì.

-Li hai scelti proprio tu-le fece notare,felice per una volta di avere un vantaggio su Rose.

Non capitava spesso di prenderla così in contropiede…Del resto era sempre la figlia di Hermione Granger.

-E quando l’avrei fatto?-domandò ancora Rose cercando di mascherare l’insofferenza che provava verso sé stessa per non riuscire a ricordare qualcosa di tanto importante.

James accennò un sorriso,per poi premere le labbra una contro l’altra in quella che doveva essere un’espressione pensosa.

-Mhh fammi pensare…E’ successo qualche tempo fa.

Eravamo ad una festa e si parlava del più e del meno,parlando in generale del futuro…ricordo che avevi bevuto qualche bicchiere di troppo-aggiunse guadagnandosi un buffetto sul capo da Rose,che non riuscì tuttavia a bloccare il suo sorriso soddisfatto-Comunque,fra risatine e discorsi insensati,ricordo perfettamente che ad un certo punto hai detto che avremmo avuto tre figli e che i loro nomi sarebbero stati Emily…-disse rizzandosi a sedere per essere allo stesso livello della donna,in modo da incontrare i suoi occhi.

-Nathan…-disse Rose,ricordando finalmente quel discorso pronunciato sotto i fumi dell’alcool ed il nome dell’unico maschio.

-Ed Hope-concluse James con un grande sorriso sul volto.

Rose lo fissò qualche secondo in silenzio,chiaramente incredula.

-Te lo ricordi ancora-gli disse piacevolmente sorpresa.

James annuì.

-Come avrei potuto dimenticarmi i nomi dei miei futuri figli?E poi visto lo stato in cui ti trovavi qualcuno dei due doveva ricordarselo-la punzecchiò ancora una volta.

Rose arricciò le labbra pronta ad una ramanzina,ma James non gliene diede il tempo,ricominciando a parlare.

-Quindi siamo d’accordo:se sono due femmine Emily e Hope…-disse alzandosi in piedi,lanciando un’occhiata veloce alla pendola alla parete.

Era quasi ora del suo appuntamento con Ronald e gli altri per festeggiare l’addio al celibato di Ronnie e ancora non aveva preparato la valigia.

-E se invece sono un maschio e una femmina?-gli domandò Rose.

James sorrise.

-Ovvio,no?Nathan e Hope-disse come se fosse la cosa più ovvia.

Rose rifletté sulle sue parole per alcuni istanti per poi sorridere.

Hope.

Speranza.

Quella che quei bambini rappresentavano e che avevano riportato nella loro vita.

 

 

Non era la prima volta che vedeva una copia del “suo” libro in giro per casa di Brian.

La prima volta che lo aveva visto sul tavolino in salotto si era chiesto se Micheal non lo avesse dimenticato lì in una delle ultime visite.

Poi però,inaspettatamente,un pomeriggio durante la pausa pranzo,lo  aveva trovato coinvolto nella lettura a tal punto da non accorgersi della sua presenza finchè non si era trovato in piedi davanti a lui e,quando aveva allontanato lo sguardo dal libro i suoi occhi erano sembrati per alcuni istanti sorpresi,quasi increduli che lui potesse trovarsi realmente lì accanto a lui e non più fra le pagine del libro.

Albus era consapevole quanto quel libro fosse “pericoloso”:era il primo che Scorpius avesse mai scritto,quando ancora erano adolescenti e per il biondo scrivere era una passione e non ancora un “lavoro”.

Era stato lui a spedire quel libro a tutte le possibili case editrici interessate,affinchè venisse pubblicato,sicuro che la storia era meravigliosa e degna di essere ascoltata.

Quel libro aveva spalancato a Scorpius le porte del successo.

Tutto grazie al racconto della loro storia d’amore.

Come era scritto nella dedica all’inizio del libro lui e Scorpius erano i veri Jack e Jamie,i veri protagonisti dell’amore tormentato che finisce con un lieto fine.

Quel libro era la testimonianza di quanto fosse stato forte ed importante il loro amore e,forse,per Brian poteva far paura confrontarsi con un passato così ingombrante.

Perché improvvisamente quel libro era a casa di Brian e l’uomo sembrava così impaziente di leggerne la storia?

Più volte aveva pensato di chiedergli come se lo fosse procurato,ma sapeva che era una domanda assurda,visto che poteva trovarne una copia in qualsiasi libreria,inoltre sapeva che fare domande avrebbe portato ad una lunga conversazione sulla sua storia con Scorpius e quella era decisamente l’ultima cosa che voleva.

Lui e Brian non parlavano del passato:Albus accettava la presenza di Justin nella sua vita,nonostante fosse stato talmente importante da arrivare ad un passo dall’altare,e Brian aveva capito che Scorpius era un argomento talmente delicato da accettare le poche informazioni che Albus gli aveva dato.

Per questo si ritrovò confuso e sorpreso quando,quella sera lo trovò ancora una volta seduto sul divano intento a leggere quel libro.

Visto l’addio al celibato di quella sera aveva chiesto all’uomo di ospitare Lane per la notte,nonostante l’adolescente avesse ripetutamente insistito di sapersela cavare benissimo da solo per una notte.

Il giorno dopo sarebbe stato presente al matrimonio,ma Albus voleva essere sicuro che non gli succedesse nulla durante quelle poche ore di lontananza.

Cielo se Lily lo avesse visto lo avrebbe sicuramente preso in giro fino alla notte dei tempi…o forse sarebbe stata fiera di lui.

Cercò di scacciare quel pensiero dalla mente entrando nell’appartamento,seguito da Lane e non appena entrò nel salotto il suo sguardo cadde sul libro aperto e su una tazza,probabilmente piena di caffè,poggiati sul tavolino di vetro dinanzi al divano.

-Dove sistemo la mia roba?-domandò Lane,tirando lo zaino più in alto sulla spalla.

-Nello studio,ti ho sistemato una brandina-disse Brian seguendoli nella stanza.

Lane sbuffò e si avviò verso lo studio,bofonchiando sull’assurdità di dover passare la notte su una brandina da campo invece che nella propria camera con il proprio televisore ed i propri videogiochi.

Brian si avvicinò ad Albus e questi ne approfittò per dargli un bacio veloce.

-Sei pronto per i bagordi che ti aspettano?-gli domandò il moro.

Al sbuffò.

-Non credo ci sarà questa grande baldoria…Stiamo parlando di mio fratello!E’ un personaggio pubblico non può farsi vedere in giro completamente ubriaco-ragionò Albus.

-Alby lo scopo di un addio al celibato è proprio devastarsi completamente prima di fare il più grande errore della tua vita-commentò l’altro lasciandosi cadere sul divano.

Albus ridacchiò.

-Tu che ne sai?Tu e Justin aveva annullato tutto pochi giorni prima del matrimonio…-gli fece notare,quasi l’altro soffrisse d’amnesia momentanea.

-Questo non vuol dire che non abbiamo avuto il nostro addio al celibato,e credimi ho ricordi molto confusi di quella notte.

Riesco a rimettere insieme i pezzi soltanto grazie a quello che mi hanno raccontato i ragazzi!-aggiunse per avvalorare le sue parole.

Albus rise e scosse la testa,avviandosi poi verso la cucina per prendere qualcosa da bere;nel tragitto però,vide Brian prendere di nuovo il libro fra le mani e scorrere le pagine.

Cercò di frenare il proprio istinto,di mordersi la lingua,consapevole che parlare non avrebbe portato nulla di buono,ma alla fine dovette dichiarare persa la battaglia.

-Quel libro ti ha proprio colpito…-si limitò a dire prendendo una bottiglia d’acqua dal frigo.

Brian alzò lo sguardo verso di lui,un dito ancora fra le pagine e lo fissò per qualche istante prima di parlare.

-Puoi dirlo forte…Mi ha aperto un mondo-aggiunse misterioso.

Albus annuì e,deciso a non raccogliere la provocazione,si portò la bottiglia alle labbra,frenando così la domanda che premeva per uscire.

-E’ tutto vero quello che c’è scritto qui dentro?-gli domandò Brian.

-Dove sei arrivato?-gli chiese di rimando Albus cercando di prendere tempo.

L’altro aprì di nuovo il libro e diede un’occhiata alle pagine, rinfrescandosi così la memoria.

-Al tuo incidente…Sei davvero caduto da un albero sbattendo la testa?-gli domandò.

Albus annuì,bevendo un altro sorso.

-E per quale accidenti di motivo eri su un albero?-chiese incredulo Brian.

Al alzò le spalle.

-E’ scritto nel libro,no?Ero andato a recuperare mia sorella-rispose cercando di minimizzare uno dei momenti più importanti della sua vita.

-Quindi anche tutto quello che c’è scritto prima è vero-commentò l’altro.

Ancora una volta Albus annuì,portando Brian a fare lo stesso.

-Se questo ti ha sconvolto mi chiedo quale sarà la tua reazione quando leggerai il resto- disse Albus,posando di nuovo la bottiglia nel frigorifero.

Brian lo fissò con il suo ghigno caratteristico e scosse la testa.

-Non sono sconvolto.

Mi chiedo come ho fatto a non capire prima la gravità della situazione-

Albus aggrottò la fronte,confuso da quelle parole sibilline.

-Lui è il tuo Justin-disse ancora l’altro certo che sarebbero bastate quelle poche parole a fare chiarezza.

Non appena quelle parole colpirono il suo cervello,Albus si ritrovò a scuotere la testa.

-La situazione è completamente diversa…-si limitò a dire.

-Ah davvero?-fece l’altro chiaramente scettico.

Albus annuì.

-Per quale motivo?-domandò ancora Brian alzandosi in piedi quasi volesse intimorirlo con la sua figura.

Albus sbuffò e si passò una mano fra i capelli arruffati.

Forse per al contrario di Justin,Scorpius non aveva mai fatto il minimo accenno ad un futuro insieme e a costruire una famiglia;lo dimostrava il modo in cui si era tirato indietro quando Lane era entrato nelle loro vite.

-Non lo so,ma fidati:lui non è assolutamente il mio Justin!-rispose con veemenza,cercando di allontanare i pensieri che si affollavano nella sua mente.

Ecco perché non voleva affrontare quel discorso!Perchè sapeva che sarebbe finita in quel modo,che avrebbero finito per litigare per qualcosa senza senso che non esisteva più!

Ma che continuava ad essere una parte tanto importante di lui da fargli mancare il fiato ogni volta che il suo pensiero si fissava su Scorpius.

Quanto ancora sarebbe durata?Per quanto tempo il suo corpo lo avrebbe tradito in quel modo facendogli provare quelle sensazioni ogni volta che il pensiero di quel adorabile bastardo gli attraversava la mente?

Fortunamente Lane scelse proprio quel momento per rientrare nel salotto,interrompendo così la loro discussione e ricordando ad Albus il motivo per cui erano lì.

Un veloce sguardo all’orologio da polso gli confermò che doveva affrettarsi se non voleva arrivare in ritardo.

-Devo andare o farò tardi all’appuntamento-disse prima di voltarsi verso Lane-Ci vediamo domattina e mi raccomando comportati bene-si raccomando prima di passargli una mano fra i capelli in un gesto affettuoso che sostituiva un abbraccio.

-Sicuramente mi comporterò meglio di te-commentò il ragazzo con un sorriso ironico.

-Questo è certo-ribattè acido Brian.

Albus si voltò verso l’uomo e fece i pochi passi che lo separavano da lui,poggiando entrambe le mani sui suoi avambracci.

-Te l’ho già chiesto una volta ma mi hai risposto di no,però te lo richiederò una seconda volta:vieni con me domani al matrimonio.

Così vedrai tu stesso che ti stai sbagliando,che tutto quello che è successo,tutto ciò che è scritto in quel libro è nel passato,che non hai nulla di cui preoccuparti e che se anche Scorpius fosse il mio Justin come dici tu,questo non significa che in questo momento io non abbia bisogno di qualcos’altro…Di qualcun altro-concluse senza allontanare lo sguardo dal suo.

Brian restò in silenzio alcuni istanti,limitandosi a ricambiare il suo sguardo.

-Tua sorella mi odia-gli disse quasi fosse un motivo abbastanza grande per rifiutare il suo invito.

Albus accennò un sorriso.

-In questo momento odia anche me…Devono essere gli ormoni della gravidanza-commentò ironico,cercando di combattere la punta di malinconia che provava ogni volta che pensava a Lily.

Le sue parole fecero nascere un sorriso sulle labbra sottili di Brian.

-Promettimi soltanto che ci penserai-insistette l’altro.

Brian sbuffò e alla fine annuì.

-Che palle!Va bene ci penserò su.

Ora muovi il culo,altrimenti finirai davvero per essere in ritardo!-

Albus sorrise e,dopo un bacio veloce,un ultimo saluto a Lane e aver recuperato la sua valigia,corse veloce fuori dalla porta pronto per quella “serata di bagordi” in famiglia.

 

 

 

 

Con un rumore secco,Daniel chiuse il trolley in cui era racchiuso tutto il necessario per il fine settimana.

-Sei sicuro di aver preso tutto?-gli domandò Lily,seduta dall’altro lato del letto.

Daniel alzò lo sguardo e non potè fare a meno di sorridere quando si trovò di fronte lo sguardo triste della moglie,neanche stesse preparando la valigia per un viaggio intercontinentale o per andare in guerra.

-Non trovi sia una domanda trabocchetto visto che sei stata proprio tu a prepararla?-le fece notare in tono leggero,cercando di risollevarle il morale-Inoltre se anche dimentico qualcosa posso sempre telefonarti e chiederti di portarmela domani in chiese-le fece notare.

-Fammi capire:da quando sono diventata la tua schiava personale?-gli domandò la rossa aggrottando le sopracciglia.

-Da quando hai deciso di sposarmi,mi sembra ovvio-ribattè lui, indirizzandole un sorriso smagliante.

Lily lo fissò per qualche istante prima di scuotere la testa.

-Faccio sempre in tempo a chiedere il divorzio-la sentì bofonchiare mentre si alzava faticosamente in piedi.

Daniel sorrise e le andò incontro,tenendole entrambe le mani per aiutarla a tirarsi su,attirandola poi contro di sé.

-Non lo faresti mai…Sei troppo innamorata di me-commentò allacciandole le braccia attorno alla vita.

-Mh non ne sarei così convinto se fossi in te-ribattè lei soltanto per il gusto di contraddirlo.

Daniel sorrise di nuovo e,abbassando il volto,iniziò a seguire il profilo del collo della donna con la punta del naso.

-Ah no?-le domandò sentendo la pelle d’oca provocata da quelle attenzioni.

Entrambi sapevano che era la verità,e che la cosa era reciproca;inoltre fin da quando Lily era entrata nel secondo trimestre della gravidanza,sembrava impossibile restare uno accanto all’altra senza finire a letto insieme.

Beh,qualche volta non erano neanche riusciti ad arrivarci al letto…

Lily dava la colpa del fenomeno agli ormoni e aveva giurato che sarebbe passata presto,ma Daniel non aveva nulla di che’ lamentarsi.

 

Con le braccia attorno al collo del marito,Lily lasciò vagare una mano fra i folti capelli neri attirando il suo volto contro di se e incontrando così le labbra di Daniel con le proprie.

Daniel aumentò l’intensità del bacio e premette maggiormente il corpo di Lily contro il suo.

-Finirai per fare tardi…-gli fece notare quando Daniel si staccò dalle sue labbra per iniziare a stuzzicarle il lobo sinistro.

-Mh dirò che sono tornato indietro perché avevo dimenticato qualcosa…-farfugliò lui,iniziando a tirare verso l’alto la blusa che Lily aveva indosso.

La rossa non riuscì a trattenere un sorriso e,completamente dimentica del buon senso che l’aveva animata pochi attimi prima,lasciò che Daniel le togliesse la camicia e lo aiutò a fare lo stesso,tornando poi a cercare le sue labbra,mordicchiando il labbro inferiore.

Camminando ad occhi chiusi,Daniel si avvicinò al letto e l’aiutò a sdraiarvici sopra,restando poi in piedi davanti a lei,osservandola per qualche istante.

Come faceva ad essere così bella nonostante gli anni passati?

Guardandola lì,mentre era distesa sul loro letto,con i capelli fiammeggianti che si spargevano sul copriletto neanche raggi di sole,i seni rotondi coperti dal reggiseno e il rigonfiamento che proteggeva il loro bambino,Daniel si ritrovò a pensare ancora una volta che fosse la donna più bella che avesse mai visto.

-Sei stupenda-le disse poggiando un ginocchio sul letto,lo sguardo sul suo volto.

Immediatamente Lily arrossì,neanche fosse la prima volta che ricevesse un complimento simile,diventando se possibile ancora più bella agli occhi dell’uomo.

Chinandosi leggermente su di lei,Daniel portò una mano sul fianco sinistro della donna mentre l’altra andò a posarsi su un ginocchio,ancora coperto dalla gonna,poi avvicinò il viso al ventre e vi posò un bacio,seguito da un altro e da un altro ancora.

Sentì le dita di Lily affondare nei suoi capelli,trattenendolo contro di sé e allo stesso tempo chiedendogli mille altre attenzioni.

Daniel sorrise e fece scivolare la mano che era ancora poggiata sul ginocchio sotto le pieghe della gonna,accarezzandole la gamba e la coscia nuda, sempre più verso l’interno fino ad arrivare all’elastico degli slip.

Sentì il gemito accennato che Lily si lasciò scappare dalle labbra socchiuse e riportò di nuovo lo sguardo su di lei,prima di avvicinare il viso al suo e far incontrare le loro labbra,proprio nello stesso istante in cui le sue dita ricominciavano ad accarezzare la sua intimità,portando Lily a muoversi contro di lui per aumentare il  massaggio.

-Sei ancora convinta di voler chiedere il divorzio?-le domandò Daniel malizioso,le labbra ad un soffio da quelle della moglie.

Lily sbuffò,dopodichè si tirò leggermente a sedere,premendosi completamente contro di lui,avvicinandosi al suo orecchio destro.

-Perché invece di queste scemenze non usi la bocca per qualcosa di meglio?-gli disse,mentre una mano scendeva lentamente verso le gambe muscolose dell’uomo-Sono certa che potrei trovare un modo o due per ringraziarti…-aggiunse,mentre le sue dita slacciavano il primo bottone dei jeans.

Daniel si leccò le labbra e sorrise:come poteva dirle di no?

La baciò di nuovo,un bacio affamato e pieno di desiderio, affondando le dita di una mano fra i suoi capelli rossi,sporgendosi poi contro di lei per riportarla di nuovo sul letto,ma proprio in quel momento una musica ritmata risuonò nella stanza,rompendo il silenzio.

Lily sospirò sulle labbra del marito e si costrinse ad aprire gli occhi:Rebecca.

Avrebbe potuto ignorare la chiamata e riprendere da dove avevano interrotto,ma sapeva benissimo che l’ultima cosa da fare il giorno prima di un matrimonio era far innervosire la sposa.

Certe volte odiava essere così giudiziosa!Specialmente in momenti come quello!

-Se non rispondi chiamerà di nuovo,giusto?-domandò Daniel,quasi le avesse letto nel pensiero.

Lily si limitò ad annuire,gettando l’uomo nello sconforto.

Quindi,odiando terribilmente la vocina saggia nella sua mente che si congratulava con lei, si staccò dall’abbraccio e tese il braccio verso il mobile dove aveva abbandonato il cellulare.

-Pronto?...Si Becca lo so che è tardi,scusami.

Sono stata trattenuta…Sì sta tranquilla,sarò lì fra dieci minuti…

A dopo-disse chiudendo velocemente la telefonata.

Daniel,sdraiato sul proprio lato del letto sospirò.

-Niente di meglio della famiglia per rovinare momenti come questo…-commentò.

Lily sorrise,sistemandosi su un fianco,iniziando ad accarezzargli un braccio.

-Finirai per fare tardi…-gli fece notare.

Daniel sbuffò,chiaramente insoddisfatto,prima di tirarsi a sedere.

L’attimo dopo era in piedi,alla ricerca della maglia che Lily aveva gettato da qualche parte nella stanza.

Lily lo osservò dalla sua posizione privilegiata,senza preoccuparsi di prepararsi a sua volta,e quando lo vide finalmente pronto per uscire,si mise a sedere e gli tese le braccia.

Daniel sorrise e tornò a sedersi sul letto,accanto a lei.

-Ci vediamo domattina in chiesa…Cerca di non strapazzarti troppo-si raccomandò lui.

Lily alzò gli occhi al cielo,chiaramente divertita.

-Sto andando all’addio al nubilato di una donna incinta,quali rischi vuoi che corra?-gli ricordò.

Daniel alzò le spalle.

-Non si può mai sapere-le disse accarezzandole il ventre nudo con delicatezza.

Restarono in silenzio per alcuni istanti,finchè Daniel non riportò lo sguardo sul viso della moglie,un espressione seria in volto.

-C’è qualcosa che vuoi che faccia?-domandò sperando di aver detto le parole giuste.

Lily lo fissò in silenzio qualche secondo prima di capire:stava parlando di Albus.

Voleva sapere se aveva qualche messaggio per lui.

Lentamente scosse la testa.

Sapeva che domani,per la prima volta dopo mesi si sarebbero rincontrati,ma non voleva ancora affrontare quel problema.

-No,nulla-disse poi,quasi volesse chiarire meglio il concetto.

Daniel annuì e le diede una bacio dolce prima di alzarsi in piedi.

-Oh,ricordati che abbiamo un discorso da portare a termine-le disse riuscendo a strapparle un sorriso.

Dopodiché prese il trolley e si avviò fuori dalla camera da letto,pronto per la sua notte di follia.

 

 

TO BE CONTINUED…

 

 

 

Salve a tutti!!!!

So di essere davvero imperdonabile,questa volta e che molti di voi probabilmente mi avranno data per morta o per dispersa,ma come al solito la colpa è da attribuire al mio caro,amato/odiato laptop:essendo vecchio(ormai ha qs sei anni),ha sempre qlk problema e non sempre riesco ad aggiustarlo presto quanto vorrei.

Ecco perchè ci sn stati tanti mesi di silenzio,che sono pesati da morire anche a me...stare senza scrivere x me sembra innaturale.

Cmq lasciamo da parte le note dolenti...Quanti di voi hanno notato qualcosa di diverso all'inizio del capitolo?

Esatto:la Golden Couple è finita a letto insieme!!!!

E' proprio vero che ad un addio al celibato può succedere di tutto...

Cmq quando ho pensato inizialmente a questo capitolo,tanto tanto tempo fa,tutto l'addio al celibato doveva entrare in un solo capitolo,ma poi stando tanto tempo senza scrivere le idee si sono accavallate,moltiplicate ed ecco qui che c'è stata la divisione in due.

Inoltre mi ero resa conto che James e Rose erano assenti da un pò quindi era giusto dar loro il giusto ritorno,con un pizzico di "Operazione Nostalgia",come la chiamo io.

Quindi nel prox capitolo scopriremo se davvero è stata una notte di bagordi cm pensano tutti o meno e soprattutto scopriremo cs ha portato alla riappacificazione momentanea della Golden Couple.

Ringrazio tutti coloro che leggeranno e recensiranno questo capitolo e chiedo scusa per eventuali errori di ortografia e battitura.

Il titolo è tratto da una canzone omonima di Katy Perry e la frase iniziale è presa da "The one that got away" sempre di Katy Perry.

Prima dei ringraziamenti,piccola postilla personale:voglio dedicare questo capitolo a Vittoria,per il nostro primo incontro dopo quattro anni di amicizia! <3

E ora i ringraziamenti:Andocide(Benvenuta!Meno male che il tuo mouse ha scelto per te! ^_^ Grazie per i complimenti, sono sempre graditi visto che io mi considero una scribacchina di 3 ordine...Cmq Mandy è stata poco presente nell'organizzazione d qst matrimonio,ma nn potrà restare nascosta ancora per molto,ergo ci vorrà ancora un pò prima di vederla sparire dalla circolazione),Nefene(Spero di ritrovarti ancora,perchè Albus e Scorpius sono qui a complicarsi la vita come al loro solito...),Rutix2003(Come vedi ci sn stati altri problemi,povero computer pieno di acciacchi,ma appena si può si torna a postare e a complicare la vita dei ns poveri ragazzi XD),Sweey(Finalmente ci sarà un confronto fra Lily e Albus fra un paio di capitoli,e direi che è anche ora...Ricomporre la coppia Brian/Justin è il mio sogno da quando ho visto l'ultima putata di QAF,ma forse quello è un compito tr grande anche per me!),Bess_Black(Grazie x i complimenti,spero la pensi ancora allo stesso modo nonostante la lunga attesa!XD In effetti scrivere la scena della "violenza",se cs possiamo chiamarla,su Al è stata difficile da scrivere anche per me,ma era qualcosa che doveva essere fatto per delineare il punto di rottura definitivo della coppia),Cicacica(Benvenuta!E grazie x i complimenti!I considero Albus e Scorpius la mia creatura,perchè nn ho letto nessuna FF italiana su di loro,poi ovviamente se cerchi sui fandom inglesi e americani ce ne sono molte di più,ma qnd ho parlato di loro nn attiravano nessuno...Quindi sono i miei bimbi! ^_^ Bando alle sdolcinatezze!Riguardo alla tua domanda posso dirti che tutta la famiglia Weasley Potter al completo si ritroverà al matrimonio di Ronnie e Rebecca,compresi quindi anche Allison Fred e Edward,che ammetto di aver sempre volutamente lasciato da parte perchè cm Hugo era quello che mi ispirava di meno XD!Riuscirai a resistere fino al capitolo del matrimonio?),Gin97(Eccoti accontentata!Spero che il capitolo sia all'altezza delle tue aspettative...Anche io devo ammettere che,nonostante Albus e Scorpius resteranno per sempre i miei preferiti,Harry e Ginny occupano un posto speciale nel mio cuore,perchè senza di loro non ci sarebbe stato "Io e te...per sempre?"),PixieBat 165(Devo confessarti che anche a me James e Rose danno sui nervi,specialmente per la loro cecità di fronte all'evidente sofferenza di Albus,ma qualcuno doveva accollarsi il ruolo di "cattivo",no?Per quanto riguarda Albus non credi si tratti di debolezza,ma di smarrimento emotivo:per anni il centro del suo mondo è stato Scorpius e la vita che facevano insieme,quando questo è venuto a mancare si è  ritrovato senza nessun sostegno,in balia delle sue emozioni e del suo dolore...E Brian è sembrata sul momento la sola persona capace di aiutarlo a fare chiarezza),VictorieBHFS(I ns carissimi amici di QAF presto daranno un bel pò di filo da torcere al ns Scorpius,specialmente Brian,ma per ora lasciamo che la GC si goda l'addio al celibato di Ronald...Daniel,come abbiamo visto anche in qst capitolo è molto innamorato della moglie,farebbe di tutto per farla star bene,e anche se lei non lo ammetterebbe neanche sotto tortura in qst momento,per stare bene lei ha bisogno di Albus,perchè per come la vedo io lui è parte della sua anima...Posso svelarti un segreto?Ancora nn lo so come andrà a finire la storia fra Alice e Luke... IOI Ho una mezza idea,ma ancora nn sono sicura che sia quella giusta!).

Bene per il momento è tutto...Io vi saluto e vi do appuntamento al prox capitolo

"Give me everything"

Baci,Eva

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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