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Autore: BieberforPresident    07/05/2012    13 recensioni
« Ti fidi di me? » Mi sussurrò poco dopo, con voce sensuale. Sentivo le sue labbra sulla mia pelle. Un brivido, mi percorse la schiena.
« No. » Risposi secca. Il ragazzo ridacchiò, e scese.
Scesi pure io. Aveva un cappuccio, e gli occhiali da sole. Non mi riusciva tanto, intravedergli il viso.
« Potevi cadere. » Disse poco dopo.
« Non sono così stupida da cadere. » Risposi indifferente.
« Piacere, Justin. » Disse togliendosi il cappuccio.
Oh, ma questo lo conosco.
« Chi? » Dissi squadrandolo.
« Justin Bieber, non mi conosci? » Fece una faccia sbalordita.
« No, chi te l'ha chiesto? » E' vero. Sono sgarbata, ma non sono sempre così. [...]
Sorrise scuotendo la testa.
« Vedo, che sei un'Hater. » Hater io?
« Oh, no. Alcune tue canzoni mi piacciono. E' solo che hai disturbato il mio momento di relax. » Dissi sorridendo.
« Oh, scusami tanto. Mi sentivo il Jack del momento. » E perché mai?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Conoscenze.

E' sera, e io non ho ancora fatto amicizia con nessuno. La nave, ormai ha già salpato. E io sono tutta sola distesa su un lettino, a guardare le stelle.
Domani scuola, che bella notizia. Devo farmi un'amica! Sì, perché vivere 8 mesi da sola, non è il massimo. Chissà se i telefoni funzionano, qui.
Provo a mandare un messaggio:
– Ciao, nonna! Come te la passi? – Inviato.
No, momento mi fa 'servizio non disponibile.'
Che palle però, oh.

Sbuffo, mi guardo un po' intorno. E' pieno di gente. Noto una coppia, come sono carini.
Mi fanno pensare al mio ex, il quale mi ha tradito un mese fa. Nel mio volto compare una smorfia di disprezzo.
Basta. E' tutto il giorno che non faccio un cazzo.
Mi alzo dolorante, visto che ero in quella posizione da 2 ore.
Camminai per un po', dopodiché mi stancai.
Sbattei un piede a terra, non era affatto divertente questa crociera.
« Hei. » Una voce dietro me, si fece sentire.
« Hei. » Dissi con un'aria confusa.
« Ti annoi pure tu? » Annuii.
« Diamine, è una crociera. Dovremo divertirci. » Disse sbuffando.
Feci spallucce.
« Come ti chiami? » Chiese poco dopo.
« April, tu? » Ero un po' distaccata, infondo non lo conoscevo.
« Dave, piacere. » Mi porse la mano.
Ricambiai, il gesto.
« Facciamo un giro? » Chiese.
Mm, April pensaci.. E e ti vuole stuprare?
Un'esperienza nuova! Su, andiamo.
« Certo! » Gli sorrisi.
« Sei di Parigi? » Chiese, fissandomi.
Stavo di profilo, odio fissare una persona che già mi sta fissando, inizio a ridere.
« Purtroppo, sì. Tu? » Istintivamente mi girai. Era davvero carino.
« Mm, sì. » E che risposta è?
« Sei in viaggio da sola? » Ma i cazzi tuoi?
« No, sono qui con mio padre. » Dissi abbassando lo sguardo.
« Capisco, io sono qui con la mia famiglia. Loro sono tutti a cena, in questo momento.”

Cena? Ammazzati, Dave! E io che mi mangio? Non ho soldi, per quello. Dovrei chiederli a mio padre, ma si arrabbierebbe.
La mia pancia, fece un suono smorzato.
Porca puttana, che figura di merda.
« Hai fame? » Chiese ridacchiando.
Sorrisi, e rossa in viso dissi di si.
« Se vuoi, puoi venire a mangiare assieme a me mia madre, e le mie sorelle. » No, ma ché! Farò la figura della barbona.
« Meglio di no, ma grazie per l'invito. » Dissi.
La mia pancia, fece un altro suono.
Porca eva, smettila! Mangeremo poi.
« Dai, vieni! » Mi prese per mano, e iniziò a correre verso il ristorante.
« Dave no, fermati! » Dissi ritraendo la mia mano. Troppo tardi, eravamo già dentro.
« Non fare storie. Poi alla mia famiglia non darà fastidio. » Stetti zitta.
Non lo conosco, e mi offre pure la cena. E' dolce, sì.

« Hei famiglia! Disse sorridendo. – Questa è una mia nuova amica, cenerà con noi stasera. » Disse facendomi segno di sedermi.
Mi accomodai, sorridendo a tutti, e accennando un grazie.
« Piacere! Io sono Charlotte, la madre di Dave. » Disse accennandomi un sorriso, che ricambiai.
« April, piacere. » Dissi porgendole la mano.
« Sta sera ci saranno anche una mia amica, con suo figlio se non ti dispiace. » Disse, pulendosi il viso con un fazzoletto.
« Oh, fa niente. Se vuole vado via.. » E magari, era un modo gentile di dirmi “Levati dalle palle”

« No no, non ti preoccupare! Anzi, più siamo e meglio è, no? » Sorrisi.
« Allora, grazie davvero. » Conclusi.
Dave mi sorrise.
C'era sua madre, e due ragazze. Presumo fossero sue sorelle.
Me ne stavo zitta, e imbarazzata. Loro facevano discorsi famigliari strappa lacrime, e io ero concentrata ad addentarmi il pane.
Finché la made di Dave, si alzò in piedi educatamente.

« Pattie! Finalmente! » Mi girai, tossendo. Credo un pezzo di pane, mi sia andato di traverso.

« Hei, bro. » Mi girai dalla parte di Dave, e notai Justin.
Mm, elegante rispetto a prima.
Mi vide, e mi sorrise. Imbarazzata, abbassai la testa.
« Piacere, signora. » Dissi alzandomi in piedi dando la mano a 'Pattie'.

« Piacere mio! Chiamami Pattie, per favore. » Simpatica, sìsì.

Le sorrisi, e mi riaccomodai a tavola.
Ero di fronte alla super star, ma poco mi importava.
Io volevo solo nutrirmi.
« Come ti chiami? » Mi chiese poco dopo Pattie.
« April. » Risposi sotto gli occhi di Justin, che accennò un sorriso.
« April. Bel nome. » Commentò la donna.
Okay, mi sento a disagio, è possibile?
Più che possibile, direi.
Mangiai, in silenzio e gustando con piacere quel cibo, mentre loro facevano conversazione.
Sono ricca, eppure mi sono intrufolata come un barbone.
Finii prima degli altri, e mi alzai.
Cosa che non dovevo fare, perché mi cadde il bicchiere a terra.
Non potete immaginare il mio imbarazzo in quel momento.
« Oh dio! Mi scusi, non volevo! » Cercai di raccogliere i cocci di vetro.
« Non si preoccupi signorina, faccio io. » Disse il cameriere.
« No, lasci che l'aiuti. » Ma perché non me ne sto zitta?
Dopo l'enorme figura di merda, decisi di farmi coraggio.
« Forse è meglio che io vada. Grazie per la cena. » Accennai un sorriso imbarazzato a tutti.
« Sono le 10 di sera, siamo in una nave, ma i malviventi non mancano. Dave, accompagnala. » Oh, no. Se avrebbe visto dove alloggio, mi sarei vergognata da morire.
« Non si preoccupi, davvero. » Parole buttate alla cazzo.
« Justin, vieni pure tu. » Lo invitò Dave.
Figo, mi sento una super star, con due body gard.


« Così ti chiami April. » Disse Justin.
« Eh, già. » Dissi con lo sguardo verso i miei bellissimi (?) piedi.
« Vi conoscete? » Chiese Dave.
« Sono stato il suo Jack, per un lieve momento. » Disse la superstar ridacchiando.
« Carino. » Disse Dave.
« Adesso posso andare anche da sola, grazie. » Camminai all'indietro.
Altra cosa che non avrei dovuto fare. Inciampai, però prima di cadere, Bieber mi afferrò.
« E' la seconda volta che ti salvo. » Disse a pochi centimetri da me.
« Prima, Justin. » Lo corressi.

Mi sorrise, e mi lasciò.
« Dave, io vado. A dopo. » Disse facendo un cenno di mano.
« La mia cabina è a pochi metri, tranquillo. A domani.. » Dissi, per poi andarmene. 


Leggimi o ti picchio con una Cipolla:3.
Per prima cosa: Grazi davvero tante per le 9 recensioni. *-*
Vi amo, di nuovo. Non ho mai smesso u.u 
Comunque, spero che vi piacci. 
Qualcuno sa per caso come si mettono le immagini all'interno della storia? D:
Perché vorrei mettere la foto di April ç_ç
Ho provato, ma non ci sono riuscita '-'
Sono una frana su ste cose. 
Okay, altre 9 recensioni me le lasciate? :3 
Grazie mille v.v xD

 

  
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