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Autore: dina    07/05/2012    2 recensioni
Draco Malfoy ha tutto: bellezza, fama, ricchezza... e cattiveria. Ma uno strano incontro con una fata gli cambierà la vita per sempre... scavando nel su passato, riuscirà a trovare la chiave della felicità? -Liberamente ispirato al cartone Disney "La bella e la bestia" - Dal cap.12 :
Il mio cuore fece un balzo, sarei morto...
Malgrado tutto, non mi importava, se era per salvare Ginevra l'avrei fatto per altre mille volte.
Lei avrebbe trovato la forza di andare avanti, si sarebbe innamorata, sposata, avrebbe trovato un buon lavoro e fatto dei figli.
Avrebbe avuto una vita lunga e meravigliosa... e mi avrebbe dimenticato.
Ma non importava, le era concesso farlo, avrei ricordato io per entrambi. Ovunque sarei andato.
E l’avrei vegliata e protetta con tutte le mie forze, per sempre.
[...]
Genere: Commedia, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Voldemort | Coppie: Draco/Ginny
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
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2

Il cuore mi mancò di un battito, non riuscivo a credere ai miei occhi, come era possibile?

Blaise stringeva Ginevra in un abbraccio soffocante, tenendole premuta la bacchetta contro la giugulare.

-Ginny!- fu l'urlo soffocato di Fred.

Oh mio... non posso crederci...

-Blaise...- chiamai il suo nome un paio di volte, come sotto shock.

-Mi dispiace, io devo farlo- dalla sua voce mi accorsi che stava piangendo -Gertie è... è l'unico modo per salvarla-

-Come vedi, mio caro traditore, alla fine io vinco sempre... in un modo o nell'altro- rise il Signore Oscuro.

-Lasciala andare, Blaise...- dissi molto lentamente.

-Non posso...- era come una supplica.

-Lasciala andare...- scandii bene le parole -sono io che ho tradito, io devo pagare... lei non c'entra niente- guardai sia lui che Voldemort.

-Pagherete entrambi-

Poggiai il ragazzo che reggevo per terra e mi avvicinai di un paio di passi, non staccando gli occhi da Blaise.

-E' colpa mia, lei non c'entra niente e tu lo sai... sai cosa provo, perchè tu senti le stesse cose... lasciala e andrà tutto bene-

Quello scosse la testa, singhiozzando -lui la tiene in ostaggio... lui la ucciderà se io non...-

-Troveremo un modo per salvarla, ti aiuterò... guardalo, lui vuole esattamente questo, pensi che come ha usato te, non userebbe qualcun altro allo stesso modo? Magari lei a quest'ora è già morta da un pezzo, e lui continua a inculcarti...-

-NON DIRLO!- gridò, stringendo ancor di più la bacchetta alla gola.

Guardai l'espressione di Ginevra, era terrorizzata e stava soffrendo, la punta appuntita della bacchetta doveva farle male.

-Blaise...-

-E' viva, sono andato da lei questa notte- esordì Lord Voldemort -uccidili e finalmente ti ricongiungerai con lei... non farlo e patirà le pene dell'inferno!-

-Blaise, non ascoltarlo... è debole, ha perso tutti i suoi Mangiamorte, è solo! Tra poco arriverà Potter e lo eliminerà dalla faccia della terra... si comporta in questo modo per spargere l'ultimo granello di distruzione...-

-A te la scelta, Zabini, loro o la tua babbana-

Vidi Blaise tentennare, era indeciso, questo era chiaro, avevo aperto una crepa nel muro della sua ostinazione, quindi decisi di continuare -pensa a quello che sei, a chi sei... sei mio amico, sei uno degli uomini migliori che conosca, non lasciarti rovinare da lui, non lasciarti manovrare come un burattino...-

-Io...-

-Fallo, ora!- urlò il Lord Oscuro.

-Blaise, ti scongiuro...-

Allora il mio amico prese la sua decisione, spinse Ginevra lontano da lui e dopo aver gettato lontano la bacchetta per terra, crollò sulle sue ginocchia e singhiozzò, nascondendo il volto nelle mani.

Provai un moto di pietà nei suoi confronti e decisi di non giudicarlo, se uccidere qualcuno fosse stato l’unico modo per riavere Ginny, io non avrei esitato nemmeno un secondo, noncurante di chi avevo davanti.

Con uno scatto afferrai la rossa e la portai dietro la mia schiena, la guardai con la coda dell’occhio inginocchiarsi accanto a suo fratello e abbracciarlo.

Quasi sorrisi, lei era così affettuosa.

Poi osservai il volto di Voldemort livido -di rabbia, -hai fallito su tutti i fronti, non ti resta niente, non sei più niente-

Nonostante tutto, mi stupii, egli sorrise -sono piuttosto deluso, dopo tutti questi anni non mi conosci ancora. Eppure pensavo fossi un uomo intelligente- io non capii -pensi ch'io non abbia un piano B?-

Non riuscii nemmeno a realizzare, tutto accadde in una frazione di secondo, l'Oscuro tirò fuori da una piega della sua tunica un pugnale e me lo lanciò contro, chiusi gli occhi, sapevo che sarebbe finita di lì a poco. Poiché, sebbene fossi fatto di metallo, pensavo che Voldemort avesse incantato l’arma per penetrare nel mio corpo e uccidermi.

Passò qualche momento, ma stranamente non sentii nulla... nessun dolore acuto.

Riaprii gli occhi e il cuore mi mancò di un battito, Ginevra era piegata in due per terra, agonizzante. Si era frapposta tra me e la lama.

-NOOO!- urlai e mi precipitai da lei.

La strinsi tra le braccia, coricandola sul pavimento, nel suo vestito bianco si allargava un alone sempre più ampio di sangue.

-Ginny!-, Fred sembrava disperato quasi quanto me.

-Ginevra... non dovevi farlo... io non...- sentii un groppo in gola.

-In tutto questo tempo... mi sei mancato, non pensavo potesse succedere...- non sembrava avermi udito.

-Perchè? Perchè l'hai fatto?- sussurrai sgomento.

-“Mi sono innamorata di un uomo, ma non so chi lui sia o dove andrà...”- mi sfiorò il viso, abbassando il mio cappuccio.

Quasi sorrisi, stava citando l'ultimo film che avevamo visto insieme, Vi Presento Joe Black.

E' davvero innamorata di me? Ma come? E perchè? Non ho fatto niente per meritare il suo amore...

-Non ne sono degno...-

-Shhh... mi hai salvata in modi che non puoi nemmeno immaginare... e io ti ringrazio- la sua voce era poco più di un flebile bisbiglio, i suoi occhi socchiusi -grazie...-

-Ginny… non lasciarmi!-

-Mi dispiace che sia finita così… non volevo farti soffrire- chiuse gli occhi, esausta.

-No, Ginny! Ginevra! Ti prego!- la scossi, vedendo che non reagiva mi fermai.

Piansi lacrime invisibili, che cosa avrei fatto senza di lei? Come avrei potuto continuare a vivere?

Il mondo non aveva ragione di esistere senza di lei, non volevo sopravvivere se lei non c'era... la desideravo, anche lontana da me, ma in vita.

Intorno a me qualcuno gridava, altri piangevano, altri ancora respiravano pesantemente, udivo tutto come ovattato.

Ci volle un bel po' per rendermi conto che ero io che urlavo.

Non può finire così... non possono portarmi via l'unica cosa bella della mia vita... l'unica donna che mi abbia mai toccato il cuore... non posso perderla… Merlino o qualsiasi entità, ti scongiuro salvala!

Come se venisse da un altro tempo, mi resi conto che qualcuno stava cercando di richiamare la mia attenzione, toccandomi insistentemente la spalla.

Lentamente mi voltai, Faith era in piedi, poco distante da me.

-Mancano ancora cinque minuti a mezzanotte, baciala e tornerai al tuo vero aspetto...- la sua voce mi sembrava lontana mille miglia.

-Non voglio tornare umano! Non mi interessa! Nulla ha più importanza ora che lei è...- mi soffocai, quell'ultima parola non riuscii a pronunciarla.

Era troppo ufficiale, troppo definitivo dirlo...

-Draco, ti rifarai una vita... sopravviverai, baciala-

-NO!-

Se ci fosse un modo... se potessi...

-Non vale la pena vivere un'esistenza senza di lei... nulla ha più senso!-

… Forse...

-Sei una fata dai poteri incredibili, Faith... falla tornare in vita- accarezzai il viso della donna che amavo -falla rivivere!-

-Io non posso resuscitare nessuno... quello di decidere chi lasciare in vita e chi no, è il compito della morte... lei esige sempre qualcuno da portar via... mi dispiace-

-Prendi me, allora! Fa' in modo che la morte porti via me e fai vivere lei!- la guardai, sembrava confusa e colpita. Di certo non si sarebbe mai immaginata quella mia insolita richiesta.

-Tu? … Faresti davvero questo sacrificio per lei?-

-Si, ti prego, fallo- la supplicai con lo sguardo.

Faith esitò -sei cambiato Draco Malfoy, me ne compiaccio... non mi sarei mai aspettata un qualcosa di così profondo...- fece una pausa -la tua richiesta sarà accolta...-

Il mio cuore fece un balzo, sarei morto...

Malgrado tutto, non mi importava, se era per salvare Ginevra l'avrei fatto per altre mille volte.

Lei avrebbe trovato la forza di andare avanti, si sarebbe innamorata, sposata, avrebbe trovato un buon lavoro e fatto dei figli.

Avrebbe avuto una vita lunga e meravigliosa... e mi avrebbe dimenticato.

Ma non importava, le era concesso farlo, avrei ricordato io per entrambi. Ovunque sarei andato.

E l’avrei vegliata e protetta con tutte le mie forze, per sempre.

-Sei pronto?-

-Facciamolo-

La fata sorrise -prendi la rosa dalla tua tasca- mi suggerì e io lo feci.

Non sapevo perchè l'avevo portata, era stato una sottospecie di istinto, qualcosa dentro di me mi aveva suggerito di prenderla.

La osservai, aveva soltanto un petalo che sarebbe caduto allo scoccare della mezzanotte.

-Estrai il pugnale dalle sue carni e poggia il fiore sopra la ferita...-

Eseguii il tutto, delicatamente tolsi il coltello e lo buttai via.

Amore mio, è solo questione di minuti... tornerai...

-Cosa devo fare adesso?- chiesi sollecito.

-... Ora baciala-

Cosa? Baciarla?

-Sbrigati, non c'è più tempo!-

Allora lo feci, chiusi gli occhi e mi chinai sul suo viso delicato, sulle sue labbra carnose e le rubai il mio primo vero bacio.

In fondo, sarebbe stata una bella morte, la più gradevole che potessi desiderare.

Non avrei mai potuto immaginare una fine più dolce di quella, sarei morto con il sorriso sulle labbra.

D’un tratto, sentii un formicolio in tutto il corpo, si stava diffondendo... strano, avevo sempre pensato che la morte fosse il cessare di tutto, del sentire e provare sensazioni.

Per la prima volta dopo più di un anno, percepii l'aria sul mio volto, mi stava scuotendo i capelli.

Un minuto... i capelli?

Da quando la fata mi aveva trasformato avevo perso sia i capelli che ogni forma di peluria che avevo nel corpo.

Per caso sono già morto?

Aprii gli occhi e mi accorsi che, nello stesso istante, lo stava facendo anche Ginevra.

Era viva!

Guardai dove un minuto prima era ferita mortalmente, non c'era nulla, restava solo l’ampio strappo del vestito.

Era viva e... lo ero anche io.

L'abbracciai, stringendo a me quell'essere che tanto amavo, non avrei mai più voluto lasciarla.

La sentii irrigidirsi tra le mie braccia, con non poca fatica mi costrinsi a mollare la presa.

-Draco Malfoy?!- mi guardò esterrefatta -che cosa fai...?-

Eh?!

Mi toccai nervosamente i capelli, -Ginevra, sono...-, mi fermai e stupito mi tolsi un guanto.

Una mano pallida e affusolata apparve davanti ai miei occhi, tolsi anche l'altro e successe la stessa cosa.

Ero tornato... normale?

Com'era possibile?

Io sarei dovuto morire...

-Ginevra, sono io...-

-So chi sei, Malfoy, l'unica cosa che non so è cosa io ci faccia tra le tue braccia...- era confusa e un po' intimorita.

-Non capisci? ...Sono io l'uomo che ti ha rapita... io quello che ti ha tenuta nel suo castello...-

-Cosa? Questo non è possibile...- scosse la testa in segno di diniego e cercò di allontanarsi da me -bello scherzo davvero, Malfoy, dopo tanti anni ti diverti ancora con questi giochetti...-

-Ginevra, sono davvero io!- obiettai frustrato.

-No, l'uomo che amo non sei tu! Lui è tutto l'opposto di te! Lui era fatto...-

-Di metallo?- terminai per lei.

-Io non...-

Scelsi di provare con il metodo che avevo usato con successo con il fratello, farle ricordare qualcosa che soltanto io potevo sapere.

-Una volta stavo suonando il pianoforte, tu piangendo mi raccontasti che tuo fratello lo suonava ogni sera per te... io ti diedi il mio fazzoletto, spiegandoti che le iniziali incise erano quelle del nome di mia madre...- osservai la sua espressione attonita -era una bugia, erano... sono le mie...-

-E' impossibile, le iniziali erano... D... e M...- si fermò.

-Draco Malfoy- annuii.

-Ma... non puoi essere tu...- mi guardò bene negli occhi e io mi persi nelle sue pozze smeraldine -mio Merlino, sei davvero tu...!- mi abbracciò -ma com'è possibile?-

-Magia...- sorrisi, aspirando il suo odore.

-Non voglio più stare senza di te, è difficile... mi sono sentita cieca, sorda e intorpidita...-

-Sapessi io...- Merlino, quanto avevo anelato di stringerla!

-Perchè non mi hai detto chi eri? Il tuo nome?-

-Perchè temevo che mi avresti odiato ancora di più, sapendo che ero Draco Malfoy... avevo paura, mi vergognavo-

-Non avrei mai potuto detestarti, nemmeno se fossi stato Voldemort in persona!- sorrise e io le accarezzai il viso, ammirato.

Merlino, quanto l'amavo!

-Ma cos'è successo? Io ricordo di essere stata ferita...- si guardò lo stomaco, non c'erano tagli o cicatrici.

Questo mi fece ricordare, mi voltai verso Faith, che ci osservava trionfante e domandai silenziosamente una spiegazione.

-La prima volta che ci incontrammo ti avevo avvertito che quella rosa era incantata- mi canzonò.

-Può... poteva resuscitare i morti?-

La donna rise -no, no... era solo molto potente e piena di poteri magici-

-Ma allora come?- ero confuso, non riuscivo a comprendere.

-Saresti stato pronto a sacrificarti, a rinunciare alla tua vita per lei... conosci qualcosa più potente di un desiderio puro e altruista, unito alla magia di un oggetto fatato?-

-Il mio desiderio l'ha salvata?-

-Esatto... era talmente pieno di generosità e amore, che la rosa l'ha esaudito...-

-E riguardo alla mia vita?-

-Tante vite sono state prese questa notte, suppongo che la morte sia già abbastanza soddisfatta-

-Io... grazie..- dissi con sincerità.

Non mi riferivo solo al fatto che avesse salvato la mia vita e quella di Ginny, lei aveva fatto molto di più.

Se non fosse stato per quella fata non avrei mai rincontrato Ginevra, non avrei mai provato nulla di bello come questi sentimenti, sarei morto vuoto e solo, come un assassino.

Come Lord Voldemort... o come mio padre.

A proposito di Voldemort, che fine aveva fatto?

Guardai Potter, che aveva assistito a tutta la scena, e quello annuì, intuendo la mia domanda muta, mi mostrò la spada insanguinata.

Tom Orvoloson Riddle era deceduto. L’umanità era libera, io ero libero.

Libero di amare quell’incredibile donna che ancora stringevo tra le braccia, libero di essere migliore, di essere me stesso per la prima volta.

Baciai entusiasta Ginny un'ulteriore volta, poi le presi la mano e l'aiutai ad alzarsi, c'era ancora una persona di cui mi preoccupavo.

Raggiunsi Blaise, era ancora inginocchiato che singhiozzava -mi dispiace tanto Draco... ti scongiuro, perdonami... ero disperato-

-Va tutto bene, Blaise...- gli tesi la mano libera e lo feci alzare, -è tutto okay, amico...-

-Lord Voldemort mi ha mentito, mi ha messo in testa delle immagini... hanno interrogato Peter Minus, Gertie è morta da due anni oramai... come sapevo io-

-Lo so...- esordii spiaciuto.

Non ce l'avevo con Blaise per ciò che era successo, come ho già detto, non sapevo nemmeno io a che punto sarei arrivato per salvare Ginny.

-Scusami Ginevra...- la guardò.

-Non preoccuparti, è okay- gli sorrise -siamo esseri umani, commettere errori fa parte della nostra natura-

-Bene... il mio lavoro qui è terminato- esordì la fata -congratulazioni Draco... Ginevra- ci salutò con un sorriso.

Prima di sparire, notai che si scambiò uno strano sguardo con Silente, per poi fargli l'occhiolino. Decisamente sospetto.

-Questa me la dovrà spiegare prima o poi- gli dissi.

-Prima o poi lo farò...- sorrise il vecchio preside.

Mi voltai verso la mia donna e la bacia di nuovo, veramente felice per la prima volta nella mia vita.

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Penultimo capitolo, il prossimo concluderà finalmente la storia :)

PRISHILLA: ahahhahahahah sì, beh volevo aggiungere un qualcosa al personaggio di Blaise, che personalmente adoro, volevo renderlo umano-innamorato e umano-amico allo stesso tempo... :)

4Swarovski4: ti ringrazio, spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento :) comunque, come ho già detto, Blaise era dilaniato tra l'amore e l'amicizia, un uomo ad un bivio... ;)

Alla prossima settimana!

  
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