Suonò per mia fortuna la campanella che segnava la fine della scuola. Beh, che dire, era stata una giornata bellissima? Certo, tranne che per i commenti su di me, le risatine e i commenti ad alta voce, era stata una bellissima giornata. Mi alzai velocemente dal banco dove per fortuna ero seduta da sola così nessuno mi avrebbe scherzato anche nelle ore di lezione. Presi lo zaino e senza fare caso agli altri uscì dalla classe. Fortunatamente non sarei andata a casa con l’autobus, altrimenti sarebbe stato un inferno. Sarebbe venuta mia zia Kelly a prendermi. Velocemente uscì dal cortile della scuola e salì in macchina. ‘Ciao tesoro, com’è andata oggi la scuola? Hai conosciuto qualcuno?’ Okay, mi sarebbe venuto voglia di risponderle a tono e dirle come la mia vita faceva schifo, almeno mi sarei sfogata con qualcuno, ma così si sarebbe sentita in colpa, quindi mentì. ‘Oh si certo zia, la scuola è davvero un luogo accogliente verso le persone di qualche altro paese e devo dire che le ragazze sono molto accoglienti e gentili tra di loro.’ Avevo appena detto una bugia, era tutto il contrario di quello che pensavo e che era capitato, ma era meglio così. ‘Mh, va bene, sono davvero felice.’ Annuì mia zia mentre metteva la marcia e partiva con la macchina a tutta velocità. ‘Allora’ proseguì lei ‘adesso andiamo a casa a mangiare e dopo avevo pensato di portarti a casa dei nostri vicini, i Malik, magari così farai conoscenza con loro figlio. E’ un così bravo ragazzo. E i genitori non vedono l’ora di conoscerti.’ Wow, la giornata andava di bene in bene. Pregai qualcuno di salvarmi da quell’orribile incubo, ma non intervenne nessuno. Magari sarebbe stata una buona occasione per conoscere qualcuno, ma io già lo immaginavo come gli altri ragazzi della scuola: arrogante, menefreghista, persona a cui non importava dell’amore ma sono del sesso. Feci un finto sorriso verso mia zia. ’Non vedo l’ora’ ironizzai.

Arrivammo davanti a casa e scesi per entrare poi dalla porta. Mh, mi venne l’acquolina in bocca, sul tavolo c’era già da mangiare, e c’era molto ma molto cibo. Dovete sapere che se anche ho un fisico perfetto, almeno così dicono, io mangio di tutto e di più, mangio anche per cinque persone, ma non metto su niente. Mi sedetti ad una sedia e cominciai a mangiare. Dopo circa mezzoretta avevo finito. ‘Iniziati a preparare, fra dieci minuti andiamo.’ Mi sentivo una bambina alla quale danno ordini. Cosa dovevo conoscere i vicini a fare? Sicuramente se avrei avuto bisogno non avrei chiesto a loro, quindi non vedo la motivazione. Non mi cambiai ne niente, non dovevo andare mica a una festa di quelle di classe. Scesi le scale e vidi mia zia vestita da troia se così si può dire. Calze a reti nere, un mini abito aderente nero di pelle che arrivava neanche sotto il sedere e un paio di stivali molto alti. Tossì leggermente e subito pensai che voleva conquistare qualcuno, oddio, no, non il ragazzo. Conoscendola era un suo intento. ‘Zia, non stiamo andando mica a prostituirci, potresti metterti una felpa e un paio di jeans, no?’ Scosse la testa e si avvicinò a me. ‘Fidati così è meglio.’ La guardai stranita e uscì con lei fuori da casa, per poi dirigerci verso la grande casa vicino alla nostra. Suonò il citofono mentre io ero su un altro pianeta con la testa. ..

E a differenza delle mie aspettative: una nonnetta che apriva la porta, c’era un ragazzo dalla pelle ambrata, occhi profondi color cioccolato e capigliatura perfetta in asciugamano solo sulla vita. Bene, doveva essere Zayn, il mio vicino di casa. Feci finta di niente, anche perché ero sconvolta mentre mia zia rimase come se aveva visto dio in persona. Lui non si accorse probabilmente di me perché disse: ‘Ehi splendore. Come sei sexy oggi, vieni qui.’ E lei era lì a sorridere come un’allocca mentre io guardavo il tutto con estremo disgusto. ‘Ehm, lei è Holly, mia nipote.’ Disse cercando di cambiare discorso. Lui mi squadrò dalla testa ai piedi soffermandosi sul seno e sulle gambe mentre pronunciò a bassa voce: ‘Mh, sei un bocconcino’. Non so come feci all’astenermi dal non dargli un calcio, ma grazie alla mia calma riuscì. ‘Mi dispiace deluderti, ma non sono una stupida troia.’ Vidi il suo sguardo compiacersi. ‘Cambierai presto idea babe.’ Scossi la testa e visto che mia zia era entrata in casa la seguì. Beh, la casa era perfetta, una casa dei sogni. ‘Allora’ cominciò mia zia. ‘dove sono i tuoi genitori?’ Chiese mia zia interrompendo il silenzio. ‘Ci danno dentro.’ Disse semplicemente senza farsi alcun problema indicando la stanza vicino al salotto. ‘Beh ragazzi, ora io devo andare. Holly, rimani pure qui con lui, così farete amicizia’ Sorrise guardandoci, cos’è voleva che ci sposassimo forse? ‘Ma come, non voglio morire così giovane.’ Mi lamentai.Vedrai babe, con me ti divertirai un mondo.’ Ecco, ascolta Zayn, Holly.’ La voglia di prendere a pugni mia zia saliva sempre di più, ma lei velocemente uscì di casa. ‘Allora’ cominciò lui sedendosi vicino a me ‘un idea di cosa fare l’avrei.’ Sorrise malizioso. ‘Se pensi che io sia una stupida bionda troietta che vuole solo sesso, allora credi male. Quindi io me ne vado, non ho bisogno di ricevere niente da te.’ Mi alzai velocemente e mentre uscivo lui disse ‘Ti sei appena fatta un nemico Gregory, ricorda.’ No, non doveva chiamarmi Gregory, mi faceva tornare in mente i miei genitori e merda, mi ero rovinata semplicemente la vita…



#Spazio autrice.
Allora, eccomi con il terzo capitolo. Grazie per le persone che hanno messo la storia tra le preferite, seguite, ricordate e soprattutto a chi l'ha recensita. Davvero mi rendereste una ragazza davvero felice con qualche recensione.
Credo metterò il capitolo domani, ma non ne sono certa.
Beh, addio popolo(?).