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Autore: El_    08/05/2012    2 recensioni
Questa storia parla di Scarlett, una ragazza con un sogno: incontrare i suoi idoli. Nella sua vita ha incontrato parecchie difficoltà, ma mai avrebbe creduto di incontrare i suoi idoli così di colpo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Andai allora nell’altro bagno e mi buttai sotto la doccia; cercai di schiarirmi le idee e pensai al mio sogno. Più che al mio sogno alle parole di esso.
‘-Ciao Scarlett, anzi no, ciao piccola, perché tu sarai sempre la mia piccola-‘ era così, con quelle parole che mi aveva lasciata. Ma ora mi chiedo, come fanno ad avere ancora importanza quelle parole sputate durante un litigio, dette solo per non far finire la cosa troppo bruscamente?
Finii la doccia e ritornai in camera. Ebbene sì, ciò che prima mi aveva praticamente scioccata era ancora lì; Lu e Niall erano ancora sul mio letto a baciarsi.
Possibile che con tutti i posti che c’erano dovevano farlo proprio sul mio letto?
Rimasi in piedi sulla porta, sperando si accorgessero di me ma continuavano tranquilli nella loro passione. Esitai, ma alla fine mi decisi e dando un colpo di tosse attraversai la camera per arrivare all’armadio e prendermi dei vestiti; Lu sobbalzò e sul volto di Niall scese l’imbarazzo.
-Scar scusa, mi dispiace, è solo che dormivate tutti e noi due ci stavamo annoiando..- cercò di dire Lucy.
-E così avete deciso di sbaciucchiarvi sul mio letto- la interruppi ridendo e sottolineando la parola mio. Risero entrambi e così li salutai uscendo dalla stanza. Scesi le scale e andai in cucina, ma non trovai nessuno; mi diressi quindi in sala e trovai solo Zayn intento a giocare alla play.
-Zayn, che fine hanno fatto tutti?- chiesi mettendo a posto il divano.
Niente. Non mi rispondeva.
-Zayn!- lo chiamai alzando la voce.
- Ehm, sì scusa stavo giocando ed ero concentrato- cercò di scusarsi spegnendo la play.
-Tranquillo, dove sono tutti però?- gli chiesi nuovamente.
-Harry, Liam e Louis hanno lasciato un biglietto, in cui dicevano che sarebbero andati a farsi un giro e che sarebbero tornati per pranzo e Niall boh, è sparito- mi rispose.
Sorrisi guardandolo dritto negli occhi, in quegli occhi fottutamente belli.
-Tu sai dov’è Niall?- mi domandò.
-Beh, come dire, sì. Diciamo che è impegnato a far andare la lingua con Lucy- dissi ridendo.
Sbarrò gli occhi, come se non se lo fosse aspettato e allora, con un sorriso malizioso mi disse –E perché non lo facciamo anche noi?-
Oh cazzo, Zayn Malik vuoi farmi morire? Cercai di trattenermi.
-Beh Zayn, effettivamente sarebbe un buon modo per impegnare il tempo, ma io ho un’idea migliore. Perché non mi aiuti a mettere a posto la sala che è un completo disastro?- gli risposi con un sorriso sghembo.
Fece una faccia triste e mi tirò un cuscino prendendomi in pieno; lo guardai ridendo e assieme iniziammo a mettere a posto.
Dopo cinque minuti sentimmo scendere dalle scale Lu e Niall che entrarono in sala con dei sorrisi trionfanti.
-Non cantate molto vittoria e aiutateci anche voi a mettere a posto- dissi guardandoli.
-Se speravate di scamparla vi sbagliate- commentò Zayn.
Dopo circa mezz’ora finimmo di riordinare e guardai così che ore erano; le undici e venti.
Mi rivolsi a Lu e le chiesi di aiutarmi a preparare il pranzo.
Preparammo un pranzo meraviglioso e appena tutto fu in tavola, arrivarono puntuali anche gli altri ragazzi.
Niall si abbuffò da far schifo e per quanto io e Lu fossimo due buone forchette, facemmo fatica a stargli dietro.
Aiutarono tutti a sparecchiare per poi andarsene in sala; Lu prese il pacchetto di sigarette e uscì chiamandomi con lei. La seguii e ci sedemmo fuori sulle sedie del giardino. Accese la sua sigaretta e mi guardò con un sorriso che avrebbe fatto sciogliere chiunque.
-Non hai nulla da raccontarmi?- chiesi facendo finta di non sapere nulla.
-Chi io? No no, ti sbagli- rispose trattenendo una risata.
-Dai stupida, racconta, com’è successo?- iniziai io.
-Beh, quando ci siamo svegliati Harry, Liam e Louis se n’erano già andati e tu e Zayn stavate dormendo beatamente. Così ci siamo trasferiti in cucina per non svegliarvi e abbiamo iniziato a parlare; si è avvicinato sempre di più a me e beh, hai capito- concluse con una faccia soddisfatta.
La guardai, mentre spegneva la sua sigaretta; non sapevo se raccontarle dell’ennesimo sogno sul mio ex, o far finta di niente e godermi quello che in quel momento sembrava ancora un sogno, un magnifico sogno. Optai per la seconda scelta e rientrammo tranquille.
Appena arrivate in sala trovammo Harry in mutande, Niall che mangiava e Zayn, Liam e Louis a giocare alla wii. Sia io che Lu non potemmo fare a meno che soffermarci sull’amico di Harry e poi, con un sorriso che lasciava capire tutto ci guardammo.
Harry probabilmente se ne accorse perché ci guardò per poi dire –Chiedo scusa se sono in mutande, ma avevo caldo-.
-Non ti preoccupare, non è niente- risposi io andandomi a sedere vicino a Zayn.
Zayn mi abbraccio e il suo profumo mi invase; era buono, cavolo se era buono. Mi baciò sulla guancia e poi mi disse –Sai di fumo Scar, come mai?-
-No ho fumato io e lei era con me- rispose Lu in mia difesa.
Passammo così la giornata a sfidarci alla wii.
Arrivò la sera e dopo aver cenato, andammo a dormire tutti. Lu decise di dormire nel divano-letto con Niall, Liam, Louis e Harry dormirono assieme nell’altro divano-letto e io andai in camera mia, con Zayn.
Quando uscii dal bagno lo trovai disteso nel mio letto ad aspettarmi; mi coricai di fianco a lui e appoggiai la testa sul suo petto.
Mi baciò la testa e mi accarezzò la schiena; non ci volle molto per addormentarmi.
Il giorno dopo mi svegliai tra le braccia di Zayn e mi soffermai ad osservarlo mentre dormiva; era maledettamente bello.
Lo svegliai con delicatezza e insieme scendemmo le scale e andammo in cucina.
Mentre facevamo colazione mi venne in mente una cosa: Anne, la nostra amica, era un fan dei ragazzi e non sapeva niente; mi alzai e sparecchiando ne parlai con Lucy.
-Lu, senti, dovremmo avvertire Anne?-
-Di cosa?- mi rispose scendendo dalle nuvole.
-Lu sveglia, i ragazzi!- le risposi battendole un colpetto in testa.
-Ah sì, i ragazzi! Beh credo proprio di sì, adesso la chiamo- disse.
Dopo dieci minuti Anne arrivò e nel momento in cui entrò in casa col fiatone sentì e riconobbe subito la voce di Harry; si voltò e li vide, tutti e cinque. Lo stupore sulla sua faccia era immenso, probabilmente era la stessa faccia che facemmo io e Lu.
Ci abbracciò quasi in lacrime e corse ad abbracciare i ragazzi, stritolando quasi Harry.
La invitammo a pranzo da noi e per il pomeriggio decidemmo di andare a farci un giro al centro commerciale tutti assieme.
Harry sembrava provare un certo interesse per Anne, mentre tra Niall e Lu la cosa era ormai del tutto ufficiale.
Forse stava nascendo qualcosa anche tra me e Zayn, ma non ne ero sicura; sentivo di continuo i suoi occhi puntati su di me e quando mi voltavo a guardarlo lui mi sorrideva, con quei sorrisi che ti fanno tremare le gambe.
Arrivati a casa, decidemmo di andare a mangiare in pizzeria, dato che non c’era nulla di pronto e nessuno aveva voglia di preparare.
Noi ragazze andammo a prepararci in camera mia e i ragazzi si preparano nel bagno giù.
Anne decise di mettersi un vestito rosso, stretto sotto al seno e che si allargava un po’ sulla coscia.
Lucy decise di mettere un tubino nero e io optai per un vestito simile a quello di Anne ma beige.
Ci pettinammo, truccammo e dopo aver infilato le scarpe e preso i copri spalle, scendemmo le scale e li trovammo tutti e cinque in fila, pronti per partire.
Niall prese Lu per i fianchi e la fece roteare su se stessa; era bellissima.
Harry mise un braccio intorno al fianco di Anne e uscirono tutti; io e Zayn restammo soli a guardarci.
-Lo sai che stasera sei ancora più bella?- mi disse con un tono dolcissimo.
-Lo sai che sei tu quello ancora più bello?- risposi io.
Si avvicinò e mi tirò a sé delicatamente; misi le braccia attorno al suo collo e sfiorai il suo naso con le mie labbra.
Tremavo, non mi sembrava ancora vero di averlo tra le mie braccia. Mi sorrise e a distanza di qualche secondo annullò la distanza tra noi.
Ad un certo punto Louis gridò di sbrigarci; si staccò da me e mi fisso dritta negli occhi.
Infine mi prese per mano e sorridendomi mi portò in macchina con gli altri.
  
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