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Autore: Roxy Grover    08/05/2012    12 recensioni
Una One Shot su Zarry. Premetto che la bromance a me non piace ma mi sono voluta mettere alla prova, scrivendo di qualcosa che non preferisco e questo è il risultato. Spero recensiate e spero vi piaccia.
- ci terrei a dire che la dedico a @kissmestyles e @juliettosaur che mi hanno spronata a scriverla. Grazie.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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If i was your boyfriend i’d never let you go, i could take you place you’ve never been before. Baby take a chance or you’ll never ever know, I got money in my hands that I really like to blow.

 
“Siamo stati insieme per circa otto mesi, poi.. diciamo che mi ero stancato, ma sembrava lui si fosse sul serio innamorato di me.”
Si accese la sigaretta ed Harry dalla cabina dove stava urinando, riuscì a sentire il rumore dell’accendino. Uscì dopo poco e si avvicinò ai lavamano prendendo un po’ di sapone per pulirsi le mani, poi guardò Zayn dallo specchio con aria turbata. Il moro si spostò dalla parete e gli si avvicinò cincendogli da dietro la vita, con una sola mano, e poggiò il mento sulla sua spalla. “Non so cosa voglia, ma stai sicuro che qualsiasi cosa sia, non gliela darò.” Harry annuì e calò leggermente il capo sulla sinistra poggiandolo contro il suo, poi chiuse l’acqua e Zayn gli diede di fuggita un bacio sul collo. Uscirono dai bagni della discoteca e ripercorrendo la stessa strada per tornare alla sala, trovarono Blaze sui divanetti da solo che muoveva nervosamente la gamba. Harry lo indicò a Zayn che nonostante vedesse l’amico un po’ preso male, non lasciò la mano di Harry. “Blaze, che hai?” l’altro alzò il viso e con lo stesso fece un cenno verso la fine dei divanetti dove Riley si dava da fare con un ragazzo dai capelli rossastri. Zayn lo guardò disgustato e poi riportò gli occhi su Blaze che diventò paonazzo. “Eddai, chi se ne frega. Conosciamo tutti Riley..” lasciò la mano di Harry sedendosi accanto all’amico. “E’ diverso quando provi qualcosa, tu provi qualcosa no? Si vede come guardi Harry, lui non lo nota nemmeno.” Blaze alzò per un attimo gli occhi su Harry che era rimasto in piedi di fronte ai due ed Harry dovette deglutire un groppo che era diventato fin troppo grande e pesante. Si allontanò dai ragazzi e Blaze guardò Zayn con un espressione alla ‘cosa sta facendo?’ e Zayn gli rispose con altra e tanta espressione alla ‘lascialo fare.’ .. qualunque cosa fosse.
Si fece spazio tra tavolini, e la musica assordante gli faceva credere che nella sua testa ci fossero enormi tamburi che battevano ferocemente. L’aria si fece insostenibile e ormai, fattasi una certa ora, c’erano solo ragazzi drogati da ogni parte e chi faceva sesso da un'altra, erano pochi quelli ancora ballavano, e ballavano. Si avvicinò a Riley toccandogli la spalla. “Possiamo parlare?” – “Sono occupato.” – “Beh, chi se ne frega.”
Harry assunse un espressione seria e Riley si strofinò un occhio, allontanandosi dal ragazzo. “Sei un coglione” Riley scosse il capo e guardò Harry. “Io sono cosa?” - “Un coglione.” Ripetè Harry con fare convinto, poi continuò. “Perché gli fai questo?” l’altro sbadigliò, ma capì subito a chi si stesse riferendo Harry. “Non puoi restarne fuori e basta?” – “No perché ci sta male. Dovresti vedere com’è conciato.” – “Beh tu non sei nessuno per fare il giudice di guardia.” “E tu non sei nessuno per trattare così una persona. Ti ama, e che ti importi o no se almeno vuoi fare la troia, non farlo avanti i suoi occhi.” Blaze si alzò e Riley da lontano notò il modo in cui Zayn lo strinse. Gli voleva bene e dalla stretta, ne era visibile. Perché non poteva più stringere Riley in quel modo? Cosa c’era che non andava più tra Zayn e Riley e soprattutto di chi era la colpa? Si passò una mano tra i capelli non appena Harry tornò dai due, e con passo avanzato li raggiunse, Riley. “Mi dispiace, Blaze.” L’amico si voltò chiudendosi nella giacca. “Dispiace più a me.” Poi annuì triste ed uscì fuori dal locale insieme Zayn ed Harry. Cosa fece Zayn? Non lo guardò nemmeno. Arrivarono tutti e tre alla macchina di Zayn e Blaze li salutò ringraziandoli per non aver lasciato che la sua serata finisse in modo peggiore. Zayn gli sorrise ed Harry lo lasciò con una stretta di mano. Finalmente c’era .. aria. Harry respirò di nuovo e la cosa gli sembrò quasi incredibile. Si sedette nell’auto e sospirò. “Come fate a respirare lì sotto?” Zayn rise e chiuse lo sportello. “Ci sei riuscito, dopo un po’ ci si abitua.” Harry lo guardò arricciando il naso. “Non mi starai chiedendo di abituarmici” entrambi risero. “Può darsi.” Calò di poco i finestrini ed Harry mise le mani nelle tasche. Erano le due e si sarebbero sicuramente fermati a mangiare un cornetto o qualcosa simile. “Aspetta, aspetta.” Harry si spinse in avanti staccandosi dallo schienale e cominciò a cercare nel cappotto e nei jeans. “Cosa? Che hai perso?” Harry guardò Zayn scocciato. “Credo di aver dimenticato la carta d’identità al PR per entrare.” Sbuffò sonoramente e Zayn sogghignò. “Faccio subito.” Si avvicinò verso il viso del ragazzo facendogli cenno di volere un bacio, il ragazzo lo accontentò baciandolo dolcemente, facendo schioccare le labbra, poi gli sorrise. Harry uscì dall’auto e si calò verso il finestrino per metà aperto e “Tieni il cellulare vicino.” Gli disse quasi come avesse avuto una premonizione. Zayn fece un espressione pensierosa, poi guardò il ragazzo allontanarsi, ed intanto prese la radio mettendola sulla stazione Virgin Radio. Abbassò il volume e fischiettò il motivetto della canzone che stavano dando.
Harry arrivò nuovamente alle porte del nightclub, scese le gradinate ed arrivò a bancone d’entrata. “Mi scusi, credo di aver dimenticato la carta d’identità.” Poi continuò dopo un cenno del PR con “Harry Styles.” Per fare in modo che il ragazzo trovasse il suo documento. Si guardò in torno per un po’ nel mentre che attendeva di ritirare la sua carta, notò Riley seduto su un divanetto con un bicchiere trasparente tra le mani. Fissava il fondo di questo, pensando chissà a cosa. Sorrise gentilmente al giovane che gli restituì finalmente la sua carta d’identità e poi si avvicinò a Riley. “Hey.” Disse standogli di fronte. L’altro alzò il viso e al “Stai bene?” di Harry, fece di si con un cenno del capo. “A me non sembra. Dai vieni..” gli si avvicinò di più intento nel prendergli il braccio e aiutarlo a mettersi in piedi. Magari lo avrebbe tirato fuori da quella sala piena di fumo e anidrite carbonica e lo avrebbe riaccompagnato a casa insieme a Zayn.. o almeno così sperava le cose andassero. Non appena gli toccò il braccio, Riley lo spinse e si alzò posizionandosi avanti a lui, così vicino da potersi specchiare nei suoi occhi. “Sei impazzito? Sto solo cercando di aiuta-“ non riuscì a finire, che il ragazzo lo colpì dritto sul naso. Nessuno se ne accorse, così Riley lo spinse fuori. “Sai quante volte è venuto Zayn da me quando ne aveva bisogno?” Harry si manteneva il naso che cominciò a sanguinaree si poggiò contro il muro. “Non ti ho chiesto nulla.” Harry sembrava non voler fare la parte della vittima; se c’era una cosa che aveva imparato da Zayn era: mai sottovalutarsi.
“Ah, vieni anche a fare lo spiritoso?”lo colpì ancora facendogli battere la testa contro il muro. Harry rise e deglutì. “Sei solo ubriaco.” A quest’ultima affermazione, Riley tornò di colpo verso Harry che nel frattempo aveva messo la mano nei jeans per prendere il cellulare. “Io sarò anche ubriaco, ma a Lui ci penso ancora.” Poi si allontanò e teneva un’ espressione da persona a pezzi. Sembrava quasi volesse piangere, ed Harry non riuscì ancora a realizzare quello che stava succedendo. Cliccò sul tasto delle chiamate e riuscì a chiamare Zayn, prima che l’altro gli facesse finire il cellulare per terra.
“Ridammelo, Harry. Ridammi Zayn.” Il riccio scivolò contro il muro sedendosi per terra e strinse gli occhi dal dolore che cominciò a sentire a causa del naso che prese a sanguinare più velocemente.“Non hai pensato per un momento che se non sta più con te è per qualche motivo valido? Non sei un santo, Riley.” Riley si passò una mano tra i capelli e poi in viso, notando quanto stava sudando. Poi tirò su col naso e non disse niente più.“Se lo ami davvero, devi lasciarlo vivere.. con qualsiasi persona lui scelga di farlo.” In quel momento arrivò Zayn che si affrettò ad avvicinarsi ad Harry e a farlo alzare.“Stai bene?” l’altro fece di si col capo, e Zayn si avvicinò a Riley.“Ma che ti è saltato in mente?” il tonoda persona incazzata quale era, di Zayn, fece allarmare Harry che gli si avvicinò fermandolo per il braccio. “E’ solo ubriaco, io sto bene Zayn, davvero.” Zayn indietreggiò a causa della presa di Harry e lo puntò col dito. “Non farti piu vedere Riley.” Esclamò il moro prima di uscire dal locale. Arrivarono alla macchina ed Harry cercò nel cruscotto un paio di fazzoletti che poi portò sotto al naso. Tenne il capo alto mentre Zayn cominciò a guidare senza dire una parola. Harry pensò che tutto quel silenzio era abbastanza imbarazzante, alla fine anche se aveva un naso rotto, non se l’era presa così tanto. Si decise ad aprire un argomento. “Ci fermiamo a prendere qualcosa?” disse guardando il ragazzo di sottecchi che teneva la mano salda sul cambio marce. Lui la guardò per quanto potette, poi allontanò il fazzoletto dalla mano e vide che il naso aveva smesso di sanguinare. Portò la mano su quella di Zayn che era teso quanto innervosito, e al suo toccò sembro cambiare radicalmente umore. “Eddai.. ti riprendi?” gli chiese Harry con tono dolce, poi si fermarono nel parcheggio di un ospedale e Zayn lo guardò. “Mi dispiace, non avrei dovuto lasciarti andare da solo.” Annuì sinceramente dispiaciuto e triste, ma Harry gli sorrise accarezzandogli il viso. “E’ tutto apposto, era solo ubriaco..” Zayn spense l’auto e lo guardò. “Che cosa ti ha detto?” Harry scosse il capo. “Non ha importanza, perché siamo qui?” disse dando un occhiata al posto. “Un piccolo controllo, sono preoccupato.” Ma il riccio rise e “Sto bene, davvero.” Zayn gli sorrise convincendosi delle parole del suo.. ragazzo. Non vedeva l’ora di pensarla così, sentì Harry chiamarlo ancora. “Sto preparando un saggio per la finale di una gara alla quale sto partecipando, e se vinco mi daranno una borsa di studio e andrò in California.” Gli confidò allora lui. Zayn lo guardò male. “Cosa significa che andrai in California?” l’altro gli prese la mano.“ Significa che farò questo viaggio per una settimana di lezioni con un professore di hip hop e danza moderna di altissimo livello e.. tu verrai con me.” “Puoi portare qualcuno?” Harry fece di si col capo. “Mia madre capirà. Allora, ti va di venire?” Zayn sembrò pensarci su poi gli sorrise.“E’.. grandioso. Una vacanza, in California. Con te, poi. Grandioso, davvero. Si.. mi va.”
 
Arrivarono a casa di Zayn alle ore 3.00 passate del mattino, e in casa di Zayn c’era soltanto sua sorella che già dormiva. I suoi genitori erano andati a trovare degli zii che vivevano all’altro del posto e probabilmente rimasero lì per la notte. “Resta pure nel salotto, io faccio una doccia al piano di sotto e poi andiamo di sopra.” Harry annuì sorridendo e attraversò l’ingresso guardando Zayn andare dall’altra parte della casa. Si avvicinò nel salotto e guardò lo spazio dove qualche sera prima ci misero un Twister e giocarono fino allo sfinimento, lo stesso posto dove poi ebbero la loro prima volta insieme. Per Harry, la prima volta in assoluto. Sorrise rimembrando e poi si adagiò sul divano. Si guardava attorno e una foto di famiglia particolarmente vecchia, attirò la sua attenzione tanto da farlo alzare di nuovo dal divano. Delle piccole foto incorniciate erano sopra un mobile in mogano antico, ai suoi genitori non piacevano le case moderne come a sua madre, ne tanto meno l’arredamento. Fatto sta che il loro stile cadeva sull’Old. Prese in mano la foto che lo incuriosì e notò il modo in cui Zayn non era assolutamente cambiato a 10 anni di distanza da quella foto, poi la poggiò nuovamente sul mobile e tra questi notò delle carte, documenti. In un primo momento cercò di non intrigarsi, sarebbe potuto essere qualsiasi tipo di documento, da una questione economica, ad una qualsiasi questione familiare. Poi notò il nome di un’ ospedale e subito dopo – Paziente: Zayn Jawaad Malik. –
Prese la carta e cominciò a leggere.

La morte per overdose da eroina avviene fondamentalmente per ipossia cerebrale: in altre parole la depressione del respiro provoca una mancato arrivo di ossigeno al cervello. Naturalmente se questa riduzione di ossigeno è molto intensa avviene la morte, se invece la riduzione (magari perché la depressione respiratoria non è completa) è mono intensa si possono avere dei danni al cervello senza che avvenga la morte.

A cosa serviva ai Malik una spiegazione su cosa fosse l’Overdose? E perché mai sotto il nome di Zayn? Non voleva pensarci nemmeno per un attimo che Zayn potesse essere anche minimamente malato di questo, si portò una mano sul viso e cercò di trattenere un qualsiasi tipo di crisi nervosa. Si poggiò contro la poltroncina non riuscendo più a reggersi in piedi; sentiva che le gambe non riuscivano più a reggere il suo peso, o comunque il peso che sentiva dentro. Si dovette sedere mentre si coprì la bocca con un palmo di mano, non avendo parole. I pensieri facevano lotta tra di loro, e quasi sembrò mancargli l’aria. In quel momento Zayn uscì dal bagno avvolto nel suo accappatoio. “Spero tu abbia mangiato qualcosa, se avevi fa-“ non riuscì a finire la frase che trovò Harry seduto sulla poltrona con a fianco quelle carte d’ospedale. “Che cosa..” chiuse per un attimo gli occhi come se all’apertura per un attimo potesse trovare davanti un'altra scena. “Perché non me l’hai detto?”       

"Harry makes me happy."     

                                                                                                                                  

  
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