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Autore: _Lou    08/05/2012    17 recensioni
Dopo la perdita del padre Emily non fa altro che cambiare paese, in questo modo ha imparato i propri sistemi di autodifesa, come per esempio non affezionarsi alle persone, ed esser sempre scontrosa e diffidente con tutti. Qualcosa cambia però quando un irlandese biondo le presente i suoi due migliori amici, Louis e Liam.
Emily cerca di non dargli corda, ma quei tre sono troppo buffi e simpatici per poterli odiare; poco dopo incontra anche Zayn ed Harold che sono più i cattivi della situazione. Non capisce perché tutti e cinque si sono separati, siccome da piccoli avevano una grandiosa amicizia di cui tutti narrano, poi capisce, di mezzo c'era una ragazza e loro si separarono.
I giorni passano, ed Emily è sempre più affascinata da Zayn ed Harold, così come il suo cuore è rapito da un Louis confuso che vaga tra l'amicizia e l'amore.
Insieme, tutti e sei saranno costretti a lavorare per un concorso canoro, riusciranno a far pace?.
Ed Emily resterà?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La festa.

 

Ero su di giri per la festa di stasera; d’altronde chi non lo sarebbe stato? Una festa da Zayn Malik, Dio quant’era sexy.
“Ciao Emily!” Mi salutò animatamente Niall, che mi aveva tenuto il posto. Mi sedetti accanto a lui, sorridendogli. Ormai le mie barriere stavano cadendo e già mi ero anche affezionata;
“latino ci ha dato dei compiti??” Ero in panico, odiavo latino e le mie traduzioni erano sempre insensate.
Purtroppo però questa era una di quelle scuole dove si entrava anche il sabato
“Si, oggi c’è il compito.” Lo guardai qualche secondo mettendomi a ridere, scherzo di cattivo gusto.
“Emily, non sto scherzando.” Il suo viso era serio, cazzo. Avevo due alternative: studiare o pregare.
Fortunatamente latino c’era in quarta ora, subito dopo l’intervallo.
“.. Sia benedetto in cielo, come in terra..” Dovevo pregare per ore e ore così magari la prof sarebbe morta,
“non penso serva a qualcosa” mi interruppe l’irlandese mentre scendevamo dal pullman.
“Perché fa la cantilena?” Chiese spaventato Liam al biondo, considerandomi una pazza.
“Anche Louis prega da stamattina.” Commentò Danielle guardandoci stranita.
“Anche tu hai appena saputo del compito di latino?” Gli occhi Lou sembravano cercarmi, e la parola latino sulle sue labbra sembrava la parola più bella del mondo; Dio se era sexy.
“Già, forse se preghiamo in due la professoressa schiatta.” Costatò lui, che faceva? Ora leggeva anche nel pensiero. La campanella d’inizio  suonò e noi dovemmo correre in classe; stano non avevo visto ne Harry, ne Zayn. Prima ora, fisica con Danielle. Ci sedemmo vicino, lei era davvero simpatica e mi piaceva. Poco dopo davanti a noi si sedette Harold, la riccia vicino a me lo fulminò con lo sguardo ma lui non le diete molto conto.
“Mi racconti meglio il fatto di Lou ed Harry?” Sussurrai stando sempre attenta al professore, stupido vecchio.
“Harry e Louis si conoscono da piccoli e si volevano davvero molto bene, volevano sposarsi a circa otto anni! A volte sembravano froci, ma insieme erano bellissimi! Louis aveva una ragazza,lui era innamorato di lei,ma quando un giorno Louis tornò a casa trovò Harry avvinghiato a lei. Louis cercò spiegazioni, ma il riccio non parlò e Zayn ci definì cani; da quel giorno per Lou quei due sono morti.” Concluse lei alzando la voce sull’ultima parola per farsi sentire da Styles che andò al bagno. Lo seguii. Aveva il viso arrossato, entrò subito nel bagno per sciacquarsi l viso. Forse piangeva.
“Harry?” Si girò  verso di me, asciugandosi con la maglia il viso. Aveva persino gli occhi lucidi.
“Che c’è?” Un po’ brusco mi venne vicino, incastonò i miei occhi nei sui d’un verde brillante; sentivo il fiato venirmi a mancare.
“Piangevi?” Sussurrai fin troppo presa dalla sua bellezza; aveva delle mani così grandi, e allo stesso tempo morbide, quelle mani avrebbero fatto carezze da sogno.
“No. Io non piango.” Un ghigno sadico sul volto, ma era chiaro che mentiva. Lo lasciai nel bagno, andandomene, ma mi bloccò i polsi.
“E stata lei a saltarmi addosso!” Urlò il riccio con voce supplichevole, volevo riempirlo d’amore invece andai di nuovo in classe. La lezione era quasi finita.
Ero seduta vicino a Louis, Niall ripassava freneticamente, Liam e Danielle si scambiavano baci porta fortuna, Zayn si specchiava ed Harry ricopiava le ultime cose. La prof entrò e ci fece subito copiare il testo da tradurre, cazzo era peggio dell’arabo.
“Sta sera mettiti delle mutandine carine.” Mi sussurrò Louis con un espressione da pervertito, gli diedi un colpetto e iniziamo a ridere come pazzi attirando su di noi sguardi indiscreti. Ci ammutolimmo e cominciammo a tradurre, per fortuna Lou aveva dei bigliettini nel dizionario e riuscimmo a strappare la sufficienza.
“Un brindisi alla mia fantastica compagna di banco!” Urlò Lou scendendo dal tavolo –da dove aveva fatto il brindisi- per abbracciarmi. Era veramente un pazzo.
Finalmente le ore di lezione erano finite, siccome era sabato posai tutti i libri nell’armadietto, ma una bustina azzurra attirò il mio sguardo. Presi in mano l’involucro colorato sorridendo come una deficiente alla vista dell’ultimo volume di Shugo Chara ed un bigliettino: ‘questo è il fumetto, ora voglio il bacio.’ Stupido Harry, pensai tornando a casa con il cuore che sembrava esser impazzito.

Indossai un abito blu e delle ballerine del medesimo colore; misi solo un po’ di lucidalabbra e mascara ed ero pronta per uscire. Nn avvertii mamma, lei era nel suo antro –la cucina- a preparare chissà quale dolce, l’avrei rivista solo dopo qualche settimana per dirmi che ce ne saremo dovute andare. Il telefonino  vibrò, un messaggio.
                                                             Ti aspettiamo xx.
                                                                             Zayn.’

Non sapevo come facesse ad avere il mio numero, ma il suo messaggio mi mandò in crisi. Zayn sapeva che fra po’ sarei dovuta stare a casa sua, mentre Louis mi aspettava invece a casa sua. Sarei rimasta solo dieci minuti dal moro, e non un minuto di più. Casa Malik era gigante, ma non c’era gente; entrai timorosa subito accolta da uno Zayn in smoking,  non me lo ricordavo così bello.
“Wow.” Esclamò lui invitandomi d entrare, un parquet lucido ed un Harold tutto in tiro erano pronti ad accogliermi.
“Scusate ma gli altri?” La casa era praticamente vuota, c’eravamo solo noi tre.
“Festa privata!” Esclamò Harry dandomi un bicchiere di non so cosa; non mi soffermai su cos’era e bevvi. Dopo solo qualche secondo  ci ritrovammo uno sopra l’altro nel vago tentativo di  giocare a twist, fortunatamente girava in automatico, e potemmo giocare tutti e tre.
“Ha detto poggia la mano sulla tetta blu?” Commentò ridendo Styles; come poteva davvero aver rubato la ragazza a Lou?
“Emily sposta la gamba lì.” Continuò Malik con un sorriso stampato sul volto. Difatti la mia posizione non era delle migliori, ma mi stavo divertendo un casino. La voce di Luca e Alessandro Aleotti riempì tutta la casa, il mio cellulare squillava urlando  a squarcia gola ‘due su due’, corsi a rispondere facendo cadere tutti.
“Emily dove sei??” Urlò Danielle per il troppo casino in sottofondo.
“Ora arrivo.” Un po’ scocciata attaccai, io volevo bene a loro, ma ora volevo stare con quei due sclerati.
Li salutai frettolosi senza neanche fargli capire un cazzo.
“Ma dove vai?” Urlò Harry  da lontano, volevo rimanere con lui.
“All’ospedale da mia nonna.” Ok, una scusa pietosa, ma era anche l’unica che era uscita fuori dal mio cervello sotto stress. Casa Tomlinson era piena di  persone, c’era la musica a palla, e da per tutto c’erano birre o alcool. Erano anche tutti in mutande.
“Emily tra un po’ si va!” Mi salutò Liam mostrando un fisicaccio; stava bene in mutande però.
“Dove si va?” Chiesi a Danielle un po’ confusa, che mostrava un intimo giallo che le stava benissimo; nel frattempo cercavo gli altri. Sicuramente l’irlandese era al buffet.
“In piscina!” Commentò lei mentre si sistemava i capelli, era così bella.
“Da quando Lou ha una piscina?” Ridevo come una matta, quel ragazzo mi faceva seriamente paura, era un pazzo, pazzo, pazzo, e sexy.
“Il mio vicino ce l’ha!” Esclamò il moro mettendomi una mano sui fianchi, era bellissimo; mostrava le mutande di Bugs Bunny e una pancetta appena percettibile che ispirava coccole. Non mi spogliai, ma li seguii nella casa del vicino, senza però incontrare Niall. Anche se il posto era pieno di gente Louis con un solo sguardo era capace di isolarci da tutti.
Io sedevo sui bordi della piscina, lui era in ginocchio dietro di me nel tentativo di spogliarmi, ridevo e gli davo un colpetto; pervertito. Mi piaceva stare con lui, mi sentivo come se lui fosse la mia casa fissa che in realtà non avevo, fra le sue braccia ero al sicuro. Amavo il mio posto accanto al suo.
Però, ci conoscevamo da pochissimi giorni e forse mi stavo immaginando tutto.
“Qual è il tuo colore preferito?" Mi chiese cercando il mio sguardo,  io non volevo incontrare il suo o ne sarei rimasta imprigionata. Ciò che provavo per lui era molto differente dai sentimenti che mi suscitavano Zayn e Harry. Zayn era bello, Harry era praticamente perfetto, Ma Louis  era l’unica persona che riusciva ad alternarsi da premuroso-saggio, a malato mentale.
“L’azzurro!” Risposi schizzandolo facendolo sorridere.
“Il mio è il rosso.” Continuò buttandomi in piscina, gli presi la caviglia e lo trascinai con me, tolsi il vestito mi era d’intralcio, gli saltai sulle spalle e iniziai a colpirgli la testa. Lui scoppiò a ridere, mi bloccò le mani, e non so come eravamo vicinissimi; le nostre labbra si sfioravano e la testa non faceva altro che girarmi.
“Chi è Louis William Tomlinson?” Chiese una poliziotta in modo autorevole, era veramente carina. Il pazzo si alzò, prese delle noccioline e la portò in un angolo. Ora avrebbe anche corrotto la polizia?
Nel frattempo Liam fu coinvolto in una rissa, erano stati Harry e Zayn a chiamare la polizia; io mi nascosi sotto il tavolo: loro sapevano che ero all’ospedale da mia nonna. Louis corse da Liam, la poliziotta era sistemata.
“Cazzo volete?! Andatevene.” Urlò Liam avvicinandosi in malo modo a Zayn.
“Ma guarda chi si rivedono? Due fantasmi.” Urlò Louis buttandosi su Harry. Danielle si mise in mezzo;
“Emily dammi una mano!”Urlò la riccia facendomi uscire allo scoperto, Styles e Malik si bloccarono alla mia vista, ero molto diversa da poco prima, niente più abitino solo intimo bagnato.
“Non eri da tua nonna?” Azzardò Zayn accarezzandosi la cresta.




Eccomi qua!
Che ne pensate?
Vorrei ringraziare: Tatti, Cylan, Mimz, itscactus e Cloe
che mi hanno recensito *O* E chiunque altro abbia letto U.U
Ma quanto è stato tenero Harold quando si è messo a ‘piangere’ ricordando i vecchi ricordi(?)
Alla prossima gente. <3

  
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