La
festa.
Ero su di giri
per la festa di
stasera; d’altronde chi non lo sarebbe stato? Una festa da
Zayn Malik, Dio
quant’era sexy.
“Ciao Emily!” Mi salutò animatamente
Niall, che mi aveva tenuto il posto. Mi
sedetti accanto a lui, sorridendogli. Ormai le mie barriere stavano
cadendo e
già mi ero anche affezionata;
“latino ci ha dato dei compiti??” Ero in panico,
odiavo latino e le mie
traduzioni erano sempre insensate.
Purtroppo però questa era una di quelle scuole dove si
entrava anche il sabato
“Si, oggi c’è il compito.” Lo
guardai qualche secondo mettendomi a ridere,
scherzo di cattivo gusto.
“Emily, non sto scherzando.” Il suo viso era serio,
cazzo. Avevo due
alternative: studiare o pregare.
Fortunatamente latino c’era in quarta ora, subito dopo
l’intervallo.
“.. Sia benedetto in cielo, come in terra..” Dovevo
pregare per ore e ore così
magari la prof sarebbe morta,
“non penso serva a qualcosa” mi interruppe
l’irlandese mentre scendevamo dal
pullman.
“Perché fa la cantilena?” Chiese
spaventato Liam al biondo, considerandomi una
pazza.
“Anche Louis prega da stamattina.”
Commentò Danielle guardandoci stranita.
“Anche tu hai appena saputo del compito di latino?”
Gli occhi Lou sembravano
cercarmi, e la parola latino sulle sue labbra sembrava la parola
più bella del
mondo; Dio se era sexy.
“Già, forse se preghiamo in due la professoressa
schiatta.” Costatò lui, che
faceva? Ora leggeva anche nel pensiero. La campanella d’inizio suonò e noi
dovemmo correre in classe; stano
non avevo visto ne Harry, ne Zayn. Prima ora, fisica con Danielle. Ci
sedemmo
vicino, lei era davvero simpatica e mi piaceva. Poco dopo davanti a noi
si
sedette Harold, la riccia vicino a me lo fulminò con lo
sguardo ma lui non le
diete molto conto.
“Mi racconti meglio il fatto di Lou ed Harry?”
Sussurrai stando sempre attenta
al professore, stupido vecchio.
“Harry e Louis si conoscono da piccoli e si volevano davvero
molto bene,
volevano sposarsi a circa otto anni! A volte sembravano froci, ma
insieme erano
bellissimi! Louis aveva una ragazza,lui era innamorato di lei,ma quando
un
giorno Louis tornò a casa trovò Harry avvinghiato
a lei. Louis cercò
spiegazioni, ma il riccio non parlò e Zayn ci
definì cani; da quel giorno per
Lou quei due sono morti.” Concluse lei alzando la voce
sull’ultima parola per
farsi sentire da Styles che andò al bagno. Lo seguii. Aveva
il viso arrossato,
entrò subito nel bagno per sciacquarsi l viso. Forse
piangeva.
“Harry?” Si girò
verso di me,
asciugandosi con la maglia il viso. Aveva persino gli occhi lucidi.
“Che c’è?” Un po’
brusco mi venne vicino, incastonò i miei occhi nei sui
d’un
verde brillante; sentivo il fiato venirmi a mancare.
“Piangevi?” Sussurrai fin troppo presa dalla sua
bellezza; aveva delle mani
così grandi, e allo stesso tempo morbide, quelle
mani avrebbero fatto carezze da sogno.
“No. Io non piango.” Un ghigno sadico sul volto, ma
era chiaro che mentiva. Lo
lasciai nel bagno, andandomene, ma mi bloccò i polsi.
“E stata lei a saltarmi addosso!” Urlò
il riccio con voce supplichevole, volevo
riempirlo d’amore invece andai di nuovo in classe. La lezione
era quasi finita.
Ero seduta vicino a Louis, Niall ripassava freneticamente, Liam e
Danielle si
scambiavano baci porta fortuna, Zayn si specchiava ed Harry ricopiava
le ultime
cose. La prof entrò e ci fece subito copiare il testo da
tradurre, cazzo era
peggio dell’arabo.
“Sta sera mettiti delle mutandine carine.” Mi
sussurrò Louis con un espressione
da pervertito, gli diedi un colpetto e iniziamo a ridere come pazzi
attirando
su di noi sguardi indiscreti. Ci ammutolimmo e cominciammo a tradurre,
per
fortuna Lou aveva dei bigliettini nel dizionario e riuscimmo a
strappare la
sufficienza.
“Un brindisi alla mia fantastica compagna di
banco!” Urlò Lou scendendo dal
tavolo –da dove aveva fatto il brindisi- per abbracciarmi.
Era veramente un
pazzo.
Finalmente le ore di lezione erano finite, siccome era sabato posai
tutti i
libri nell’armadietto, ma una bustina azzurra
attirò il mio sguardo. Presi in
mano l’involucro colorato sorridendo come una deficiente alla
vista dell’ultimo
volume di Shugo Chara ed un bigliettino: ‘questo
è il fumetto, ora voglio il bacio.’
Stupido Harry, pensai tornando a casa
con il cuore che sembrava esser impazzito.
Indossai un abito blu e delle ballerine del medesimo colore; misi solo
un po’
di lucidalabbra e mascara ed ero pronta per uscire. Nn avvertii mamma,
lei era
nel suo antro –la cucina- a preparare chissà quale
dolce, l’avrei rivista solo
dopo qualche settimana per dirmi che ce ne saremo dovute andare. Il
telefonino vibrò,
un messaggio.
‘ Ti aspettiamo xx.
Zayn.’
Non sapevo
come facesse ad avere il mio numero, ma il suo messaggio mi
mandò in crisi.
Zayn sapeva che fra po’ sarei dovuta stare a casa sua, mentre
Louis mi aspettava
invece a casa sua. Sarei rimasta solo dieci minuti dal moro, e non un
minuto di
più. Casa Malik era gigante, ma non c’era gente;
entrai timorosa subito accolta
da uno Zayn in smoking, non me lo
ricordavo così bello.
“Wow.”
Esclamò lui invitandomi d entrare, un parquet lucido ed un
Harold tutto
in tiro erano pronti ad accogliermi.
“Scusate ma
gli altri?” La casa era praticamente vuota,
c’eravamo solo noi tre.
“Festa
privata!” Esclamò Harry dandomi un bicchiere di
non so cosa; non mi
soffermai su cos’era e bevvi. Dopo solo qualche secondo
ci ritrovammo uno sopra l’altro nel vago
tentativo di giocare a twist,
fortunatamente girava in automatico, e potemmo giocare tutti e tre.
“Ha detto
poggia la mano sulla tetta blu?” Commentò ridendo
Styles; come poteva
davvero aver rubato la ragazza a Lou?
“Emily sposta
la gamba lì.” Continuò Malik con un
sorriso stampato sul volto.
Difatti la mia posizione non era delle migliori, ma mi stavo divertendo
un
casino. La voce di Luca e Alessandro Aleotti riempì tutta la
casa, il mio
cellulare squillava urlando a squarcia
gola ‘due su due’, corsi a rispondere facendo
cadere tutti.
“Emily dove
sei??” Urlò Danielle per il troppo casino in
sottofondo.
“Ora
arrivo.” Un po’ scocciata attaccai, io volevo bene
a loro, ma ora volevo
stare con quei due sclerati.
Li salutai frettolosi
senza neanche fargli capire un cazzo.
“Ma dove
vai?” Urlò Harry da lontano,
volevo rimanere con lui.
“All’ospedale
da mia nonna.” Ok, una scusa pietosa, ma era anche
l’unica che
era uscita fuori dal mio cervello sotto stress. Casa Tomlinson era
piena
di persone, c’era la musica a palla, e
da per tutto c’erano birre o alcool. Erano anche tutti in
mutande.
“Emily tra un
po’ si va!” Mi salutò Liam mostrando un
fisicaccio; stava bene in
mutande però.
“Dove si
va?” Chiesi a Danielle un po’ confusa, che mostrava
un intimo giallo
che le stava benissimo; nel frattempo cercavo gli altri. Sicuramente
l’irlandese era al buffet.
“In
piscina!” Commentò lei mentre si sistemava i
capelli, era così bella.
“Da quando
Lou ha una piscina?” Ridevo come una matta, quel ragazzo mi
faceva
seriamente paura, era un pazzo, pazzo, pazzo, e sexy.
“Il mio
vicino ce l’ha!” Esclamò il moro
mettendomi una mano sui fianchi, era
bellissimo; mostrava le mutande di Bugs Bunny e una pancetta appena
percettibile che ispirava coccole. Non mi spogliai, ma li seguii nella
casa del
vicino, senza però incontrare Niall. Anche se il posto era
pieno di gente Louis
con un solo sguardo era capace di isolarci da tutti.
Io sedevo sui bordi
della piscina, lui era in ginocchio dietro di me nel
tentativo di spogliarmi, ridevo e gli davo un colpetto; pervertito. Mi
piaceva
stare con lui, mi sentivo come se lui fosse la mia casa fissa che in
realtà non
avevo, fra le sue braccia ero al sicuro. Amavo il mio posto accanto al
suo.
Però, ci
conoscevamo da pochissimi giorni e forse mi stavo immaginando tutto.
“Qual
è il tuo colore preferito?" Mi chiese cercando il mio sguardo,
io non volevo incontrare il suo o ne sarei
rimasta imprigionata. Ciò che provavo per lui era molto
differente dai
sentimenti che mi suscitavano Zayn e Harry. Zayn era bello, Harry era
praticamente perfetto, Ma Louis era
l’unica persona che riusciva ad alternarsi da
premuroso-saggio, a malato mentale.
“L’azzurro!”
Risposi schizzandolo facendolo sorridere.
“Il mio
è il rosso.” Continuò buttandomi in
piscina, gli presi la caviglia e lo
trascinai con me, tolsi il vestito mi era d’intralcio, gli
saltai sulle spalle e
iniziai a colpirgli la testa. Lui scoppiò a ridere, mi
bloccò le mani, e non so
come eravamo vicinissimi; le nostre labbra si sfioravano e la testa non
faceva
altro che girarmi.
“Chi
è Louis William Tomlinson?” Chiese una poliziotta
in modo autorevole, era
veramente carina. Il pazzo si alzò, prese delle noccioline e
la portò in un
angolo. Ora avrebbe anche corrotto la polizia?
Nel frattempo Liam fu
coinvolto in una rissa, erano stati Harry e Zayn a
chiamare la polizia; io mi nascosi sotto il tavolo: loro sapevano che
ero
all’ospedale da mia nonna. Louis corse da Liam, la poliziotta
era sistemata.
“Cazzo
volete?! Andatevene.” Urlò Liam avvicinandosi in
malo modo a Zayn.
“Ma guarda
chi si rivedono? Due fantasmi.” Urlò Louis
buttandosi su Harry.
Danielle si mise in mezzo;
“Emily dammi
una mano!”Urlò la riccia facendomi uscire allo
scoperto, Styles e Malik
si bloccarono alla mia vista, ero molto diversa da poco prima, niente
più
abitino solo intimo bagnato.
“Non eri da
tua nonna?” Azzardò Zayn accarezzandosi la cresta.
Eccomi qua!
Che ne pensate?
Vorrei ringraziare: Tatti, Cylan, Mimz, itscactus e Cloe
che mi hanno recensito *O* E chiunque altro abbia letto U.U
Ma quanto è stato tenero Harold quando si è messo
a ‘piangere’ ricordando i
vecchi ricordi(?)
Alla prossima gente. <3