Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _LostinLove    08/05/2012    2 recensioni
Eccoci, Marta è riuscita a rivivere di nuovo il sogno con le sue due migliori amiche: sta tornando a milano, reincontrerà i One Direction e avrà a che fare con questioni d'amore.
[è la seconda storia di una serie] :3
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Sognare Con Voi A Milano E' Più Facile'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Scesi di corsa dal pulmino, con le due valigie appresso. Molti altri miei compagni di coro mi seguirono mentre correvo verso l'atrio di quella scuola. era lì il ritrovo, alle otto di sera, subito dopo l'atterraggio dell'aereo, per dividere i ragazzi e dirigerli verso le famiglie che le ospitavano. beh, io sapevo con chi dovevo andare. ero l'unica che venivo ospitata dalla famiglia, ed ero felicissima perchè gli organizzatori ci avevano permesso di "scegliere" un po'. e quando avevamo saputo con chi stavamo facendo lo scambio io ero letteralmente impazzita.
La porta si aprì automaticamente e mi fiondai dentro. l'atrio era pieno di famiglie, molti genitori che stringevano i propri figli. io mi fermai solo per cercare i suoi occhi e quando incrociammo i nostri sguardo lasciai le mie valigie dov'erano. corsi incontro a nicole e lei si avvicinò a me. sembravamo ancora una volta due bambine. ma non ci vedevamo da un anno, e questa volta ci saremmo frequentate di più. e io mi sentivo volare talmente ero felice, e lei aveva un sorriso a 4378356 denti che non riusciva a togliersi dal volto. quando lasciai l'abbraccio, con qualche difficoltà, lei si scansò per lasciare il posto ad un altra figura: morgana. i miei occhi si riempirono di lacrime, poichè non contavo proprio di vederla prima di due giorni siccome aveva detto di essere andata in vacanza. le saltai addosso piangendo mentre lei rideva. nicole scoppiò a ridere e si intrufolò tra di noi. poi facemmo un enorme abbraccio di gruppo.
"ehm, ragazze? forse dovreste ascoltare."; ci avvisò la madre di nicole tentando si scolalrci l'una dalle altre. noi le sorridemmo e presi le mei valigie. ci avvicinammo a due signori piuttosto vecchi, ovvero gli organizzatori di tutto che cominciarono a parlare per una buona mezz'ora di come comportarsi bene, degli orari da seguire, le regole della famiglia da rispettare, e di impegnarsi sempre. quando finì il nome di ogni ragazzo del mio coro venne chiamato assieme alla corrispondente famiglia. sentii un brivido percorrermi la schiena quando il mio nome seguì il cognome di nicole. mi sentivo di nuovo a casa, assieme a quelle due fantastiche ragazze. mi rilassai e il padre di nicole mi prese le valigie. le portò in macchina e ci saltammo tutti dentro. perfino morgana restava a dormire con noi, per quella sera.
"eccoci a casa, di nuovo.", disse la madre di nicole.
"grazie signora. è stupendo essere ritornati.", dissi sorridendole. lei mi ringraziò con un stupendo sorriso e mi lasciò in balia di morg e nic che avevano cominciato a saltare ovunque e pure a strillare. io avevo avuto un ora buona d'aereo per rilassarmi e capire la situazione.
"hai già mangiato?", chiese nicole.
"Ho lo stomaco chiuso.", dissi.
"beh, noi dobbiamo ancora cenare."; disse il padre di nicole.
"allora grazie, ma preferirei non mangiare. se non vi dispiace vorrei ritirarmi un po'."
"è stato un viaggio stancante?", chiese mrogana preoccupata.
"no, l'eccitazione mi sta sconvoglendo.", dissi e risi.
"okay, marta. sai dov'è la stanza di nicole, no?", chiese sua madre.
"sì, signora. prendo le valigie e vi lascio cenare."; dissi afferrando le mie cose e lasciandole nel pavimento della sua camera. poi mi accorsi che c'era un letto in più. era strano, poichè non vi era mai stato.
"sì, lo abbiamo aggiunto per te.", disse nicole affacciandosi alla porta.
"per me? stai scherzando?", chiesi sorridendo.
" beh, l'idea è stata mia! ", urlò morgana. "siccome qualche volta vengo a dormire qui, e poi anche per te .. per non farti dormire sul apvimento per una settimana." 
"wow.. grazie mille.", dissi e se ne andarono sempre ridacchiando. aprii le mie valigie e organizzai le cose per bene, tirando fuori le scarpe e la trousse per i trucchi. quando sistemai i vestiti in pile ordinate mi gettai sul mio letto e guardai il soffitto sorridendo. non ci potevo ancora credere di essere a milano, di nuovo con morgana e nicole. di nuovo a sognare come l'anno precedente. di nuovo a sospirare per gli stessi sogni. a seguire le stesse persone. ero tornata, gente!

"E ora cosa facciamo?", chiese morgana appena svegliata. io ero già in piedi e mi stavo spazzolando i capelli seduta sul letto. nicole, invece, dormiva ancora.
"Non saprei .. è appena iniziata l'estate, tu cosa fai in genere?"
"Non lo so.", disse e scoppiammo a ridere.
"qualcosa che vuoi fare da impazzire?", chiesi voltandomi verso di lei.
"svegliare nic con delle urla.", propose.
"no, facciamo come i One Direction."
"sai a memoria la canzone It's Time To Get Up?", chiese e io annuii. lei mi sorrise divertita. "sai suonare la chitarra elettrica?", chiese dando un occhiata alla chitarra di nicole, appoggiata al muro.
"no, solo quella classica. so che ci sono accordi diversi, ma si può fare."; dissi ridendo e mi avvicinai a prenderla. quando morgana fu vicina a nicole io cominciai a strimpellare e cantammo. beh,e rano le dieci di mattina e anche se non avevamo guidato lontanto per prenderle da mangaire era proprio il momento di alzarsi. nicole saltò giù subito dal letto, spaventata. e quando ci vide scoppiò a ridere mentre noi cercavamo di non gettarsi a terra dalle risate.
"ma cosa succede qui?", chiese il apdre di nic entrando. poi vide noi tre in pigiama, mentre cantavamo una canzone a lui sconosciuta per svegliare sua figlia. quando realizzò le cose si mise a ridere. "beh, è un ottima sveglia.", commentò prima di andarsene.
"siete cattivissime.", disse nic poi.
"lo sappiamo, baby.", dissi chiamandola con uno dei suoi soprannomi.
"taci tata!", mi urlò di seguito lei, usando un altro dei miei nickname.
" ehy, mangiamo? ", propose morgana.
 "sì , e poi?",  chiesi.
"beh, dobbiamo andare a casa di morg poi. mangiamo là e poi andiamo a lezione di canto.", disse nic.
"per me va' benissimo.", dissi riponendo la chitarra e dirigendomi verso la cucina, dove si sentiva il profumo forte di caffè appena fatto.

"mauroo?! ci sei?", chiese morgana dopo aver aperto la porta di casa.
"uhmm..", mormorò uan voce maschile dal salotto.
"okay, restiamo per pranzo, te lo ha detto la mamma?", chiese ancora lei facendo tintinnare le chiavi di casa.
"sì, lo so. ha preparato della parta da mettere in microonde.", disse lui comparendo all'entrata.
"bene."; disse nic. guardai mauro che ancora una volta era solo in boxer. abbassai lo sguardo mentre le mie guancie avvampavano e cercai di distrarmi guardando morgana che gettava le chiavi in un cestino assieme a tante altre.
"ciao ragazze.", disse poi mauro riferendosi a me e nicole. io gli sorrisi.
"  ehy, noi due andiamo in camera mia.  ", disse morgana superando suo fratello.
"  posso venire?  ", chiesi sperando in una risposta affermativa.
"  più tardi.. è una cosa privata. cioè.. non puoi venire, okay? guarda la TV con mauro  ."; disse nic balbettando.
"  oookay.  "; disse lui facendo una smorfia. poi si gettò sul divano e io mi sedetti affianco  a lui. " cosa vuoi vedere? ", chies e facendo zappi ng. si fermò davanti a dun film vecchio in bianco e nero, che parlava di una storia d'amore. sgranai gli occhi e lui rise. " non  è il tuo genere?", chiese cambiando canale.  
 "no, mi piacciono. solo che non è momento."
"sei stata mollata?", chiese a brucia pelo. da quando era così espansivo?
"no, affatto.", risposi.
"hai il ragazzo?", domandò ancora fermandosi a guardare dei cartoni animati.
"non proprio.", dissi sperando che la smettesse con il suo terzo grado. mi sentivo imbarazzata.
"come mai?"
"diciamo che ho qualcuno che .. che mi aspetta a casa.", dissi poi.
"eh?"
"piaccio ad un ragazzo.", sintetizzai in breve.
"ah .."
"e tu?", chiesi.
"io cosa?"
"tu non hai la ragazza?"
"non ancora.", disse e risi.
"sei il genere: sono troppo fico per avere solo una ragazza?"
"no, no. devo ancora trovare quella giusta."
"wow, sembri sensibile."; dissi.
"no, solo dicono che questa frase ha effetto sulle donne."
"beh, direi che non dovresti svelare il segreto però."; dissi scoppiando a ridere. lui mi guardò e mi sorrise.
"com'è che fai di nome?", chiese poi e io gli feci la linguaccia. "dai che scherzo, me lo ricordo eh .."
"immagino.."; sussurrai.
"dai, ti chiami.. uhm, martina?"
"no.", dissi ridacchiando. "però ci sei."
"allora marta.", disse e rise.
"bravo!", gli porsi il pugno e lui sbattè il suo cotnro il mio.
" quanto tempo starai qui? ", chiese.
" credevo lo sapessi: morgana non fa' altro che parlare di questo da settimane." 
" non l'ascolto sempre ."
 "beh, una settimana. ", risposi sorridendo.
" bello, e dove starai? "
"s empre a casa di nic, anche se credo che farò su e giù da casa sua a questa. ", lui sorrise.
 "ti piacerà svegliarti la mattina e vedere questo figo qua. "; disse indicandosi.
" sì, sei proprio il sogno erotico di ogni donna. ", dissi ridendo e lui mi seguì subito. "nella vita basta essere convinti." 
"gne gne.", mi disse poi.
"di cosa state parlando?", chiese mrogana intrufolandosi nella conversazione.
"nulla di particolare.", disse mauro di colpo.
"seee, non mi fido.", disse lei poi.
"sei tu quella che mi ha lasciata con questo maniaco di sè stesso!", urlai ridendo.
"ehy, cosa le hai fatto?"; chiese morg prendendomi per un braccio e alzandomi dal divano.
"io? nulla.", disse granando gli occhi mauro.
"dai, lascialo stare. stavamo solo scherzando.", dissi poi.
"non vi lascerò mai più soli.", disse morg.
"senti, tu vuoi che non lo tratti come una cacchetta insignificante. ci sto provando, ma se non ci lasci parlare come credi che ci riusciamo?", chiesi.
"ehy, io non sono una cacchetta!", diss mauro. io e morgana ci voltammo a guardarlo e scoppiammo a ridere.
"sì, hai ragione. sei proprio un figaccio.";disse morgana rivolto a lui.
"ecco, così mi piace di più.", disse lui.
"ma .. ma è peggio di zayn.", dissi sclerando. scoppiammo a ridere e tutto mi sembrò eternamente fantastico. le nostre risate, il suo volto sorridente, gli occhi luminosi, il sorriso splendente. e le sue mani che stringevano le mie, il suo respiro  caldo che si univa al mio, il suo profumo alla lavanda che la circondava. era tutto esattamente come avevo ricordato. era tutto proprio come avevo lasciato. e ora che ero tornata, non vedevo l'ora di poter rivivere la mia vita. perchè fino a che non le avevo incorntrate mi sembrava di non essere nessuno. poi loro mi avevano accolto nella loro casa, nella loro vita e avevo cominciato a esistere. quando, però, le avevo lasciate credevo che avessi schiacciato il tasto "pausa" e ora mi sembrava bellissimo poter dire di aver premuto il tasto "play".

***AUTRICE***
Eccoci bellissimi e bellissime. come state? tutto bene? :)
beh, il capito è un po' NO-SENSE. beh, direi tanto senza senso. spero che i prossimi siano più belli e sostanziosi. in questo stavo morendo dal ridere per le battute, e le sfottiture su mauro. povero ragazzo ..
recensite, per favore? ve lo chiedo sempre ma non lo fate mai. e ho paura che non vi piaccia la storia. e non lo vorrei mai, credetemi ..
buona serata a tuttiii xx
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _LostinLove