- Tratto
dal quinto
capitolo:
- Gli
occhi si spostarono verso la sua finestra, c’era una luce
soffusa,
- le
tende si scostarono lo vidi, in piedi, a torso nudo.
- Una
visione.
- Mi
sorrise, alzai in bicchiere come per brindare, lui mi mostrò
il sacchetto del
ghiaccio, mi misi a ridere. Aprì la finestra e
uscì sul balcone, si appoggiò al
muro, mi guardava senza dir nulla, io avevo le gambe nude appoggiate
alla
ringhiera, ero scossa da leggeri brividi, lui si mise prima la mano sul
petto,
poi si strinse le braccia intorno alle spalle e mi indicò,
capì cosa voleva
dire e sorrisi.
- Trillò
il telefono:
- <<
Sei bellissima!>>.
- <<
Anche tu.>>
- <<
Io ti amo! E voglio stare con te ora!>>.
- <<
Possiamo riparlarne domani? Quando sarai meno sbronzo?>>
- <<
No!>>
- <<
Edward vai a letto, vengo da te domattina, promesso.>>
- Chiusi,
lo salutai con la mano, gli mandai un bacio, fece il gesto di prenderlo
al volo
e ricambiò.
-
-
CAPITOLO 6
-
Una domenica alla grande
- <<
Che diavolo hai combinato!>>, esclamò Esme
Cullen, rivolta a suo figlio.
- Carlisle
gli
guardò il labbro.
- <<
Non ci vogliono punti, ma avresti potuto chiamarmi stanotte quando sei
rientrato, sarebbe stato meglio controllare questo
taglio.>>
- <<
Guardandomi allo specchio, avevo capito da me che non era nulla di
grave, non
c’era motivo di disturbarti.>>
- <<
Come
te lo sei fatto?>>, chiese la madre.
- <<
Ad
una festa!>>.
- <<
Sei caduto?>>
- Carlisle
e Edward
si misero a ridere. Esme sbottò:
- <<
Non mi sembra ci sia niente di divertente!>>.
- <<
Esme!>>,
disse Carlisle, << quello è il risultato di un
pugno!>>.
- <<
Un
pugno! In che cosa ti sei fatto coinvolgere?>>.
- <<
Diciamo in uno scambio di opinioni.>>, e risero ancora.
- <<
Mi
date sui nervi… Edward ultimamente stento a
riconoscerti, fai delle cose
assurde, delle scelte opinabili, hai degli atteggiamenti che non avevi
mai
avuto!>>.
- <<
Come potrei giustificare tutti questi cambiamenti… potrei
chiamarla evoluzione!>>.
- Carlisle
non riuscì ancora a trattenersi e scoppiò a
ridere. Sentirono il campanello. Esme
guardò l’orologio e disse:
- <<
Chi sarà mai a quest’ora di
domenica?>>.
- <<
E’
Bella!>>, rispose,
<<
l’aspettavo. Mark falla entrare.>>
- <<
Ascolta.>>,
disse Esme, << noi dobbiamo andare a San Francisco per la
sfilata di
Rosalie.>>
- <<
Buon viaggio! >>.
- <<
Come al solito non consideri nemmeno di venire?>>, chiese.
- <<
Stai
scherzando! Primo sai bene che non mai fatto parte della sua corte e
poi io
domani ho la prima lezione all’università,
ricordi?>>.
- Bella
apparve sulla porta:
- <<
Buon giorno scusate l’orario.>>
- <<
Vieni
pure.>>, disse Carlisle.
- Esme
si
mosse verso Edward, lo baciò sulla fronte e disse:
- <<
Vedi se riesci a tenerti fuori dai guai, mentre non ci siamo. Oggi
starete
insieme?>>.
- <<
Penso di sì, se lui vuole.>>
- Sorrise.
- <<
Noi torneremo domattina presto. Se hai bisogno di qualcosa, chiama, non
farmi
stare in pena, maledizione!>>, esclamò Esme.
- <<
Stai
tranquilla.>>
- <
Come
no, in questo periodo, sei una continua fonte di esperienze
“tranquille”.>>
- Edward
si
lasciò scappare una risatina, Esme ebbe un moto di stizza e
uscì dicendo:
- <<
A domani.>>
- EDWARD
- <<
Chiudi la porta e vieni quì! Non so come ho fatto a
resistere fino ad adesso,
stavo quasi per venire io da te.>>
- La
feci
sedere sulle mie gambe e l’abbracciai.
- <<
Tua madre era già abbastanza sorpresa di vedermi a casa
vostra, a quest’ora, non oso immaginare
cosa sarebbe accaduto, se tu avessi deciso di uscire.>>
- <
Come
le ho appena spiegato, bisogna che se ne faccia una ragione, la parola
del mese
è “evoluzione”, tutti questi cambiamenti
mi fanno bene, mi sento meglio e non
ho intenzione di rinunciare a nulla.>>
- <<
Questo labbro gonfio e tumefatto è proprio il frutto di
questi cambiamenti che
ti giovano.>>, rise.
- <<
Hai voglia di far calmare un po’ il dolore?>>
- Si
avvicinò
e con delicatezza mi baciò, più volte.
- <<
Mi
sento come un adolescente alla prima cotta.>> dissi
sorridendo.<< Ho
ripensato alla mia reazione di ieri, mi ero ripromesso che sarei stato
bravo ed
avrei aspettato con pazienza che ti fossi fatta avanti e invece, ieri sera sono proprio
andato fuori di testa, non dovevo baciarti e non dovevo
toccarti!>>.
- <<
Anch’io ti ho baciato e ti ho messo le mani addosso ed
è stato molto
piacevole!>>
- <<
Oh
piacevole? Allora sono riuscito ad attrarti almeno un pò
Isabella Swan?>>.
- <<
Non mi sembra di averne fatto mai mistero, hai davvero tanti lati
positivi, mister Cullen! >>.
- << Uh! Mi piace pensare che hai deciso solo quanto ne sei stata convinta, che hai scelto di provarci, che non ti sei lasciata trascinare.>>, gli carezzai il viso, lei mi scostò i capelli dalla fronte e vi depose un bacio.
- Le
chiesi: << Starai con me tutta la giornata
vero?>>
- << Ma certo, tua mamma si aspetta che vegli su di te e ti tenga fuori dai guai. Anche se già un paio di volte per colpa invece nei ci sei sei finito nei guai!>>, rise.
- << Che sciocchezza enorme che hai detto.
- Adesso stupiscimi, cosa hai programamto per me stamattina, dove mi porti?>>
- <<
In
spiaggia.>>
- <<
In
spiaggia? Diciamo che non è il mio luogo
preferito.>>
- <<
Qual era la parola? Evoluzione!>>, rise <<
io adoro il mare e se il
tuo proposito è starmi accanto tutto il tempo, non hai molte
alternative.>>
- <<
Sei una tiranna!>>
- <<
Facciamo così, un luogo lo propongo io e uno tu,
è un giusto compromesso?>>.
- <<
Ok
vada per la spiaggia, ma trova un posto appartato.>>
- <<
Metti
il costume, vado a prendere l’auto.>>
- Dopo
qualche minuto sentii il suo clacson, arrivai alla porta con la sedia,
poi mi
alzai, lei mi venne incontro, le presi la mano e mi avviai verso
l’auto:
- <<
Che cosa fai?>>, mi chiese.
- <<
Ho
acconsentito ad andare, ma senza questo coso, già
sarò abbastanza imbarazzato,
preferisco non trascinarmi dietro anche la ferraglia. Quando
sarò stanco queste
basteranno.>> e gettai dentro all’auto le
stampelle.
- Arrivammo
sul
lungo mare, Bella fermò l’auto, sbirciò
la spiaggia e mi chiese:
- <<
Signor Cullen è gradito come posto? E’ abbastanza
isolato e senza l’ombra di
un’anima viva?>>.
- <<
Mi
sembra perfetto.>>
- Uscii
dall’auto, mi appoggiai alla sua spalla e lentamente
raggiunsi la spiaggia; non
so da quanto tempo non camminavo sulla sabbia, forse da quando ero
bambino, era
una sensazione parecchio.
- Lei
distese
i teli e mi sedetti, sentivo come un chiodo fisso conficcato nella
schiena, ma
chiusi gli occhi e cercai di non pensarci.
- Lasciò
scivolare il copricostume e si distese accanto a me, era mozzafiato!
- <<
Al mare è
previsto che ci si spogli.>>, disse.
- <<
Fallo tu!>>, le dissi, facendole l’occhiolino.
- Mise
le
mani dentro la maglietta e mi accarezzò il torace, fece
scorrere la maglietta,
la tolse e poggiò la testa sul mio petto. I suoi capelli
vicino al viso mi
stordivano, cominciò a baciarmi, piano, mentre mi
accarezzava, ero in estasi.
- <<
Bella
attenta a quello che fai. >>, dissi sussurrando,
<< non ti permetterò di lasciarmi
come ieri sera, quindi
non giocare con il fuoco, potresti bruciarti.>>
- Rise,
si
alzò e corse via fino al mare, la seguii con lo sguardo, era
aggraziata e
perfette nelle proporzioni. Mi rimisi giù e chiusi gli occhi.
- Tornò
dopo
qualche minuto e prima che potessi sollevarmi, fece gocciolare
l’acqua dai
capelli sul mio corpo.
- <<
E’
piacevole?>>
- <<
Molto, sono un pò accaldato.>>
- <<
Vuoi che ti rinfreschi?>>, si distese su di me, la sua
pelle bagnata era un
contatto sublime, le sue braccia mi cingevano, mi baciava, non riuscivo
a
muovermi, attanagliato da un piacere indescrivibile. Quando
tornò a carezzarmi,
ripresi il controllo di me stesso e le chiesi:
- <<
Hai
avuto altre storie?>>
- << Niente di serio, ne
tantomeno importante,
qualcuno ci ha provato, ma non ha avuto successo, quando la cosa
cominciava a
farsi seria, mi sono sempre defilata.>>.
- <<
Perché?>>
- <<
Paura, desiderio di non farmi coinvolgere, non volevo che nessuno si
accaparrasse i miei sentimenti, ritenevo che fossero troppo importanti
e
preziosi. Forse non sembra, ma dopo ciò che mi è
accaduto, sono diventata una
maniaca del controllo, non volevo rischiare che la mia vita fosse
scossa da
situazioni potenzialmente perturbanti, quindi niente rapporti
impegnativi.>>
- <<
Ti
saresti defilata anche con me?>>.
- <<
Non so Edward, conoscerti è stato per me
disorientante!>>.
- <<
In
che senso?>>
- <<
Sono emotiva, spesso scostante e irrazionale, tendo ad esagerare nelle
reazioni, alcune volte sono poco
controllata, come ti dicevo ieri sera non è facile starmi
accanto, prima mi hai colpito, per come sei, per come ti
comporti con gli altri, sei altruista, generoso, sempre così
sincero, affettuoso, poi il modo in cui mi sei stato accanto in questo
mese, con discrezione, senza farmi sentire pressata, hai
avuto tanta pazienza, hai atteso, mi hai assecondato e non ti sei
arreso, mi hai spiazzato.>>
- <<
Wow sono davvero tutto questo? Scherzo. Sono così
abituato a combattere, magari non sempre a vincere e ad essere paziente
e di solito riesco
a convivere con i miei conflitti interiori, ma devo dire che vedere il
nostro
rapporto come semplice amicizia, mi ha tormentato, non riuscivo a
gestire le
mie emozioni, le mie reazioni esagerate, con te non sono stato per
niente il solito
Edward.>>
- <<
Tu
hai avuto tutto chiaro subito, io invece mi sono lasciata confondere.
Ho
sbagliato. Poi dopo esser
venuta all’ospedale, ho avuto una paura folle di farti del
male e quindi ho
cercato quanto più possibile di leggermi dentro e non
rischiare di combinare
altri guai.>>
- <<
Quando parli di ciò che ti è accaduto, ti
riferisci alla morte di
Jacob?>>.
- <<
Non solo.>>
- Si
sollevò da me, si sedette, le gambe piegate contro il petto,
sembrava una bimba, rivolse il
suo sguardo verso il mare e sospirò, si zittì, le
presi la mano.
- <<
Quello che mi ha appena detto circa la tua diffidenza a portare avanti
delle relazioni, significa che non hai mai avuto rapporti
sessuali?>>, le chiesi.
- Mi
guardò inquieta. Allora mi affrettai a dire:
- <<
Scusami! Forse sono stato troppo indiscreto, fa conto che non ti abbia
detto nulla!>>.
- <<
Non sono più vergine.>>, rispose con un
accento amaro, << è un problema per
te?>>
- <<
No, certo che no … oh Dio! Non so perché te lo
chiesto! Perdonami sono
stato uno stupido. Me lo dirai quando ne avrai voglia Bella. Lascia
stare >>
- Rimase
poggiata sul mio petto, silenziosa poi prese un bel respiro e disse:
- << No invece è bene che tu lo sappia, non ho motivo di nasconderti nulla.>>, il tono della sua voce era divantato nervoso, gli occhi cupi, mi sollevai e mi avvicinai a lei.
- <<
Andavo alle superiori, avevo da poco compiuto quindici anni, il
capitano
della squadra di football, il più ammirato, osannato,
viziato e acclamato della
scuola, mi degnava di considerazione.
- Come spesso accade, i ragazzi amati e popolari, giocano sporco, mi ha fatto credere chissà che cosa, dopo qualche settimana di moine e appuntamenti, mi ha attirato nello stanzino della palestra e si è divertito con me e con modi non esattamente da gentili.
- Com’era
prevedibile dopo aver aggiunto un’altra tacca al suo record
personale, tutto finì.>>
- La
fissai
incredulo per ciò che mi aveva appena raccontato.
Continuò con voce più decisa:
- <<
In
preda alla disperazione mi sfogai con Jacob, ma non potevo immaginare
cosa
avrebbe determinato questa mia confessione. Lui sembrava impazzito, lo
cercò e
quando lo trovò, lo riempì di botte, stava quasi
per ammazzarlo. Per questo
gesto sconsiderato i genitori di quella bestia, proposero un accordo ai
miei,
“do ut des”, nessuna denuncia di aggressione nei
confronti di Jacob ma la
storia doveva finire lì, come se il loro bambino non avesse
fatto nulla. Lui cambiò
scuola e io rimasi per una settimana, chiusa in camera sconvolta. Un
mese dopo
trovai il coraggio di tornare alla Curtis e dall’ora non ho
permesso più a
nessuno di sfiorarmi più del dovuto.
- <<
In
fondo da questa esperienza ne sono uscita rafforzata, mentre Jacob si
è colpevolizzato a per aver ceduto alla rabbia, diceva
era colpa sua se quel bastardo non avrebbe pagato.
Ma da lì a poco siamo entrati in
un tunnel molto più tragico e questa squallida vicenda
è stata, gioco forza,
dimenticata.>>, sorrise e poi aggiunse:
- <<
Se
consideri che ho vent’anni ed ho avuto un unico rapporto
sessuale, puoi anche
considerarmi una vergine!>>, mi guardò
ridendo, << ma non
raccontarlo in giro, qui in California, sarei considerata alla strenua
di un’
imbranata.>>
- <<
Oh Bella sei
davvero unica!>> la baciai.
- <<
Guarda che ieri sera mi sono accorta di quanto tu fossi su di giri, se
fossi
stata più arrendevole o forse un po’
più sbronza, non so come sarebbe finita!
Ah! Ah!>>
- Io
arrossii:
- <<
Sarebbe
stata veramente una stro…ta. >>
- <<
Chi
può dirlo?>>
- <<
No
Bella avrei sbagliato, avrei proprio sbagliato! Vorrei avere con te una
relazione diversa, che rispetti i tuoi tempi, che sia intensa e
importante, senza
errori. Non ho mai conosciuto una persona come te e vorrei che tu fossi
felice
con me.>>
- Mi
sorrise
e mi carezzò.
- Il
mio
cellulare emise un trillo era il messaggio che aspettavo, lo presi e lo
lessi,
mi sollevai e le dissi:
- <<
Dobbiamo andare, adesso è il mio turno!>>
- <<
Ok, vestiti, al resto ci penso io.>>
- Raccolse
tutto, si avvicinò a me per farmi appoggiare, mi
passò un braccio sui
fianchi e
raggiungemmo l’auto.
- <<
Dove mi dirigo?>>.
- <<
Da
Alice!>>
- <<
Agli ordini!>>
- Mi
avvicinai le baciai il collo:
- <<
Sei salata miss Swan!>>
- <<
Gustosa vorrai dire? Spero davvero di riuscire a rendere la tua vita
gustosa
Cullen.>>
- <<
Non vedo l’ora.>>
- Arrivati
alla villa Brandon, c’era un silenzio irreale, una calma
strana.
- Bella
percorse l’intero viale e arrivò con
l’auto vicino alla piscina, io scesi,
mentre lei parcheggiava. Raggiunsi il solarium, ma nessuno mi venne
incontro,
presi il cellulare e chiamai Jasper, sentivo il trillo, ma di lui
neanche
l’ombra, ci distendemmo in un lettino e ripresi da dove avevo
interrotto in
spiaggia, ma proprio mentre mi perdevo tra i suoi capelli, sentimmo un
enorme
baccano, i nostri amici vennero fuori urlando da ogni angolo, mi
arrivarono una
decina di pacche, mentre Jasper presa Bella per la mano,
l’aveva abbracciata.
- <<
Ehi togli le mani di dosso dalla mia ragazza!>>.
- <<
Dovresti ringraziarmi.>>, disse << se non
fosse stato per le mie
continue insistenze, non ci avresti nemmeno provato.>> e
se la portò via
dentro l’acqua.
- Angela
venne
a sedersi accanto a me, la stavo aspettando ed ero anche molto
interessato a
ciò che voleva dirmi.
- <<
E’
passato passato poco più di un mese da quando
l’hai conosciuta.>>.
- <<
E allora?>>.
- <<
Tu
sei stato bravo, ma lei è stata strana!>>,
disse fissando Bella che
ballava con Jessica e Mike, << e anche un po’
str…za! >>
- <<
Perché dici questo?>>.
- <<
Ti
ha fatto cuocere per benino prima!>>.
- <<
Avresti preferito che si fosse fatta avanti subito dopo il
primo
appuntamento?>>.
- <<
No
certo, ma poteva far meno la sostenuta, si vede subito che tipo di
ragazzo sei,
non riesco a capire su che cosa dovesse riflettere prima di lasciarsi
andare?>>.
- <<
Tu
mi conosci da qualche decennio Angela, lei da un mese, se non era certa
di cosa
provasse per me, ha fatto bene a restare sulle sue.>>
- <<
Per me se l’è tirata un pò troppo.
E’ bene che stia attenta, non le permetterò
di farti del male.>>
- <<
Non accadrà Angela, davvero, anche lei è una gran
brava ragazza e poi dovresti
essere felice che finalmente mi sia innamorato!>>.
- <<
Sono contenta per te, ma lei… lei dovrà darti
ciò che ti meriti, altrimenti
saranno guai.>> si poggiò sul mio petto e
l’abbracciai.
- <<
Non appena mi volto un attimo, ti trovo abbracciata con
un’altra! Non va bene Cullen!>>,
disse Bella avvicinandosi a noi, ridendo, mi prese per i capelli.
- <<
Te
lo lascio volentieri, mi sono occupata già abbastanza di
lui, in tutti questi
anni.>>, disse Angela alzandosi, << spero
che tu riesca a capire in
fretta, che fortuna che hai avuto.>>
- Bella
la fissò
senza capire, io le feci una carezza e alzai le spalle, poi le presi la
mano e
la feci sedere accanto a me.
- <<
Ehi banda di matti venite qui!>> aspettai che furono
tutti intorno a me e
cominciai. << E’ abbastanza evidente che alla
fine l’ho spuntata con lei?
E sono così felice! Ha deciso di darmi una
possibilità e l’ho colta al volo,
spero che non se ne penta!
- Ma
vi devo ringraziare
per tutti questi anni, in cui avete avuto una pazienza infinita con me,
con i
miei sbalzi di umore, la mia incostanza, le mie difficoltà,
i miei crolli
emotivi, siete stati sempre presenti e comprensivi, senza che vi
sentiste mai
obbligati a farlo. Grazie davvero!>>.
- <<
E
adesso scaricheremo tutto sulle spalle di Bella!>>,
tuonò Emmett.
- Tutti
risero.
- <<
Ah
se pensate che mi spaventi, non avete ancora ben capito che tipo
sono!>>,
disse lei. << A parte le battute, è giusto che
sappiate ciò che è
accaduto, siete i suoi amici e capisco che vogliate esser sicuri che
lui non
soffra, per colpa mia.>>, guardò Angela.
<< Da quando l’ho
conosciuto, sono stata veramente travolta da tutto quanto mi accadeva,
tutto è
stato forse troppo veloce, per il mio modo solito di affrontare le
cose.
- Sono
entrata
in confusione, lo ammetto, ho dovuto rimettere un po’
d’ordine, ma alla fine sono
io che devo ringraziarlo per avermi dato una chance, anche e
soprattutto per il
modo in cui mi sono comportata con lui.>>
- <<
Vedi Angela che ti avevo detto, è davvero in
gamba!>>, mi abbracciò,
allora aggiunsi. << E poi sinceramente, vi rendete conto
che ci vuole
proprio una buona dose di coraggio, per decidere di stare con uno come
me!>>,
le presi il mento e la baciai.
- <<
Quest’ultima stupidaggine, potevi proprio risparmiartela
Edward Cullen.>>,
passandomi le dita tra i capelli.
- Appoggiai
la testa contro lo schienale e mi lasciai andare completamente a quelle
carezze, che avevo provatosolo una volta, in ospedale, ma che
avevo sognato, desiderato, divenissero
una costante della mia vita.
- Ciao alle ff maniache!
- Nuovo capitolo, perdonatemi, non ho resistito! Volevo che non rimastesse tanto sulle spine e visto che avevo tempo ho pensato di postare. Giuro che non farò più un doppio appuntamento settimanale!…
- Finalmente lei si è decisa e vedere il mio Edward felice mi emoziona (forse sono romantica fino ad essere svenevole) e adesso sarà un crescendo, la maturazione di questo rapporto sarà veramente inusuale, come in fondo non comune è la situazione di partenza.
- Vorrei ringraziare sempre tutti coloro che mi seguono, saro forse un po’ stupida, ma mi si stampa sempre un sorriso quando controllando chi segue e recensisce la mia storia, vedo che il numero aumentare.
- Grazie grazie Grazie!!!
- Mi permettere un ringraziamento speciale a tutti quelli che hanno recensito o mandato messaggi personali, hanno dato preziosi suggerimenti per alcuni ritocchi della ff, e poi un ringraziamento con i fiocchi a Manu e Sara per la pubblicità fatta alla mia ff, al termine del loro ultimo capitolo di “Segreti ed inganni”.
- Leggete e date spazio alla nostra vena critica, attendo con ansia i vostri messaggi.
- Grazie appuntamento a sabato o domenica per il prossimo capitolo.
- Bacionissimi Cloe J