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Autore: leo miao     09/05/2012    0 recensioni
Una ragazza che lavora per un ordine segreto si prende una vacanza di riposo in una città sperduta per riposarsi ma non sa che qui avrà ben altro che tempo per il riposo dato la gente che ci vive
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Jacob Black, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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E dopo tanto tempo sono tornata con un nuovo capitolo ^^
Lo so è una eternità quasi che non scrivevo un nuovo capitolo in generale e devo dire che sono emozionata come quando ho pubblicato il primo capitolo ^^
Ora vi lascio alla lettura e spero di leggere quanche commento *^*

Non faccio del male a nessuno se scrive un commento sull storia ^^
Buona lettura a tutti quanti ^^

Capitolo 4

 

Emy aveva appena finito di sistemare i suoi oggetti personali all’interno della casa e tolto i teli da sopra i mobili nuovi che erano presenti un po’ ovunque quando sentì suonare il campanello di casa così si diresse verso la porta; una volta aperta davanti a lei si trovò più persone di quanto lei si immaginasse.
Davanti a lei si presentavano ben tre donne di bell’aspetto e quattro uomini di altrettanto bell’aspetto, riconobbe alcuni di loro che aveva visto in precedenza alla finestra quel pomeriggio e altri che non aveva mai visto.
E “Buona sera posso esservi utile in qualche modo??”
chiese con un sorriso in faccia e l’aria gentile
C “Piacere di conoscerti mia cara io sono Carlisle e questa è la mia famiglia, siamo venuti a presentarci dato che siamo i tuoi vicini di casa”
E “Piacere è tutto mio di conoscervi, io mi chiamo Emy e devo dire che non credevo ci fossero altre case con tutti questi alberi che coprono. Ma scusatemi volete accomodarvi?”
chiese facendosi da parte e facendogli gesto se per caso volessero entrare e da quel che vide accettarono molto volentieri perché uno alla volta entrò dentro la casa.
Es “Grazie mille per l’invito mia cara. Io sono Esme e sono la moglie di Carlisle per me è un piacere conoscerti, ti ho portato questi spero ti piacciano sono dei biscotti fatti in casa. Sai non sapevo cosa portarti per darti il benvenuto”
disse porgendole un piccolo sacchettino legato con un fiocco
E “Non doveva disturbarsi signora”
Es “Chiamami pure Esme mia cara”
E “ Come vuole Esme, bene vogliamo andare in salotto dagli altri? Si staranno chiedendo cosa ci ha trattenuto”
disse per poi dirigersi verso il salotto con Esme al fianco
C “Tesoro hai fato il tuo regalo di benvenuto ad Emy da quel che vedo”
disse avvicinandosi alla moglie
A “Allora dimmi Emy cosa ti ha spinto a trasferirti da queste parti?”
E “Diciamo che per me questa sarebbe una vacanza e i miei capi hanno scelto questa città come meta di tutto, hanno detto che è tranquilla per me”
Ro “Quindi sei qui da sola?”
E “Si esatto, vivo qui da sola”
Em “Ma è triste piccoletta starsene da soli in una casa così grande, per fortuna ti siamo capitati noi così movimenteremo un po’ la tua permanenza qui”
Ro “Tesoro così la spaventi più che altro”
E “Ahahahahah…..no dai è stato divertente”
disse ridendo di gusto riguardo quello che aveva detto Emmett
E “Comunque scusate ma non conosco il nome di voi cinque”
A “Ma che maleducati che siamo, io sono Alice e ti andrebbe di andare a fare shopping insieme uno di questi giorni?”
Ja “Io sono Jasper, e ti avviso se vuoi sopravvivere non accettare”
disse la seconda parte della frase a bassa voce vicino a lei
E “Accetto con piacere la tua proposta Alice e non ti preoccupare Jasper sono molto resistente”
Ro “Che bello una nuova amica con cui andare a fare spese, comunque io sono Rosalie”
Em “Bene piccoletta questo grande fusto invece risponde al nome di Emmett e sono più che felice di conoscerti”
E “Ahahahaha…..sei troppo divertente Emmett lo sai”
Em “Grazie tesoro lo so”
Nel frattempo Edward aveva guardato l’intera scena in disparte appoggiato al caminetto che c’era nel salotto e stava tentando di leggere nel pensiero della ragazza senza nessun risultato pur troppo per lui.
E “E tu scusami come ti chiami? Scusa ma sei stato zitto zitto fino ad ora sta bene per caso?”
Em “ Lascia stare quel musone, non è nessuno”
Ed “Mi chiamo Edward ed è un piacere anche per me fare la tua conoscenza”
E “Visto Emmett ha parlato e tu che gli davi del musone”
Dopo quello scambio di battute decisero di riprendere a parlare un altro po’ tra di loro per conoscersi meglio fino a quando Carlisle non intervenne per fermarli perché ormai si era fatto tardi e poi avrebbero di certo avuto fame tra un po’ perché non avevano ancora cacciato nulla e lui non voleva far accadere nulla di male a quella cara e dolce ragazza appena conosciuta.
C “Mi dispiace interrompervi ragazzi ma si è fatto tardi ed è meglio se torniamo a casa, infondo sarai stanca anche tu Emy e vorrai riposarti un pochino”
A “Ma papà io voglio restare a parlare ancora un pochino qui con Emy”
disse mettendo il broncio, Edward stava per intromettersi per provare a convincere la sorella perché aveva captato i pensieri di Carlisle e sapeva bene le sue preoccupazioni ma venne fermato da Emy che prese parola
E “Alice tuo padre ha ragione si è fatto tardi ed è meglio che voi torniate a casa infondo vi ho rubato fin troppo tempo. Infondo ci possiamo vedere domani a scuola”
Ro “Mi sembra una buona idea, non trovi Alice”
A “Si va bene ma poi nel pomeriggio andiamo a fare shopping”
Ja “Va bene andiamo tutti a Port Angeles domani a fare shopping, ma ora lasciamo Emy riposare non vedi che sta crollando dal sonno”
disse per far notare alla compagnia questo piccolo particolare
A “Scusami Emy se ti ho tenuta sveglia costì tanto. Ci vediamo domani allora e mi raccomando riposati ti voglio in forze per lo shopping”
disse facendo ridere la ragazza e poi alzarsi dal divano e andare con il resto della famiglia verso la porta con Emy che li accompagnava.
Una volta che i Cullen furono usciti dalla casa, Emy era stanca per il viaggio e aver sistemato casa così si diresse direttamente verso la camera e si posizionò sotto le coperte e prese subito sonno.
I Cullen invece una volta tornati in casa per non creare sospetti alla loro vicina nel caso fosse lì a guardare dalla finestra decisero di uscire dalla portafinestra della cucina per andare a caccia per sfamarsi per il giorno dopo.

  
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