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Autore: Sara Scrive    09/05/2012    6 recensioni
Tutto è cominciato da quando ho iniziato a fare lezioni di canto 5 anni fa, mi è sempre piaciuto cantare e volevo sempre dare il meglio anche se non ho mai fatto niente di serio.
Vivo in una piccola cittadina in Florida,Leslie Town è così piccola che non ho nessuna opportunità di sfondare e farmi notare da qualcuno.
Così ho fatto una patto con i miei genitori: andare a vivere a Londra per un breve periodo e vedere cosa riesco a combinare.
La strada da fare è tanta ed i miei sono d’accordo con la mia decisione anche se vogliono che mi trovi qualche lavoretto per dividere con loro la spesa per le lezioni di canto alla Royal Accademy of Music e l’appartamentino in affitto.
Penso che magari potrei fare la cameriera in qualche bar e spero che se riesco a dimostrarmi abbastanza matura, posso rimanere qui un altro po’ , magari posso frequentare gli ultimi due anni di liceo in una scuola londinese.
Però devo sbrigarmi.. altrimenti rischio di tornare a casa a mani vuote!
TRAMA REVISIONATA
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Diventerai una Star '
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Drin Drin Drin.Con movimenti da Zombie riuscii a spegnere quella stupida sveglia!Ero sempre un bradipo quando mi alzai per lavarmi la faccia.
Il letto era come una calamita, non resistetti e mi ci buttai sopra infine oresi il cellulare per leggere l’ora: Erano le otto di mattina
< Aaaaaaa - esclamai -  tra poco Ally sarà qui!!! Devo sistemare questo casino! >
La mia camera sembrava un porcile! Sono troppo disordinata, in più dovevo vestirmi, preparare le valigie e rendermi decente in qualche modo.
Presi dei fogli e vi elencai tutte le cose da fare.Cominciai a farmi le valigie, a volte per la svogliatezza non piegai con cura i miei indumenti!Passai la scopa per terra e sistemai in cucina, ammucchiai tutte  le valige fuori dalla porta.

Passarono  20  minuti circa prima che riuscii a fare tutto, sorrisi soddisfatta guardando l’ora 8  : 30 a.m. tutto regolare anche se i vestiti che avevo preparato li avevo messi in chissà quale valigia senza rendermene conto.
Mi buttai sulla sedia e cominciai a dormire da piedi, quando il campanello suonò.< Chi è? >
< Sara, sono Ally , sei pronta? >
< un attimo e sono subito da te  >
Caricai tutte le valigie fuori dall'appartamento poi chiamai l’ascensore e dopo escere scesa  cominciai a scaricare le mie cose.
< Posso aiutarti? >  mi chiese Ally
< Oh si Grazie infinite! > risposi
In Taxi prestai molta attenzione alle sue parole  : <  Abbiamo scelto una camera appositamente per te, ti piacerà… Ah a proposito, ti esibirai ogni Sabato Sera… ma di questo ne parleremo più avanti… Puoi godere del trattamento clienti anche se ci sono alcune condizioni di cui parleremo più Tardi … Oh eccoci arrivati >
Ally chiamò un facchino e gli disse < Marck porta queste nella stanza 112 >
Era un ragazzo davvero carino, occhi nocciola , capelli castani e qualche lentiggine  mentre spostava le valigie mi fece l’occhiolino ed io non potei fare a meno di arrossire.
Ally cominciò a farmi da guida per tutto l’hotel : <  Questa è la reception, se ti serve qualcosa puoi chiedere qui …. Ecco si questa è la Dining Room , la stanza dove hai fatto il provino ieri, che è anche la sala dove si consumano le pietanze, La mattina colazione alle  8:30 a.m. , il pranzo alle 12. a.m.  e la cena alle 7 p.m. , ogni  sera ci sono spettacoli diversi per intrattenere il pubblico, tu ti esibirai ogni Sabato a partire dalla settimana prossima,  In fondo ci sono le cucine … Invece a sinistra …  >  Aprii una porta e ci trovammo in un corridoio pieno di porte.
< Ecco qui, tutti i nostri animatori si esercitano , fanno le prove per i loro spettacoli… Tu però verrai a Lavorare qui  >  
Mi condusse in una sala molto ampia, ma abbastanza sperduta tra corridoi,  porte  … etc
Era meravigliosa  : c’era un pianoforte a coda nero al centro, e un microfono vicino per cantare, era arredata molto bene! C’era un divano rosso appoggiato al muro e accanto c’era un distributore di merendine .
< Puoi aggiungere qualche particolare se vuoi, ti aiuterà a renderla più accogliente e familiare > disse
C’era anche un piccolo bagno, gli diedi giusto un’occhiata.
< Come mai lavoro così lontana dagli altri? > chiesi
 < Vedi, la musica a volte può disturbare quindi ti abbiamo trovato uno spazio in cui puoi provare in santa pace  >
< Ok…. >
Era il momento di mostrarmi la mia camera: sesto piano  la numero 112. Ero molto emozionata ma anche molto curiosa!
Quando ci fermammo davanti alla porta Ally mi diede un mazzo di chiavi e cominciò ad elencarmi a cosa servivano  < Questa è la chiave della tua suite , Questa è la chiave della  tua stanza per le prove, Questa invece è per i tuoi costumi di scena e questa … Rullo di tamburi … E’ per la piscina !!! >
Ally sembrava ringiovanita di 20 anni < Aaaaa sono cosi felice per te!! La piscina è risevata alle stelle dell’albergo e tu, in quanto nostra cantate , ne fai parte!! >
 Saltellavo  come una bimba < Si!  >
< La piscina è da quella parte, in fondo a destra >
Sorrisi , quello sarebbe stato il mio parco giochi privato!
 < Ma ora basta con le ciance, su  entra nella tua stanza! >
Son  sveglia o son desta? “Sono in paradiso!!” Non c’erano parole per descrivere la stanza era magnifica!!!
Partiamo con ordine letto matrimoniale a baldacchino con bianco panna e accanto due comodini e su uno dei quali c’era un telefono con scritto il numero per contattare la mia stanza, moquette bianca,  le pareti erano color  beige chiaro erano decorate con dei fiordaliso bianchi  dipinti sul muro.
Vicino all’armadio in legno c’era un grande toletta con uno specchio al centro  e molti cosmetici dentro i vari cassettini.
La Tv? Ovvio che c’era era di fronte al letto  e non vi dico quanto era grande.
Il bagno poi! Sembrava di essere alle terme, c’era di tutto!
Sembravo il diavolo tasmaniano della Warner Bros giravo d’appertutto e non mi fermavo un momento!
Ma la domanda più importante era  < C’è internet? > chiesi facendo gli occhi dolci
 < Che  domande ! ovvio che c’è >
< Serve la password ? >
< No , la rete è libera , automaticamente, a tutti quelli che si trovano dentro l’Hotel >
< Wow !! Vi prometto che non vi deluderò! >
< Speriamo! > sorrise < Se piacerai tanto al pubblico come sei piaciuta a noi, penso che potresti venire qui ogni anno!! > poi si fece più seria < Ovviamente ci sono delle regole : niente comportamenti infantili, che possano danneggiare la quiete dell’hotel, bisogna essere sempre puntuali  e rispettare alla lettere tutte le norme del regolamento . Chiaro? Altrimenti provvederemo con delle sanzioni >
Mi feci seria anch’io , su quello non si scherzava.
< Chiaro! >
Sorridevo come un’ebete mentre lei chiudeva la porta per lasciarmi nel mio “paradiso privato”.
Chissà chi avrei incontrato! Questo posto è famoso perché di solito le celebrità vengono ad alloggiare qui : il massimo della sicurezza e professionalità per una buona permanenza in una delle migliori città europee!
Stavo iniziando un ‘avventura alla Zack e Cody! Ed ero una delle persone più felici al mondo!

Accessi il portatile per vedere se potevo fare la video chiamata con la mia migliore amica.Era in linea che fortuna!
< Ehi Mi senti?! Megan?  >
< Si! Si! Ti sento, Come va? > rispose
< Be’ a parole non so dirlo , guarda tu stessa ! >
Mi spostai dalla visuale della Webcam e comincia a farle vedere la suite. Come previsto cacciò un urlo
< Aaaaaa ! Ma è fantastico!! Come ci sei finita là dentro? Hai saccheggiato qualche banca e adesso ti tieni i milioni tutti per te? >
< Shhh  scema non urlare! Qui sennò mi cacciano !  Ora ti spiego tutto >
Dopo averle spiegato nei minimi particolari (Per accontentare la sua curiosità) le chiesi di riferire quanto accaduto ai miei genitori che al momento non erano in linea.
< Cosa fai stasera? > Chiese
< Non so, penso che curioserò in giro ! Ehi se un giorno dovessi venire a trovarmi ti presenterò il facchino ! >
<  Com’è ? Com’è? > Chiese molto curiosa
< Lo vedrai!! > dissi.
Mi dispiaceva chiudere ma mi dovevo dare da fare non potevo perdere tempo.
< Meg ! Mi dispiace ma devo andare ci sentiamo!  >
< Ok , ci sentiamo Ciao… >
La scritta 

“Chiamata terminata”

 illuminò lo schermo del computer.
“Ah  sarà meglio che vada a  provare” pensai
Quando scesi  al piano terra notai che c’era molto movimento nella Hall .
Forse stavano arrivando altri clienti e altri magari se ne stavano andando, c’era un traffico di bagagli indescrivibile, non ci capivo niente.
Forse stava arrivando qualcuno di famoso, ma chi?
Scossi la testa. Ero qui da solo qualche ora magari questo tipo di atmosfera era normale qua dentro ma non faceva per me, cosi decisi di andarmene il prima possibile.

Quella sera ero proprio curiosa di vedere cosa facevano tra gli spettacoli!
Entrai nella  “Dining Room”e come previsto era piena di gente, perciò non persi tempo e mi andai a sedere: a pranzo mi ero scelta il mio prossimo “solito posto” ovvero, il tavolo piccolo, per due persone in fondo alla sala.
Quando tutti finirono di mangiare si spensero le luci  e ne restò una ad illuminare il sipario del palcoscenico che si aprì ed il presentatore cominciò a parlare.
< Buona Sera! Oggi assisteremo ad uno spettacolo di magia , un applauso al mago Zelzar ! >
Entrò un signore in modo un po’ buffo, anzi ridicolo, che faceva il giocoliere con tre palline : una rossa , una gialla ed una blu.
Le mise tutte in una mano, poi le coprì con un fazzoletto e dopo aver chiesto al pubblico di  soffiare con un movimento rapido tolse il fazzoletto e fece apparire un mazzo di fiori colorati esattamente rossi, gialli e blu.
Prosegui , per tutta la serata, con i suoi trucchi di magia e dopo aver lasciato il pubblico senza parole se ne andò citando il motto di ogni mago < Il trucco c’è ma non si vede >
Il presentatore tornò < Allora , gentili ospiti del Cadogan , è stato bello passare la giornata insieme a voi, vi auguriamo una buonanotte ! >
Appena finii l’applauso , gli anziani si defilarono, le mamme uscivano una ad una a mettere a nanna i loro bambini.
Rimanevano alcuni signori che si erano spostati nella parte sinistra della sala a giocare a carte.
In men che non si dica tutti i camerieri spostarono i tavoli per formare lo spazio per una pista da discoteca, anche altri addetti stavano provvedendo a sistemare luci, fumo e altri strani aggeggi elettronici.
Ad un certo punto , dalla porta principale , cominciarono ad entrare tanti ragazze e ragazzi vestiti per andare a ballare, contemporaneamente  il Dj aveva cominciato a far partire la musica.
Io ero rimasta in piedi ad osservare la scena.
“Oh cavolo la disco – time iniziava adesso”
L’avevo letto sull’opuscolo che mi aveva dato Ally stamattina : ogni venerdi e sabato sera si organizzavano delle “serate piacevoli”  tra ragazzi tutti a ballare in compagnia .
Ma a me non sembrava proprio ! Infatti un ragazzo mi passò davanti con una sigaretta in mano.
Stavo andando nel panico! Dovevo subito uscire di qui.
Ma ogni porta era sbarrata da persone che bevevano.
L’unica porta rimasta libera era quella per entrare nei provini dell’animazione, e solo i dipendenti potevano entrarci.
Idea! Sarei rimasta li ad aspettare e poi me ne sarei andata appena possibile.
Il tempo passava ma la musica non cessava…Era cosi forte che anche se premevo un tasto del pianoforte il suono veniva coperto tanto era alto quel volume.
01 a.m. guardai il cellulare con il broncio.
La musica era diminuita, ma anche se ci fosse stato qualcuno armato di coltello l’avrei affrontato pur di tornare in camera mia a dormire!
Sembravo braccio di ferro arrabbiato  mentre percorrevo   il corridoio.
Feci un respiro profondo ed uscii dalla porta.
C’era meno gente di prima, e come al solito gli ultimi ad andarsene erano i più ubriachi.
C’era un gruppo di ragazzi credo 5-4, anzi erano 5 ragazzi e due ragazze che secondo me erano i più ubriachi di tutti: un moretto , con la pelle  ramata , che non aveva per niente l’aria di essere inglese, continuava a ripetere  < Yolo! > , accanto  a lui un ragazzo riccio stava su una sedia in mezzo a due ragazze e diceva cose del tipo < sdjdfhhsh e jdju >
Non sarò inglese ma la lingua la conosco bene e posso affermare che quei due stavano delirando.
Il biondino , invece, si stava mangiando un panino più grande della sua testa , ma come cavolo faceva? Non gli bastavano i litri di birra che si era scolato prima per riempirsi lo stomaco?
Invece quello più ubriaco di tutti , secondo me , era un ragazzo che scappava e correva per tutta la sala perché un altro ragazzo lo stava rincorrendo con un cucchiaio < Aaahhh Odio i cucchiai! >Un cucchiaio! Doveva essere ubriaco fradicio per avere paura di un cucchiaio!
“I soliti teppisti ” pensai.
Meglio stare alla larga da loro o finivo nei guai.
Meno male che erano dei ragazzi, di certo non potevano permettersi di stare nel mio stesso piano, figuriamoci di poter avere la stanza vicino la mia.
“Ah lasciamo perdere” ero esausta  non vedevo l’ora di toccare le morbide coperte del mio letto.
Ero cotta..non ebbi neanche la forza di mettermi il pigiama.  
  
   
 
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