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Autore: musichild    09/05/2012    5 recensioni
«-Cos’è stato?- chiese allarmato Niall a Liam,alzandosi per affacciarsi dal finestrino. Una ragazza,che era stata con loro da metà viaggio,sembrava aver già capito tutto. Sorrise in modo furbo e disse – Siamo arrivati ad Hogwarts- »
{Ispirata ad HP}
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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3) Where are you,Peter

3) Where are you,Peter?

 

L’aria che c’era quella mattina era un’aria di festa. Tutti sentivano di essere ritornati ad avere sei anni,emozionati per dover affrontare la prima lezione di italiano,in cui avrebbero iniziato a prendere dimestichezza con tutte le lettere dell’alfabeto. 

-Che cosa abbiamo a prima ora?- urlò Beth dal bagno,dove si stava pettinando i capelli.  Jane andò a prendere l’orario provvisorio che le avevano dato il pomeriggio precedente,e lesse ad alta voce – Difesa contro le arti oscure- a Beth cadde il pettine dalle mani. –Oh mamma!Che bell’inizio..sarà stata colpa del tuo gatto- disse lei mentre lo vedeva gironzolare per la stanza. -Jane se lo mise in grembo e lo accarezzò. La ragazza nel bagno fece una faccia disgustata ed uscì per prendere la cartella con i libri. –Posa quel..coso a terra e andiamo via- si diedero un ultima occhiata e uscirono. Presero le scale che si presentavano proprio fuori i dormitori di grifondoro per scendere giù.  Tutta la scuola era affollatissima,piena sia di ragazzi novellini che di quelli più grandi. Tra quest’ultimi quello che colpiva di più era sicuramente il prefetto della casa che l’anno precedente si era aggiudicata la coppia più celeberrima.  Louis mangiava silenzioso una piccola mela nell’atrio più piccolo nel retro della scuola. Si vociferava in giro che sembrasse sempre molto allegro e con la battuta pronta,ma che invece a volte aveva momenti di solitudine.

-Ehi tu,vai subito a fare colazione e fila poi nelle tua aula!- gridò lui in una lingua incomprensibile,dato che stava ancora morsicando uno degli ultimi pezzetti di quel frutto,a una ragazza che passava di lì. –Ehi calmati,sono io,Emily- la ragazza le fece un grande sorriso rasserenandolo. –Sono passati tanti mocciosi che ormai pensavo che anche tu fossi una scolaretta impazzita in cerca di oro qua in giro- disse lui buttando l’ultimo pezzo della mela che,dall’espressione,non gli era poi dovuta piacere più di tanto.

-Stai tranquillo. Sei sempre stato un ottimo prefetto , non ti fare smuovere i nervi in questo modo- lui sospirò  e si incamminò per il corridoio principale. –Mi accompagni in classe?- Emi si mise a ridere,vedendo uscire dalla bocca di quel ragazzo che doveva ormai essere maggiorenne,una frase così stupida. –Vengo bimbo!- e proseguirono insieme.

Liam ed Harry scesero giù molto presto ed andarono a fare colazione. C’era di tutto e avevano anche l’imbarazzo della scelta. –Spero che questa prima ora non risulti noiosa- disse Harry all’amico mentre una tazza di latte caldo si avvicinava a lui volando. -Storia della magia e della stregoneria,vero?- chiese Liam sedendosi e dando un’occhiata a tutto il tavolo dei serpeverde.  –Esatto. Se mi addormento svegliami- anche a Merville avevano usato questa tattica,se così si poteva definire. –Cerca di riprenderti mentre siamo qui eh e soprattutto non pensare al passato. Ora per te esiste solo questa vita- Harry fu rassicurato dalle parole dell’amico e mangiò velocemente. Forse ancora di più di Niall,che era seduto tutto solo nella parte all’ estrema sinistra del suo tavolo. Il giorno precedente era uscito a fare un giro con Liam ed Harry,ma erano troppo presi dai loro discorsi che non riuscì ad integrarsi bene. L’unica cosa che lo tirò su di morale fu la vista di Jane,che lo stava raggiungendo insieme alla sua amica. Prima che lei giungesse vicino a lui,si alzò e la salutò con un candido bacio. –Sai che mi piacciono molto i tuoi capelli?- lei lo guardò dubbiosa prendendosi una ciocca e guardandosela.  –Se è il tuo modo per dire buongiorno,buongiorno. E comunque li avrei voluti lisci,ricci non mi piacciono- rispose lei con una faccia delusa,sedendosi al tavolo. –Sono perfetti- lui le sorrise e lei non potette che ricambiare il sorriso,perché era troppo imbarazzata. Non dissero nulla di importante fin quando dovettero andare a lezione. I tre partirono insieme,dato che sarebbero stati nella stessa classe. Prima però lui trovò il tempo per salutare Liam ed Harry,di cui sguardo incrociò quello di Beth,che diventò viola in volto. –Non è che ti piace quel tipo?- le bisbigliò la riccia mentre camminavano. Si girò di scatto –A me?quel perdente?Ma per favore,ci sono tanti ragazzi carinissimi qui,tipo quello – ed iniziò ad indicare vari ragazzi che passavano indifferentemente da quelle parti – o anche quello con i capelli neri non è male- Jane si mise a ridere e poi le disse di stare ora buona con i suoi ormoni perché stavano per entrare in classe.  –Benvenuti!Benvenuti e ancora una volta benvenuti qui!- un signore basso e grassottello,con lunghi baffi bianchi e un po’ di barbetta,si presentò dinanzi loro tutto contento e lieto. I tre si guardarono ridendo e andarono a sedersi in dei banchetti fra le ultime fila. Erano circa 30 alunni,a giudicar dall’appello,ma non tutti erano là presenti. –Come siete graziosi e carini e solari e divertenti!- chissà da dove aveva tratto quelle supposizioni,dato che nessuno aveva osato fiatare. –Ma bando alle ciance e prendete tutti il libro a pagina 3!- questa euforia sarebbe durata solo il primo giorno,ne erano certi.

-Ma non vi sembra fuori di testa?- chiese Niall sbalordito. Beth era ormai morta. Era piegata in due dal ridere e non riusciva a trattenersi. –Scusate ragazzi,non ce la posso fare!Non è troppo comico?!- lui e Jane si guardarono e si misero pure loro a ridere.

-Prof,come mai è qui?- si azzardò a chiedere un ragazzo quasi dall’altra parte della classe. –Be,devo insegnarvi tutto le cose che trovate in questo magico libro- rispose l’insegnante un po’ insicuro. –Dovrebbe fare il comico,sa?A giudicare da come ride quella ragazza- ed indicò proprio Beth. Si sentì osservata e alzò gli occhi verso gli altri. Aveva ancora un sorrisetto in volto ma cercò di calmarsi. –Mi scusi- disse ora abbassando lo sguardo lei. –Tranquilla,tranquilla..ma non mi sono ancora presentato!che sbadato!..oh ma ho fatto la rima!Sono il professore Squittle- Beth stava per partire con un’altra risata ma Niall le tappò la bocca. L’ora proseguì tranquillamente. Tutti sembravano seguire in modo serio e prendevano anche appunti. Avevano un rotolo di carta da papiro con la penna,tutto funzionante. Alla fine il simpatico professore non spiegò nulla di che visto che era il primo giorno e loro uscirono fuori soddisfatti. –Piaciuta la lezione?- chiese Jane ai due suoi amici. I due annuirono e guardarono fuori,c’era proprio una bella giornata. La ragazza dai capelli lunghi e ricci si voltò perché le sembrava che ci fosse qualcosa che non andasse. –Sentite ragazzi,io devo fare una piccola cosa ma torno subito,ve lo prometto- i due acconsentirono e si allontanarono. Lei proseguì per qualche metro dall’altra parte dove non c’era più nessuno. Le era proprio sembrato di aver visto il suo gatto nero. –Peter!Peter!sei tu?- iniziò a bisbigliare lei,non voleva gridare per non attirare l’attenzione. Era proprio sicura che fosse lui,eppure ,nonostante  lì alla fine poteva succedere qualsiasi cosa grazie alla magia,credeva fosse impossibile. Vide la fine di una coda di gatto in una stanza lì accanto e ci entrò;rimase pietrificata. Un ragazzo alto,con i capelli corti,neri e lisci le stava davanti senza dire una parola. Lei voleva emettere un suono ma non riuscì a dire nulla. Fu lui a parlare per primo. –Cercavi qualcuno per caso?- lei era ancora nella stessa posizione,in quella stanza buia che le faceva molta paura. –Sssì. Cercavo il mio gatto- sbuffò perché era rimasta delusa del risultato. –Ma evidentemente..- lui la interruppe dicendo –Aspetta..il tuo gatto si chiama Peter?!- tra un poco sarebbe scoppiato in una fragorosa risata. –Sì,Peter..- rispose lei non vedendo quale fosse il problema. Peter era il nome di suo padre,che le ricordava un po’ un gatto in fondo,e quasi per onorarlo,aveva dato lo stesso nome al suo animale. –Non ci posso credere!Sei un mostro!- lei si mise pure leggermente a ridere,ma solo per il semplice fatto che lui,ridendo,la faceva ridere. –Potrei sapere il motivo?Si chiama Peter come si potrebbe chiamare..Josh,per esempio- ovviamente non poteva dire il reale motivo a uno sconosciuto.  –L’hai rovinato. Poverino,con tanti nomi di animale carino..che ne so..zayn- lei fece una smorfia e gli disse –Ma che nome è Zayn?!Mai sentito!sembra quello di una papera- non sapeva come era riuscita a dire ciò,perché lei di solito era molto timida e lui fino a quel momento non le aveva infondato sicurezza affinché potesse un minimo fidarsi.  – Ehi signorina. Bada a come parli- d’un tratto si era fatto serio e lei indietreggiò un pochino,giusto quei passi che le consentirono di uscire fuori da quella stanza buia. –Mi fai ridere con quella faccia!- e si mise di nuovo a rider,senza un perché. Lei capì che non aveva brutte intenzioni e le scappò di ridacchiare anche lei. –Zayn è un nome prestigioso!-rimarcò questo aggettivo. –E,cosa più importante,è il nome della persona che ti sta di fronte!- disse lui fiero di se sibilando più volte questo nome. Lei si sentì in imbarazzo. Si sarebbe messa di nuovo a ridere se ne avesse avuto il coraggio,ma forse era stata scortese e si scusò. –Oh,sicuramente un bel nome,certamente- lui capì che mentiva. –Con il tempo imparerai da dove deriva e perché è il migliore di tutti. Ma ora vorrei sapere il tuo,di nome- non sapeva dove fosse finita  e per di più aveva paura che i suoi amici non la venissero nemmeno a cercare. –Io sono Jane,questo sì che è un nome- lo disse a bassa voce,ma lui..-Ti ho sentita!Ma ti perdono- si risollevò. –Senti ma quindi non hai visto un gatto?e tu che ci facevi lì?- lui fu come colto alla sprovvista. –Ma niente,cercavo del materiale vario- lei non volle indagare di più e si accontentò di quella risposta. –Dove devi andare?- chiese lui d’un tratto. Jane cercò di spiegargli su per giù la strada che aveva percorso e lui capì tutto. –Ecco perché non ti avevo visto mai in giro,sei nuova!- lei annuì mentre continuava a camminare. –Io conosco tutti qui ormai,non mi sfugge nessuno- era fiero di se,anche se il motivo era alquanto banale. –Un ottimo scrutatore- osservò la ragazza. –Scrutatore?che parolona,ma penso che vada bene qualunque significato sia nascosto dietro. Sai che sono più grande di te quindi no ?perchè sono il prefetto di serpeverde e scommetto che anche tu sei della mia potente casa- lei continuava a non capirlo,ma lo incuriosiva senza ombra di dubbio. –No,mi dispiace ma sono grifondoro.- le rispose lei sorridendogli. Lui quasi quasi ci stava rimanendo male. –Un giorno capirai chi sono i veri maestri- Jane lo guardò allibita. –Io sono arrivata,grazie per avermi accompagnato- lui le sorrise,neanche sembrava se stesso. –Ehi,ti ho vista..sei arrossita,sei arrossita- lei voleva sbattere la testa al muro. Solo a lei i tipi strani capitavano? –Si va bene,ti lascio alla tua solitudine- e se ne andò a passo veloce per raggiungere gli altri.  –Dove sei stata tutto questo tempo?- chiese Beth che era stata preoccupata per l’amica,mentre sotto il banco mangiava delle caramelle gommose insieme a Niall. –Pensavo di aver visto Peter,ma mi ero sbagliata- non era il momento giusto per raccontarle cosa le era accaduto. Una professoressa di media statura e molto ben curata,stava parlando di alcune creature magiche. Jane si sistemò e prese vari appunti,trovando interessante la lezione. Quando finì tutti uscirono nel giardino principale per fare una piccola merenda. Tutti i ragazzi delle quattro case erano la fuori,indifferentemente dall’anno che stavano frequentando,e molti si divertivano a fare piccoli duelli con la bacchetta,senza osare troppo  però perché avrebbero potuto combinare qualche danno.  Una ragazza da sola stava provando ad aprire il suo porta pranzo con l’utilizzo esclusivo della magia. –Alohomora!Alohomora!Alohomora- agitava la bacchetta inutilmente perché nulla accadeva.  Non che fosse difficile aprirlo ma evidentemente voleva provare. –Senti,non ce la farai mai- un ragazzo alto,con gli occhi come due zaffiri,qualche brufolo e i capelli castani le stava davanti senza avere nemmeno l’accenno a una risata. Lei fece finta di non ascoltarlo e continuò imperterrita. Alla fine non successe nulla e lei,davanti migliaia di sguardi pronta a giudicarla,lo aprì normalmente iniziando a mangiucchiare.  Alcune ragazze e ragazzi le si avvicinarono e si sedettero accanto a lei. Aveva alzato il viso quando finalmente si era arresa,dando lo sguardo alla luce del sole. Era davvero una bella ragazza,così si vociferava in giro. Alta,non una spilungona ma certo non si poteva definire bassa. Aveva dei lunghi capelli lisci setosi e biondi,come l’oro.  Gli occhi erano di un blu color mare e le labbra piccole e  sottili. Era davvero magra e si diceva fosse vegetariana. –Oddio,nemmeno si vede più!- disse Beth mettendosi in piedi sopra una panchina per riuscire a vedere qualcosa. –E’ sommersa da persone inutili- affermò Jane indifferente. Già aveva detto la sua: era una ragazza immatura,antipatica ed egoista. In effetti non aveva avuto nessun indizio per dire ciò,ma a pelle lo sentiva. –Bu!- gridò da dietro loro Emily,con un grande sorriso sulle labbra. –Ehi,ammiravamo miss reginetta di Hogwarts- disse Elize stufa della situazione. Non lo avrebbe mai detto,ma sotto i riflettori,per una volta,ci sarebbe voluta essere lei. –Ne ho sentito parlare in giro. Dovrebbe chiamarsi Sally ed è una corvonero,una primina come voi – i tre annuirono per farle capire che erano interessati al resto della storia,se ce ne fosse stato uno. Niall le fece spazio per farla sedere sulla panchina e continuò – Pare che nella città in cui abitava,era sempre acclamata da tutti e aveva vinto molti concorsi di bellezza- prese un gran respiro e si calmò,segno che probabilmente queste erano le uniche informazioni. –Grazie per le news cara- disse Jane sorridendole. Ritornò a guardare Sally,che ora era attorniata da alcuni tipi che spudoratamente ci provavano con lei. –Faccio parte del giornalino della scuola,quindi anche i gossip mi servono- tutti e tre la guardarono sbalorditi – Non sapevate che abbiamo un giornalino della scuola?Ma dove vivete?Si chiama “La gazzetta dei piccoli maghi” e la prossima settimana dovrebbe uscire,tenetevi forte- nel frattempo Mr.Figgins annunciò che le lezioni stavano per riprendere e andarono via,dando un’ultima occhiata a Sally.

- Senti. Tu vai li,le farfugli qualcosa,qualunque cosa,tanto la colpirai con la tua bellezza,poi ti siedi ,vi mettete a parlare e poi chi vivrà vedrà-

-Eh?- rispose Liam ad Harry,che era fiero di aver fatto un piano imbattibile.

-Magari l’inizio andrà un po’ maluccio,ma poi con qualche incantesimo o..si pozione!La farai innamorare di te!No aspetta di me!Sembra strano dirlo ma è così!- il biondo mise una mano nella fronte del riccio per verificare che fosse in buona salute. –Va bene io ci vado prima che se ne vada,ma non ti assicuro nulla-  prese un respiro profondo e si avviò.

-Ciao. Sono Liam. Ti ho vista prima- Harry gli dava l’ok per continuare nascosto dietro un pilastro poco distante da loro. –Ciao,Sally- disse non curante la ragazza che si preparava la roba per tornare dentro.  –Sei venuto a prendermi in giro per poco fa?- lui non sapeva cosa rispondere ma non perché fosse timido,assolutamente no. Ma perché ciò che stava facendo in realtà era per il suo amico e non voleva sbagliare un colpo. Harry gli fece no con il dito e lui proseguì –No no,anzi volevo aiutarti- si era ricordato in che cosa avesse sbagliato la ragazza e le sembrava una buona tattica – Sentiamo- disse lei mettendosi a braccia conserte. –Non che sia un esperto,dato che sono al primo anno,ma oggi un professore strano- si voltò per guardare Harry che rideva sicuramente,dato che si erano divertiti con quell’insegnante matto – ci ha mostrato proprio questo incantesimo. Serve per aprire lucchetti e porte,quindi non ce l’avresti mai fatta con quello lì - disse indicando il porta pranzo accanto a lei.  –Ah- non disse nient’altro,perché era stata ferita nell’orgoglio. Quello che non ti permette neanche di ammettere che hai sbagliato e non è successo nulla,si va avanti.  Lei odiava sbagliare,ma più che altro mostrare ciò agli altri. Fu faticoso dire questo  –Grazie- e gli sorrise. –Io sono serpeverde e tu corvonero vero?- Sally lo guardò stupita – come fai a saperlo?- Harry aveva dato lui molte informazioni scoperte in circa 10 minuti. –Eh ho sentito in giro- e si voltò verso l’amico volendolo fulminare con gli occhi. Arrivò la domanda fatidica,che non aveva partorito certo la sua mente. –Sei fidanzata?- lei prese le sue cose e andò via senza dire niente,lasciandolo imbambolato.

-Non ci sai fare con le donne,sei proprio inesperto!Dovevi sederti accanto a lei,farle qualche complimento..-

-Ma..sei tu che mi hai detto di agire così!- disse Liam con tono ovvio.

-Dammi alcuni giorno e sarà mia- si misero entrambi a ridere e tornarono dentro.

--

 

Buooonasera :3

Scusatemi se ci sono stata tanto a postare questo nuovo

Capitolo ma con la scuola ho poco tempo per scrivere çwç

Spero che dopo tutta questa attesa non vi abbia deluso D:

Qualcuno (mitooo *-* lol) avrebbe voluto che io postassi

I volti delle protagoniste di questa FF ma non ho avuto

Tempo per cercarle,sorry çç Comunque voi andate tutti

A leggere le FF di pandamito u.u

Grazie a tutti coloro che hanno recensito gli scorsi capitoli *-*

Spero che anche questo abbia un discreto successo c:

Alla prossimaaaaa :D

 

  
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