THE SHOW MUST GO ON…

CAP 3.

 

-deve assolutamente abortire.-

-non se ne parla nemmeno-la ragazza era più seria di lui.

-illuminami Gin,come facciamo a dirle che è incinta,se lei nemmeno sa che ha fatto l’amore?-alzò scettico un sopraciglio.

-troveremo un modo…Harry,lei lo ha sempre desiderato un bambino e anche Ron…-gli sorrise dolcemente.

-uff…-si sedette stancamente sul letto-mai che ce ne vada bene una,eh?-

-già…-la ragazza rise.

Harry le prese la mano e lei,con la sua solita sbadataggine,inciampò nel tappeto e finì sopra il ragazzo.

Rimasero immobili per qualche secondo,persi l’uno nello sguardo dell’altra.

I loro nasi si sfioravano e i capelli della ragazza accarezzavano la guancia di Harry.

Ginny,finalmente collegò il cervello e si alzò di scatto,mettendosi in piedi davanti al ragazzo.

-oddio,scusa Harry…sono così sbadata…-si girò e si coprì il viso con una mano,cercando in vano di nascondere il rossore.

Poi,improvvisamente qualcosa scattò.

Il suo cervello partì alla velocità della luce.

Aveva un piano.

Era la cosa peggiore che potesse pensare,ma in quel momento era l’idea migliore.

Poteva aiutare Hermione e Ron…ma Harry…no,lui non glielo avrebbe mai perdonato.

Mentre ragionava,non si accorse che il ragazzo si era alzato e ora si trovava alle sue spalle.

Ginny si girò di scatto e quasi non urlò.

-Harry!oddio!non mi ero accorta che ti fossi alzato!comunque…ho un’idea per…-il ragazzo si avvicinava sempre di più e lei era costretta ad indietreggiare-…la storia…di…Hermione…-sentì qualcosa dietro alla schiena.

Il muro.

“Merda!”

Harry era sempre stato il suo chiodo fisso sin da quando era bambina.

Il suo primo bacio con lui,la prima volta che aveva fatto l’amore era stato con lui.

Ovunque nella sua vita vi era lui.

Ma da quando l’aveva mollata,lei se ne era fatta una ragione ed era andata avanti.

Ma il suo autocontrollo sarebbe sicuramente crollato se lui non avesse staccato immediatamente gli occhi dalla sua bocca.

-Ha…Harry…?!-i suoi occhi la spaventavano,ma non ne senso che le facessero realmente paura…semplicemente per come la guardava.

-sai Gin,credo di aver fatto un errore…-appoggiò le mani al muro,accanto ai suoi fianchi.

-a si?...e…e…quale sarebbe…questo…errore?-doveva concentrarsi a mantenere l’autocontrollo.

-di non aver fatto questo per così tanto tempo…-e senza lasciarla rispondere le catturò le labbra con le proprie.

“Autocontrollo Gin,AUTOCONTROLLO!!”

Ma non resistette molto e dopo poco ricambiò al bacio.

Lentamente lui le slacciò la camicetta e lei fece lo stesso,senza mai smettere di baciarsi.

In pochi minuti tutti i vestiti di entrambi erano per terra.

Lui la prese in braccio e l’appoggiò al muro.

Lei strinse le gambe ai fianchi di lui e si posizionò meglio.

“Addio autocontrollo…”

***

Hermione uscì dal bagno e si avviò verso la sua camera.

Passò davanti ad una porta e si fermò.

Non le sembrava di averla mai vista.

“Forse sarà la camera del fratello di Ginny,quello che è sempre via per lavoro…”

Curiosa aprì lentamente la porta ed entrò.

Accese la luce e rimase qualche secondo a bocca aperta.

Ne era sicura,quella camera l’aveva già vista.

Si era già seduta su quel letto,aveva già sentito quel odore.

Tutto le era così maledettamente familiare.

Un’altra volta quella sensazione.

Ma che diavolo era?

Scacciando via quei pensieri,decise che il letto poteva aspettare.

Uscì fuori in veranda,con una tazza di thè in mano.

La luna era alta in cielo,ma le nuvole non permettevano di vederla per intero.

Era esattamente quello che sentiva Hermione.

La sua anima,il suo cuore,la sua mente…le nascondevano qualcosa…e lei sarebbe riuscita a scoprirlo.

***

Ron si svegliò di soprassalto.

Un altro incubo.

Si rifiutava di ascoltare quelle parole,ma la sua mente gliele lanciava addosso come freccette.

“O è morta,o…si è dimenticata di te…”

 

*FLASHBACK*

Era passata una settimana da quando era stato catturato e rinchiuso lì dentro.

Chissà come stava  Ginny?

E Harry?

Ma il suo pensiero più costante era sempre e comunque per lei.

Solo e incessantemente lei.

Il suo amore.

La sua vita.

La sua Hermione.

Era lei che lo stava proteggendo da tutte le maledizioni,torture.

Lei con il suo amore.

Ogni maledetto giorno di quella maledetta settimana i Mangiamorte erano andati da lui e ogni maledetto giorno le loro maledizioni non lo avevano toccato.

Arrivarono anche quel giorno,puntuali come sempre.

Erano in tre.

Con lui non si preoccupavano di tenere maschere o cappucci,tanto sapevano che non sarebbe uscito vivo da lì.

Quel giorno c’era anche Neville con loro.

Era magro e alto,gli occhi spenti,il marchio splendente sul suo pallido braccio.

Ron alzò gli occhi verso di lui.

-Neville,ti prego…vai via…salvati…Neville,sono io…sono Ron,il tuo amico Ron…-lo stava supplicando di salvarsi ma,questa volta,non finse di non ascoltarlo.

Alzò gli occhi furenti verso il rosso e gli puntò la bacchetta addosso.

-NON MI HAI MAI CONSIDERATO AMICO TUO!BUGIARDO!CRUCIO!-urlò il Mangiamorte.

Poi il rumore cessò improvvisamente.

Nessuno parlava.

Tutti trattenevano il respiro e guardavano il ragazzo al centro della stanza.

Ron si contorceva dal dolore.

Il Cruciatus aveva fatto effetto,la barriera non esisteva più.

Con un gesto della mano Neville sciolse l’incantesimo e si avvicinò al ragazzo,che ancora ansimava.

Si accorse che era sorpreso almeno quanto lui.

-ma che bella sorpresa Ron…!hai visto?la barriera non c’è più!e sai cosa vuol dire?...o è morta,o si è dimenticata di te…-e uscì sghignazzando seguito dagli altri due.

E fu in quel momento che la cella morì,insieme al cuore di Ronald Weasley.

*FINE FLASHBACK*

***

Ginny finì di vestirsi e si appoggiò al muro.

Il ragazzo le si avvicinò e le bacio il collo,ma le lo scostò.

Harry si andò a sedere sul letto.

-Gin,cos’hai?...non ti è piaciuto?-chiese lui preoccupato,ma lei non rispose

Ginny era fredda e distante.

La sua mente era a miglia e miglia di distanza.

Sapeva di aver appena fatto un errore enorme a ricadere tra le braccia di Harry,ma la sua idea ora era più brillante che mai.

-che è successo?-lei non lo stava ascoltando,aveva lo sguardo puntato da un’altra parte.

I suoi genitori erano andati a trovare Bill e passavano la notte lì.

Quella era la notte perfetta,lo sapeva.

-Gin,guardami…-lei alzò lo sguardo verso di lui e li occhi le si riempirono di lacrime.-riguarda la storia di Hermione?cosa dovevi dirmi prima?-

-Harry…io…-le lacrime iniziarono a scendere copiose e lui si alzò dal letto-no…ti prego,fermati…mi dispiace…-lui si bloccò.

Lei prese con mano tremante la bacchetta e gliela puntò addosso.

Lo guardò un attimo,poi chiuse gli occhi,mentre altre lacrime sfuggivano al suo controllo.

-Gin…?!-la sua voce era sinceramente preoccupata.

La ragazza aprì gli occhi.

Gli sorrise tra le lacrime.

Poi capì che era il momento.

“Mi dispiace…”

Un raggio scaturì dalla sua bacchetta.

 

***

 

 

 

Lo so,è un po’ cortino come capitolo,ma abbastanza importante per lo svolgimento della storia.

Non ho il tempo per fare i ringraziamenti adeguati,ma ringrazio comunque tutti coloro che hanno commentato e che hanno letto la mia storia.

E,care fan di Draco Malfoy…abbiate ancora un po’ di pazienza…arriva nel prossimo capitolo!!

Ma non posso dirvi altro…XDXD

Continuate a seguirmi!

Alla prossima,

b.B.