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Autore: Stella94    10/05/2012    9 recensioni
Dal primo capitolo:
"Sentivo già che tutto stava diventando più tetro, più oscuro. Era come un presentimento, un tintinnio nei miei timpani che oscurava ogni cosa, ogni priorità...
...Per quanto si divertissero a nascondere la cruda realtà dei fatti, Hogwarts, non era più un luogo sicuro, ma il centro del male stesso, il luogo in cui tutto ebbe inizio ed in cui tutto avrebbe avuto una fine...
Una nuova Dramione targata Stella94!
Spero vi piaccia! BUONA LETTURA E RECENSITE!!!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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lei it burn ATTENZIONE: Le frasi in grassetto derivano dall'opera originale della Rowling   



                                   


                                                "Villa Malfoy"

Passarono parecchi mesi da quella sera e molte cose cambiarono radicalmente. Io, Ron e Harry eravamo a caccia di Horcrux, nascondendoci periodicamente da Ghermidori e seguaci del Signore Oscuro. Furono giorni difficili, alimentanti dallo sconforto e dalla rabbia della nostra crudele situazione. Spiegai tutto a Harry e Ron, riguardo la mia storia con Malfoy.
Entrambi non furono molto soddisfatti nel sentirmi parlare così animatamente di Draco. Ma dopotutto sembrarono capirmi e in qualche modo biasimarmi. Draco mi mancava, ogni giorno sempre di più.
Nonostante non riuscissi a perdonarlo per avermi tenuto allo scuro della sua inaccettabile missione, i suoi occhi doloranti erano quasi stampati nei miei pensieri più inconfessabili. Lo sognavo spesso di notte, era diventato quasi un'ossessione.
Volevo parlargli, volevo che mi spiegasse, volevo sentire ancora la sua voce e, disgraziatamente, anche il sapore dei suoi baci. Perché era diventato innegabile: io era innamorata di lui.
E l'amore, per quanto a volte lo si possa detestare, è un avversario crudele di cui liberarsi.
Tuttavia cercai di concentrarmi sulla mia missione piuttosto che sui sentimenti. Pensare mi faceva star male, e tenere la testa occupata era l'unico modo per combattere il rammarico e la malinconia.
Le cose però non giravano a nostro favore. Cercare Horcrux con il Ministero dominato da Mangiamorte non era un'impresa semplice. Harry era ricercato e i Nati-Babbani venivano perseguitati e spesse volte uccisi.
Ron aveva abbandonato la sua famiglia e non perdeva mai occasione per farlo pesare a Harry; proprio lui che una famiglia non l'aveva mai avuta. Hogwarts era diventata il covo di crudeli insegnati fedeli a Voldemort, e Piton, agli occhi di molti, la più astuta delle sue pedine.
Brancolavamo nel buio e nell'incertezza delle nostre supposizioni. Non avevamo un piano ne la ben che minima idea di dove trovare i restanti Horcrux nascosti per il mondo.
Ma il peggio doveva ancora arrivare...
Greyback, il lupo mannaro capo di una squadra di Ghermidori, ci catturò mentre eravamo in fuga. Nonostante cercammo di dissuaderlo dai suoi minuziosi sospetti, riuscì ad intuire che quello davanti a suoi occhi non era affatto Vernon Dursley, ma il fatidico e inafferrabile Harry Potter.
Non perse tempo e, dopo aver accertato di trovarsi di fronte ad un traditore del suo sangue ed ad una fetida mezzosangue, ci trascinò con noncuranza verso una destinazione oscura, dove pare vivesse il Signore Oscuro.
Giungemmo in una villa antica e tetramente oscura. Salimmo su gradini di pietra a suon di spinte e calci ed entrammo in un ingresso tappezzato di ritratti.
Arrimmo a quello che di primo acchito sembrava un elegante salotto, così luminoso rispetto al buio a cui eravamo sottoposti che sembrò quasi accertarci. Davanti allo scricchiolante camino sedevano probabilmente due uomini, nascosti dalle poltrone rivolte verso le fiamme ardenti. Entrambe le figure si alzarono quando i Ghemidori ci spinsero dentro.
Ebbi un fremito, il mio cuore smise di battere. Tutto intorno divenne vuoto e oscuro. Davanti ai miei occhi Draco Malfoy strabuzzò lo sguardo dilatando le pupille cupe. Ci osservò con vacua disperazione, le iridi tremarono sotto le palpebre.
<< Che succede? >> Chiese la voce turbolenta e minacciosa di Lucius Malfoy.
<< Abbiamo preso Harry Potter. >> Ripose Greyback pavoneggiandosi per la sua indiscutibile impresa, lo sguardo lercio si era steso in un macabro sorriso compiaciuto.
Lucius osservò Draco. Sembrò quasi trafiggerlo con i suoi occhi grigi e rilucenti. Gli fece cenno di avvicinarsi, ma Draco parve maggiormente turbato. Gettò lo sguardo a terra, l'espressione combattuta e incerta.
Gli diete uno spintone e Draco si fece avanti ciondolando il passo trepidante. Deglutì mentre cercava inutilmente di ignorarmi. Il mio cuore batteva all'impazzata nel petto. Dopo tanti mesi passati a pensarlo, a desiderare di poterlo incontrare, lui era finalmente davanti a me, a pochi passi dal mio corpo. Ma ero prigioniera di Grayback e dei suoi seguaci, a casa di Lucius Malfoy, tra quelle mura che hanno visto i peggiori crimini mai esistiti, e Draco era un Mangiamorte e molto probabilmente il promotore assoluto della nostra disfatta.
Il suo fiato mi sfiorò il collo teso, come un lampo mi ritornarono alla mente i nostri baci, le nostre carezze...
Avrei voluto urlargli il mio amore e tutta la mia sofferenza. Ma se volevo salvare Harry e Ron, dovevo tacere ed ingoiare le lacrime che continuavano a colmare i miei occhi stanchi.
<< Allora, Draco? >> Lo incitò Lucius. Sembrava molto ansioso << E' Lui? E' Harry Potter? >> Ma lo sguardo di Draco non aveva neppure sfiorato quello di Harry.
Continuava ad osservarmi come se non mi avesse mai vista. Per un attimo pensai che volesse abbracciarmi, baciarmi, cullarmi tra le sue braccia come un tempo. Ma continuava a stare in silenzio, come se non sapesse più parlare.
<< Io non... io non sono sicuro. >> Rispose Draco.  Aggrottai la fronte, stupita.
<< Ma osservalo bene, dai! Avvicinati! >> Urlò ancora Lucius.
Draco mosse un passo, ora ci separavano solo pochi centimetri. Nelle mie orecchie tamburellava il battito del mio cuore impazzito e non seppi mai a cosa era effettivamente dovuto. La sua vicinanza mi incuteva una superba sensazione di desiderio, ma la paura e lo sconcerto di essere consegnata al Signore Oscuro sembravano prevaricare su ogni cosa.
Draco studiò le mie labbra come se avesse l'improvviso bisogno di baciale, poi passò al naso e infine annegò nei miei occhi lacrimosi, che fremevano sotto le lunghe ciglia. Al mio fianco Harry boccheggiò, dolorante e irriconoscibile dopo la fattura a cui l'avevo sottoposto.
Draco lo osservò solo per un istante, l'attenzione rivolta verso la cicatrice appena visibile.
<< Non so. >> Disse infine e raggiunse con fervore il camino, dandomi le spalle come se all'improvviso non volesse più guardarmi.
Lucius parve contrariato, me sulle rughe del suo viso spuntavano segni di un amaro sospetto. Greyback borbottò qualcosa di incomprensibile e mi spinse al centro della sala strattonandomi con disprezzo. Gemetti dolorante, la sua sudicia mano ancorata nei miei capelli arruffati.
<< E la nata Babbana, allora? >> ringhiò Greyback. Mai come in quel momento desiderai avere l'appoggio di Draco. Ma Draco continuava a darmi le spalle, lo sguardo rivolto verso il camino scricchiolante.
 << Un momento >> Fece Lucius Brusco. Si avvicinò strusciando il passo, sul viso un'espressione sorpresa e maggiormente eccitata. Mi afferrò il mento con due dita costringendomi a guadarlo. Anche se poteva considerarsi il riflesso esatto di suo figlio, non c'era nulla nel suo volto che mi ricordasse la dolcezza di Draco o lo sgomento appena provato.
<< Guarda, Draco, non è questa Hermione Granger? >>
Draco si voltò, lo scrutai attraverso la spalla di suo padre che continuava a starmi di fronte, minaccioso.
<< Io non... non credo, padre. >>
All'improvviso la porta d'ingresso si aprì con un brutale tonfo. Entrò la stessa donna che era sulla torre, la sera in cui Silente era stato ucciso. Con un passo svelto e risoluto si fece avanti.
<< Che succede? >> Domandò con disdegno. La donna fece un giro intorno a noi e si fermò a pochi metri da me. Tese lo sguardo, gli occhi scuri e profondi sembravano un pozzo in cui non vi era un fondo. Draco ansimava alle nostre spalle e si torturava le dita con fare nervoso.
<< Ma io ti conosco. >> Mi disse la donna arricciando la fronte << Eri sulla Torre quella sera e Draco ha tentato di proteggerti... >>
Lucius si girò di scatto verso il figlio, facendo svolazzare i suoi lunghi capelli biondastri << Allora la conosci, Draco? >>
<< Non... non credo che sia lei, zia. >> Disse Draco vacuamente stizzito.
<< Ma certo che è lei! Non osare prendermi in giro, Draco. >> La donna gli puntò un dito contro e Draco si appiattì alla parete sconcertato. Nei suoi occhi brillava la più cruenta e accidiosa paura.
<< Ma si, ma si! >> Sbraitò Lucius << Questa è Hermione Granger e quello è Potter. >>
<< Potter? >> La donna sembrò piacevolmente sorpresa << Il Signore Oscuro deve essere subito informato. >>
Si mosse nella sala, noi che continuavamo ad essere prigionieri dei Ghermidori impazienti di una ricompensa. Poi all'improvviso il suo passo cessò, e lo straziate sorriso di trasformò in un ghigno di puro terrore
<< Cos'è quella? >> La udii chiedere.
<< Spada >> Grugnì uno dei Ghermidori fuori campo.
<< Dammela. >>
<< Non è sua, signorina, è mia, l'ho trovata io. >>

Ma la donna parve orribilmente ignorarlo. Si susseguirono lampi di luce verde e i Ghermidori finirono a terra immobilizzati. Fui scaraventata sulla parete mentre al centro delle sala i duellanti si sfidarono in un battaglia a colpi di bacchetta. Lampi di luce verde schizzavano dalle bacchette come scintille infuocate e rimbalzavo sul terreno, tuonando. Molti uomini caddero a terra, la donna sembrava prevaricare su tutti. Draco rimase attonito, apparentemente sbalordito.
Bellatrix, la donna dallo sguardo arcigno, riusciì a conquistarsi la spada di Grifondoro, sottomettendo Greyback.
<< Era nella loro tenda >> rispose il lupo mannaro quando Bellatrix gli chiese dove l'avesse trovata.
La donna sorrise appena, sadicamente. Lasciò andare Greyback, che irrimediabilmente spaventato si appiattì alla parete.
Con la spada stretta tra le dita, riprese a girare incauta nel circondario, come un serpente che studia la sua preda prima di ucciderla. Il silenzio era assordante e veniva spezzato solo dal rumore dei suoi passi.
Poi si fermò, gli occhi fissi su di noi.
<< Porta questi prigionieri nei sotterranei, Greyback. Tranne la mezzosangue. >>
Draco trasalì e fece un passo verso di me. Il mio cuore smise di battere, il respiro strozzato in gola.  Mi prese per i capelli trascinandomi al centro delle sala. Ero furiosa ed impaurita. Furiosa con tutti e soprattutto con Draco che continuava a cincischiare tenendomi ad un assurda distanza. Perché non faceva nulla? Perché non cercava di proteggermi? Possibile che avesse dimenticato già ogni cosa.
Mi scaraventò a terra, mentre sotto i miei ciuffi ribelli vedevo Harry e Ron essere trascinati verso un corridoio buio e oscuro. La donna mi puntò la bacchetta contro, il cuore sprofondò nel costato. Fui sicura che quella fosse la mia fine e l'unica cosa che tetramente speravo era quella di stringere Draco ancora, annegare nel suo amore.
Forse sarei morta tra le sue braccia, forse non sarebbe stato così ingiusto.
<< Dove avete preso la spada? >>
<< L'abbiamo trovata... l'abbiamo trovata. >> Risposi singhiozzando, la gola secca e il corpo fremente.
<< Stai mentendo! Cru... >>
Ma non riuscì mai a terminare la frase, fu questione di pochi secondi. Mi sentì piacevolmente sollevata ed un calore mi avvolse come se mi trovassi sotto i forti raggi del sole. Mi sentii sorretta e stretta con forza, ma non fu un abbraccio doloroso, fu un abbraccio di disperato bisogno, quasi un'urgenza irrinunciabile.
Sentii un profumo intenso di menta, il tepore di un respiro sulle labbra. Aprii gli occhi e fui immersa in un oceano di argentata purezza. Draco mi osservava ammaliato e complice, un grazioso sorriso di disegnava sul suo volto sudaticcio. Gli passai una mano sulla guancia, tastandolo. Non volevo che fosse solo un effimero miraggio. Ma Draco mi strinse ancora di più e io finii con la testa sulla sua spalla, le braccia strette al collo.
Lo sentii improvvisamente irrigidirsi e il suo braccio scivolò dal mio fianco. Un secondo dopo aprii gli occhi: Draco aveva la bacchetta puntata contro suo padre, che nello stesso istante sguainava la sua contro di noi.
<< Non costringetemi a mettermi contro di voi, padre. Perché se oserete ostacolarmi non mi farò nessuno scrupolo a puntarvi la bacchetta contro. >>
Disse Draco, la voce torbidamene schietta.
<< Che sta succedendo qui? >> Esclamò improvvisamente Narcissa, piombata miracolosamente sul posto. Il viso pallido e ben curato si scurì diventando cupo e risentito << Draco... >> Mormorò portandosi una mano sulle labbra, osservava suo figlio quasi inorridita, le bocca tremava sotto le dita smaltate.
<< Potrei anche morire qui, in questa stanza >> Disse Draco, il collo teso e pulsante << Ma fin quando avrò fiato, fino a quando sarò in gradi di impugnare la mia bacchetta, nessuno torcerà un solo capello ad Hermione. >>
Narcissa impallidì, Lucius sembrò sprofondare nel sottosuolo, Bellatrix, invece, sorrise orridamente. Era un perverso ghigno il suo, trasudava scherno e impertinenza. Abbassò la bacchetta, ma ebbi la strana sensazione che l'avrebbe presto usata contro di noi, impietosa.
<< Ho sempre saputo che eri un tipo diverso. >> Disse mugugnando << Come tua madre, anche lei alla tua età aveva tanti grilli per la testa. Ma è stata debole, alla fine si è piegata al volere della sua famiglia. >> Narcissa osservò la sorella con disdegno e rammarico, tuttavia non si mosse, l'espressione troppo sconcertata anche solo per difendersi << Hai un gran fegato. >> Convenne Bellatrix << Oh si... devo riconoscetelo. Scagliarsi contro la propria famiglia per proteggere una mezzosangue non è una cosa da molti. Tuttavia non mi lasci altra scelta. >>
E proprio come avevo sospettato la sua bacchetta tornò a puntarsi minacciosa verso di noi. Draco teneva il braccio teso mentre con l'altro mi stringeva sul suo corpo. Chiusi gli occhi e mi strinsi a lui, volevo sprofondare dentro la sua anima, nel suo calore. Ma non avevo più paura. Ora che Draco mi teneva stretta sapevo che avrei potuto affrontare ogni cosa, anche la morte.
<< Draco, sii ragionevole. >> Disse Lucius, la voce meno roca di prima << Non cercherò di proteggerti questa volta, non cercherò di biasimarti. Sei solo. Hai tre bacchette puntate contro... >>
<< Ne ha due! >> Ci tenne a precisare Narcissa, che si fece più avanti sorridendo al figlio con fierezza.
<< Non ti ci mettere anche tu, Cissy. >> imprecò Lucius.
<< E' nostro figlio, Lucius. >> Si impuntò Narcissa agitando le braccia.
<< Ha perso questo privilegio nel momento stesso in cui ha cercato di schierarsi contro di noi, per proteggere una sporca mezzosangue! >>
Poi accadde tutto all'improvviso. Sopraggiunsero Ron e Harry, Dobby comparne dal nulla. Ci furono scintillii di bacchette e urla strazianti.
Draco mi strascinò fuori dalla sala, ma Harry mi intimò di restare.
Era come se fossimo piombati all'inferno, in un oceano di fuoco e scintille. Ci stringemmo tutti accanto a Dobby, la mia mano fra quella di Draco. Poi la soffocante sensazione di essere inghiottita in un tubo di plastica, il rumore della folla che scalpitava lontano, grida contrariate, qualcosa mi strozzava il respiro, che sembrava essersi bloccato in gola.
Quando aprii gli occhi sentii il dolce richiamo della risacca del mare, la sabbia che pizzicava sul mio viso come uno sciame di api impazzite. Mi rialzai con fatica stropicciandomi le palpebre.
Il sole stava quasi calando oltre l'orizzonte placido. Avvertii un lamento, degli ansiti soffocati. Mi voltai e di nuovo il cuore di fermò nel petto.
Draco era in una pozza di sangue.

CONTINUA...

N
ote dell'autrice

 L'intero capitolo è ispirato al capitolo 23 di Harry Potter e i Doni della Morte


Angolo di Stella94
Eccomi ritornata con un po' di ritardo, ma non riuscivo a mettere un punto a questo capitolo. Il prossimo sarà inventato da me, e questo per è un bene, perché quando sono vincolata dalla trama mi risulta un po' difficile esprimermi.
Spero che comunque vi sia piaciuto lo stesso!
Oh ho fatto anche un po' di ritardo perché stavo lavorando alla mia nuova Dramione intitolata Following, fateci un salto e fatemi sapere cosa ne pensate. Poi volevo lasciarvi anche la mia pagina che ho appena aperto Emma & Jennifer-Dream Girls, ci sono tante belle cose, dalle news alle foto più belle delle nostre eroine, perciò fateci un salto e mettete mi piace, così fate contenta sia me che Marti!!!!
Ora vi lascio. Mi raccomando non dimenticate di recensire!
Kiss Kiss
       
                                                                                                                                                             
    Stella94 
   
 
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