Il complotto parte II
Molo di New York
Ma quanto ci mette, prima mi dice di
venire qui e poi non si presenta, sicuramente è una bufala
Una donna
dai lunghi capelli neri con riflessi verdi era seduta su una panchina che
fissava continuamente l’orologio borbottando tra se e se. Si guardava intorno
per trovare la persona che l’aveva contattata qualche istante prima
Siamo in guerra! Ma che andava
farneticando, non c’è nessuna guerra tutte le missioni di pace sono state
abbandonate
“Lei deve
essere il capitano Setsuna Meio della CIA dico bene?”
Una ragazza
dai lunghi capelli neri era comparsa improvvisamente nel campo visivo di
Setsuna che leggermente spiazzata dalla domanda a bruciapelo aveva cominciato a
pensare ad una scusa plausibile per allontanare quella ragazza
“Non cerchi
di mandarmi via, sono il capitano Rei Hino dell’unità di spionaggio del FBI,
l’ho chiamata mezz’ora fa”
“Non dica idiozie!
È una bambina in confronto alla voce che ho sentito al telefono!”
“Mi creda se
le dico che sono io, ecco guardi con i suoi occhi!”
Le aveva
mostrato con discrezione il suo tesserino di riconoscimento, solitamente non
viene mostrato in giro, specie agli agenti della CIA ma quella era una
situazione che richiedeva la massima fiducia dei collaboratori che stava
cercando di reclutare
“Le credo
signorina, ma vuole spiegarmi cortesemente cosa intendeva prima dicendo che
siamo in guerra?”
“Semplice,
stiamo progettando un colpo di stato!”
“Cosa? Ma si
rende conto di quello che sta dicendo agente?!”
“So bene
cosa dico e presto lo saprà anche lei, adesso per favore mi segua non è
prudente qui!”
Si erano
dirette verso l’ingresso del molo dove un’auto nera assai anonima le stava
aspettando
“Non si
preoccupi non ho intenzione di tenderle un’imboscata, c’è un’agente del mio
gruppo alla guida”
“Mi fido
capitano Hino, ma l’avverto, se questo è uno scherzo si ritroverà in guai
seri!”
“Se è come
dice mi spiega perché un’agente della CIA ci sta seguendo da quando abbiamo
lasciato la panchina del molo?”
Setsuna
aveva sgranato gli occhi a quella domanda, era sicura che il suo agente fosse
ben nascosto agli occhi dei passanti, persino lei faceva fatica ad individuarlo
“Non faccia
così agente Meio, sono stata in guerra e so ben riconoscere gli altri agenti
appostati. Scommetto che addosso ha anche un microfono”
“Sarò franca
con lei, ho un microfono e il mio agente era qui per garantire la veridicità
delle sue parole”
“Bene, quindi
non le dispiacerà se anche il suo agente verrà con noi vero? Non posso
rischiare di far trapelare informazioni a terze persone! Quest’incontro non
deve uscire allo scoperto!”
“Ho capito,
agente Chiba venga qui immediatamente!”
Un ragazzo
alto si era avvicinato all’auto dove le due ragazze lo attendevano
“Sono
l’agente Chiba Mamoru, chiedo scusa capitano!”
Un profondo
inchino aveva accompagnato quelle parole
“Non si
preoccupi e si tiri su, adesso andiamo con questi signori!”
“Bene ora
che ci siamo possiamo anche andare, lungo il tragitto le verranno svelati i
suoi dubbi”
Sala computer
“Sta zitta
Minako! Hai fatto abbastanza danni in questi giorni!”
“Ami la stai
difendendo? Fino a prova contraria sono io che mi ritrovo di nuovo con il naso
rotto!”
“Hai capito
bene! La sto difendendo perché so esattamente come ti comporti! Hai ricevuto
due colpi da due persone che non reagiscono come me! Ora vai in infermeria e
trova una scusa credibile per giustificare l’accaduto!”
“Va bene me
ne vado, me ne vado, ma stai sicura Ami mi vendicherò contro di te e contro
Makoto!”
“Prova a
torcere un capello all’agente Mizuno e ti ritroverai anche il resto del corpo
rotto!”
“Basta voi
due! Si può sapere cosa sta succedendo?”
“Minako hai
ricevuto un’altra batosta vedo, questo non può che farmi piacere!”
“Vaffanculo
Haruka!”
“Basta!
Adesso basta! Minako va in infermeria! Haruka piantala di comportarti come una
bambina, Ami Makoto ditemi immediatamente cosa è successo!”
Michiru era furiosa,
era a capo di quel gruppo da sole poche ore e già erano fuori controllo, a
quanto pareva Minako attaccava chiunque e otteneva come reazione il pestaggio,
Makoto sembrava la più furente e rabbiosa in quella stanza mentre Ami cercava
di nascondersi dietro la castana
“Adesso mi
dite cosa è successo! Il capitano potrebbe trovarci a momenti!”
“Minako ha
provocato Makoto che le ha tirato una testata!”
“Grande
Makoto!”
“HARUKA!
Makoto di grazia perché le hai tirato una testata?”
“Stava
origliando la mia conversazione con Ami!”
“Non mi
sembra un motivo valido!”
“Lei ha
negato di averlo fatto quando io stessa le sono finita addosso!”
“Allora è
diverso!”
“Minako
perché origliavi?”
“Non lo
stavo facendo!”
“MINAKO!”
“Si stavo
origliando, ma perché le due urlavano e sapete che io sono curiosa!”
“No tu sei
una ficcanaso incallita!”
“Ripetilo se
hai il coraggio!”
“Haruka
Minako basta!”
La
situazione stava degenerando e Michiru non era in grado di contrastare le due
ragazze con il solo ausilio della voce grossa
Perdonatemi per questo
Due schiaffi
a pieno viso colpirono le ragazze che non si aspettavano un colpo simile dalla
sempre tranquilla Michiru
“Michi
perché hai colpito anche me?”
“Perché non
mi stavi ascoltando!”
“Chiedo
perdono Michiru”
“Scusami tu
Haruka, in quanto a te Minako vedi di darti una sistemata in infermeria!”
Corridoio dell’agenzia
E cosi danno la colpa di tutto a me
eh? Vedranno di che cosa sono capace, ho abbastanza informazioni per
ridicolizzarle tutte quante!
“Mi scusi
infermiera, ma mi si sono riaperti i punti sul naso, avrei bisogno di una
sistemata”
“Si stenda
sul lettino agente”
Sotterranei dell’agenzia
“Allora è
tutto chiaro?”
“Certo,
volete il nostro aiuto per recuperare un chip da distruggere per impedire al
Presidente di controllare ogni singola azione!”
“Esattamente”
“Ma non ho
ben chiara una cosa, perché lei e il suo gruppo state facendo tutto questo?”
“Capitano
Meio, io e il mio gruppo siamo sotto copertura, apparteniamo ad una cellula che
da anni complotta contro il Presidente e il governo mondiale, questo chip
capitano piegherà l’intero sistema mondiale al volere di capi avidi e senza
scrupoli non possiamo permetterlo!”
“Lei sa che
ci sarà sempre qualcuno che prenderà altre decisioni simili?”
“Ne sono
consapevole ma fino a che avrò vita mi impegnerò a complottare contro il sistema!”
“Sta bene
capitano Hino, siamo dei vostri”
“Grazie
capitano Meio”
Sala computer
“Capitano
Kaioh devo confessarle una cosa, non mi fido molto dell’agente Aino, è subdola
e meschina”
“Agente Kino
le assicuro che l’agente Aino è affidabile si comporta in modo sbagliato certo
ma è un’ottima agente e non mi priverò delle sue risorse”
“Ho capito
capitano, mi limiterò a stare al mio posto”
“Bene,
adesso andate a casa per oggi abbiamo finito ma domani ci aspetta un duro
lavoro!”
Ufficio del Presidente
“Signor
Presidente c’è un’agente che chiede di parlare con lei, dice che si occupa del
progetto”
“Lo faccia
entrare”
“Buona sera
signor Presidente, sono l’agente Chiba ho delle informazioni che credo la
interesseranno!”
“Si sieda e
mi racconti tutto”
“C’è un
gruppo di un persone che sta complottando contro di lei, appartengono al FBI ed
è coinvolto anche un capo della CIA”
“Ne è
sicuro?”
“Certo”
Un sorriso
maligno era comparso sul volto del ragazzo, aveva sempre disprezzato il
capitano Meio; da quando era bambino il suo sogno era quello di diventare il
capo della CIA e cancellare dall’umanità gli agenti come Hino e il suo gruppo
che cercavano di cambiare un mondo fatto di regole ben precise
“Agente
Chiba sa dirmi i nomi degli altri gruppi che cospirano contro di me?”
Il
Presidente era frastornato, si era sempre fidato dei suoi agenti e scoprire
così da uno sconosciuto che qualcuno di loro complotta contro di lui lo faceva
fidare ancor meno
Se questo ragazzo ha ragione devo
stare attento
“Certo
signore, l’agente Meio capitano della CIA, l’agente Hino del FBI e il suo
gruppo!”
“Giovanotto
è meglio per lei dire la verità! Loro sono i miei migliori agenti! Sono stato
io stesso ad ingaggiarli e mai farebbero qualcosa contro di me o contro il
governo!”
Si era
alzato in piedi e più volte aveva sbattuto la mano sulla scrivania richiamando
così l’attenzione della sua segretaria che preoccupata per la sua incolumità
aveva chiamato la sicurezza
“Signore ci
sono problemi?”
“No agenti
ma questo ragazzo va scortato immediatamente fuori di qui! È un cospiratore
dello stato!”
“Sarà fatto
signore!”
“Si pentirà
di non aver dato credito alle mie parole signor Presidente!”
Vecchio bastardo! Spero che il tuo
cuore collassi prima ancora del tuo governo!
Ufficio di Rei Hino
“È andata
come dicevo io?”
“Sapevo che
non c’era da fidarsi di quel ragazzino, grazie per averlo tenuto d’occhio, ora
sai cosa devi fare!”
“Capitano
Meio il suo agente si è comportato secondo i piani, come le ho detto non
bisogna fidarsi di nessuno”
“Avete
ragione capitano Hino, sapete come giocare le vostre carte, speri che il
Presidente non ci sia cascato!”
“Stia
tranquilla, infondo è stato il Presidente in persona a metterci a capo di
un’organizzazione così potente!”
“Ha
ragione!”
Camera d’albergo nel centro di New
York
“Come
procede il piano?”
“Quelle
ragazzine sono ancora convinte di lavorare per noi?”
“Si il chip
l’abbiamo noi! Presto agiremo”
“Si
certamente”
“Cosa?
Uccidete chiunque crei problemi! Questo piano deve filare liscio come l’olio
intesi?”
“Perfetto!”
Un uomo di
mezza età si era avvicinato alla finestra della sua camera scostando appena la
tenda per osservare la strada
I giochi sono aperti, vedremo chi
vincerà alla fine
Questo è il
sesto capitolo :3 ringrazio chi ha inserito la storia tre le seguite, chi
recensice e chi legge in silenzio :3