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Autore: MartinaPausiniCullen    10/05/2012    1 recensioni
Tutti abbiamo letto e ci siamo appassionati alla saga Twilight, quella raccontata da Bella, che ci ha fatto sognare... ma se invece provassimo a vederla dal punto di vista di Edward?
Penso che la cosa cambierebbe.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight
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 Capitolo 4: Denali.

Arrivato a Denali ero combattuto e confuso.  Avevo fatto certamente la cosa giusta, ma ero pentito per aver lasciato quella povera ragazza così. E per non aver dato una minima spiegazione ai miei fratelli. 
Avevo deciso di isolarmi, almeno per una settimana, di darmi una calmata.  
L'unico posto oltre casa mia dove potevo sentirmi a mio agio e un vampiro, era a casa della mia amica Tanya, una vampira anche lei con uno stile di vita "vegetariano", carina ma non per i miei standard. Lei è innamorata di me, ma sa bene che non è quella giusta.  
Come amica però è ottima
Anche per questo ho deciso di tornare qui. Per starmene un pò per i fatti miei, ma con qualcuno con cui parlare. Qualcuno che mi capisce, o almeno ci prova.
Ragionare, questo dovevo fare. 
Dopo quella maledetta ora di biologia tutto è cambiato.  Per prima cosa ho dubitato della mia abilità, se così si può chiamare, di affrontare le situazioni sempre a testa alta.  E poi, da quel giorno non mi tolgo dalla mente quel viso, quegli occhi color cioccolato.
Sapevo che potevo starle lontano se volevo. Non l'avrei uccisa o fatta soffrire.
Da una parte pensavo che questa fosse la cosa giusta da fare, mentre dall'altra pensavo intanto che invece con un pò di allenamento, sarei riuscito a controllarmi. 
C'è riuscito Jasper che è il vampiro più giovane fra noi Cullen, non ci posso riuscire io? Ogni tanto anche lui pensa a come sarebbe assaggiare alcune persone nella mensa. Ma poi grazie ai miei calci e alle parole confortanti di Alice smette di pensarci. 
Prima di prendere l'aereo chiamai a Tanya, avvisandola che sarei andato a passare una settimana li.  Fin da subito è stata contenta della mia decisione, evidentemente mettendosi altre idee in testa. Anche se era consapevole che le sfuggiva qualche cosa.
Appena arrivato Tanya mi abbracciò, Irina e Kate si limitarono solo a salutarmi.  Avevano capito che non avevo molta voglia di divertirmi.
"Non ci posso credere, sei tornato!! Hai cambiato idea!" pensò entusiasta Tanya.
-Tanya, non farti illusioni: non sono qui per questo.- le risposi io seccato, sperando che controllasse i suoi pensieri.
-Va bene, va bene, scusa!!- mi rispose un pò offesa dalla mia reazione
-Tanya, non è per te, anzi, grazie per l'accoglienza a tutte voi. Ma ho bisogno di star da solo.- dissi, sperando mi capisse.
-Va bene.- disse. "Se vuoi parlare fammi un fischio", pensò, facendomi l'occhiolino. 
In quella settimana mi isolai completamente. Passavo da una stanza ad un'altra, dalla veranda al giardino, mettendomi comodo a pensare sotto gli sguardi preoccupati delle tre sorelle.
Eleazar e Carmen quella settimana invece non c'erano. Erano andati a farsi un viaggio a Rio de Janeiro, li dove abbiamo un'altra delle nostre case in comune.  Con lui mi avrebbe fatto bene parlare.
Tanya continuava a mandarmi messaggi col pensiero, per esempio "perchè non parli?", oppure "ti sto mettendo in soggezione?".
Cercavo di ignorarla.
Provavo a concentrarmi sul paesaggio innevato che avevo davanti. Ma niente, non ci riuscivo. Vedevo in primo piano, come se fosse con me il volto di Bella Swan, i suoi occhi pieni di curiosità.  Anche se l'avevo vista per una sola giornata mi era bastato per non farmela dimenticare più. 
Era una sensazione piacevole da una parte, frustrante dall'altra.
A quel punto sentii che si stava avvicinando Tanya grazie ai suoi pensieri. Aveva deciso di parlarmi. Ormai dovevo affrontarla, non c'era niente da fare. 
Prima di parlare mi iniziò a tirare qualche palla di neve, così, per smuovermi un pò. Stetti al gioco, anch'io le tirai qualche palla.
"Edward è tornato fra noi?" disse col pensiero.  Le sorrisi.
-Oh, finalmente! Non sopportavo più questa situazione!- esclamò lei. Non era del tutto felice. Voleva parlarmi di NOI e del motivo per il quale io ero li
-Tanya parla per favore. Hai un casino di pensieri nella testa, non riesco a capire cosa c'è.- dissi, tagliando corto.
-Puoi anche non frugare nei miei pensieri se pensi che non siano sopportabili.- disse acida. -Comunque si, volevo parlarti.- intanto pensava a ciò che voleva dirmi. Io in attesa pensavo alle risposte da darle.
-Quindi... tu non sei venuto qui perchè hai cambiato idea su noi due.- disse con un pò di amarezza.
-No Tanya, mi dispiace, sai come la penso.-
-Bene... e sicuramente non puoi nemmeno dirmi cosa ti ha spinto a venire fino a Denali.-
La guardai negli occhi, poi le dissi dolcemente: -Mi dispiace aver deluso le tue aspettative su noi... su tutto.- le dissi, consolandola -e anche la faccenda in cui mi sono infilato non è molto semplice.-
Sorrise. -Romeo, hai trovato la tua Giulietta?-
Risi. -Pare proprio di si.-
-Ma...?- disse, tagliando corto. Adesso avevo paura di ferirla. Secondo lei noi eravamo destinati a stare insieme.
-Ma... non ho voglia di parlarne. Ti prometto che quando supererò questo momento di crisi ti chiamerò e ti racconterò tutto.  Sò che a te dispiace, ma sai bene che io non sarei capace di amarti come vuoi tu. E poi hai tanti di quei ragazzi che ti vengono dietro, quegli umani... ti fanno tanti di quei complimenti... loro si che ti fanno sentire sempre bella. Io invece sai che ti vedo con altri occhi, quelli di un vampiro. Non che tu non sia attarente, sia chiaro. Ma non sei quella giusta. Punto. Scusami tanto.- dissi, provandole a spiegare ciò che provavo.
-Va bene, capisco. Devi andare da lei. Subito. Sò bene che tu le situazioni le affronti sempre a testa alta, sicuramente affronterai anche questa.- disse, un pò a malincuore, ma era sincera. Anche i suoi pensieri. Ci abbracciammo.
-Grazie Tanya.-. Sciolse l'abbraccio.
-Vado a caccia. Suppongo che al mio ritorno non ci sarai.- disse. Sperava di non rivedermi. Il dispiacere c'era e si vedeva.
Io ero abbastanza in forze per tornare a Forks, una settimana era passata. Dovevo vedere Bella. Alice sicuramente già aveva visto la mia decisione. 
-Suppongo di no. Ho appena prenotato i biglietti. Parto fra due ore.- dissi, sperando di farla addolcire di nuovo.
-Bene Edward... alla prossima allora. E saluta Carlisle.- disse, sforzandosi di sorridere.
-Ciao Tanya e grazie per la sopportazione.- Mi fece ciao con la mano e si confuse con gli alberi che ci circondavano, correva tanto velocemente che non lasciò nemmeno impronte.
Io andai dentro a salutare anche le altre, che felici di rivedermi sorridere mi abbracciarono.
-Stammi bene!- esclamò Kate
-Torna ogni tanto- disse Irina
-Grazie per l'ospitalità ragazze, e scusatevi da parte mia con Tanya.-
-Non preoccuparti Edward.-
Mi avviai verso il garage dove avevo posteggiato la macchina noleggiata all'areoporto, una Volvo molto simile a quella che ho a Forks.
"Sono pronto, vedrai che non succederà niente di brutto, la tua vita sarà più felice appena ci parlerai" mi ripetevo a mente per rassicurarmi.  
Parcheggiai l'auto nell'apposito parcheggio e pagai per il noleggio.  In attesa che partisse l'aereo accesi il cellulare, che avevo spento appena lasciata Forks,e trovai subito il messaggio di Alice: "Ti stiamo aspettando con ansia. Muoviti a tornare" con la faccina felice alla fine. Mi misi a ridere.
  
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