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Autore: AuriTomlinson    10/05/2012    1 recensioni
Io, non ero una di quelle ragazze stupende con tanta gente attorno, ero semplice .. Lunghi capelli castani, quasi sempre tirati su, abbastanza bassina, non magrissima.
Mi vestivo con quello che trovavo al momento, non stavo a scervellarmi tanto e poi, tanto, ma tanto trucco nero; ripeto, non ero una di quelle ragazze sempre depresse che si tagliavano, anzi ero anche abbastanza sorridente, anche se non felice.
No, non ero felice, per niente..
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Correvo, correvo come se quella dovesse essere la mia ultimissima corsa. 
Sentivo quella presenza sempre più vicina.
Il mio respiro,cominciava a farsi affannoso, cosa potevo fare?.
Non stetti tanto a pensare, continuai a correre cercando di spingermi ad essere più veloce, quando, mi sentii acchiappare per il cappuccio della felpa, il mio respiro si era bloccato, esattamente come il mio cuore……..
 
*DRIIN,DRIIN,DRIIIN*
 
Mi svegliai di soprassalto scaraventando quella stupida sveglia a terra, sperando che la piantasse di fare quel rumore assordante. 
-Un incubo, era sono un incubo..-
Era una delle solite mattine, dovevo andare a scuola, non ne avevo voglia assolutamente, ma dovevo.
Mi alzai dal letto ancora frastornata da quella dannatissima sveglia, mi vestii con i primi vestiti che trovai, non mi interessava molto il modo in cui apparivo. 
Andai in bagno a truccarmi e notai un fogliettino attaccato allo specchio.
‘’Buongiorno amore.
Sono dovuto andare a lavorare, c’è stato un inconveniente.
Mi dispiace che oggi non possiamo stare insieme come programmato, prometto che mi farò perdonare. 
Buona giornata, un bacio, Papà.’’
Era già uscito, come al solito .. Promesse,promesse e poi? Nulla. 
Lasciai perdere quel pensiero e finii di prepararmi.
Dopo circa venti minuti, mi infilai il cappello, la sciarpa e la giacca e, uscii di casa.
Era una giornata nevosa, una come tante, li a Milano, era da più di un mese che nevicava. 
Mi fermai a guardare i numerosi fiocchi di neve che lentamente scendevano dal cielo, ero stranamente in anticipo.
Stetti per qualche minuto immobile in quel punto, mi rilassava guardare la neve che cadeva ma, dovevo andare, se no si faceva tardi.
Mi incamminai verso scuola con gli auricolari nelle orecchie, ascoltavo ‘’My Immortal’’ degli Evanescence; no, non ero una ragazza depressa e non ero nemmeno un emo cutter, semplicemente, mi piaceva quella musica.
Erano le 7:59, mi trovavo esattamente davanti a scuola, non avevo voglia di entrare, ma dovetti farlo. 
Entrai in classe e mi misi seduta al banco e mi tolsi gli auricolari dalle orecchie, c’era un casino assurdo, si sentiva che il prof non c’era ancora.
Mi guardai attorno, quando il mio sguardo si fermò su un gruppo di ragazzi e ragazze accalcati tutti ad un banco, allora mi avvicinai; cercai di farmi spazio tra tutte quelle persone e, quando ci riuscii, rimasi quasi delusa, pensavo fosse successo chissà cosa, invece… l’ochetta della classe si era fatta un tatuaggio proprio in mezzo alle tette, chi se lo sarebbe immaginato.. 
Me ne tornai al mio banco e mi misi nuovamente seduta.
Chissà perché lei aveva tante attenzioni… ah, già,aveva due tette enormi.. 
Io, non ero una di quelle ragazze stupende con tanta gente attorno, ero semplice .. Lunghi capelli castani, quasi sempre tirati su, abbastanza bassina, non magrissima.
Mi vestivo con quello che trovavo al momento, non stavo a scervellarmi tanto e poi, tanto, ma tanto trucco nero; ripeto, non ero una di quelle ragazze sempre depresse che si tagliavano, anzi ero anche abbastanza sorridente, anche se non felice. 
No, non ero felice, per niente..
Mio padre era sempre al lavoro e non riuscivo quasi mai a vederlo.
Mia madre… beh, mi aveva abbandonata, come ultimamente, tutti avevano fatto. 
Avevo un cugino in Irlanda, Niall… L’ho visto un paio di volte, ero molto piccola, mi ricordo che mi prendeva sempre in braccio e mi faceva giocare,lo adoravo.
 
Entrò la mia professoressa a interrompere i miei pensieri. 
Cinque ore, solo cinque ore Aurora…
 
13:05. 
Suona la campanella, tutto sommato, erano passate in fretta cinque ore. 
Mi rimisi cappello, sciarpa,giacca e uscii dalla classe.
 
Arrivai a casa, c’era mio padre, finalmente. 
Andai a salutarlo in cucina, dandogli un bacio sulla guancia per poi andare a posare lo zaino in camera.
Tornai in cucina sorridendo.
-Ehi, com’è andata al lavoro?- Sorrisi guardando mio padre. 
Aveva qualcosa di strano.. 
-Sì… tutto bene ..- Mi guardava, conoscevo quello sguardo, doveva dirmi qualcosa.
-Pa’, che devi dirmi?- Andai al sodo, stavano cominciando a torcermisi le budella.
-Piccola, vedi, oggi mi hanno dato una promozione..- Non sembrava molto contento.
-Oh, bene, è fantastico!- Andai ad abbracciarlo, ma sentivo che c’era qualcosa che ancora non andava.
-Vedi, per questa promozione, devo trasferirmi a Liverpool e tu, dovrai venire con me, solo che … - Liverpool, ma cosa stava dicendo??
-Vai avanti.- lo stavo guardando con gli occhi fuori dalle orbite..
-Tu, dovrai andare a vivere a Londra, da tua zia, si è trasferita li poco tempo fa.-
Mi cadde il mondo addosso, non ero famosa, ma avevo comunque i miei amici…. Dovevo mollate tutto..
-Papà, cioè… come fai a dirmi con tutta questa tranquillità che mi devo trasferire a Londra, lasciando tutti e tutto..?-
-Piccola, davvero, mi dispiace…- lo era veramente, lo vedevo..
-Stai tranquillo .. Quando dovremmo partire?.- 
-Dopodomani  …- Ma che cazzo? Che aspettava a dirmelo!?
- Dopodomani?? Che aspettavi a dirmelo?-
- Scusami, avevo paura di dirtelo.. -
-Va bene, vado in camera mia a cominciare a mettere via la mia roba. -
E così feci, andai in camera mia e cominciai a piegare i miei vestiti e a metterli in valigia e, dopo quello, impacchettai un po’ di oggettini fragili.
La giornata passò velocemente e fu tutta così. 
Alle 21:00 ero sfinita, così, mi infilai nel letto senza nemmeno mangiare.
Cominciai a pensare, pensavo a tutto, ai miei amici, a Londra, a mia zia… avrei rivisto mio cugino…
Chissà, magari cambiare aria,mi avrebbe fatto bene.


SPAZIO AUTRICE. 
Bien, salve lettrici e lettori c: 
Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto.
è la mia prima FF, quindi, siate buoni c:
Se lasciate qualche recensione mi fate felice, sapete ? :') 
AHAHAHA okè, alla prossima. 
  
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