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Autore: silvia_arena    10/05/2012    3 recensioni
Loki cade sulla Terra ed entra nei sogni di una giovane donna chiamata Isobel. Che cosa vuole da lei?
Eventuale Loki/OOC, Captain America/OOC.
Warning: NO SPOILER; TRADUZIONE.
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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HAUNTED BY A GOD
 

(STEVE)

 

Presi la mano di Isobel mentre ascoltavamo il piano di Fury.

C'era un'altra base in città, questa qui era più sottoterra ed era la nostra scommessa più sicura per il momento.

So che mi troverà. – La sua voce mostrava la sua disperazione, ma lei appariva calma.

 

Non ti troverà, lo prometto. – Lei mi guardò e scosse la testa.

Tu non capisci – disse. – Lui sa dove sono tutto il tempo. È a causa del marchio. – Tirò su la manica del suo maglione, ed entrambi sussultammo. Il marchio era di un rosso fuoco, e Isobel tremava.

Oh mio Dio, oh mio Dio, oh mio Dio – ripeté più e più volte.

 

La presi tra le mie braccia mentre tutti quanti andavano nelle proprie camere a prendere le proprie cose.

La stanza era quasi silenziosa, l'unico suono eravamo noi che respiravamo e provavamo a rassicurarci.

La collana che lei stava indossando brillò nella luce dell'esterno. Era un cuore d'argento. La toccai leggermente, e lei sorrise.

Dove l'hai presa? – le chiesi, e lei sorrise ancora più luminosamente.

 

Apparteneva a mia nonna – disse a bassa voce, il suo sorriso svanì appena parlò. – Lei era la mia roccia, e potevo sempre fidarmi di lei. Non era mai andata d'accordo con mia mamma o miei fratelli, perciò la diede a me prima di morire. – La sua mano trovò la mia e la strinse. – A mia mamma piacevano di più mio fratello e mia sorella, quindi mio padre e mia nonna si presero cura di me. –

 

Non avevo parole. Sua madre l'aveva letteralmente respinta a favore dei suoi fratelli!

Tuo papà sa dove sei? – Isobel annuì, apparendo un po' disperata. – Fury gli ha detto che ero iscritta a un programma di scambio oltremare. Credo che gli abbiano creduto senza nemmeno chiedere. –

 

Andammo nelle nostre stanze, e non ci rincontrammo fin quando non fummo in macchina. Lei era silenziosa, e io non ero dell'umore per parlare.

 

(IZZIE)

 

Un silenzio imbarazzante riempiva la macchina mentre aspettavamo di arrivare alla base. Steve guardava fuori dal finestrino, io fissavo immaginari buchi nel sedile del conducente. Come diamine sono finita in questo casino?

 

Steve prese la mia mano quando lasciammo la macchina, e io glielo lasciai fare.

Mi dispiace – dissi – non volevo essere di un umore talmente noioso, è solo che... sono preoccupata riguardo quale sarà la prossima mossa di Loki. –

Lui sorrise e mi baciò. – Non preoccuparti, sto bene. –

Le nostre mani erano ancora unite mentre ci scortavano dentro la base, e profondamente sottoterra.

 

Ho sempre avuto paura degli ascensori. Ecco perché stavo stringendo la mano di Steve mentre lui lottava per liberarsi. – Cosa c'è? – Mi guardò come se ero sul punto di combustione spontanea. – I-io ho paura degli ascensori, tutto qui. –

 

Arrivammo in una stanza d'addestramento, dove Fury ha detto avremmo trascorso la giornata. Se dovevamo sconfiggere Loki, dovevamo essere in perfetta forma. Non che mi lamentavo, ne avevo bisogno per tenere la mia mente lontana dai problemi.

 

Lydia e io facemmo un po' di pugilato, prima che Clint e Natasha ci portarono al campo di tiro. Ci guardarono mentre impalavamo bersaglio dopo bersaglio con le pistole.

Okay, ora vi mostrerò alcuni modi per sbarazzarsi un potenziale avversario. –

Lei mi guardò e disse – Iz, ti dispiacerebbe aiutarmi? – Mi avvicinai a lei e mi posizionai come mi disse.

 

Colpiscimi con tutta la forza che hai. – Era pazza? Non importa. Feci come disse.

 

Ero scioccata quando lei mi ha presa per il braccio, sbattuta sul pavimento e avvolto le sue gambe intorno al mio collo. – Cedi? – disse. Sapevo di non avere scelta, e le dissi di lasciarmi andare.

 

Questo è in cosa Fury vuole che vi addestriamo. – Natasha indicò Lydia e me. – In questo modo, sarete in grado di difendervi contro Loki, dal momento che nessuna di voi ha qualche super-potere o abiti ad alta tecnologia da utilizzare. –

 

(LOKI)

 

Guardavo dalle ombre mentre Isobel continuava a fare a pugni con la Vedova Nera. Aveva una grazia goffa, era piuttosto piacevole pensare a lei in campo, avrebbe avuto certamente una possibilità, ma non contro di me.

 

Era tempo di pianificare un nuovo attacco che li avrebbe attirati tutti fuori. Poi, avrei avuto una buona occasione per portarla via da quel suo stupido capitano.

Era solo una questione di tempo.

 

(IZZIE)

 

Natasha e Clint avevano opportunamente sfinito sia me che Lydia.

Avete entrambe talento. – Clint sorrise e ci diede una bottiglia d'acqua ciascuna. – Suppongo che in poche settimane, se continuiamo di questo passo, sarete entrambe pienamente addestrate e in grado di combattere il cretino asgardiano. – Risi alle sue parole.

 

Owww... – Lydia gemette appena si sedette. – Giuro a Dio, se quella donna prova a maneggiarmi di nuovo, le romperò le gambe. –

Steve apparve alla porta in quel momento. – Steve! – gridò, una gioia maliziosa fiorì sul suo viso.

 

Lui si sedette accanto a lei, e io mi unii a loro sedendomi sulle sue gambe.

Ho sentito che Clint e Natasha vi hanno fatto lavorare abbastanza duramente oggi. –

Sospirai. – Non parlarne neanche. Credo che persino le mie cellule sanguigne stiano soffrendo! –

 

Rise leggermente, e toccò la mia collana. – Credo d'aver trovato un nome in codice per te. –

Un nome di squadra? Fury non mi stava seriamente considerando agli stessi livelli degli altri, vero? – Oh, qual è, allora? –

Appariva leggermente soddisfatto prima di sussurrare – Cuore d'argento. –

 

Cuore d'argento. Stranamente mi piacque.

E io? – Lydia provò duramente a sembrare seria. – Non Figlia di Coulson*, spero. Ho detto a Thor che avrei preso il suo martello se mi avesse chiamata di nuovo in quel modo. – Ridemmo tutti e tre alla vista immaginaria di Thor che perde il suo martello, era troppo dannatamente divertente.

 

Tu sei Raggio di Sole. – Lydia spalancò gli occhi e un sorriso si divulgò sul suo viso.

Raggio si Sole... mi piace. –

Steve ci fece segno di seguirlo, e ci condusse in una stanza contenente un tavolo, e due abiti piegati con cura su loro stessi.

 

Questa qui è tua. – Mi porse un abito nero senza braccia, con un alto collo. Fortunatamente, nessuna grande scollatura. Cinghie d'argento erano attaccate alle gambe e al petto, probabilmente per contenere le pistole e i coltelli. Sul tavolo c'erano degli stivali neri, Steve me li consegnò. – Andate a cambiarvi – ci disse – dobbiamo presentarvi opportunamente. –

 

Lasciò la stanza, e tutto era tranquillo. Lydia s'infilò il suo vestito, sembrava una dea.

Wow – dissi – non c'è un sedere più bello in tutta New York! –

Lei mi fece la linguaccia, ma mi sorrise. – Non toglierti la collana – mi avvisò – dopo tutto è la ragione per cui Steve ti ha nominata in quel modo. –

 

Steve aprì la porta e ci disse di uscire. Fury, Coulson, e gli altri ragazzi erano lì, aspettando noi. – Vendicatori, mi piacerebbe presentarvi le vostre nuove compagne di squadra, Cuore d'argento – indicò me – e Raggio di Sole – indicò Lydia.

 

D'ora in poi, ci aiuteranno in ogni missione. – Bruce sorrise. – Sapevo che sarebbero state brave. Ma... – ci fece segno di avvicinarci – potreste voler stare lontane da me quando sono nel bel mezzo di una battaglia. –

Lo guardammo, la curiosità era dipinta sui nostri volti. – Divento un gigantesco mostro verde. –

Lydia lo guardò. – E allora? A noi non importa. – Bruce si rilassò visibilmente e sorrise.

Grazie – disse.

 

Steve mi prese tra le sue braccia e mi baciò. – Ce l'hai fatta – disse, mentre si girava i miei capelli tra le dita. – Ora non mi dovrò preoccupare che tu sia qui, se Loki attacca. –

Sorrisi e appoggiai la mia testa sul suo petto. – Saprò gestire Loki, marchiata o no. –

 

Ma appena lo dissi, un'ombra apparì all'angolo del mio occhio, e vidi Loki camminare verso di me, il suo viso contorto dalla rabbia. – Te l'ho detto, governerò questo pianeta a prescindere. –

Mi afferrò il polso e premette tre dita contro il marchio, facendomi sibilare di dolore.

 

Non so come successe, ma appena toccò il marchio, afferrai il suo braccio, lo spinsi dietro la sua schiena, e lo gettai con la faccia sul pavimento. Misi un ginocchio tra le sue spalle e dissi – Te l'ho detto... Non sottovalutarmi solo perché sono una mortale. –

Lui provò ad afferrarmi, ma io presi l'altro suo braccio. – Pagherai per questo, LO GIURO! – L'ultima parola venne come un ruggito, era furioso.

 

Ma ciò non mi diede la soddisfazione che avrebbe dovuto. Ebbi la strana urgenza di lasciarlo andare. – Mi dispiace, Loki – gli sussurrai, e il suo viso si ammorbidì – Ma lo sto facendo per il tuo bene. – Fury mi diede una specie di manette, che schioccai ai suoi polsi, poi Fury disse alle guardie di portare via il prigioniero.

 

Lydia prese il mio braccio e mi condusse fuori dalla stanza, le lacrime accecarono la mia visione. – Ho visto il modo in cui ti guardava. – Non si fermò fin quando raggiungemmo le nostre camere, era solo una domanda. – È innamorato di te, è per questo che ti ha marchiata, o almeno credo... –

Si sedette sul letto, posizionandomi accanto a lei.

 

Ma la domanda è, tu ricambi il suo amore? –

Scossi la testa furiosamente, pensando solo a Steve. – Steve è il mio genere di uomo. Lui è l'unico. –

Lei ridacchiò, e mise un braccio intorno alle mia spalle. – È ciò che pensavo. –

 

(LOKI)

 

Lottai contro le guardie che mi misero in una cella di vetro. Ma il vetro era diverso; era come se assorbisse la mia magia. Le manette non la rendevano migliore, Thor deve avergli detto esattamente quale metallo usare.

 

Isobel – Il nome stesso mi fece trasalire. Perché l'ha fatto? Lei non doveva stare con tutte quelle persone!

 

Il suono di una porta che sia apre catturò la mia attenzione. Isobel uscì dall'ombra, i suoi occhi brillavano di lacrime non versate. – Se continui così, ti combatterò. Se non ti fermi, giuro che ti ucciderò. –

Premette la sua mano contro il vetro, e io premetti la mia fronte contro di essa.

Lo so, Cuore d'argento – sussurrai – Lo so. –

 

*In realtà, l'autrice ha scritto “Daughter of Coul” (figlia di Coul).

Praticamente, nella versione originale in lingua inglese di “Thor”, Thor chiama Coulson “Son of Coul” (figlio di Coul) perché è ciò che significa il suo cognome.

Questo perché il cognome di Thor è Odinson (figlio di Odino), ma quando si annuncia si chiama “Son of Odin”. Come “Odin Allfather” è stato tradotto “Odino padre degli Dei”, quando in realtà significa “padre di tutto/tutti”.

Ecco perché in questa storia, Thor chiama Lydia “Figlia di Coul”, perché nel suo regno tutti avevano come cognome il nome del padre (es. Loki nei fumetti si è poi chiamato Laufeyson, “figlio di Laufey”), perciò lo “scompone”, da COUL-SON → SON of COUL.

L'unico motivo per cui non l'ho tradotto “Figlia di Coul” è che voi non potevate capirne il motivo e avreste pensato “Ma chi è Coul?”, perché in Italia nessuno si chiama “Filiberto Gesualdofiglio” (fatemi i complimenti per l'esempio ahahah)

 

Se può interessarvi, il nome in codice inglese di Izzie è Silverheart (appunto, Cuore d'argento) e quello di Lydia è Sunray (Raggio di Sole).

 

A parte queste spiegazioni noiose, la storia continua a piacervi? :D

Grazie a tutti coloro che l'hanno letta e recensita e continuano a farlo... vi adoro, baci

   
 
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