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Autore: Sara Scrive    11/05/2012    8 recensioni
Tutto è cominciato da quando ho iniziato a fare lezioni di canto 5 anni fa, mi è sempre piaciuto cantare e volevo sempre dare il meglio anche se non ho mai fatto niente di serio.
Vivo in una piccola cittadina in Florida,Leslie Town è così piccola che non ho nessuna opportunità di sfondare e farmi notare da qualcuno.
Così ho fatto una patto con i miei genitori: andare a vivere a Londra per un breve periodo e vedere cosa riesco a combinare.
La strada da fare è tanta ed i miei sono d’accordo con la mia decisione anche se vogliono che mi trovi qualche lavoretto per dividere con loro la spesa per le lezioni di canto alla Royal Accademy of Music e l’appartamentino in affitto.
Penso che magari potrei fare la cameriera in qualche bar e spero che se riesco a dimostrarmi abbastanza matura, posso rimanere qui un altro po’ , magari posso frequentare gli ultimi due anni di liceo in una scuola londinese.
Però devo sbrigarmi.. altrimenti rischio di tornare a casa a mani vuote!
TRAMA REVISIONATA
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Diventerai una Star '
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  Lunedi, Martedi e Mercoledì erano passati cosi in fretta che non mi resi conto che ero arrivata esattamente una settimana fa a lavorare qui.
In questi tre i giorni  “i teppisti”  non stavano molto nell’Hotel uscivano spesso, o con alcune ragazze o andavano in giro tutti e cinque.
Avevo avuto modo di sentire i miei genitori , loro erano al settimo cielo ! Erano cosi contenti di quel che mi era successo che mi spedirono 250 sterline !
 
Giovedì , ci fu la seconda lezione di canto e  aspettavo con ansia di rivedere Hanna per raccontarle le mie novità.
<  Hanna ! >
< Buon pomeriggio  Sara! >
< Hanna, Hanna ! Non indovinerai mai! Ho trovato un lavoro ! >
< Bene !! Raccontami ! >
< Be’ …> iniziai schiarendomi a voce.
< La settimana scorsa.. Ho letto un volantino… c’erano i provini per entrare a lavorare nell’Hotel Cadogan come pianista – cantante ed indovina …. >
< Ti hanno presa !! > disse spalancando gli occhi.Annui soddisfatta. < Ma è fantastico! >
< Lo so!! Suono proprio questo Sabato ! >
< E cosa hai in mente di portare ? > chiese
< Be’ mi sono allenata molto su Back to December , vorrei cantare quella >
Si fece pensierosa. < Mmm… Gia.. porta quella, intanto fammi sentire come vai , cosi ti do qualche consiglio. Dopo ci alleniamo con la respirazione e poi toni alti e toni bassi. >
< Non perdiamo tempo > confermai
Al termine dell’ora Hanna disse < La canzone che porterai la prossima volta? >
< Non ne ho idea… Tu non hai qualche consiglio ? >
Mi guardò con un sorriso < Ho la canzone che fa per te ! >
Svelta come non mai, mi diede in mano lo spartito della nuova canzone
“The Climb – Miley Cirus”
< L'ho presa  per te , da venerdì , appena l’ho trovata tra i miei spartiti ho pensato a te , e’ perfetta >
Quella canzone la conoscevo eccome ! Anzi Hanna aveva ragione  si adattava proprio a me!
“La vita è una scalata, ma la vista è grandiosa ” La citazione più famosa di quel film.
Si, avrei faticato molto per arrivare a raggiungere i miei obbiettivi , ma alla fine  il duro lavoro viene ripagato!
< Hai ragione è perfetta , non vedo l’ora di provarla ! >
< Mi piacerebbe molto venire a sentirti questo Sabato, ma ho un impegno  … Sarà per la prossima volta … >
Ero un raggio di sole quando uscii dalla stanza. Stavo percorrendo i miei primi passi  e stavo facendo bene ogni cosa.
                                                         

 *  *  *


Appena entrai la Hall era piena di gente che correva a destra e a manca.
Mark mi venne incontro.
 < Sara! Finalmente ti ho trovato! > Riprese fiato
< Mark, dimmi cosa sta succedendo >
Lui si schiarì la voce ed iniziò < Il direttore mi ha detto di dirti che … aspetta ti spiego meglio : quest’oggi sono arrivati una coppia di clienti che ha messo in allerta tutto l’Hotel : sono Mr &  Mrs Gascoyne-Cecil , loro sono dei marchesi molto conosciuti in tutta Londra per il loro mestiere : Recensire gli Hotel! E la loro opinione conta molto! Per fortuna staranno qui solo fino a stasera , non hanno ordinato una camera  >
Oh God , ma se in giro c’erano i “teppisti ” il Cadogan era a rischio!
Mi guardò , il suo sguardo era preoccupato < Il direttore vuole che tu suoni per loro, starete nella tua stanza per le prove, cosi non ci saranno persone che ti possano disturbare. Devi vestirti molto elegante e arrivare prima di loro.  Il direttore ha detto di suonare  “Per Elisa, di Beethoven ” ,  “ Marcia alla Turca di  Mozart”, “lo schiaccianoci di Tchaikovsky” e “Sul bel Danubio Blu” , gli spartiti li trovi già sul piano >
< Sara fatto! >
< Buona fortuna! >
Mi precipitai  nella mia suite, volevo dare il meglio di me  !Quello era il mio primissimo incarico e volevo impegnarmi! Volevo stupire quei due signori !
Appena aprii la porta trovai un vestito bianco sul letto.Doveva essere uno dei vestiti di scena ed era adatto all’occasione !
Dopo essermelo infilato mi esaminai allo specchio : ero favolosa , l’abito non era molto lungo finiva alle ginocchia la gonna era molto carina molto gonfia , la parte superiore era molto stretta ,  non aveva le maniche  anzi era molto scollata.
Per il resto era molto semplice,mi sistemai i capelli e poi rimasi a guardarmi allo specchio.Mi piacevo ! Ma ora non c’era tempo da perdere.
Non mi volevo far notare conciata in quel modo, era troppo strano, perciò presi le scale e tutti corridoi alternativi.
Per fortuna non incrociai nessuno !
Tutta la parte dedicata ai dipendenti era vuota, non c’era nessuno che provava… forse gli avevano ordinato di non essere presenti quando i due marchesi venivano a sentire la musica.
Come previsto, gli spartiti erano sul pianoforte.Li sistemai sul leggio e cominciai a provare.
Suonai le canzoni almeno 3 volte ciascuno, prima di sentire la voce del direttore in lontananza
< … Si … lei è la nostra pianista – cantante , prego entrate … >
La porta si aprì ed entrarono.
Erano i soliti snob vestiti di tutto punto , erano cosi strani che li vedevi solo ai party reali, sembravano usciti dal birmingham palace!
Mi alzai e feci la riverenza
< Oh ma che ragazza educata ! > Disse la donna.Dentro di me pensavo “Ma chi cazzo me l’ha fatto fare?”
Il direttore gli fece cenno di accomodarsi sul divanetto davanti a me.
Appena tutti si sederono cominciai a suonare le canzoni nell’ordine che mi aveva dato Mark.
Mr. Gascoyne-Cecil usava il suo dito come sei fosse una bacchetta d’orchestra mentre la moglie chiudeva gli occhi e dondolava la testa
Avevo appena finito di suonare “ lo schiaccianoci” quando Mark entrò.
Quando mi vide sbatté gli occhi più volte guardandomi , poi si ricompose e si avvicinò al direttore e disse < Signore, c’è un ragazzo  che vuole entrare a sentire  a tutti i costi la ragazza che sta suonando, cosa devo fare? >
< Mandalo via, lo sai che qui non può entrare nessuno senza l’autorizzazione >
< Sarà fatto > Ed uscì dalla stanza.
Quando finì di suonare anche “Sul Bel Danubio Blu”  i marchesi si complimentarono con me mentre il direttore si asciugava la fronte con il suo fazzoletto da taschino, poi quando i due signori vollero uscire dalla stanza si avvicinò a me e disse  < Aspettami qui >
Dopo cinque minuti circa ritornò < Gli sei piaciuta! Menomale! Tieni questi te li sei più che meritati >
Pescò nella tasca della giacca e mi diede 20 sterline.
< Molte Grazie! > ringraziai.
Anche stavolta non trovai nessuno per la mia strada, Menomale!!
Mentre tornavo in camera a cambiarmi , per sembrare una persona normale,  incrociai  “l’urlatore di Yolo” che si stava specchiando sul vetro della finestra del corridoio.
Gli passai dietro, sperando non mi notasse ma appena mi vide  si voltò  < Mmm >  e fece l’espressione  della serie "Ehi piccola vieni con me"
Feci un risolino compiaciuta ed entrai in camera.
 

* * * 


Meno un giorno al concerto : Venerdì !
Era da una settimana che facevo il conto alla rovescia!Ero di buon umore e non vedevo l’ora di iniziare la giornata.
< Giorno Mark ! > dissi appena entrai nella Hall per andare a fare colazione.
< Di buon umore eh? >
< Gia! >
Ora quando facevo colazione mi moderavo a latte e qualche fetta biscottata, non volevo di certo ripetere la figuraccia dell’altra volta!
Rimasi a osservare tutti i commensali, oggi erano molti di più!
C’erano facce nuove! Chissà , forse ci avrei fatto amicizia
< Hey bella!Com'è la florida? > Mi voltai, Harry aveva appena provato a spiccicare qualcosa in italiano.
< Cosa stai facendo ? > chiesi irritata.
<  Sto cercando di fare amicizia  > rispose e senza chiedere il permesso si sedette di fronte a me.
< Come fai a sapere che abito in florida? Insomma tu neanche mi conosci ? >
Sfoderò un sorriso < Sai le impiegate parlano più degli impiegati se gli fai i complimenti >  ridacchiò  rumorosamente sistemandosi meglio sulla sedia. Aveva abbindolato qualche donna che lavorava qui , per scoprire qualcosa in più su di me … Non potevo crederci!
< Non c’è bisogno di indagare, se vuoi conoscermi basta che ti comporti da persona normale ed educata >
Mi alzai e me ne andai, mentre lui con il sorriso da deficiente mi guardava.

Rimasi nella Hall per un bel po’ aspettando che Harry se ne andasse in camera sua a mi lasciasse in pace.
Decisi che 20 minuti potevano bastare.Mentre mi avvicinavo alla porta per entrare nella “dining room” sentii delle voci < … Ti giuro … Canta e suona benissimo … voglio farle i complimenti …>
< Ma la conosci? ci puoi dire qualcosa su di lei ? >
< So solo che si esercita là dentro, una volta ci sono entrato per sbaglio e l’ho sentita.. ma non ho visto nessuno… poi sono ritornato, ma i dipendenti dell’Hotel dicono che non posso entrare … >
< Altro? >
< Cantava “Back to December” e ogni mattina dopo colazione fino a pranzo la sento suonare a volte anche il pomeriggio >
< Ah vediamo di escogitare qualcosa … aspettiamola qua ? >
< Buona idea ! >
Assolutamente non avevo intenzione di entrare a provare. Non volevo … non so perché ma ecco mi vergognavo… infondo sono molto timida e mi imbarazzo facilmente.
Quatta come un gatto feci retrofront , avevo gia sentito abbastanza.Dovevo “dargli buca” anche se quello non era un vero e proprio appuntamento.Mi rifugiai in camera aspettando che il tempo passasse.
Continuai a leggere “il Fantasma di Canterville”.Non scesi neanche a pranzo per evitare di rivedere Harry “l’investigatore maniaco” anche se dovevo ammettere che il mio stomaco protestava assai.
Dopo un po’ mi stufai di leggere , avevo finito quasi mezzo libro e le pareti della mia stanza mi stavano facendo venire l’ansia.
Non trovavo nulla da fare: in chat non c’era nessuno … Mi misi a fare i giochini stupidi del cellulare.
< Aaaa > Urlai , tanto per fare qualcosa.
Dovevo cambiare aria, presi il libro e corsi in biblioteca sperando di trovare quel che cercavo.
Ed eccolo lì Liam, stava leggendo sul tavolo davanti a me.
< Ciao ! > dissi.
< Ciao ! > disse lui alzando la testa e sorridendo. Ricambiai.
< Posso? > chiesi , indicando la sedia davanti a lui.
< Certo ! Mi farebbe piacere! >
Passammo molto tempo a leggere, non so il perché ma fu piacevole leggere in sua compagnia.Mancavano 50 pagine alla fine, “Nuovo record, 2 giorni un libro” pensai.Chiuse il libro lasciando il segna libro nella pagina dove era arrivato.
< Senti… Ti va di venire alla disco –time ? Oggi ? Questa Sera ? >
“No, no no la disco –time proprio no”
< Err … io … non so se … è il caso… > come glielo dicevo ? non riuscivo a dire un no secco.< Mi farebbe molto piacere se tu venissi .. almeno stai con me la prima mezzora >“Solo mezzora, solo mezzora e basta …” era la parte della mia incoscienza che parlava .
< Ah.. Ok ma solo mezzora . Ci Sarò ! >
Liam sorrideva < Ne sono felice >

* * *
 

Quella sera, a cena , Harry “ lo scocciatore” non si presentò.Non vedevo neanche il biondino e Liam fra i tavoli.
Lasciai perdere e mi misi a mangiare.Dopo lo spettacolo di cabaret , ci fu la solita procedura, entrarono i camerieri, arrivarono le ragazze ed i ragazzi…Passarono 10 minuti , mancavano il Dj e Liam.
< Scusa il ritardo >Mi voltai, era lui.
< Non fa niente > risposi sbigottita
< Pronta a divertirti? > chiese
Annuii , ma ero poco convinta.Ma dov’era finita la sua allegra combriccola ? Che fossero usciti per andare chissà dove , lasciando il loro amico da solo nell’Hotel.
Lo guardai un attimo e vidi che faceva l’ok al biondino che lo faceva ad Harry che lo rifaceva al dietro le quinte.
Alzai gli occhi al cielo, erano proprio incorreggibili! Che cosa stavano combinando stavolta?
< Ciao a tutti ! Sono il vostro Dj Malik >
Entrò sul palco “l’urlatore di Yolo” e si mise davanti al mixer per la musica.
< Siete pronti a scatenarvi ? >
< Si ! > Risposero un coro di ragazze che si erano appostate sotto il palco e urlavano come matte!
Cominciarono tutti a ballare compresi me e Liam , quando ad un certo punto il Dj annunciò < Questa canzone è dedicata a tutte le ragazze che sanno cantare “Back to December” , coraggio fatevi sentire! >
Subito tutte le oche cominciarono ad intonare la canzone: alcune se la cavavano, altre stonavano una cifra.
Mi guardai attorno e vidi che Liam non c’era più : si era avvicinato alle ragazze, e stava non so come dire , “selezionando” quelle che cantavano , passava da una ragazza all’altra.
Lo stesso valeva per il biondino , per “inseguitore del cucchiaio” e per Harry “l’investigatore maniaco”.
Non capivo cosa stavano facendo, e cominciavo ad annoiarmi.
Non volevo lasciare Liam senza dargli una spiegazione, anche se la mezzora era passata.
Cercai di avvicinarmi a lui < Permesso , permesso … Permesso ! >
< Liam , senti io torno in camera . Ok ? >
< Ok > rispose lui , ma era troppo impegnato a non so che fare.

Quella mattina ero in agitazione .
Sabato : la mia prima esibizione.
I clienti si erano raddoppiati da giovedì , come se fossero venuti qui per sentirmi!
< Pronta per iniziare la giornata ? > Disse Mark quando salii in ascensore.
< Am Non lo so ! >  e scoppiai in una risata isterica.
Quella mattina mi tuffai nel cibo “Al diavolo le brutte figure ” pensai.
Stava andando tutto per il verso giusto quando , mentre mi dirigevo per entrare a provare,  vidi la testa di un ragazzo che mi dava le spalle, mentre aspettava che la porta si aprisse invano.Come al solito, mi vergognavo troppo.
“Non ce la faccio, non ce la faccio” ecco il mio lato pessimista.
Decisi di spendere i soldi che avevo acquistando qualcosa… ma non ce la facevo proprio a pensare ai vestiti.
Quando ritornai al Cadogan era quasi l’ora di pranzo.
Ero stata 2 ore in giro e cosa avevo preso ?!  Solo lo spartito di  Waltz of the Flowers
di Tchaikovsky.
Entrai in ascensore per andare a portarlo in camera. Me lo sarei studiato più tardi.
Uscii dalla stanza, mancavano pochi minuti, dovevo sbrigarmi iniziai a correre.
Mi ritrovai col sedere per terra.
< Guarda dove metti i piedi >  mi disse. < Si, scusa è che … > Cercai di scusarmi < Lascia perd … >
Alzai lo sguardo, lui fece lo stesso.
Rimasi a guardare i suoi occhioni azzurri con sfumature verdi, fu un secondo ma sembrò un minuto.
Nei suoi occhi riuscivo a vedere la mia espressione da ebete fatta e finita.
Guardai altrove
< Non fa… Non fa  niente > rispose
“l’inseguitore del  cucchiaio”  era  … era … il solito Playboy.
Faceva la faccia da cucciolo per impressionarmi nonostante avesse la ragazza.
Solo che io non so, non riuscivo a rispondergli male.
“Ah  le mie stranezze”
< Piacere Louis  >
< Sara > dissi ricambiando il sorriso.
Si guardò l’orologio < Ah mi stanno aspettando. Ci si vede  >  e mi fece l’occhiolino andandosene.
 

* * *

“Stavolta non me ne frega niente io entro a provare lo stesso ” promisi a me stessa.
Aprii la porta e corsi a sedermi sullo sgabello davanti al piano.
“Back to December” era lì, pronta sul leggio in attesa di essere suonata.
Premere i tasti del piano mi rilassava.
La provai 3 volte quando Ally entrò < Cambio di programma ! >
< Come cambio di programma ?! > chiesi sbalordita
< Non ti preoccupare, non è niente di che : Dovrai solo suonare al piano la musica che hai suonato davanti ai signori Gascoyne-Cecil .Ma lo farai nascosta dalle tende del palcoscenico. Poi  il sipario si aprirà e canterai “Back to december” al piano. >
< Va bene ! >
Ally rimase con me a sentire come andavo.Verso le 5: 30 p.m. mi disse di andare in camera a prepararmi.
Avevo due ore di tempo e non dovevo scendere a cenare con gli ospiti: dovevo mangiare prima , per essere pronta per lo spettacolo.
Mi recai in camera, tutto era stato adagiato sul letto : il vestito , e il vassoio con la cena.
Mangiai a razzo e passai un’ora e mezza a sistemarmi.
Il vestito era molto più corto e scollato dell’altro.Era azzurro.La gonna era sempre molto gonfia ma non arrivava alla ginocchia ed era cosparsa di Brillantini argentati.Aveva il corpetto  molto aderente e scollato, anche questo senza maniche.C’era una cinturina piccolissima argentata che decorava il vestito.Le scarpe si trovavano ai piedi del letto ed erano dei tacchi non molto alti sempre argentati.
Mi truccai e poi decisi di farmi i boccoli visto che avevo tempo.
 

 * * *

< In bocca al lupo > mi augurò Mark mentre mi avviavo verso il palco.
< Crepi > risposi.
Il pianoforte era li ad aspettarmi gli spartiti erano tutti ordinati.Nulla poteva fermarmi. Ero molto emozionata.Il sipario era ovviamente chiuso, come  mi aveva detto Ally.
Sentii la voce del presentatore annunciare  < …Questa iniziamo con della buona musica … >
Vidi Ally da dietro le quinte che mi faceva l’ok e allora partii.
< Un … Due …e .. >
Andavo adagio sui tasti, mi rilassavo a poco a poco facendo finta di essere a provare nella mia stanza.
 Ogni volta che finivo di suonare partiva l’applauso ed io sorridevo compiaciuta.
< Ed ecco il gran finale … Fate un applauso alla nostra nuova pianista – cantante … Sara!! >
Come stabilito il sipario si aprì mentre iniziavo già con “Back to December”Prima di cantare sorrisi e diedi il meglio di me.
Ogni tanto sentivo qualche applauso da solo ma la mia attenzione era rivolta a ben altro: ora che potevo vedere il pubblico volevo vedere la faccia del “ragazzo” che mi stava cercando.
C’erano tante persone, ognuna delle quali poteva essere la persona che cercavo.
Feci l’assolo di piano forte e  mi alzai tra gli applausi degli spettatori.
Il mio occhio non potè non finire in un tavolo, dove 5 ragazzi mi guardavano, con gli occhi sgranati mentre confabulavano tra di loro.


   
 
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