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Autore: Spettatrice    11/05/2012    1 recensioni
"Bastò un attimo, un rumore improvviso da dietro un cespuglio a farla girare. Strizzò gli occhi nell’oscurità e riconobbe il suo cavaliere misterioso. Occhi di ghiaccio la stavano fissando con un’intensità innaturale. Il portamento fiero, i capelli biondo-platino e quel ghigno .. il suo ghigno preferito.
 
Il ragazzo fece un passo in avanti, quanto bastava per lasciare la sua zona d’ombra e far brillare il suo sguardo sotto la chiara luce della luna.
-Non pensavo che saresti venuta- Furono le sue prime parole. La voce era chiara, sicura.
-Non lo pensavo nemmeno io- Rispose la ragazza alzandosi. Stava mentendo.
Al contrario la sua voce era insicura, stava ancora tremando. I suoi occhi erano stanchi, questo era chiaro, ma per la prima volta dopo tanto tempo avevano iniziato a brillare, sotto la stessa luce che illuminava il volto del ragazzo.
Draco avanzò ancora di qualche passo, fino a raggiungere Hermione e posizionarsi di fronte a lei. I loro occhi sembravano fondersi insieme, in un vortice di emozioni.
-Facciamo un gioco, Granger. – Le sussurrò lui, le labbra vicinissime all’orecchio della ragazza.- Per stasera le parole non valgono, voglio soltanto i fatti .. – E così dicendo, inclinò la testa per baciarla nell’oscurità della notte"

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Hermione Jean Granger è cambiata. Negli ultimi tempi non è più la stessa. Sarà un bacio, forse atteso da troppo tempo, che riaccenderà in lei una fiamma seppellita da lei stessa per paura di soffrire.
E' come un gioco, una lotta da cui ormai non si può più scappare. Sopravvive chi è indifferente, perde chi si innamora.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Il mio cuore è affamato, ormai si nutre solo di illusioni  ;
 
-Hermione, tutto bene? – Ginny, preoccupata, stava scrollando l’amica che sembrava come in trance.
- C-calmati .. va tutto bene – Disse, riprendendo il controllo di se stessa.
Ginny sembrava davvero spaventata. Hermione sapeva, che la riservatezza che le stava concedendo,  a breve,  sarebbe sparita e, che l’amica,  le avrebbe presto chiesto spiegazioni. Il suo viso e l’espressione dura ne erano la prova.
Persino Harry e Ron la stavano fissando con insistenza da qualche secondo. Nei loro sguardi vide confusione, curiosità e preoccupazione allo stesso tempo.
Che ne era stato di Hermione Granger? Dov’era finita la sua voglia di studiare, la sua grinta, la sua costante determinazione? E quel sorriso, quel sorriso che le arrivava fino agli occhi facendoli brillare .. dov’era adesso?
Ma il problema vero era che non lo sapeva nemmeno lei. O, meglio, fingeva di non saperlo per paura di ammetterlo a se stessa.
La sua mente aveva vagato troppo, aveva lasciato che quel ricordo bellissimo e allo stesso tempo doloroso la penetrasse. Ed ora era la nostalgia, il sentimento che la trafiggeva.
Era stata una stupida e aveva sbagliato per l’ennesima volta. Aveva avuto il coraggio di guardarlo, sperando di incontrare i suoi occhi, il suo sguardo agghiacciante. Ma ancora una volta si era illusa.
“Facciamo un gioco, Granger.” – Le aveva sussurrato, avvicinandosi a lei ..
Un gioco, era solo un fottutissimo gioco per lui. Non aveva altre aspettative a riguardo. Era un serpente, una bestia decisamente troppo feroce.
L’avrebbe fatta soffrire fino alla morte, fino al suo ultimo respiro. E sarebbe stato lì, in attesa che il suo cuore stentasse con quel battito, il suo ultimo battito, per goderne in silenzio.
Non avrebbe avuto pietà di una mezzosangue, poiché la feccia si calpesta soltanto.
Ed ora la ragazza lo osservava con sguardo furtivo, attenta ai più piccoli particolari.
Draco Malfoy era ormai arrivato al tavolo dei serpeverde. Si era seduto con riluttanza a tavola, accanto a Tiger e Nott e,  per tutto il tempo,  non aveva toccato cibo. Aveva il capo chino, ma Hermione non riusciva a capire cosa stesse guardando. Si soffermò allora sui suoi lineamenti, duri e freddi, che ormai aveva imparato a memoria.
Poi ad un tratto, aveva scorto una mano bianca ed esile afferare il polso di Draco, stringendolo forte. Pansy si era appena alzata dal suo posto e adesso aveva poggiato la sua faccia da carlino affamato nella spalla del ragazzo. Ma Draco non sembrava averla presa del tutto in considerazione. Si era limitato a sorriderle,  alzando appena lo sguardo su di lei, mentre questa aveva ricambiato con un leggero bacio sulla guancia.
No, Hermione non poteva sopportarlo ancora per molto. Si sentiva male di nuovo e alcune lacrime stavano già traboccando dall’estremità dei suoi occhi lucidi.
Raccolse la borsa con tutte le sue cose e scappò via dalla sala. Non una sola persona aveva avuto il coraggio di fermarla. Ron, Ginny ed Harry si stavano fissando, completamente spaesati.
Un ragazzo, dall’altro lato della sala, aveva però alzato lo sguardo mentre la ragazza correva verso l’uscita, osservando dolcemente una lacrima leggera,  che le scintillava sulla guancia.
  
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