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Autore: AleGus1    12/05/2012    2 recensioni
E' la storia di due ragazzi che frequentano lo stesso college e che all'inizio si odiano, ma poi la suazione si ribalta.it
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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* DRINNN DRINNN *

 

Mi suonò la sveglia, erano le 5 e 50 e quella mattina feci particolarmente fatica ad alzarmi dal letto, come se avessi avuto il culo pesante 18 mila tonnellate. Feci scivolare le coperte a terra e saltai sul letto di Sarah, lei è la mia migliore amica, una rossa tinta tutto pepe, dalla punta dei capelli fino alle unghie dei piedi. Dicevo, saltai sul suo letto, perché sapevo che non si sarebbe mai svegliata con una semplice suoneria, anzi non si sarebbe svegliata nemmeno se avesse visto Johnny Depp in persona.

'Svegliati principessa sul pisello, è tardissimo' dissi sorridendo;

'Lasciami in pace, Debby, ho sonno' la sua voce era come un ruggito.

'Grazie a sto grande cavolo che hai sonno, è il secondo giorno di scuola, a NESSUNO va di alzarsi, MUOVI QUELLE CHIAPPE' mi innervosii, non avevo voglia di arrivare in ritardo per l'ennesima volta.

' Ti prego, Debby, vestiti e poi svegliami'. Ruggì, mentre feci caso al suo aspetto, MERDA, sembrava una morta.

Le feci segno d'ok e m'affrettai a mettere su' un jeans stretto e un maglione di cotone rosso, misi un po' di mascara ed un rossetto acceso, il solito.

Saltai nuovamente sul letto di Sarah:

'alzati, dormigliona' dissi facendole il solletico.

'ecco ecco, stai calma' Si alzò e fece cadere le coperte dal letto a castello, alitandomi in faccia per poi scoppiare a ridere. La sua risata era contagiosa, ma ero ancora stordita dal suo alito che sapeva di opossum morto.

Sarah entrò nel bagno e nel giro di 10 minuti uscì, come nuova, aveva dei pantaloni neri strettissimi e una giacca color rosso fuoco, che cadeva morbida su una camicia bianca e scollata. Infilammo tutte e due un paio di converse e uscimmo dalla nostra stanza. Ci avventurammo in quello che doveva essere un corridoio, ma che pareva di più un cimitero o un incontro di zombie. Io e Sarah ci dirigemmo verso il bar, ci scofanammo due cornetti ai frutti di bosco e una bella tazza di caffè per non sembrare due morte viventi. Intanto ci recammo nell'aula di fisica per la lezione.
Nel complesso fu una giornata poco faticosa.

Nel tragitto AULA DI MUSICA-CAMERA riconobbi una figura che non avrei mai voluto vedere in vita mia. Zayn Malik, il terrorista-bulletto pakistano che tanto mi stava sulle balle. Mi diede una spallata, come per farsi notare.

'Ma che cazz... Non ce li hai gli occhi?' Lo aggredii.

'Ops, scusa bambolina non ti avevo vista!' Mi fece un sorriso malizioso.

'Calma una ceppa di minchia, Malik, mi hai rotto!' intanto raccolsi i libri che mi aveva fatto scivolare di mano, rimettendoli dentro all'armadietto che, quell'anno, era capitato vicino al suo, che culo no? Lo odiavo.

'Vabbè dai scusami piccoletta, starò più attento' mi pizzicò il fianco e se ne andò.
'Ma è impazzito?' mi chiese Sarah

'Ah non lo so, è per questo che mi sta e mi è sempre stato sui coglioni!' Risposi.

Intanto tornammo in camera e ci addormentammo in poco tempo.

  
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