Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: PiccoloCuoreSenzaAmore    12/05/2012    3 recensioni
-Non te ne andrai mai via da me, vero?- gli domandai.
Lei scrutò la testa
-Sei la cosa più bella che io abbia mai potuto incontrare. Non ti lascierò per nessun motivo al mondo, Amore-
In quell'istante i miei occhi pieni di lacrime, splendettero di luce propria. Per la prima volta mi aveva chiamato amore. L'avevo sentito dire anche da altre ragazze, ma non da lei. Non avevo mai sentito pronunciare quelle parole con un tono così maledettamente dolce. Così maledettamente Suo!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Non chiamarmi pazzo! Sono semplicemente innamorato!'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La sveglia suonò puntualmente alle 7 e 30. Sbadigliai e mi alzai. Presi l’intimo, un asciugamano e corsi in bagno. Il getto d’acqua fredda cadde su tutto il mio corpo,rabbrividii a quel contatto. Impiegai 20 minuti, uscii dalla doccia, misi l’intimo e l’asciugamano per coprirmi. Entrando in camera, notai che Louis ancora dormiva. Mi avvicinai lentamente a lui e mi sedetti al suo fianco sul letto. I suoi occhi si aprirono delicatamente, incontrando i miei.. Sorrise.
-Buongiorno Cecil!- sospirò lui, alzandosi e sedendosi al mio fianco.
-Buongiorno Louis – sussurrai,  regalandogli un sorriso.
-Dormito bene?- domandò.
-Abbastanza. Tu invece?- domandai a mia volta, alzandomi dal letto e dirigendomi verso il mio armadio.
-Anche io. Beh, vado a farmi una doccia e scendiamo insieme. Okay?-
Annuì. Si diresse in bagno, mentre io cercavo qualcosa da mettermi. Optai per un jeans grigio attillato con una felpa a righe rosse e bianche e le converse rosse. Mi asciugai i capelli e decisi di lasciarli sciolti. Misi quello che avevo preparato precedentemente, mi sedetti sul letto e aspettai Louis.  Lo vidi uscire dalla porta del bagno, con tutti i capelli spettinati. Iniziai a ridere, mentre lui mi guardava storto.
-Cosa c’è di tanto divertente?- domandò, sorridendo sotto sotto.
- Mmm, vediamo… Tu?- continuai,  ridendo. Sbuffò accennando un sorriso. Prese una felpa dall’armadio e un Jeans e li indossò, davanti ai miei occhi. Rimasi un po’ stupita, ma non vi badai più di tanto, visto che non era la prima volta che mi trovavo in quella situazione.
-Sono pronto!- esclamò lui, prendendomi per mano e trascinandomi fuori la porta. – Andiamo che siamo in ritardò!- urlò mentre correva, con me, per tutte le scale. Sorrisi, e corsi anche io. Uscimmo fuori dall’albergo, era troppo tardi anche per chiamare un taxi quindi iniziammo a correre per tutt’Atene.
- Lou attento alla macchina!- urlai. Correva, correva, senza nemmeno guardare dove andava.
-Con te al mio fianco, starò sempre attento-  rispose sorridendo. Arrossii visibilmente, fortuna che era troppo concentrato a correre. Arrivammo davanti al grande edificio e ci fermammo. Le nostre mani erano ancora intrecciate e i nostri respiri affannati. Ci guardammo e iniziammo a ridere, ripensando alla corsa che avevamo fatto per arrivare in quel benedetto posto. Appena ci calmammo entrammo nel grande edificio. C’erano vasi con fiori rossi dappertutto. Anche nella nostra camera c’erano, pensai. Io e Louis ci avvicinammo al capo del piano terra e chiedemmo informazioni. Poco più tardi un signore sui 60anni ci accompagnò nel nostro studio. C’erano 3 scrivanie, realizzai che doveva venire anche qualcun’altro .  Io e Louis prendemmo posto. La mia scrivania era affianco alla sua, mentre l’altra era di fronte alle nostre. Iniziammo subito a lavorare, ma il signore che ci aveva accompagnato sbucò con un ragazzo dietro.
-Bene ragazzi. Vedo che vi siete già messi al lavoro. Lui è Luca, lavorerà con voi. Gli orari sono dalle 9:00 alle 14:00.  Ho saputo che la signorina Posip e il signorino Tomlinson faranno una settimana di prova, spero vi troverete bene. Arrivederci, a domani- concluse lasciandoci con quel ragazzo. Era alto più o meno quanto me, con gli occhi azzurri e i capelli castani. Ci avvicinammo a lui e iniziammo a presentarci.
-Piacere io sono Louis!- disse Louis, porgendo la mano a.. Luca, se non sbaglio. Lui gliela strinse e sorrise.
-Piacere mio, Luca- continuò. I ragazzi si sorrisero, poi lo sguardo di Luca si puntò su di me. Mi porse la mano e io l’afferrai.
- Cecil..- sussurrai, al quanto imbarazzata. Luca, portò la mia mano alla sua bocca, per lasciargli un leggero bacio. – E’ un piacere conoscerti, Cecil!- concluse. Ritrassi la mano, sorrisi e tornai al mio lavoro.  Le ore passarono in fretta. Scoprii che Luca veniva dall’Italia e anche lui aveva fatto il nostro stesso esame, solo che a differenza nostra, aveva accettato senza fare nessuna settimana di prova. Era simpatico, forse un po’ troppo vanitoso per i miei gusti. Mi faceva ricordare Zayn. 
14:00. 
-Beh ragazzi è ora di andare!- disse Luca, mettendo a posto delle carte nella libreria. Io e Louis, sistemammo tutto e ci avviammo verso la porta, seguiti da Luca.
-Ci vediamo domani allora, Luca?- domandò Louis, già sapendo la risposta.
-Si, ma.. Che ne dite di andare a mangiare fuori stasera?- chiese Luca, guardando più me che Louis, che ovviamente se ne accorse e gli fece una smorfia. Sorrisi, non volevo essere troppo scortese quindi accettai.
-Bene, io ho comprato una casa qui. Passo a prendervi in hotel, verso le .. 9?- domandò.
- Si va bene! A dopo-. Rispose Louis.
-A dopo. Ciao Cecil!- concluse Luca. Sorrisi  e lasciai l’edificio, seguendo Louis. In circa 10 minuti arrivammo in hotel. Non appena arrivati in stanza, mi buttai sul letto chiudendo gli occhi.
-Sono stanca!- sospirai. Sentii qualcosa posizionarsi al mio fianco, aprii gli occhi e mi ritrovai Louis, disteso vicino a me. Sorrisi.
- Quel Luca.. E’ simpatico!- disse introducendo un argomento.  Annuii, facendo spallucce.
-Però non mi piace il modo in cui ti guarda!- continuò.
Mi alzai da letto e mi sedetti, lui fece lo stesso. Lo guardai negli occhi, era come preoccupato.
- Dove vuoi arrivare Lou?- domandai, continuando a mantenere il suo sguardo.
- Ho solo paura.- rispose. La sua mano intrecciò la mia. A quel tocco, un brivido percorse tutto il mio corpo.
-Paura di cosa?- dissi, giocando con le sue dita.
-Che tu ti possa innamorare di lui!- concluse, lasciando la mia mano e abbassando lo sguardo. Lo guardai per una manciata di secondi, gli alzai il viso con le mani, costringendolo a guardarmi negli occhi.
- Louis, Luca è un bel ragazzo, simpatico e gentile. Ma non fa per me. Non ci sarà mai niente fra noi, se non amicizia.-
Alle mie parole sorrise e mi abbracciò. Una lacrima scese dal mio viso. Quanto mi mancavano i suoi abbracci! Ci staccammo.
-Ehi cos’hai?- chiese, avendo notato la mia lacrima. L’asciugai velocemente, ma ormai il guaio era fatto.
-Niente!- risposi, dirigendomi in bagno. – Faccio una doccia- urlai.

Appena uscii dalla doccia, presi un asciugamano e la misi intorno al corpo, per coprirmi. Entrai in camera e vidi Louis, che guardava il display del mio telefono con un aria, tipo impaurita. Mi avvicinai curiosa, cos’era successo?
- Louis, ma che succede?- domandai vedendo che ancora non si era ripreso. Al sentire la mia voce sobbalzò, si girò verso di me e mi porse il telefono. C’era un messaggio di Harry aperto. Louis si sedette sul mio letto, passandosi le mani fra i capelli. Il mio sguardo passò da lui, al mio telefono.
 

“Lo so, è da vigliacchi lasciare per messaggio.. Ma a voce non avrei trovato le parole.
Cecil, è da un po’ di tempo che sto pensando a una cosa.. E ora.. Beh con la tua partenza ho capito molte cose. Io al tuo posto, non sarei mai partito, soprattutto se sapevo  che sarei stato nella stessa camera per una settimana con una mia ex. Ma evidentemente, tu non tieni a me come io tengo a te. La domanda che scorreva nella mia testa in questi due mesi, è stata sempre la stessa..”Ma lei mi ama?” Beh, non ho mai saputo dare una risposta. Cecil, non so cosa provi.. Ma so che non è forte come quello che provo io. Mi dispiace, davvero. Quella sera, quando abbiamo litigato con Louis, mi avevi detto che ci volevi provare. Io.. Beh io forse non c’ho mai voluto provare davvero. Mi sono lasciato prendere dall’entusiasmo e ho subito accettato, come uno stupido, non sapendo che tu non hai mai provato niente. A te piace Louis, Cecil. Sai quand’è che me ne sono accorto? La prima volta che abbiamo dormito insieme. Ti ho sussurrato all’orecchio, prima di addormentarti, Ti Amo e tu mi hai risposto: Ti Amo anche io Louis. Da quel giorno, beh.. Da quel giorno ho capito che tu non mi amavi veramente, ma io ti amavo e ti amo troppo per accettare questa realtà. Rimaniamo amici, voglio solo che tu sia felice e con me al tuo fianco, non lo sarai mai. Scusa per questo messaggio Cecil, il tuo migliore amico. Ti amo! Harry!”


Le lacrime iniziarono a scendere, e proprio non volevano fermarsi. Gettai il telefono per terra, con tutta la forza che avevo e mi accasciai ai piedi del letto. Louis, pian piano si avvicinò e mi strinse in un abbraccio.
-Dai, andrà tutto bene! Te lo prometto! Ci sono io qui con te!- disse. A quelle parole, mi tornò in mente la mattina, prima di partire per la Grecia.

*-Mi mancherai, non puoi capire quanto! Promettimi che quando tornerai, tutto sarà come prima. – sussurrò lui, nel mio orecchio. Annuii, poco convinta di quello che stavo facendo.
-Prometto che fra 7 giorni sarò qui, fiducioso in te. Prometto che non soffrirò, prometto che mi godrò questi giorni e che al tuo ritorno sarò un uomo migliore. Prometto che non sarò più troppo possessivo e protettivo nei tuoi confronti. Prometto che per ogni cosa, quando chiamerai, ci sarò. Prometto che ti sarò sempre accanto qualunque cosa accada- concluse lui, iniziando a tramare.
-Qualunque cosa accada, Harry?-
-Qualunque cosa accada, Cecil!-*

 
Le lacrime iniziarono a scendere, più di prima. Louis continuava a stringermi e sembrava non volesse lasciarmi. Una lacrima rigò anche il suo viso. Mi staccai dall’abbraccio, mi asciugai le lacrime e lo guardai dritta negli occhi.
-Lou, perché.. Perché piangi?- domandai.
-Perché volevo solo che tu fossi felice. Ma ancora una volta, ti ho rovinato la vita Cecil!- rispose alzandosi e lasciando la stanza, chiudendo con forza la porta.











Ehyyy :D Sono di nuovo io :3
Come vi sembra questo capitolo? Sinceramente, a me ha fatto pena T.T Ma ho dovuto scriverlo per forza, perché fra un po’ arriverà il “Pezzo forte” che aspetto dall’inizio di questa storia. Secondo voi, cosa accadrà fra Louis e Cecil? E Harry? Perché ha fatto tutto questo?
Recensite, se volete =) Mi farebbe piacere, ovviamente.
Beh, un bacio a tutti voi. Siete bellissimi *-*
Alla prossima :D
*Maria <3

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: PiccoloCuoreSenzaAmore