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Autore: 4lb1c0cc4 Herondale    12/05/2012    2 recensioni
"Sono di nuovo di ronda questa mattina.
Scorgo un nuovo odore che mi mette in allerta, non è un odore pungente e nauseabondo come quello dei vampiri questo è molto più dolce come se fosse di ciliegie e lillà, ma a preoccuparmi maggiormente è l’odore del sangue che sento di sottofondo."
CHi è la persona che Seth ha trovato nel bosco? Come è arrivata lì? E perchè? queste e moltre altre domande tormentano i protagonisti ma ...
per scoprirne di più non vi resta che leggere
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Seth Clearwater, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Capitolo 8







Il viso di Seth è così vicino al mio, le sue labbra così invitanti … mi basterebbe un niente per annullare le distanze e porre fine a questa incredibile agonia. Ma non ne ho il coraggio. La determinazione che fino a poco fa mi aveva accompagnata sta man mano scemando, lasciando di nuovo il posto alla Dafne insicura.
Pian piano cerco di allontanarmi e di sciogliere l’incantesimo che mi ha incatenata a lui e alle sue labbra. Ma non ci riesco perché le sue labbra si posano sulle mie. Il suo tocco è così leggero e veloce, che per un attimo ho pensato di essermelo solo immaginato. Sono letteralmente paralizzata. “Dafne …” il mio nome sussurrato dalla sua voce mi fa impazzire, il suo respiro si infrange sulle mie labbra e mi fa venire l’acquolina in bocca.
Ho un po’ meno paura rispetto a prima, sento di avere il coraggio … posso, voglio approfondire il bacio. Mi sento come un assetato in mezzo al deserto e lui e le sue labbra sono la mia oasi.
L’idillio però viene interrotto dal suono del cellulare di Seth, che sbuffa contrariato e mi lascia andare per rispondere alla chiamata.
Non riesco a capire chi sia dall’altra parte perché lui annuisce solo e mugugna qualcosa. “Ok, stiamo tornando un paio di minuti e siamo lì”. Chiusa la telefonata Seth mi invita con un cenno a salire sull’auto. E torniamo a casa.
C’è tensione tra di noi e la cosa non mi piace proprio per niente. Devo assolutamente parlare con lui. Ho paura di non fare la cosa giusta e di perderlo.
“Seth possiamo parlare un attimo … io”
“Scusami Dafne ho sbagliato, non dovevo. Ho agito senza pensare” le sue parole mi arrivano come una stilettata al cuore, che silenzioso inizia a sanguinare.

Arrivata dai Cullen ci sono già tutti lì ad aspettarci.
Cerco il più possibile di celare i miei pensieri ad Edward non ho voglia che si impicci, mi piacerebbe restare da sola con il mio dolore … almeno per una volta.
Dalle loro espressioni non riesco a capire niente, tutto questo è snervante. Tutti mi guardano ma nessuno parla.
“Dannazione volete parlare? Si tratta della mia vita , avrò anche il diritto di saperne qualcosa?” la tensione che ho accumulato durante tutta la giornata, che in parte avevo accantonato passando il tempo con Seth, era esplosa. Nessuno si aspettava una reazione simile da parte mia, tant’è che anche Seth al mio fianco sobbalzò per lo stupore.

“Cara, non vogliamo nasconderti niente. Quello che abbiamo scoperto non è molto. Anche perché non potevamo fare molte domande in giro” Esme con la sua voce dolce e con molta calma cerca di farmi ragionare, in questo momento mi sento come una bambina capricciosa.
Mentre gli altri rimangono nel salone a confabulare tra loro, Esme mi porta in camera per raccontarmi quel po’ che lei e Carlisle hanno scoperto.
A quanto pare si sono spacciati per dei turisti, hanno incontrato il capo villaggio che gli ha spiegato alcune loro usanze come il tatuaggio sul mio polso. Quel semplice simbolo mi riconosce come una delle prescelte al culto dello spirito guardiano del mio popolo: la balena.
Quando hanno provato a chiedere che cosa comportasse questo ruolo, l’anziano ha cambiato argomento, lasciandoli così con un grande interrogativo, per poi salutarli affermando di avere alcune cose da sbrigare. Io penso che se fosse andato anche Edward con loro forse avremmo più risposte.
Girando per il villaggio hanno notato che la gran parte vive ancora facendo molto affidamento agli sciamani e credendo fermamente negli spiriti, in pratica il mio popolo è costituito da gente antica.
Passeggiando per il villaggio, Esme mi ha detto di aver intravisto, dalla vetrina di un negozio, il viso di una donna con i miei stessi occhi. L’ha incuriosita la somiglianza d’aspetto e nell’odore, quest’ultimo dato mi fatto rabbrividire. A volte mi dimentico che loro sono dei vampiri.
Sono entrati nel suo negozietto, dove la donna vende abiti lavorati a maglia e impreziositi con perle decorate.
Hanno cercato anche lì di scoprire qualcosa e questa volta non è stato un buco nell’acqua. Perché hanno visto una foto sul bancone, che raffigura me, quella donna e un ragazzo di qualche hanno più piccolo di me. Quindi hanno dedotto che fosse una mia parente. Esme con la sua gentilezza si è fatta subito voler bene. “Sai mi è dispiaciuto mentirle, ma dovevamo avere la certezza che fosse tua madre”. Poi continua a raccontarmi di com’è riuscita a farla parlare di me. “Le ho chiesto dei consigli per la taglia di un vestito, dicendole che era per mia figlia e per spiegarle più o meno che fisico avesse ho preso ad esempio la tua immagine in foto.  Le mie parole l’hanno sorpresa, però ha continuato a cercare un vestito che corrispondesse alle mie richieste.” Poi le ha fatto dei complimenti per la manifattura del vestito e le ha chiesto con nonchalance chi fosse la ragazza della foto. La donna ha risposto “È mia figlia”. Quello però che ha sorpreso Esme è stato il suo sguardo; era felice e soddisfatto ma anche lontano e tormentato. Forse Esme si è sbagliata, non può essere davvero questo il suo stato d’animo nel sapermi scomparsa. Se Jasper fosse andato con loro sicuramente avrebbe potuto sondare i suoi sentimenti, con un maggior cura e precisione.
Esme prima di andarsene mi dice un’altra cosa “Abbiamo anche scoperto qual è il tuo vero nome … vuoi conoscerlo?” un mio cenno affermativo la fa proseguire “ Namid”.
La reazioni di quella che deve essere mia madre mi spaventa, ma sono determinata ora più che mai ad incontrare la mia famiglia. Ora so di non essere sola e che lì fuori c’è qualcuno che ha il mio stesso sangue, non posso far soffrire ancora la mia famiglia anche se mi piacerebbe restare per sempre con Seth. Ma non posso far affidamento su un sentimento non ricambiato.




Bene eccomi qui con un nuovo capitolo, con un bel po' di ritardo ... e per questo chiedo a tutti scusa.
Il capitolo è corto però è pieno di notizie che spero assimilerete al meglio.
Vi piace il nome Namid, che significa stella danzante, oppure preferite Dafne?
La reazione della madre di Dafne ha un suo perchè ...
un bacione :*


  

  
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