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Autore: Sunishere    12/05/2012    25 recensioni
Dal quinto capitolo:
«Eri talmente ubriaca che mi hai baciato, tira le tue conclusioni.» scherzò Harry.
«Non c'è bisogno di essere ubriachi per volerti baciare, te lo assicuro.»
Il ragazzo si voltò a guardarla nei profondi occhi neri, le prese una ciocca di capelli e gliela posò dietro l'orecchio, attirandola lentamente a sé per baciarla dolcemente.
Dal quinto capitolo:
Ad un certo punto senza accorgersene appoggiò la testa sulla spalla di Zayn, che le mise una mano sulla gamba.
Lei sollevò la testa per guardarlo, lui fece lo stesso. Erano a cinque centimetri, e la distanza continuava a diminuire e lo stomaco di Allison cominciò ad arrotolarsi, fare capriole, salti mortali e altre cose degne di un circo.
Zayn le prese il viso con le mani e le loro labbra finalmente si incontrarono, facendole letteralmente andare in tilt sia stomaco che cervello, per non parlare del cuore.
Dal quinto capitolo:
Tutto si fermò, e Liam sembrò volerla incenerire con lo sguardo. «Mi hai sporcato di gelato? Sul serio?»
Deborah annuì, scoppiando a ridere.
«Okay, l'hai voluto tu.» disse lui, sporcandola a sua volta di gelato e facendola urlare mentre i passanti li guardavano male.
«Liam, Liam, fermo!» quasi piangevano dal ridere. «Okay, okay, basta ti prego!» lo implorò.
Il ragazzo smise di ridere, cercando di riprendere fiato. «Dai, andiamo a ripulirci a quella fontanella.»
«Dio, guarda come mi hai conciata!» disse, indicando i capelli con una faccia di rimprovero.
«Ti stanno bene, lo giuro.» la prese in giro, e lei per tutta risposta cercò di dargli uno schiaffo, ma lui le bloccò la mano e la attirò
a sé per baciarla.
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Bene, questa è la storia di tre ragazze: Allison, Samantha e Deborah.
Sono tre coinquiline di vent'anni, che grazie alla più 'vivace' del gruppo, Sammi, conosceranno dei nuovi ragazzi.
Come avrete capito ci saranno delle storie d'amore, ma anche storie di gelosia, di vecchi amori che tornano, colpi di scena e quant'altro.
Questo era tanto per dire la trama, se vi va passate e recensite:)
Con amore, Becks.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sedicesimo capitolo: but now I'm back and I love you
"Let me in so I can prove to you that no one
 else can love you, girl, the way that I do."
pink martini - but now I'm back;

Domenica pomeriggio;
- Sono a casa! - annunciò Deborah, chiudendosi la porta alle spalle.
La testa di Sammi spuntò dal corridoio. - Oh, ciao Debs! - aveva un'aria imbarazzata. - Dammi due minuti che mi vesto.
L'amica annuì confusa e si sedette sul divano, appoggiando le stampelle al bracciolo.
Qualche secondo dopo Harry si presentò in salotto. - Ehi Debbie. 
- Oh, eri ancora qui? Ho interrotto qualcosa? - chiese la ragazza, raddrizzandosi sul divano.
Il ricciolino sorrise. - No, no, eravamo solo di là a riposare. E comunque ora vado, devo andare a trovare mia madre.
Sammi si materializzò accanto al suo ragazzo, che l'abbracciò sorridendo. 
- Grazie per ieri sera. - sussurrò Samantha con un ghigno. 
Harry le stampò un bacio a stampo. - Grazie a te. Ci sentiamo più tardi. Ciao Debbie!
La porta si richiuse, lasciando le due amiche da sole. - Sammi, devo dirti una cosa. 
L'amica si girò, guardandola con sospetto. - Dimmi. 
Deborah colpì due volte il divano. - Siediti accanto a me.
Samantha annuì, guardandola sempre con una certa circospezione. - Di che si tratta?
Debbie abbassò lo sguardo, cominciando a torturarsi le mani. 
- Ehi, dimmi cos'è successo. - la incoraggiò ancora.
- C'è questa "persona" che mi ha scritto che deve "parlarmi" e quindi dobbiamo "vederci". - disse il tutto mimando le virgolette.
Samantha la guardò stranita. - Chi è la persona, Debs? E quando? - L'amica rimase in silenzio. - Non dirmi che..
Deborah annuì lentamente, guardando sempre in basso. - Sì, è quello che pensi. Josh. Mi ha scritto stamattina.
- Cosa vuole adesso? - Sammi si stava già scaldando. 
- Vuole parlare questa sera. Mi ha invitata a cena. 
- Hai intenzione di rifiutare, vero? O devo rinfrescarti la memoria? 
Deborah scosse la testa. - Ho accettato, ma non ci ricasco. Ho Liam adesso, e sto bene con lui.
Samantha non ne era affatto sicura. Solo due mesi prima era lì a struggersi per Josh, un ragazzo con cui era stata per un anno
e che poi l'aveva lasciata senza una buona ragione. 
- Hai accettato?! - si stava arrabbiando, ottimo. - Liam lo sa? 
- No che non lo sa, cosa potevo dirgli? Che il mio ex si è rifatto sentire e vado a cena con lui?
- Bé, prova a pensare a quello che hai appena detto. Non è bello, per niente.
- Appunto per questo non posso dirglielo! E poi non è detto che debba succedere qualcosa. Vuole parlarmi? Che mi parli. 
Sammi sbuffò. - Vorrei sapere cosa ne pensa Allison. E' ancora da Zayn?
- Non è qui, quindi quasi sicuramente è da lui. Di sicuro mi farà la ramanzina.. - sbuffò, lasciando cadere la testa sullo schienale.
- E ha ragione! Secondo me stai sbagliando.
Deborah cominciò ad innervosirsi. - Sam, fammi fare quello che voglio per una volta. 
- Non c'è bisogno di rispondermi male, lo sai che lo faccio per il tuo bene.
L'amica tornò a guardare il pavimento. - Lo so, lo so.
- Bé, fai come vuoi. Ma devi stare attenta, intese? 
Debbie si mise le mani nei capelli, coprendosi il viso.- Certo, non ci ricascherò. Tranquilla.
Le ultime parole famose.


***

Domenica sera;
- Finalmente una serata tra ragazzi! - esclamò Niall, prendendo una fetta di pizza dal centro della tavola.
I ragazzi risero. - E' vero, negli ultimi due mesi ci son sempre state le ragazze. - concordò Harry.
Zayn posò il bicchiere. - Però hanno portato un po' di aria, no? Cioè, non facevamo mai nulla.
Stranamente Liam e Louis erano taciturni. - Liam, Louis, tutto bene? - chiese il ricciolino, dando una leggera gomitata a Lou.
Entrambi fecero spallucce, continuando a mangiare. 
Zayn, Niall e Harry si guardarono chiedendosi che gli prendesse. - Louis? - ripetè il ricciolino.
- Niente, davvero. Sono stanco, oggi ho giocato a calcio. 
I tre si guardarono di nuovo. - Se lo dici tu. Liam?
Il ragazzo fece di nuovo spallucce, rigirandosi il bicchiere tra le mani. 
- Si tratta di Deborah? - azzardò Zayn, attento alla sua reazione. 
Liam annuì lentamente, guardandolo per un attimo. 
- Cos'è successo? - chiese Niall, addentando la sua fetta di pizza. 
- E' strana. Stamattina era molto.. - fece dei gesti con le braccia, poi scosse la testa. - ..sfuggente.
- Bé, magari è ancora un po' scossa dall'incidente, stai tranquillo. - lo rassicurò Zayn.
Come faceva a stare tranquillo? Quella mattina l'aveva salutato con un bacio sulla guancia; un insipido bacio sulla guancia.
- Ma sì, sarà per quello. - annuì, anche se nella mente pensava a ben altro.


***

- Mi raccomando, stai attenta. - la raccomandò Allison, guardando un po' il ristorante e un po' Deborah, preoccupata.
- E non credere a nulla di quello che ti dirà. - aggiunse Sammi, ottenendo l'approvazione della rossa, che annuì decisa.
Debbie alzò gli occhi al cielo, aprendo la portiera a sbandierando in aria le stampelle. - Ti chiamo io, Sam, a più tardi!
Le due ragazze mossero la mano, seguendola con lo sguardo mentre si dirigeva all'interno del ristorante. 
La ragazza entrò nel tepore del locale e si guardò in giro, fino a quando non incontrò lo sguardo di Josh, che si alzò subito
appena la vide. Si stava dirigendo verso di lei, che lo guardava nervosa. 
- Deborah.. - disse piano, ammirandola e sorridendo appena. 
Lei ricambiò il sorriso. - Ciao Josh.
- Che cosa ti è successo alla gamba?! - esclamò, guardando preoccupato il gesso e le stampelle.
Lei si guardò a sua volta, poi fece spallucce. - Una macchina mi ha presa in pieno, son stata in coma fino a due giorni fa.
Josh spalancò gli occhi. - Coma?!
- Sì, coma leggero. Ma ora sto bene, tralasciando queste maledette stampelle. 
Il ragazzo rise, con gli occhi un po' lucidi. Era ancora bello come se lo ricordava. Erano quattro o cinque mesi che non lo 
vedeva, ed era cambiato molto. Prima aveva una chioma di capelli lisci e castani che gli arrivavano sotto le orecchie, mentre
ora li aveva tagliati corti, ed era abbronzato, anche se era Settembre inoltrato. Gli occhi invece erano sempre quelli, grandi 
e di un marrone chiaro, nocciola, come i suoi. Le erano sempre piaciuti, quegli occhi. Erano grandi e profondi, ci si perdeva 
sempre. Anche quelli di Liam erano così, e pensandoci sentì una stretta allo stomaco.
E proprio quegli occhi la stavano guardando, ammirandola. Anche lei era cambiata da quando si erano lasciati. I capelli erano 
più lunghi, ovviamente, ed erano lisci. Erano sempre stati mossi, in disordine, mentre ora un ciuffo ordinato le incorniciava
il viso sottile e delicato. Era anche più in carne, e stava davvero bene perché era sempre stata molto magra. 
Dopo quei secondi che erano rimasti in silenzio, lui scosse la testa come per distogliere lo sguardo da qualcosa su cui si 
era fissato. - Ci sediamo al tavolo? Così ordiniamo.
Deborah annuì, stampellando fino all'angolo dove erano stati messi. Josh le tirò la sedia indietro, facendola sedere.

Lei si ricordò che lui la portava sempre a mangiare fuori, quando erano insieme. Quel pensiero la fece come tremare, senza
saperne il motivo esatto.

Ordinarono, e quando il cibo arrivò Deborah si ricordò del messaggio, del "dobbiamo parlare". - Allora, cosa dovevi dirmi?
Josh la guardò come se si fosse dimenticato che lei fosse lì. - Che sei bellissima. 
Quella risposta la fece rimanere perplessa, cogliendola di sorpresa. - Grazie. - sussurrò, ancora scossa.
- Devo spiegarti il motivo per il quale ti ho lasciata. 
Debbie cominciò ad innervosirsi. - L'ha fatto benissimo la lettera.
La lettera. Quella lettera che aveva trovato sul tavolo di casa sua che diceva che Josh se n'era andato, e che si scusava.
Non più una telefonata, un messaggio, una lettera. Niente di niente. 
- No, Deborah, fammi spiegare. - cominciò lui. - Era un brutto periodo. 
Lei annuì dispersiva. - Non ne ho dubbi. 
- No, ti prego, ascoltami. Non era per te, avevo bisogno di tempo per pensare. 
- Avresti potuto chiamarmi, scrivermi. Farmi sapere qualcosa in più di un insulso "Ho bisogno di tempo, perdonami. Josh."
Josh annuì. D'altronde aveva ragione, nella lettera aveva scritto solo quelle sei parole, niente di più. Come biasimarla?
- Lo so, ho sbagliato, scusami. Ma se mi dai tempo posso riportare tutto a quello che era prima e.. 
- Sono impegnata, Josh. - lo interruppe Deborah, abbassando lo sguardo.
Lui rimase a guardarla incredulo. - Ma io ti amo. 
Le gambe sembrarono cedere, anche se era seduta. Quelle ultime due parole non le sentiva da tanto, troppo tempo.
Lui glielo ripeteva ogni singolo giorno. "Ho paura che un giorno te ne dimenticherai", diceva.
E l'aveva fatto. Ma adesso se ne era ricordata, e faceva male; molto male.
- Josh, io.. - cominciò Deborah, ma lui le prese la mano, bloccandola.
- Debbie, io ti amo, e anche tu mi ami. Nessuno può amarti come me. - quei suoi grandi occhi la guardavano imploranti.
Non sapeva che fare, il cuore le batteva troppo forte e ne sentiva solo i battiti. Non riusciva a pensare in maniera lucida.
Josh si alzò e si diresse al fianco di Deborah, inchinandosi. Le prese di nuovo le mani, guardandola.
- Ti prego, perdonami. - la supplicò. Lei scosse leggermente la testa, piano; non riusciva a parlare. 
Lui, vedendola confusa, fece una cosa che l'avrebbe confusa ancora di più.
Si alzò, le mise una mano sulla guancia e si avvicinò piano, sempre guardandola supplicante. 
Quando furono a pochi centimetri di distanza lei si allontanò di poco, poi si riavvicinò. Cosa stava facendo? 
Non se ne stava davvero accorgendo, tutto accadeva come se lei fosse soltanto il corpo, mentre l'anima agiva da sé.
Chiuse gli occhi, e le loro labbra si toccarono. Deborah tremò, con un brivido che le percorse la schiena. 
Cosa diavolo stava facendo? Tutto in lei gridava di staccarsi, ma niente si muoveva, come se il cervello fosse staccato.
Un altro esempio di come cuore e cervello non vadano mai d'accordo? Quello era l'esempio perfetto.
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Spazio autrice:
Okay, adesso vi prego di non odiarmi! 
Sono in un ritardo a dir poco osceno, lo so, sono un disastro çwwwç
Del capitolo non so cosa dire, se non che mi ucciderete e io lo so, ahahahah!
Soprattutto le ragazze del team Debliam, che ora mi staranno odiando çwwwç
Anche se il capitolo in sé è un po' così a me piace, non so perché :O
Ditemi la vostra come al solito:)

Per farmi perdonaaaare, come avevo detto, questo è il link del primo capitolo
della nuova fan fiiiiction: 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1064492
Fatemi sapere se come inizio vi intriga, così vado avanti :3

Ringraziamenti: 
- Grazie alle 291 che hanno recensito la storia.
- Grazie alle 93 che la preferiscono.
- Grazie alle 35 che la ricordano.
- Grazie alle 136 che la seguono.
- Grazie alle lettrici silenziose.
- Grazie alle 11 che mi hanno messa tra gli autori preferiti.
Come dico sempre e come non smetterò di dirvi: grazie, vi amo da morire.

Un grazie speciale a ElenaStyles che ha inserito la mia storia
tra le storie scelte, grazie mille, mi hai fatto commuovere!
Tralasciamo il fatto che mi commuovo sempre, ahahahah :3

Con tanto amore, Becks.
  
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