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Autore: CFC    13/05/2012    1 recensioni
Dopo aver sconfitto Loki e i Chitauri, gli Avengers dovrenno affrontare una grave minaccia proveniente dal passato.
Genere: Azione, Comico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Base volante dello Shield
-Cosa avete scoperto?-
Nick Fury stava scrutando i suoi tre sottoposti con l’unico suo occhio in maniera così penetrante, che se a posto loro ci fosse stato un uomo qualsiasi probabilmente avrebbe avuto un infarto.
-Un altro laboratorio, signore, ma di Lukin non c’era traccia- rispose Vedova Nera che era dispiaciuta di aver fallito nella sua missione di cattura e soprattutto di essere stata salvata dall’agente Hill.
-Però ho trovato una cosa interessante… adesso sappiamo perché è uscito allo scoperto dopo così tanti anni. Uno scienziato tedesco ha testato su un paziente in coma un sistema rigenerante. L’uomo si è risvegliato, ma i danni al cervello erano profondi e… possiamo dire che era una specie di zombi. Era interessato al sistema rigenerante che ha sintetizzato questo scienziato. E con ogni probabilità adesso ce lo ha lui. Non capisco perché le autorità tedesche non ci abbiano dato anche queste informazioni-
-Perché nemmeno noi daremmo ad un’altra nazione i nostri segreti tecnologici. La mia domanda invece è un’altra, che cosa ci vorrà fare Lukin con questo sistema rigenerante? Dove si trova adesso questo bastardo?
-C’era un tunnel sotterraneo che ha usato per scappare e che ha fatto crollare alle sue spalle- aveva spiegato Occhio di Falco.
-Il nostro avversario è in vantaggio, signori, ed è intelligente e molto pericoloso. Dobbiamo concentrare tutti i nostri sforzi alla sua individuazione e cattura.-
-Come è possibile che un tizio che aveva già quaranta anni alla morte di Stalin, sia ancora in circolazione?- chiese Hill
-Anche noi abbiamo un vecchietto che dovrebbe essere più o meno della sua età- fece notare Occhio di Falco
Castello dell’Hydra
Un uomo di quarant’anni con una folta barba e dei lunghi capelli castani e con indosso un camicie stava controllando alcuni dati. Un ragazzo intorno ai venticinque anni gli si avvicinò alle spalle. Al posto di un braccio naturale, ne aveva uno cibernetico.
-Signore, alcuni agenti Hydra non rispondono-
-Dalle telecamere risulta qualcosa?-
-No, mio signore-
-Mmm… c’è qualcosa che non va. Sono quasi pronto al mio esperimento, vai fuori e se ci sono degli intrusi, fermali… ad ogni costo, Soldato d’Inverno.-
-Si, dottor Lukin-
-Non chiamarmi più così… è giunto il momento di rivelare la nostra vera identità… Armin Zola! Scienziato del Terzo Reich, ma soprattutto dell’Hydra! Heil Hydra!
-Heil Hydra- rispose il poco convinto Soldato d’Inverno. Un tempo era un eroe sovietico, la miglior spia e il miglior assassino che aveva la Grande Russia, ma sapeva che lui non apparteneva a quella potenza… era stato salvato da Lukin e quindi gli apparteneva. Non ricordava chi fosse ne da dove veniva, sapeva solo che Lukin l’aveva raccolto ferito gravemente e che per salvarlo, lo aveva reso un mezzo cyborg. Le sue battaglie erano quelli di Lukin… Armin Zola, questo era il suo vero nome.
Uscì dalla stanza lasciando lo scienziato da solo. Sopra un tavolo, c’era un lenzuolo bianco che copriva ciò che c’era sopra.
-Finalmente potrò realizzare il mio più grande sogno… dopo aver fatto questo esperimento, avrò la forza necessaria per sconfiggere gli eroi americani che sono apparsi ultimamente e istaurare il dominio dell’Hydra sull’intero pianeta!-
Tolse il lenzuolo, che rivelò il corpo di un uomo che aveva attaccato al suo corpo tanti cavi. Le sue ferite erano state troppo gravi per farlo diventare un cyborg. A lui serviva soprattutto il suo cervello e ogni cosa che aveva fatto, era stato quello di salvaguardarlo. Aveva pensato di asportarlo e introdurlo in un cyborg come aveva fatto con il suo. L’aveva fatto però solo una volta e quando l’aveva fatto si era reso conto di essere stato molto fortunato. Non voleva rischiare di perdere l’intelletto di quell’uomo. Guardò il volto del suo paziente, orribilmente sfigurato. No, aveva pensato di guarire il suo corpo e adesso quel sistema rigenerante glielo avrebbe perso. Finalmente sarebbe riuscito a riportare in vita il Teschio Rosso.
Fuori dal Castello, Cap e l’Agente 13  stavano cercando di entrarci dentro stendendo un paio di guardie. Superate le mura, Cap spinse Sharon per terra salvandola da un proiettile che l’avrebbe colpita alla testa.
-Allarme: invasori alle mura. Tutti gli agenti Hydra devono presentarsi all’istante- l’ordine lo aveva impartito il Soldato d’Inverno, che guardava con stupore l’uomo che si trovava di fronte. Capitan America, l’uomo che aveva distrutto la prima Hydra. Se tagli però una testa, ne ricresceranno due. Confrontarsi con quell’uomo lo esaltava, quindi prese dal suo stivale il suo coltello e si lanciò contro di lui.
Steve riuscì ad evitare il colpo e tentò di stordirlo con il suo scudo. Anche il suo avversario evitò la sua arma. Era molto in gamba. Nonostante una maschera gli coprisse il volto, osservò i suoi occhi e gli sembrarono familiari. Gli agenti Hydra iniziarono ad uscire e ad avventarsi contro di loro. Cap oltre che vedersela con un letale avversario, doveva anche pensare ad aiutare l’Agente 13 dagli assalitori. Approfittando della sua distrazione, il Soldato d’Inverno lo colpì con il suo coltello alla gamba. Steve però riuscì a mandare a segno il suo scudo, prendendo l’avversario alla testa. Il soldato d’Inverno era intontito. Guardò Capitan America e fu come colpito da un fulmine alla testa. Si ricordava di lui! Capitan America era l’uomo che l’aveva ridotto in quello stato! Si lanciò con veemenza contro di lui… si sarebbe vendicato!
Armin Zola intanto aveva iniziato con il suo esperimento. Aveva introdotto il corpo ferito del Teschio Rosso dentro un cilindro in cui vi era stata inserita la formula super rigenerante. Dopo qualche minuto, il Teschio Rosso aprì gli occhi e con un pugno distrusse il cilindro. Il liquido si riverso contro i circuiti elettrici, provocando un cortocircuito e quindi un incendio. Zola corse a spegnerlo, ma il Teschio Rosso lo fermò.
-Lascia che tutto bruci… nessuno deve sapere di questo esperimento e del suo esito. Agiremo nell’ombra e quando colpiremo i nostri amici non se lo aspetteranno-
Era incredibile. Era appena tornato dal coma. Doveva essere confuso e invece già il suo cervello malvagio aveva iniziato a pensare ad un piano di conquista mondiale. Si, aveva fatto la scelta giusta a riportarlo in vita. Tutto doveva bruciare? Tutto sarebbe bruciato. Mentre continuava lo scontro fra l’Agente 13 e Capitan America con gli agenti dell’Hydra e Soldato d’Inverno. L’intero castello esplose coinvolgendoli. Capitan America e l’Agente 13 si salvarono per miracolo, ma dei loro avversai non c’era più traccia. Che cosa era successo? Che cosa stavano pianificando? Cap era molto preoccupato.

   
 
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