Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Josephine luna    13/05/2012    0 recensioni
Questa è una storia d'amore nata nel continente americano durante lo scoppio della guerra d'indipendenza. entrambi i protagonisti hanno un passato tormentato, ma scopriranno che i dolori che hanno subito, sono serviti per farli avvicinare.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo due

La festa a casa dei Blackwood sarebbe iniziata presto, ma Katherine non era ancora pronta.  Il vestito di seta blu con ricami floreali in pizzo nero giaceva sul letto, come un vessillo abbandonato sul campo di battaglia. Lei sedeva di fronte allo specchio, osservando il suo riflesso con aria critica. Non amava le feste, le riteneva inutili e pacchiane. Non si addicevano al suo carattere da lupo solitario, le diceva sempre suo padre. Purtroppo quella sera non c’era via di scampo. George Blackwood era un grande amico di Ben, suo padre, e sarebbe stato certamente sgarbato non presentarsi alla festa che stava organizzando ormai da un mese. Con le mani sollevò i boccoli biondo cenere, e li dispose a formare uno chignon, lasciando solo qualche riccio liberò qua e la. Dopo di che, iniziò la fase trucco. Mentre era tutta intenta a far apparire il viso un po’ meno pallido, entrò nella stanza Margareth, la balia. Osservò Katherine per un attimo, poi sul suo viso apparve un materno sorriso compiaciuto. Margareth era sempre stata fiera della bellezza della ragazza.

 –Bimba mia siete stupenda, ma non vorrete mica uscire in vestaglia! Su, sbrigatevi, vostro padre è già giù che vi attende!-.

. -Margareth, ho paura…-

 - Di cosa, Miss?-

 -So che mio padre vuole il meglio per me, e si aspetta che stasera io dedichi le mie attenzioni solo a Nicholas Gillard, il figlio del giudice. Crede che, accanto a lui, il mio futuro sarà roseo e dimenticherò i dolori del passato; eppure non posso! Non lo amo!-.

 Margareth le accarezzò la schiena con dolcezza materna, gli occhi azzurri velati di tristezza.

 –So che non vedete nulla di buono in un matrimonio senza amore, ma non è detto che questo sentimento non possa nascere col tempo. Sapete, quando vostra madre ha sposato vostro padre, passava le giornate davanti alla finestra della sua stanza, a piangere.  Desiderava tornare a casa sua, e non si poteva biasimarla. Io la consolavo, le parlavo con dolcezza, e, nel suo piccolo, anche vostro padre faceva di tutto per renderle la vita migliore. Alla fine, vostra madre ha accettato la situazione, ed ha aperto il suo cuore all’amore di vostro padre. Vedete, so che potete riuscirci anche voi se solo deste una possibilità al signor Nicholas. Ora su, si giri che le che le chiudo il corsetto!-

Mentre Margareth canticchiava tirando con forza i nastri che s’intrecciavano dietro al corsetto, Katherine rifletteva sulle parole della balia. Ricordava che, quando sua madre era sul letto di morte, suo padre Benjamin passava intere giornate lì con lei, tralasciando perfino il lavoro, e quando infine era morta, aveva passato mesi in depressione, senza uscire dalla sua stanza. In quel periodo, Katherine gli era stata accanto, e aveva badato a ogni necessità. Il rapporto, che ormai aveva nei confronti del padre, si era consolidato proprio in quel periodo.

                               §§§

 Quando Margareth ebbe finito di prepararla, Katherine si avviò verso le scale. Quando Benjamin la vide, si alzò dalla poltrona sulla quale era seduto, e lo attese all’ultimo gradino, negli occhi una punta di orgoglio per quella figlia bella e educata che aveva, e che non avrebbe cambiato con nessuno al mondo. Le sorrise e, quando fu a portata d’orecchio, le sussurrò –Sei bellissima, Kat!-.

 La carrozza attendeva fuori, e il cocchiere era in piedi di fronte alla porticina spalancata. Salirono, e i cavalli furono spronato lungo la strada verso villa Blackwood. Il viaggio durò poco, troppo poco secondo Katherine che sentiva i muscoli dello stomaco irrigidirsi per il nervosismo. Quando intravide il viale illuminato da candele, i domestici che accoglievano gli ospiti, e, una moltitudine di dame nei loro eleganti vestiti colorati, Katherine fu tentata di scappare, ma, ritenendola un’idea insensata, si piazzò un sorriso d’occasione sul volto, con nonchalance scese dalla carrozza e, sotto il braccio del padre, si diresse verso la sala da ballo. “Ci siamo”, pensò

“un’altra serata di dolce tortura sta per iniziare”.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Josephine luna