Conversation, 1.
F: “Non so come comportarmi.”L: “Non c’è un modo giusto per comportarsi.”
F: “E allora come posso fare?”
L: “Agisci secondo la tua volontà.”
F: “E se le scelte che faccio risultano sbagliate?”
L: “Non esiste lo sbagliato. Al massimo ci saranno conseguenze negative.”
F: “E’ proprio di quelle che ho paura.”
L: “Non avere paura. Non pentirti mai di ciò che hai scelto di fare.”
F: “Cercherò di ascoltarti.”
L: “No, tu DEVI ascoltarmi.”
F: “No, nella vita DOBBIAMO fare solo una cosa: morire.”
L: “Come sei tragica.”
F: “E’ la mia scelta.”
L: “E cioè?”
F: “Faccio quello che mi pare, senza badare al giudizio altrui. Anzi, ridendo delle disgrazie degli altri.”
L: “Questo si chiama sadismo.”
F: “Diciamo pure che sono sadica.”
L: “Che brava alunna.”
F: “Ma tu non sei sadico. (?)”
L: “Non proprio. Ma il tuo comportamento significa che non te ne importa della gente; proprio come me.”
F: “Capisco. E’ vero. Il fatto è che il mio è autoconvincimento.”
L: “In che senso?”
F: “Non è vero che non mi importa del resto del mondo.. E’ quello che voglio far credere.”
L: “Dovresti fingere così tanto da farlo diventare realtà.”
F: “Un po’ come hai fatto tu, no?”
L: “C-Cosa dici..?”
F: “Eddai, ammettilo. Anche tu hai passato quello che sto passando io.”
L: “N-No.. Sono sempre stato così..”
F: “Visto? Hai ingigantito il falso al punto di convincere persino te stesso che sia vero.”