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Autore: Fly With Me    13/05/2012    2 recensioni
Cosa succederebbe se i Nostri Ragazzi fossero degli anonimi ragazzi che vivono in un'anonima cittadina inglese? Niall continuerebbe a infagottarsi di cibo, Zayn continuerebbe a specchiarsi, Liam ad avere paura dei cucchiai, Louis ad amare le carote e Harry ad essere cheeky.
Eleanor e Danielle sono amiche inseparabili di Zoe, ragazza dai capelli rossi e moooolto particolare. Il ballo di autunno è alle porte, tutti sono in fermento e tutto cambierà. Ottanta, novanta, mille giorni passano senza che succeda niente e poi basta un gioco di sguardi lungo una frazione di secondo e all'improvviso tutta la vita cambia.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oggi
Voglio bene a Niall, nessuno mi conosce di lui, nemmeno papà o Kim. D'altra parte però devo riconoscere che lui è più a suo agio con me ad ascoltare, più che a parlare  di sè. Se ciò da una parte mi fa piacere, perchè è sempre disponibile a sopportare i miei sfoghi, dall'altra mi rendo conto di non sapere così tanto di lui, o almeno non conosco la sua anima quanto lui conosce la mia. A Harry, Louis, Liam e Zayn tengo tanto, siamo cresciuti tutti nello stesso quartiere. Mi sembra solo ieri che Louis lanciava lombrichi come il riso ai matrimoni, Liam filtrava la sabbia del giardino dell'asilo con il setaccio per la farina e noi altri facevamo a gara per chi avrebbe ricevuto la sgridata peggiore dalla propria madre, per i vestiti più infangati e sporchi. Per raggiungere l'obiettivo giocavamo a calcio appena smesso di piovere, lavoravamo a mani nude nell'orto e rotolavamo nell'angolo della sabbia, disordinando la sabbia setacciata con fatica da Liam. Solitamente Niall otteneva la vittoria, che era molto combattuta. C'era tanta competizione, soprattutto tra Harry e Niall, a volte arrivavano a litigare tra di loro, anche piuttosto seriamente. A Zayn, me e Louis bastava solamente stare insieme, invece Liam odiava il fango e rideva guardandoci dal suo angolino nel recinto della sabbia. Zaino in spalla, capelli scarmigliati, occhi gonfi di sonno. Il tempo è passato, ma noi siamo sempre gli stessi: il primo giorno di scuola è tragico a qualsiasi età, lo era quando avevamo 6 anni, lo è adesso che ne abbiamo 18.
Dopo aver fatto colazione insieme nella pasticceria davanti alla scuola, ci avviamo mesti verso il nostro destino. Danielle, quella che nel nostro gruppetto abita più lontano, ci raggiunge a scuola. Lei ed Eleanor si sono aggiunte a noi quando i maschi hanno cominciato ad accorgersi della differenza tra maschi e femmine. Loro due erano le bimbe più carine della scuola, io le ammiravo e gli altri avevano perso la testa per loro. Quando cominciai a fare amicizia con loro, i ragazzi litigavano per la loro attenzione, ma alla fine la dolcezza di Liam conquistò la frizzante Danielle e la pazzia di Louis invece ammaliò la tranquilla Eleanor. E da allora i rapporti tra noi erano rimasti intatti. 
Noi ragazze abbiamo stretto un rapporto talmente stretto con il tempo che ogni mattina prima di scuola ci sentiamo via Skype e decidiamo il colore che tutte e tre indosseremo. Vestiamo sempre abbinate e ormai è diventata la nostra tradizione. 
Quale altro colore scegliere se non il nero? Rispecchia l'umore di tutti quanti al momento, nero in memoria della libertà estiva.
Ci sediamo sulle gradinate della scuola aspettando che aprano i cancelli e nel frattempo Zayn si fuma una sigaretta.
-Ehi Zayn, mi faresti fare un tiro?
Tutti quanti si girano a fissarmi, con un misto di stupore e rimprovero negli occhi, soprattutto le mie ragazze.
- No, Zoe. Non devi provare nemmeno per scherzo.
-Non avevo intenzione infatti. Volevo solo vedere che cosa avresti risposto. Se dovesse scoprirti il coach ti farebbe il culo lo sai?
Gli altri ridacchiano pensando alla scena e Louis gli arriva uno scapellotto sulla nuca.
Harry posa gli occhi su un manifesto giallo e arancione, il manifesto del ballo d'autunno, l'evento mondano della nostra scuola. 
-Avete già pensato chi invitare per il ballo? Io ci penso da tutta l'estate..- ci confessa Zayn tra una nuvola di fumo e l'altra.
-Secondo me ci rifletti troppo. Guardati un pò intorno e appena noti una ragazza che ti piace le chiedi di uscire, se è simpatica la inviti al ballo d'autunno! Hai un nugolo di ragazze che farebbe di tutto per uscire con te, non dovresti trovare problemi.- il saggio Liam, sempre la parola giusta al momento giusto.
-Io ho già adocchiato qualche bella pollastrella, quest'anno ci sarà da divertirsi. Te lo risolvo io il problema, Zayn: affittiamo una macchina tutti insieme come l'anno scorso e poi una gentile donzella a cui fare da cavaliere la trovi lì, risparmi i soldi per il bouquet da polso!- Harry gli rivolge un occhiolino d'intesa.
-Styles, solito maniaco pervertito!- all'esclamazione di El scoppiamo tutti a ridere. Quando arriverà mai la ragazza che riuscirà a mettere a posto la testa a quello sciupafemmine?
-Zoe ed io non dobbiamo preoccuparci: con la promessa che ci siamo fatti, ci siamo parati il culo almeno fino all'ultimo ballo.- dice Niall tutto orgoglioso stringendomi le spalle con il braccio. Il primo anno di liceo io non avevo ricevuto alcun invito, lui non aveva nessuno da invitare, invece tutti gli altri erano occupati: Louis e Eleanor, Liam e Danielle, Zayn e Harry avevano trovato due sorelle gemelle alquanto disponibili. Ci divertimmo da morire insieme e allora gli proposi di andare insieme a qualsiasi ballo, anche se fossimo stati occupati con qualcun'altro, Niall accettò volentieri ed è diventata una promessa solenne tra lui e me. È stato sempre chiaro e a nessuno di noi due è mai venuto in mente di infrangere la promessa. 
La campanella trilla per la prima volta dell'anno scolastico e prima di avviarci dentro, in contemporanea tutti quanti tiriamo un profondo respiro, per aspirare l'ultimo soffio d'estate e riuscirlo a trattenere dentro il più a lungo possibile. Il primo passo da fare è recarsi in segreteria per ritirare il proprio orario e piano di studi, raggiungiamo la fila che esce dagli uffici e attendiamo il nostro turno. Io, Eleanor e Danielle abbiamo praticamente lo stesso orario, con la differenza che io seguo un corso di giornalismo, El un corso di matematica avanzata e Dani di arte e fotografia. I ragazzi invece, che non sono proprio degli studiosi, hanno un orario che si accorda con i loro allenamenti e permette loro di ottenere i voti minimi per poter giocare. Mentre aspettiamo che Danielle finisca di mettersi d'accordo per il corso di fotografia, noi confrontiamo i nostri orari.
-Il giovedì abbiamo giornata libera tutti quanti, dovremmo metterci d'accordo per fare qualcosa insieme. Che ne dite?- tutti annuiamo alla proposta di Louis. Qualcuno mi strattona per il braccio e mi fa cadere l'orario dalle mani.
-Ciao Ross. Un pò di delicatezza no, eh? Stavi per strapparmi il braccio.- non un sorriso, non alcun segno che il mio fidanzato sia felice di vedermi. In silenzio raccoglie l'orario a terra e, prendendomi per mano, mi trascina via dagli altri. Accenno a un saluto con il labiale, ci saremmo visti più tardi. 
Ross non amava i miei amici, non li sopportava e ciò ovviamente era ricambiato dai miei amici, più volte mi avevano consigliato di lasciarlo, soprattutto Niall.
Ross era un bullo, ma era cambiato da quando siamo insieme, o almeno non picchia più chiunque incontri per il corridoio. Gli avevo fatto da tutor all'inizio dell'anno scorso ed era scoccata la scintilla. Da qualche settimana però i rapporti erano diventati davvero troppo tesi, tra Ross e i miei amici. Loro per me sono vita, e io non ho più la forza di dividermi tra amicizia e amore. Amore non significa negare la propria vita sociale, perchè poi diventa amore malato. Ross mi mette con le spalle al muro e comincia a baciarmi come se niente fosse, ma io mi rifiuto e lo sposto.
-Che ti succede, baby?
-Secondo te? Non devi trascinarmi qua e là come una bambolina, soprattutto se sto parlando con gli altri.
-Sei la mia ragazza no? Faccio come mi pare. Non voglio che tu parli con loro, soprattutto con quelle checche della squadra di football.
Checche della squadra di football. Eccola, finalmente è arrivata la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso. Il sangue mi ribolle e la mano parte da sola: faccio girare la faccia a Ross con uno schiaffo a mano aperta, con la mano destra. Lui spalanca gli occhi lucidi, sconvolto, a me fischiano le orecchie e formicolano le mani.
-ZOE KEATS, POMERIGGIO IN PUNIZIONE! 
La voce di Valerie, la consulente scolastica, la sento come se fossi fuori dal mio corpo. Mi reco a lezione senza voltarmi indietro.

I look:
ZOE - DANIELLE - ELEANOR

*Angolo di Azzurra*
Il secondo capitolo comincia ad essere un pochino più interessante, almeno spero. Ho deciso di inserire qualche look con Polyvore all'interno dei capitoli, per rendere più piacevole e divertente la lettura, fatemi sapere se gradite o meno! Prossimamente posterò anche le foto di Zoe e Ross, di come me li immagino io mentre scrivo :3 Come al solito ringrazio le ragazze che hanno recensito i capitoli precedenti e che spero recensiscano anche questo. Grazie per l'attenzione, vi amo.
xx
Azzurra
  
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