“Assurdo
sono le 23.30 e a me viene già da
sbadigliare”disse
Carla sbadigliando mentre finiva di compilare la cartella del parto che
aveva
appena assistito.
“sono
felice che tu sia tornata, ma non hai ripreso un po’
presto insomma potevi restare anche qualche mese in più a
casa”disse Camilla
sfogliando l’elenco dei parti.
“sono
restata nove mesi a casa dopo la nascita di Julian,
prima o poi dovevo riprendere e poi Robert ha tutto sotto
controllo”disse
Carla.
“che
equivale a riesce a studiare bene i suoi copioni anche
mentre dà il biberon a Julian?”chiese Camilla
ridendo.
“non
vorremmo cantare vittoria ma sono ben due notti che si
sveglia una volta sola intorno alle tre”disse Carla.
“wow,
direi che è un bel traguardo”disse Camilla
annuendo e
ridendo.
“ non
ridere è un ottimo traguardo, comunque che giorno
è
oggi?”chiese Carla in attesa di aggiungere la data in
cartella, meglio
affidarsi a Camilla lei ormai aveva un po’ perso quel senso
di giorno e notte,
per non parlare del fatto che forse si portava ancora dietro residui di
jet
lag, non era abituata a passare così tanto tempo oltreoceano
e il fatto che
Julian dormisse ben poco la notte non l’aveva certo aiutata a
riprendere i
ritmi del sonno veglia, anche se dopo più di dieci mesi
doveva averlo
recuperato il jet lag, infatti ogni qual volta dava la colpa al jet lag
Rob non
la smetteva di prenderla in giro.
“12
maggio”rispose Camilla distrattamente.
“12
maggio?”chiese Carla risvegliandosi improvvisamente.
“si 12
maggio, ieri era l’11 quindi oggi è il 12
Carla”disse
Camilla guardandola scettica.
“cazzo,
domani Julian fa un anno ed è il compleanno di
Robert”disse Carla sbuffando, non aveva idea nemmeno di che
giorno fosse e ora
si ritrovava a mezz’ora dal compleanno di suo figlio e del
suo ragazzo senza
nemmeno aver organizzato nulla, né Victoria né
Lizzie né la madre di Robert si
erano fatte sentire, il che poteva significare soltanto che supponevano
che lei
avesse già organizzato tutto, e invece lei si stava quasi
per dimenticare dei
loro compleanni, dio quanto era pessima.
“dai
non è un dramma, tanto puoi immaginare che regalo di
compleanno gradirebbe Rob”disse Camilla allusiva.
“sei
pessima Cam, non ho organizzato nulla, non ho comprato
la torta, non ho fatto la spesa, domani di sicuro la famiglia di Robert
verrà a
casa e io non ho organizzato nulla”disse Carla sospirando.
“farai
tutto domani mattina, non preoccuparti”disse Camilla.
“ricordami
di non lamentarmi quando Rob mi pianterà perché
sono
un disastro e gli faccio fare l’ uomo
di
casa ”disse Carla.
“l’uomo
di casa, che visione interessante, lo vorrei anch’io
uno come Robert che si occupa della casa”disse Camilla
sospirando sognante.
“ieri
ho trovato anche il bucato fatto oltre che chiaramente
la cena pronta, anche se la cena lo so che non è merito suo,
avrà semplicemente
riscaldato quello che gli ha portato Claire”disse Carla
“si ma
dico ti fa la lavatrice, ed è incredibilmente sexy,
insomma dire che ti odio è davvero riduttivo”disse
Camilla.
“lo
so, pronto soccorso”disse Carla prendendo il telefono e
vedendo il numero dell’ interno del pronto
soccorso comparire sul display.
“pausa
decisamente finita”disse Camilla finendo di bere il
suo the con latte.
Quando dopo
quella notte per nulla tranquilla Carla tornò a
casa anche se il sonno si faceva decisamente sentire,
l’ultimo parto che aveva
assistito aveva avuto un periodo espulsivo molto lungo e decisamente
stare in
piedi in attesa tutto quel tempo non era stato il massimo, riuscì comunque
a trovare la forza per
recuperare alla sua quasi dimenticanza, in fondo se ne era ricordata
alle porte
del 13.
Poggiò
il sacchetto di plastica di Sainsbury e tirò fuori
tutti gli ingredienti, per fortuna Sainsbury a Camden apriva molto
presto e
quella era stata la sua salvezza.
Prese dal
cassetto il suo libro dove teneva tutte le ricette
che le riuscivano bene e andò alla pagina delle torte.
Certo la sua
torta non sarebbe stata come la torta in
marzapane che Ivan aveva comprato per il primo compleanno di Sophie, ma
avrebbe
fatto del suo meglio.
Accese la radio
e mentre impastava attenta a non fare troppo
rumore visto che il resto degli abitanti della casa dormiva, su
Absolute radio
raccontavano vita morte e miracoli di Micheal Bublè,
infornò la torta e si mise
a preparare la glassa azzurra mentre sfornava i muffin al cioccolato
che aveva
preparato per Robert, quella ricetta non aveva avuto nemmeno bisogno di
cercarla la conosceva a memoria, era di sicuro la cosa che le veniva
meglio e
quella che piaceva di più a Robert.
Naturalmente per
il regalo non aveva avuto tempo di
acquistare nulla, ma per fortuna Julian era troppo piccolo pretendere
un regalo
di compleanno e Robert avrebbe capito come sempre, per fortuna era
molto
comprensivo specialmente in quel periodo, era tornata a lavoro soltanto
da un
mese e faticava a riprendere i ritmi senza perdersi tra le mille cose
da fare e
ricordare.
Quando anche la
torta per il suo piccolo fu cotta decise che
le 9 del mattino era un orario sufficientemente buono per svegliare la
sua
famiglia.
Entrò
nella loro camera dove le prime luci del mattino già
filtravano dalle tende che Robert si era come sempre dimenticato di
tirare, ma
non era solo con lui c’era Julian e Sophie e perfino Lilly
dormiva ai piedi del
letto. Si sedette sul bordo del letto accanto a Robert e li
osservò dormire per
qualche istante, le persone che contavano di più per lei
sembravano dormire
così serenamente.
Quel giorno
Robert compieva 32 anni e non le sembrava
cambiato affatto da quando l’aveva incontrato la prima volta,
era sempre
incredibilmente bello, non resistette alla tentazione di accarezzare i
capelli
leggermente lunghi del suo ragazzo, si perché dopo due
bambini insieme un cane
e una casa che dividevano, Robert continuava ad essere il suo ragazzo,
e vista
la sua allergia ai matrimoni probabilmente lo sarebbe rimasto ancora
per un po’,
anche se portava quell’anello di fidanzamento da un anno e
mezzo ormai.
“uhm
com’è che non sei ancora crollata dal
sonno?”chiese
Robert con la voce impastata dal sonno.
“prima
dovevo fare una cosa”disse Carla sorridendo prendendo
il muffin appena sfornato con sopra una candelina che accese subito.
“tipo?”chiese
Robert aprendo appena gli occhi e sorridendo
per quel risveglio.
“buon
compleanno”disse Carla sorridendogli.
“tu
sei pazza, mi hai preparato dei muffin appena tornata da
14 ore di turno?”chiese Robert scuotendo la testa e tirandosi
su sui gomiti
attento a non svegliare i loro figli che dormivano.
“non
ho un regalo”disse Carla
“l’ho
sempre detto che sei pazza”disse Robert sorridendole.
“esprimi
un desiderio”disse Carla fermandolo prima che
soffiasse sulla candelina.
“essere
svegliato dalla donna che amo con un muffin al
cioccolato e dovrei esprimere anche un desiderio”disse Robert.
“scemo,
esprimilo dai”disse Carla insistendo e finalmente
Robert spense finalmente la candelina.
“buon
compleanno amore”disse Carla prendendogli il viso tra
le mani e
baciandolo.
“grazie
amore, e comunque non ho bisogno di nessun regalo, mi
basta avere te, ma guarda che occhi lucidi che hai sei stanchissima,
perché non
vieni a dormire con noi adesso, approfittiamone prima che le nostre
famiglie
arrivino qui per il primo compleanno del nostro piccolo”disse
Robert
“è
passato già un anno”disse Carla osservando Julian
dormire
accoccolato vicino a Sophie con un orsacchiotto tra di loro.
“crescono
in fretta”disse Robert
“già”disse
Carla
“ma
non sufficientemente per lasciare un po’ di spazio ai
suoi genitori, come facciamo a fargli il terzo o meglio la coppia di
gemelli se
stanno sempre in mezzo”disse Robert beccandosi
un’occhiataccia da Carla.
“sto
scherzando amore, sto scherzando”disse Robert
difendendosi dall’occhiataccia di Carla.
“proprio
perché è il tuo compleanno farò finta
di non averti
sentito”disse Carla
“dai
vieni a dormire qui con noi”disse Robert accarezzandole
la mano.
“Mi
sembra un’ottima idea”disse Carla andando dal suo
lato di
letto e togliendosi le scarpe si mise a letto.
“ti
amo”disse Robert sporgendosi verso di lei per baciarla.
“ti
amo anch’io”disse Carla prima di addormentarsi.