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Autore: Mitsuki91    14/05/2012    4 recensioni
Negli anni di Hogwarts di Tom Riddle un gruppo di ragazzi, chiamati ‘gli inafferrabili’, si divertono con uno strano gioco: ‘rapiscono’ due ignari studenti nelle ore serali e li rinchiudono misteriosamente in una stanza completamente buia, senza porte né finestre.
Le regole sono semplici: non svelare la propria identità finché non si è fatta amicizia con lo studente sconosciuto.
Obiettivo del gioco? Favorire la conoscenza di persone che, altrimenti, non avrebbero neppure saputo dell’esistenza dell’altro.
***
Eva era una simpatica ragazza di quindici anni, altezza media, lunghi capelli castani mossi e occhi azzurri. Non era brutta e per questo molti ragazzi le facevano la corte, ma lei rifiutava tutti poiché aveva un segreto inconfessabile: era totalmente e irrimediabilmente innamorata di Tom Riddle.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Tom O. Riddle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Non tutto il male viene per nuocere'
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Ragazzuoli e ragazzuole mie… Questo capitolo è un riassunto di tutti i punti di vista di Tom (un copia-incolla di quello che avete già letto insomma XD) e se lo state visualizzando vi avviso che l’ultimo capitolo è quello prima di questo… Quindi tornate indietro e leggete! =D e commentate! =D
Questo capitolo come avevo già avvertito lo posto solo per avere più “chiarezza”… Sistemerò anche i vari punti di vista nei capitoli precedenti ^-^
… Quindi correte! XD tornate indietro e godetevi l’epilogo! XD


Il punto di vista di Tom

Ok, dato che una persona ha espresso dubbi – assolutamente fondati – sul personaggio di Tom, ed io stessa ho notato che non si capisce molto il suo punto di vista (purtroppo non potevo farlo vedere subito, per via del fatto che non potevo svelare che fosse lui il ragazzo del gioco, ed inserirlo a metà storia mi pare ‘brutto’…) ho deciso di raccontarvi brevemente come lo vedo, soprattutto ai fini di questa storia.
Racconterò quindi come è maturato, con una doverosa premessa: ho ritenuto di fare in modo di evitare che non potesse amare perché concepito sotto l’effetto dell’amortentia, come avete potuto notare nel capitolo precedente è una sua libera scelta. Questo perché io credo molto che il contesto formi la maggior parte della persona: se Merope avesse continuato a dare la pozione a Tom Riddle senior senza che nessuno se ne accorgesse Tom sarebbe cresciuto in una famiglia unita e amorevole (per quanto può esserlo un padre ‘drogato’, ma va beh) e, conoscendo direttamente l’amore e l’affetto, avrebbe evitato di diventare quello che poi è stato.
Partiamo dall’inizio.
Tom Riddle, fino ad una certa età almeno (6-7 anni) era un bambino normale.
Giocava con gli altri tranquillamente e, appena comprese cosa significasse realmente essere orfano, s’intristì. Voleva i suoi genitori, sognava che suo padre – dato che sapeva che la madre era morta – venisse a prenderlo, piangeva come tutti.
Poi, appena si rese conto dei suoi poteri e di saper parlare con i serpenti, ebbe una sorta d’illuminazione: era diverso dagli altri, speciale… Si allenò isolandosi un po’ da tutti, vedendo come poteva controllare quella nuova parte di sé. Nello stesso tempo realizzò che suo padre non sarebbe mai venuto a prenderlo, che era inutile sperare e piangersi addosso; in ogni caso lui non avrebbe più avuto bisogno di nessuno dato quello che sapeva fare. Nello stesso periodo giurò a sé stesso che sarebbe stato forte, superiore, che non avrebbe più pianto… Ed iniziò ad odiare i bambini che ancora lo facevano, di notte. Presto iniziò a sentirli piangere anche nei suoi sogni, nei suoi incubi, ed il suo odio crebbe di molto…
Alcuni cercavano ancora di avvicinarlo ma lui si isolava sempre più spesso, convinto del fatto di essere speciale e quindi superiore a loro, disgustato dalla loro debolezza. Ma la goccia che fece traboccare il vaso fu il fatto che, al di là delle chiacchiere che facevano alle sue spalle e di cui non gli importava nulla, sentì che la maggior parte di loro lo compativa, cercando di capirlo da lontano. Lui, che aveva la magia in corpo ed era diverso, compatito da quelle nullità?!? Non lo accettò ed iniziò a punirli, a spaventarli, a mostrargli quello che credeva la sua vera natura… E riuscì ad ottenere timore e rispetto, nessuno lo contraddiceva più. Secondo il suo punto di vista l’ordine era stato ristabilito, lui si era dimostrato superiore (come doveva essere) ed era felice di sapere quanto fosse potente.
Complice del fatto che associava la debolezza ai pianti notturni dei compagni, che invocavano i genitori, si fece strada in lui la convinzione che l’amore rendesse deboli, che bisognava contare solo sulle proprie forze, che era patetico affidarsi a qualcun altro…
Poi Silente venne a spiegargli che era un mago, come molti altri, e che quindi i suoi poteri non avevano nulla di speciale. Lo odiò, in quel momento, lo odiò anche perché lo costrinse a scusarsi, perché si dimostrò più forte di lui. Ma non volle comunque dargli la soddisfazione di farsi accompagnare a Diagon Alley: come al solito sapeva badare a sé stesso e non aveva bisogni di nessuno.
Ciò non toglie che Tom non fosse una macchina, era un essere umano come tutti, e aveva dei momenti di debolezza… Uno l’ha visto proprio Eva durante il loro primo viaggio in treno. Ma ogni volta il ragazzino si dava dello stupido e si riprometteva che non sarebbe mai più accaduto, lui era forte, il migliore…
Ne era così convinto che s’impegnò al massimo nello studio, tralasciando il resto. Gliel’avrebbe fatta vedere, a Silente come a tutti loro, che pensavano che fosse solo un mago come un altro… Molto dotato, ma nulla di speciale.
Ben presto scoprì che il suo potere di parlare con i serpenti era si Salazar Serpeverde, uno dei 4 fondatori di Hogwarts e capo della sua casa… Da lì nacque l’ossessione di cercare le sue origini, di vedere se potesse essere un suo discendente… Ed ovviamente la cosa accrebbe in modo esponenziale il suo sentirsi speciale, unico.
Inizialmente i compagni tentarono di avvicinarlo, ma lui non se ne curava, ritenendoli indegni come tutti. Quando ormai la maggior parte di loro ci aveva rinunciato e aveva iniziato a compatirlo, chiedendosi cosa mai fosse successo a quel ‘povero’ ragazzo per trattare la gente così, Tom si arrabbiò di nuovo e di nuovo sentì il dovere di dargli una lezione. Sapeva di dover stare attento – Silente lo teneva d’occhio, e lui non ci teneva a finire espulso: aveva ancora troppo da imparare – e così usò il serpentese e la sua abilità negli incantesimi, accettando e proponendo ‘innocenti’ sfide a duello alla gente (anche a ragazzi più grandi di lui) e vincendo sempre. Si guadagno così nuovamente il rispetto ed il timore della gente.
Nel frattempo scoprì e s’immerse nelle Arti Oscure: una branca della magia che l’aveva affascinato perché permetteva di ottenere il controllo delle persone, così iniziò a studiarla di nascosto… Perché ovviamente doveva mantenere davanti agli occhi dei professori un comportamento impeccabile, ammaliarli per non far intendere la sue intenzioni e i suoi sogni oscuri. Ci riuscì, ovviamente, tanto che venne persino nominato Prefetto al quinto anno.
Non dimentichiamoci però che Tom è comunque un adolescente… Un adolescente con idee forti e ben precise, ma pur sempre in crescita… E tutti sappiamo che l’adolescenza è un’età difficile dove maturando possiamo arrivare anche a cambiare noi stessi.
Vi è qualche altro piccolo dettaglio. Ora come ora il ‘mio’ Tom non è per niente interessato ad ottenere l’immortalità: ancora non sa che era la madre ad essere una strega (presto si arrenderà all’evidenza che di suo padre non c’è traccia ad Hogwarts) e quindi non vede la sua morte come una debolezza… Io sono convinta che questa ossessione subentri in un secondo momento (sempre se non si fosse messa di mezzo Eva XD), ovvero quando scopre che la madre è una strega e si rende conto che quindi l’avere poteri magici non lo salvi dalla morte… Si convincerà a cercare quindi notizie su come rendersi immortale e s’imbatterà negli Horcrux (XD) – tutto questo ovviamente prescinde dalla mia ff che lo farà ‘deviare’ dal suo percorso originario XD
Altra cosa: lui non odia i babbani, non vuole la purezza del sangue ecc… Almeno non in questo momento. Come ho detto li considera creature indegne di considerazione, deboli (alla pari degli elfi domestici) perciò credo che l’odio sarebbe immotivato. Credo che inizi ad odiare dopo aver assassinato suo padre e suo nonno… Si sono presi gioco di una strega, lo hanno abbandonato, in quel momento riemerge il bambino timido che chiamava i genitori nella notte… E questo non riesce a sopportarlo. Inoltre capirà che è una buona motivazione per indurre altra gente a seguirlo senza circuirla troppo, nel senso: andando tutti dietro ad un ideale comune gli altri si convinceranno ad obbedirgli senza esitazione senza dover essere soggetti alla maledizione Imperius o cose simili… Ed è inoltre un ottimo ‘trampolino di lancio’ per emergere, per rendere noto il suo nome – pardon, soprannome XD – e per essere così temuto… Per dimostrare il suo essere speciale. Anche questa parte della storia viene sconvolta da Eva, ovviamente non vi posso anticipare niente, però spero che andando avanti possiate capire… Ed apprezzare lo stesso questo Tom un po’ diverso dal solito >..<

Ecco che quindi ora passo ad analizzare le sensazioni di Tom capitolo per capitolo, sperando che siate riusciti a capire il suo pensiero e le sue emozioni (in caso contrario ditemelo). Finora mi sembra anche di averlo mantenuto abbastanza IC… Vediamo come si evolve il suo pensiero:
_ Capitolo uno: Nel buio
  Beh qui Tom praticamente non appare, quindi non ho niente da dire XD
_ Capitolo due: Ragazzo-verde
Qui si vede che Tom è parecchio scostante u.u Eva lo prende per mano e la cosa lo spiazza lasciandolo profondamente turbato: finora nessuno aveva mai osato fare una cosa del genere… Nessuno lo toccava. E’ rimasto talmente sorpreso che non ha fatto nulla per evitare il contatto stesso. Noterete spesso questa caratteristica: s’irrigidisce, non riesce a reagire. Insomma, è una novità per lui! XD Pure quando Eva l’annusa… Credo che sia rimasto confuso e spiazzato, si è sentito impossibilitato a reagire e si è spaventato per questo. Per il soprannome… Forse aveva già in mente di farsi chiamare Lord Voldemort ma ancora non ha usato questo nome, neppure con i suoi ‘amichetti’ (XD) quindi perché mai una sconosciuta dovrebbe conoscerlo? Il fatto poi che lei associ il verde ad un colore lo fa irritare: è una persona logica, tutto ciò che va fuori dall’ordinario (a meno che non sia lui stesso ad emergere XD) lo infastidisce. Ma preferisce non litigare perché tanto non ne varrebbe la pena. Non sa neanche chi ha di fronte! E non gli interessa minimamente. Ha chiesto se Eva è figlia di babbani non perché provi odio verso di loro: perché lo lascia spiazzato che da creature tanto insulse possa nascere una strega… Anche se ovviamente ritiene Eva solo una creatura dotata di poteri magici e nulla più, certamente non degna di essere considerata al pari di lui. C’è un’altra cosa in questo capitolo: Eva piange. Si lamenta, nel buio, ne ha paura… E cerca di trarne consolazione da un contatto fisico: Tom la detesta fin dal primo istante per questo, gli ricorda i suoi incubi, i bambini che invocano i genitori nella notte… Altro dettaglio: gli hanno preso la bacchetta, è una cosa che non tollera… Credo che sia abbastanza potente da produrre magia anche senza, se necessario, ma essere privati della bacchetta… E’ un oltraggio per lui. E poi non conosce le regole del gioco, nonostante tutti le sappiano: indicatore di una vita sociale nulla, se non per il gruppetto che lo circonda ammirato e portandogli rispetto (e che di certo non si mette a chiacchierare del più e del meno con lui).
_ Capitolo tre: Secondo turno di gioco
Tom dà spontaneamente la mano ad Eva. Penso che ci abbia riflettuto molto, in quei giorni di ‘pausa’, di certo che qualcuno lo toccasse è stata una strana sensazione… Vuole capirne di più (non a caso è il più intelligente della scuola, vede un nuovo fenomeno e cerca di scoprire da dove ha origine e come controllarlo u.u) quindi si risottopone allo stesso esperimento. E’ comunque troppo ‘presto’ per un contatto più approfondito: lo stesso fatto che Eva gli sia stretta al ginocchio (che non è che sia chissà che come zona XD) gli ha dato fastidio e non ha esitato a scrollarsela di dosso (XD)
Permane sempre il suo caratteraccio… Poi Eva cerca di farsi un’idea di com’è fatto toccandolo: anche qui ritorna la sua incapacità di reagire alla vicinanza… E l’irritazione per il fatto che la ragazza abbia detto “Ti osservo” invece che “Ti tocco”. Inizia a mostrare i primi segnali di curiosità per Eva, per il fatto che fa cose inaspettate e dice e pensa cose ancora più illogiche (profumo di verde e “ti osservo”) e quindi ricambia il gesto. In ogni caso per lui lei non è altro che un oggetto: un oggetto singolare, che non si comporta come dovrebbe e che ha intenzione di studiare. Inizia pian piano anche ad aprirsi, senza quasi rendersene conto… Non che riveli una cosa molto importante per sé e comunque certe persone lo sanno già (sospetto che Lumacorno abbia detto ai membri del Lumaclub, che si mostravano particolarmente irritati verso la presenza del ragazzo che non dava confidenza a nessuno, le origini di Tom… Così loro hanno iniziato a compatirlo. E lui si è arrabbiato XD), ma quello che lo spiazza è ancora una volta la reazione di Eva. Lei lo abbraccia, lo stringe a sé… E per un singolo istante Tom pensa all’abbraccio di una madre. Credo che non si perdoni per questo… Per quell’attimo di debolezza… Così cerca di distrarsi pensando a ciò che gli aveva detto la giovane prima e, trovandolo incoerente, esige delle spiegazioni. L’irritazione del fatto che lei ha detto di capirlo, pur non conoscendolo affatto, si mescola a quel “calore della famiglia” che non ha mai provato… Con la sensazione di prima e quelle parole per un attimo ricade in un momento di debolezza. Si dà dello stupido e cerca di andare avanti con la conversazione.
Quando Eva parla di lui, beh… Capisce di essere lui. In quel momento la odia, per averlo visto in quella situazione… Ma la risposta che gli dà lei, alla domanda “chi è?”, lo spiazza. Com’è possibile che lei lo stesse ‘proteggendo’, non volendolo ‘screditare’, quando lui non sa nemmeno chi è? E’ sempre più incuriosito dal modo di ragionare della ragazza.
_ Capitolo quattro: Un passo verso di te
Eheheheh… Eva gli chiede gli appunti. La prima cosa che nota Tom è che potrebbe corrispondere alla descrizione che si è fatto nella testa dopo averla toccata. Però decide che non è abbastanza, che servono maggiori prove… Quindi cerca di tirar fuori lo strano modo di ragionare della ragazza. E lei non lo delude, dandogli al contempo una spiegazione che rispecchia in pieno il suo pensiero: avere sempre il meglio per sé. E’ abituato a certe scene da parte delle compagne – sa di essere affascinante – nonostante non le sopporti, ma quando le tratta male in genere loro se ne vanno con la coda tra le gambe. E poi o ci riprovano con lui o iniziano a sparlargli alle spalle, sputando veleno. Ci è abituato e non gli dà alcun fastidio. Eva invece non si fa mettere i piedi in testa… La ragazza lo incuriosisce sempre di più. Deve capire se è lei e decide di darle gli appunti.
_ Capitolo cinque: Felicità e tenebre
Tom non sa che farsene del biglietto di Eva e se la ride pensando al fatto che la ragazza è cotta di lui. Come le altre, ma nello stesso tempo diversa. Non ha alcun interesse per andarle a parlare, deve prima aspettare di avere la conferma definitiva… Ammira il fatto che sia andata davanti a tutti, al tavolo delle Serpi, per ridargli gli appunti: non ha aspettato di beccarlo solo (o almeno meno accompagnato XD) in qualche angolo sperduto di scuola, o a fine lezione come quando li ha chiesti… Ha dimostrato un po’ di coraggio. La battuta sui Grifondoro serviva per accertarsi della Casa della ragazza… Per la storia degli appunti XD ed infatti trova conferma ai suoi sospetti. E in un altro modo gli dà anche modo di verificare cosa provi Eva veramente… Capisce così da cosa deriva la sua paura del buio, in un certo senso può anche comprenderla (più che altro comprende che dev’essere brutto rimanere in macchina per ore con i cadaveri dei genitori. Non prova pena per lei o compassione o quant’altro… Solo della curiosità XD). Ancora una volta rimane stupito del fatto che la ragazza cerchi il contatto fisico come consolazione, da uno sconosciuto poi! Non lo capisce. La sensazione che gli trasmette Eva è strana, quando si stringe a lui. In un certo senso il suo pianto non gli dà più fastidio, anche se non sa spiegarsi il perché. Lo pensa in un modo diverso… Sempre un segno di debolezza, ma anche un modo per affrontare le cose. Lei si sfoga piangendo, l’ha capito, la fa stare meglio. Non come i pianti ossessivi dei bambini che invocano inutilmente il ritorno dei genitori: Eva sa che non torneranno e piange solo per l’orrore che è stata costretta a subire. Una volta finito può riniziare da capo come se nulla fosse. Come se concedendosi un momento per sé stessa poi torni più forte di prima, come la fenice che rinasce dalla cenere: e non si costringe ad evitare il mondo o a mettersi una maschera, vive appieno. Tom trattiene Eva quando sta per staccarsi come a trattenere questa consapevolezza. Modi diversi di affrontare la vita e la solitudine. E’ comunque una stretta fredda, non un abbraccio, non so quanto si è colto dal capitolo… Le ultime domande sono ovviamente rivolte a sincerarsi dell’identità della ragazza, ed ovviamente Tom capisce che è lei Eva.
_ Capitolo sei: Un passo verso… Di me?!
Ovviamente Tom si diverte a prenderla in giro. Inoltre avere qualcosa scritto da lei lo aiuta a capire come è fatta: non sono una studiosa della psicologia della scrittura quindi non so esattamente dirvi come scrive la nostra cara Eva, ma in linea di massimo me la immagino ordinata (lasciando magari perdere quando non ha voglia di seguire o iniziando a scrivere in maniera un po’ più confusa). E, come detto nel capitolo, non è una di quelle adolescenti che pasticciano il quaderno con nomi e cuoricini XD
_ Capitolo sette: Sorpresa!
Tom capisce subito che c’è qualcosa di diverso quando Eva gli si butta addosso (XD) e come al solito non sa come reagire al contatto. Cerca di capirne i motivi e, appena li scopre, fa un gesto che lo coglie di sorpresa (iniziamo a vedere che il suo corpo prende il sopravvento sulla sua mente XD): se la prende in braccio. Il gesto lo lascia perplesso e poi si dà tutta una serie di giustificazioni: avere il controllo del contatto, far vedere di essere il più forte (potendo controllare o meno la paura di Eva)… Beh e poi le svela la sua identità, prendendosi di nuovo gioco di lei XD le fa letteralmente fumare il cervello XD poverina! XD e anche lei fa un gesto che non si aspetta: non lo accusa di avergli mentito (avendo capito che è lui che le piace), non cerca di negare i suoi sentimenti… Gli si ributta al collo come se niente fosse, anzi, come ad assaporare meglio quel momento. La cosa è così insolita che non può fare a meno di ridere, e rimaste lui stesso meravigliato da quel suono… Da molto tempo non rideva più. Per non piangere, per non soffrire, ha rinchiuso tutti i suoi sentimenti per lasciare spazio solo all’avidità di sapere e al potere. Ora si rende conto che qualcosa gli è mancato.
_ Capitolo otto: Compiti di Trasfigurazione
Ecco che Eva va da lui… Tom proprio non se l’aspetta. Ovviamente cerca ancora di studiarne le reazioni, ma la ragazza non sembra per nulla intimidita dal suo sguardo ghiacciato (che ha fatto scappare tutti quelli che l’hanno incrociato finora) ed anzi, ribatte stando al suo gioco. Tom… Si diverte XD si diverte nel provocarla… Ed ammira la faccia tosta di quella ragazza che non solo non si fa spaventare da lui e dal suo seguito ma anzi ribatte! Le lancia ovviamente una sfida in tutto questo… Sfida che Eva supera brillantemente u.u
_ Capitolo nove: Rivelazione
Ovviamente Tom si sta ancora divertendo con Eva, almeno all’inizio… Poi la ragazza dice che vuole conoscerlo. Ecco che tutto d’un tratto il vecchio Riddle ritorna, il Riddle che non aveva bisogno di nessuno e che aveva chiuso il suo cuore… In un lampo riflette sulla sua situazione con Eva e cerca di ribadire le convinzioni che si è costruito in una vita: non ama e non amerà mai. Farsi conoscere da lei? Certo che no… Lui non può divulgare in giro i suoi segreti, qualsiasi cosa nelle mani sbagliate diventa un’arma… Eva potrebbe rivelarsi pericolosa… Ribadendo ad alta voce ciò in cui crede non solo lo comunica alla ragazza, ma lo ricorda in primis a sé stesso. Si era lasciato andare, per un attimo, fatto distrarre… Non deve più accadere.
_ Capitolo dieci: Gesto
Mh. Qui Tom sperimenta un altro tipo di emozione, un’emozione che non ha mai provato e che non riesce a comprendere. E’ vero, non sopporta l’indifferenza poiché vuole spiccare ed essere superiore a tutti… E si sa, uno spettacolo senza pubblico non si può neanche chiamare tale. D’altra parte è consapevole che non tutti sanno chi sia lui (già all’interno della scuola, figurarsi fuori!) e che ogni cosa deve venire a suo tempo, presto la gente inizierà a temerlo e anzi, non devono neppure collegarlo a Tom Riddle… Un nome tanto banale… Perciò diciamo che non è nella fase dove è ossessionato a dar spettacolo. Anzi, c’è comunque sempre Silente da tenere d’occhio e quindi non può permettersi mosse molto azzardate. Però… Eva che lo ignora lo fa imbufalire (XD) e come detto non ne capisce il motivo. Fa un gesto plateale, è vero, ma la ragazza l’ha portato all’esasperazione… E sinceramente pensa di potersi permettere quello che vuole (finché sta nella legalità XD) e capisce da sé che è un gesto che farà spettegolare ma non di certo alimentare sensazioni sinistre sul suo conto. Sostanzialmente se ne frega, è troppo arrabbiato con Eva XD Poi lei fa una cosa che simpaticamente definirei ‘gesto da manga’ (parole prese in prestito da Lugiggia XD): una frase dritta al cuore. “Non è vero che non sei in grado di amare…” dice, e a Tom crolla letteralmente il mondo addosso. Strane sensazioni lo pervadono: rabbia, perché come può credere una ragazzina di conoscerlo meglio di lui stesso? confusione, perché se avesse ragione e fosse tutto sbagliato? riconferma dei propri ideali, poi di nuovo crollo. Ma in fondo, che ne sapeva lui di che cosa fosse veramente l’amore? Nessuno l’aveva mai amato, tutti l’avevano lasciato solo. O meglio, si era isolato. Un tempo, un tempo tanto remoto da essere quasi un sogno, aveva avuto degli amici. Non ricordava bene la sensazione, ma era come… Un sostenersi a vicenda. Quindi come poteva condannare, o odiare, qualcosa che non aveva mai sperimentato? Sarebbe stato come… Come evitare di imparare un incantesimo perché non lo riteneva utile, non preparare una pozione perché troppo complicata, andare in palestra solo per fare gli addominali e non rinforzare le gambe (LOL lo so la battuta fa schifo ma prendetela così com’è XD). Io lo vedo come il capitolo decisivo. Tom ammette di aver qualcosa da imparare, una sfida potremmo dire, ammette di essere ignorante su questo aspetto della vita e, grazie alla sua avidità di sapere e al suo voler essere sempre il primo in tutto, si decide a rimediare. Non sa da che parte iniziare, non sa come si fa, non ci sono istruzioni in giro: ma un modo lo troverà di certo. Non si sarebbe fatto sconfiggere da così poco.
_ Capitolo undici: Attenzioni
Così il nostro bel Tom decide di iniziare dalle basi la sua ricerca sull’amore u.u Sa che Eva ha dei punti deboli, decide di vedere che succede se l’aiuta a sconfiggerli u.u o meglio se l’appoggia nell’affrontarli u.u … So che sto correndo troppo XD però non ci posso fare niente, nel mio sogno è andata proprio così, che devo fare? XD spero che possiate apprezzare anche questo Tom XD inoltre… Notare che  Tom cerchi il contatto u.u penso che abbia capito che non gli dispiaccia affatto XD e si inizia ad addolcire per seguire il “protocollo” (non dimentichiamoci che sta facendo una ricerca XD XD XD XD XD). Però scommetto che sotto sotto non si sente proprio obbligato u.u Ecco, per questo capitolo è tutto XD
_ Capitolo dodici: Primo giorno di vacanza
Non credo ci sia molto da dire… Tom continua a studiare l’amore u.u e si diverte pure XD il bacio l’ha spiazzato, vedete… Come all’inizio, bisogna procedere per gradi, tutto in una volta non va bene XD ora si è abituato al contatto fisico, questo è… Troppo XD e notate come ancora s’irrigidisca se lo colgano di sorpresa (l’abbraccio di Eva XD), non è abituato a ‘seguire regole non sue’… Non avere il controllo degli eventi (bacio e abbraccio) lo spaventa u.u E nello stesso tempo… Eheheheheh parliamo pur sempre di un adolescente di quindici anni =..= qualche reazione avrà pure lui no? XD Non penso gli disgusti quello che sta provando XD
_ Capitolo tredici: Confessioni
Si capisce che Tom le ha letto nella mente u.u per un momento ha pensato che fosse una ragazza da temere, che l’avesse avvicinato in qualche modo per spiarlo, trovare cose su di lui, ha pensato persino che si fosse fatta rapire apposta con lui… E poi si è ricreduto u.u Eva è profondamente “pulita” e stava solo cercando di distrarsi dall’inquietudine che le metteva il posto u.u Ovviamente Tom ancora non si fidava di lei, come di nessuno… Per questo deve leggerle la mente. Ci vorrà un po’ di tempo prima che capisca che Eva è perfetta per lui (<3)… Almeno ora sa che tutte le sue azioni sono innocenti u.u quindi non ha nemmeno problemi ad aprirsi con lei, insomma come dire sa che non lo tradirebbe mai… E che se dovesse farlo ci sarebbero dei cambiamenti nel suo carattere, e lui agirebbe di conseguenza u.u Pooooi… Tom è abituato ad agire da solo, o a dare ordini, che Eva si offra spontaneamente di aiutarlo (nell’anno dei G. U. F. O., non dimentichiamoci che l’istruzione è importante! XD … Soprattutto per un secchione come Tom XD) lo spiazza un po’ XD E poi nulla u.u cerca di fare il divertente e basta u.u e si è scoperto non proprio indifferente al fascino di dormire con una ragazza… Eheheheheheheheh… Come direbbe qualcuno… Vizioso! XD
_ Capitolo quattordici: Regali di Natale
Ammetto che mi piace FESS questo capitolo (hihihihihi… PS= FESS vuol dire “tanto” in bresciano. Non sono bresciana, ma me l’ha attaccato una mia amica! XD). Torniamo al nostro Tom u.u Nn ce lo vedevo a fare a palle di neve spontaneamente XD ma Eva è così insistente… Alla fine scopre che, lasciandosi andare un po’, ci si diverte di più XD e anche la storia del cappello… Fosse stato qualcun altro non avrebbe mai osato, e Tom l’avrebbe incenerito all’istante XD ma Eva… Eva è diversa u.u lei PUO’ u.u Può letteralmente tutto… Eheheheh… Non lo ammette ancora e forse non lo farà mai, ma è evidente che gli è entrate nel cuore u.u Il Natale… Ah, Tom non si aspetta tutto quell’entusiasmo… Per lui è un giorno come un altro u.u ma Eva è così felice che non può che esserlo anche lui u.u Eheheheheheh… Non si aspettava proprio neanche il regalo, cioè nessuno gli ha mai regalato niente… Al massimo qualcosa all’orfanotrofio che non era per lui, ma per tutti i bambini… E invece ora ha qualcosa di veramente suo. E gliel’ha dato Eva.
E adesso… Veniamo alla parte interessante =..= eheheheheheh lo so che non ve l’aspettavate… Ma considerate Tom un’adolescente che sta scoprendo tutte queste sensazioni nuove, così… Belle… E il bacio che Eva gli ha dato l’ha spiazzato, e lui ne ha sentito parlare dai suoi compagni ma non gli era mai interessato per davvero, ma ora… Ora ha Eva. E vuole provare. Tutto, con lei. E si sente improvvisamente felice (hihihihihi…) o meglio, emozionato… Insomma, un primo bacio, non so se l’abbiamo dato tutti qui, qualcuno saprà pure come ci si sente no? XD anche solo ad immaginarlo… Ed ovviamente non è nel carattere di Tom essere gentile, e non vuole fingere proprio per questo: Eva nella sua testa ormai è SUA, e può fare quello che gli pare u.u e lei ovviamente si lascia fare XD mica è scema XD Ho comunque cercato di mettere il carattere di Tom qui dentro… Che dite, ci sono riuscita? XD
_ Capitolo quindici: Dichiarazione – Epilogo
Eh qui… Beh… Non credo ci sia molto da spiegare il punto di vista di Tom. Ammette tutto lui stesso… Si apre con Eva. Si è innamorato, anche se ancora non lo sa… La lettera di Eva l’ha colpito. Insomma… Lui sapeva già i suoi sentimenti, le stava prestando parecchie attenzioni, quale ragazza avrebbe “rovinato tutto” chiedendo una conferma? Chi mai avrebbe rischiato di sentirsi rifiutata da Tom dopo tutte quelle attenzioni, dopo che lui le ha già detto che non sa amare? Ma Eva non si arrende. Vuole sapere. E Tom non lo ammette, non lo capisce, ma è innamorato. Eheheheheh… E questa è la fine u.u
Piccolo PS per l’epilogo… Mi pareva strano che solo dei ragazzi, senza l’appoggio di un insegnante almeno, riuscissero a rapire ignari studenti… Senza che questi potessero anticiparli… E chi meglio del mago più brillante del secolo per aiutarli? u.u inoltre mi sembra l’uomo ideale Silente… Lui si è fatto corrompere da Gellert, ora cerca invece di salvare delle anime che giudica, come dire, “problematiche”. Che ne pensate? u.u


Ecco, per ora è tutto XD Spero di avervi chiarito che passa per la testa del nostro Tom… Se lo trovate incoerente, non di vostro gusto, troppo poco oscuro (lui XD), poco chiaro (la spiegazione XD XD XD)… Potete dirmelo, potete contestarmi, potete non seguire più la storia ecc ecc… Ma questo rimane il mio personalissimo modo di vedere le cose e non cambierà XD
Fatemi sapere! =D
PS= grammatica portami via ma stasera non ho proprio la testa per rileggere sto papiro. E’ più lungo del capitolo stesso! XD se ci sono errori chiedo gentilmente di segnalarmeli… Così rimedierò! >..<
   
 
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