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Autore: Junna    15/05/2012    17 recensioni
Lucy, è ufficiale, sei una cretina patentata! Il tuo intento era cercare di far innamorare Natsu di te, non di farti odiare da lui!
Mi lascio sfuggire un sospiro.
A quanto pare la seconda opzione mi riesce meglio della prima.
Raggiunta la finestra, si gira verso di me un'ultima volta e mi guarda. Mi guarda proprio fisso, dritto negli occhi, con quell'espressione offesa che mi fa sentire un verme verminoso. Dopotutto cercava solo di aiutarmi, di farmi sentire meglio. Come si comporterebbe il miglior amico del mondo.
Sospira anche lui, sempre offeso. « Sai Lucy, da quando ti sei innamorata...sei diventata proprio acida » e se ne va, volando giù dalla finestra. E io non posso far altro che seguirlo con lo sguardo, fino a che non diventa un puntino lontano.
Più acida è. Deve esserci proprio qualcosa nel mio cervello che non va. Sprofondo nel letto con le sue parole che ancora mi svolazzano nelle orecchie.
In questo preciso istante, vorrei che Aquarius mi avesse affogato sul serio, quel giorno ad Hargeon.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Happy, Loke
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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!Achtung.

Questo capitolo è stato un parto. Odio le prime tre pagine perché ci sono rimasta bloccata per tre settimane buone.

Tutto ciò che ho scritto dalla pagina 4 in poi beh...lo adoro *-*

Stranamente sono soddisfatta di me, non lo sono quasi mai xD

Spero che anche a voi piaccia almeno un po' -perché altrimenti mi tocca rivedere i miei metodi di autovalutazione LoL

Trattenervi oltre -dopo il mostruoso ritardo- sarebbe un vero e proprio crimine!

Dunque vi auguro una buona lettura :) ci rileggiamo in fondo!

 

 

Capitolo 2. Un drago, un exceed e una Lucy -il team perfetto!

 

3 ore alla partenza. Niente Natsu e niente sonno. Doccia fredda!

 

Lo ammetto. L'idea della doccia fredda è stata incredibilmente infelice. Non solo non mi ha tolto l'agitazione di dosso, ma -oltre a farmi lanciare degli acuti degni della più grande cantante lirica- mi ha lasciata tremante come una foglia, in totale necessità di un bagno caldo. E in quel momento, abbracciata dai vapori profumati alla lavanda, sono precipitata nei meandri della mia mente -ormai a metà strada sulla via della pazzia.

In tutto quello sproloquiare interiore però, sono giunta ad una conclusione. Oddio, forse conclusione è dire troppo. Diciamo un inizio. Si, sono giunta ad un inizio.

Forse...Natsu prova qualcosa per me.

Mmmh.

Francamente, immersa in tutto quel vapore lavandoso, la cosa mi sembrava alquanto plausibile. Ora invece, tra il fumo della stazione e i fischi dei treni sulle rotaie, non ne sono più tanto certa. Anzi, mi sembra un'idea totalmente assurda.

Devo ricordarmi di controllare l'etichetta di quel bagnoschiuma, appena torno(1).

Il treno è in partenza e mi affretto lungo il binario. Mi chiedo se Natsu sia già arrivato o se abbia deciso di lasciarmi da sola, in compagnia del mio “acidume”.

Non che non me lo meriti. Ma conosco Natsu, non è il tipo che serba rancore. Sono certa che dopo queste tre lunghe, lunghe ore – durante le quali il mio senso di colpa non mi ha dato un attimo di tregua – avrà sicuramente dimenticato tutto.

Si, sarà esattamente come se nulla fosse successo.

E no, non sto cercando di auto-convincermi. Sarà così, punto e basta.

Eppure, sento il cuore tremare al pensiero di affrontarlo, alla possibilità di rivedere quello sguardo triste e, di conseguenza, alla prospettiva di essere vittima di flagellazione da parte della mia coscienza -di nuovo.

Respira Lucy, respira. Ora sali su quel treno, vai da lui e se è ancora arrabbiato, chiedi scusa. Non c'è nulla, nulla da temere, giusto? E tra l'altro, perché dovrebbe essere ancora arrabbiato? Voglio dire...tutti in gilda gli danno dell'idiota, quotidianamente per giunta. Non vedo il motivo per cui il mio di idiota, debba essere diverso dagli altri.

A meno che, non dia più importanza alla mia opinione rispetto a quella di qualsiasi altro membro di Fairy Tail.

Beh, potrebbe essere una spiegazione...ma questo implicherebbe che Natsu...che lui, lui sia....di me...

LUCY!

Sei veramente incredibile. Non puoi continuare a spiegare le sue mille stranezze, ripetendo che forse lui prova qualcosa per te. È insano, ti fa male.

Qualche altro giorno così, e la faccia de “il Matto” dei tarocchi di Cana verrà sostituita dalla tua di faccia!

Decisamente, rimuginare è il mio mestiere.

Se venissi pagata, non dovrei più preoccuparmi di pagare un affitto per tutta la mia vita. Potrei addirittura comprarmela, una casa!

« Lucy, siamo qui! ».

Ringrazio silenziosamente Happy per avermi risvegliato dal mio vortice, anzi uragano, di pippe mentali.

Mi avvicino lentamente e mi siedo, poggiando lo zaino ai miei piedi. Natsu mi è di fronte e guarda assorto fuori dal finestrino. Se non avessi visto le sue iridi saettare verso di me per una frazione di secondo, prima di tornare a scrutare la stazione, avrei quasi pensato che non avesse notato il mio arrivo. Ma così, non ci sono dubbi sul fatto che mi stia deliberatamente ignorando.

Natsu non è il tipo che serba rancore, no no.

Mi rimangio tutto! E ora? Che faccio?

I silenzi tra me e Natsu non sono mai stati un problema. Spesso e volentieri ci basta un'occhiata, un'espressione, un gesto per comunicare.

Maledetta lingua che mi ritrovo, in che razza di situazione ci hai infilate?

Per di più, riesco a percepire la mia coscienza schioccare la frusta. Sospiro poggiando la schiena sul sedile, sconfitta.

« Ehi, Natsu... » sussurro. Mi guarda con la coda dell'occhio, scocciato.

« Che vuoi? » mi risponde, scontroso, acido. Prima frustata. Cavolo se fa male!

Mi sta ripagando con la mia stessa moneta.

Non provare a lamentarti Lucy è, te lo meriti proprio!

Happy fa oscillare gli occhi tra me e Natsu, con una punta di preoccupazione nello sguardo.

Seconda frustata. « Mi dispiace, ok? ».

« Mhh » risponde lui. Terza frustata. Non mi merito qualcosa di più di un mhh?

« Senti Natsu » cerco di attirare la sua completa attenzione, sporgendomi verso di lui e sfiorandogli un braccio. È bollente, mentre i miei polpastrelli sono freschi. Rabbrividisce leggermente. So che potrei andare fuori di testa per questa sua piccola reazione al mio tocco, ma non mi pare il momento, non con la mia coscienza pronta a frustarmi di nuovo.

Mi guarda, stavolta sul serio. E io parto in quarta.

« Non avrei dovuto risponderti in quel modo. Sono stata pessima. Terribile. Ignobile. Meschina. Biasimevole. Abietta... »

« Lucy » mi fa lui, ma adesso sono io ad ignorarlo. Non può interrompere il mio discorso di scuse!

« Queste ultime tre ore sono state le peggiori, con il senso di colpa...e-e la coscienza che continua a frustarmi... »

« Lucy, Luce...LU! » dice, alzando la voce. Sento una lieve pressione sulla spalla. La sua mano. I miei occhi incontrano i suoi. Sta sorridendo.

« Non ho capito la metà delle cose che hai detto! E che c'entra la frusta? Tranquilla è al solito posto, alla tua cintura, non la vedi? » mi fa.

Non ha capito niente, come al solito.

Scoppio a ridere come una scema, fino a farmi salire le lacrime agli occhi -che non sono dovute alla risata in sé, ma al sollievo, finalmente liberata da un peso pesantissimo dal petto.

« Lucy è proprio strana, aye! ».

Sono talmente contenta, che non mi viene neanche da rispondergli per le rime a quel dolce gattino di Happy.

« Si, come vuoi. Ottima tattica Natsu...hai finto di essere ancora arrabbiato per farmi disperare è? Non che non me lo meritassi, hai fatto bene ma... »

« Ehi, ehi. Di che tattica stai parlando? Io non uso tattiche. Ero arrabbiato per davvero » mi rimbecca, tornando serio e incrociando le braccia, mentre il mio umore sprofonda nuovamente nel baratro.

« Ma proprio non ci riesco a restare arrabbiato con te », il suo sorriso torna a risplendere. E io mi sciolgo come neve al sole.

Vale anche per me Natsu, sai?

La locomotiva fischia e il treno inizia a muoversi.

« Oh no...bleurgh » geme lui, portandosi le mani davanti alla bocca.

Così indifeso è quasi tenero.

Dico quasi perché non è esattamente un bello spettacolo, quando la persona che ti sta di fronte è tutta bavosa e potrebbe vomitarti addosso da un momento all'altro.

Però fa tenerezza vedere il grande Salamander così vulnerabile.

Mi fa quasi pensare che lui abbia bisogno di me, qualche volta e che non sia sempre e solo il contrario.

« Happy, facciamo scambio di posto ».

L'exceed, per una volta, mi dà ascolto senza commentare.

Certo, il suo ridacchiare sotto i baffi è già più che un commento, alle mie orecchie.

« Lu-ucy! Sto m-malis-sim-bleurg » prova a dire Natsu, con scarsi risultati, ricadendo con la fronte sul finestrino. Scartando il metodo di Erza(2) -efficace, ma un po' troppo violento- cosa posso fare per aiutarlo?

« Devi cercare di non guardare fuori, peggiori solo la situazione » tento.

Lo avvicino piano a me e poggio una mia mano fresca sulla sua fronte, sperando possa dargli un po' di sollievo. Sospira chiudendo gli occhi, scivolando mollemente sulla mia spalla.

Sta...funzionando? Sembrerebbe di si.

Certo che così, è davvero vicino. Posso addirittura contagli le ciglia. Non avevo mai notato fossero così lunghe.

LUCY! Cavolo, Natsu è in questo stato pietoso e nonostante tutto riesci a pensare a cose del genere? Sei una persona orribile. Se Natsu fosse ubriaco, dillo, dillo che approfitteresti di lui senza nemmeno pensarci due volte.

Ok, questa non so da dove mi è venuta!

Happy deve trovare l'intera situazione molto divertente.

Natsu che quasi quasi mi sbava su una spalla e io che arrossisco come una cretina.

Perché, perché devono succedere tutte a me?!

« Lui ti piaaaace! » esclama l'exceed, sghignazzando furbetto.

Gli lancio un'occhiata assassina, ma continua imperterrito nel suo ammiccare.

Le mani mi prudono terribilmente. Caro, carissimo Happy, sappi che se potessi muovermi, ti starei già lisciando il pelo, molto delicatamente.

Ignoralo Lucy, ora devi pensare a Natsu -non che io non ci pensi già abbastanza durante la giornata...ma ora è tempo di agire.

Il suo braccio scivola sulle mie gambe, il palmo della mano verso l'alto.

Ricordo che, quando non riuscivo a dormire, la mamma mi accarezzava il braccio con la punta dei polpastrelli, su e giù. Quelle carezze mi facevano venire i brividi, una sensazione a metà tra il solletico e la pelle d'oca; riuscivo a dimenticare tutti i brutti pensieri e pochi secondi dopo, senza quasi accorgermene, già sprofondavo nel sonno.

Chissà, forse quella stessa sensazione potrebbe distrarlo abbastanza da alleviare la nausea.

Inizio a disegnare dei cerchi sul palmo della sua mano, piano, leggera.

Un sussurro gli sfugge dalle labbra.

Dal palmo risalgo verso il polso, soffermandomi nell'incavo del braccio e risalendo ancora più su.

Ed eccola, la pelle d'oca.

Natsu trattiene un attimo il respiro ma poi si rilassa, sospirando contento.

Il suo volto è più tranquillo adesso e -per mio grandissimo sollievo- non sbava più.

Sono proprio soddisfatta di me stessa, brava, bravissima Lucy!

Mentre continuo la mia opera di bene, una strana -piacevole- sensazione mi riporta alla realtà. Il naso di Natsu mi sfiora la guancia, mentre il suo respiro regolare mi accarezza il collo.

Ed eccola, la pelle d'oca. Stavolta la mia però.

Happy se la ride, di nuovo.

Faccio scattare verso di lui il mio sguardo, ma non assassino come avevo immaginato.

Vorrei dirgli che se non la smette immediatamente, gli stacco le quattro penne che si ritrova per ali, una ad una, per farci un bel cuscino.

Vorrei -appunto- ma non ci riesco.

Me ne rimango in silenzio, piano piano perdendo coscienza della stessa presenza di Happy, mentre la mia testa scivola giù, poggiandosi a quella di Natsu.

Il suo respiro regolare continua a mandarmi i brividi lungo il collo e le mie palpebre iniziano a farsi pesanti.

Sempre più pesanti.

Talmente pesanti che non posso far altro che chiudere gli occhi anch'io.

 

**

 

Saranno un paio d'ore che camminiamo.

Fa caldo, ho sete e i piedi iniziano a farmi male, nonostante abbia messo i miei stivali più comodi, tacco cinque.

Il nostro cliente -un uomo sulla quarantina leggermente stempiato- è seduto a cassetta di una carrozza piuttosto elegante, al fianco del suo fidato cocchiere.

Happy svolazza davanti ai cavalli, Natsu procede al fianco della carrozza -a piedi ovviamente- e io accanto a lui -il perché mi è ancora ignoto...forse per spirito di solidarietà?

No, probabilmente perché sono la solita cretina patentata.

Dunque, ricapitolando.

Il cliente è un riccone. Nella sua elegantissima carrozza ci sono oggetti dal valore di non so quanti jewels. Dobbiamo scortarlo fino alla villa dell'amata figlia, perché potrebbe essere attaccato, derubato, denudato e legato come un salame -e già gli è successo una volta- da questa fantomatica banda di briganti.(3)

E proprio questo cliente riccone, ci paga il disturbo solo 70000 jewels.

Proprio vero che più si è ricchi, più si è tirchi.

Il sentiero, fin ora tranquillo, si immerge in un boschetto dalla fitta vegetazione, covo della suddetta banda di briganti denudatori.

« Ehi, Lucy...ma per davvero mi sono addormentato? » mi chiede Natsu per l'ennesima volta da quando siamo scesi dal treno, stamattina.

« Si » rispondo, ancora, ormai esasperata.

« Ma come? » insiste.

« Te l'ho detto: cazzotto nello stomaco. I metodi di Erza sono infallibili ».

Che Aquarius mi travolga, se mai mi venisse la malsana idea di rivelare a Natsu come si sono in realtà svolti i fatti!

Il mio obiettivo per questa missione è: non rendere le cose più imbarazzanti del dovuto.

« Se lo dici tu Lu » fa, poco convinto. « Mi sembra solo di ricordare una sensazione piacevole, come una carezza, non come un pugno nello stomaco » dice grattandosi la testa confuso.

Happy mi guarda sornione. Un'occhiata che mi ricorda terribilmente quella di Mira.

Mira...

Se lo venisse a sapere...brrr. Non ci voglio nemmeno pensare!

«Concentrazione ragazzi, concentrazione! » esclamo, cercando di catalizzare l'attenzione dei miei compagni sulla missione. « Potremmo essere attaccati da un momento all'altro! ».

Uno strano rumore giunge alle nostre orecchie.

Appunto.

Natsu si porta un dito alle labbra, facendo cenno al nostro cliente di non far rumore.

Mi guardo intorno, cercando di cogliere qualche movimento tra la vegetazione fiorente.

È Natsu a dare voce ai miei pensieri.

« Siamo circondati » mi sussurra ad un orecchio, poggiando la schiena alla mia, pronto a rispondere ad un eventuale attacco.

Un brivido mi corre lungo la spina dorsale, l'adrenalina inizia a scorrermi in corpo e i muscoli si preparano allo scontro imminente.

I banditi compaiono intorno a noi, chi calandosi con un balzo dagli alberi, chi uscendo dagli arbusti più bassi.

Sono bene armati e hanno un aspetto minaccioso.

Natsu mi guarda con la coda dell'occhio, un espressione tutta eccitata sul volto. Rispondo al suo sguardo e le mie labbra si piegano in un ghigno, contagiate dal suo sorriso ferino.

« Piano S? » chiedo, schioccando la frusta, ormai abituata al suo gioco di lettere. (4)

Mi capisce al volo -ovviamente.

« Sbaragliamoli tutti, Lucy! » e si lancia all'attacco.

Evoco Aries e, in meno di un secondo, i nemici si ritrovano a nuotare impacciati in un mare di lana rosa.

Afferro una caviglia con la frusta e tiro forte, atterrando uno dei briganti che si lascia sfuggire un gemito di sorpresa. Puntello le ginocchia nella sua schiena, immobilizzandolo a terra.

« Ehi Lucy, vacci piano! » mi urla Natsu ridendo, mentre fa volare qualche metro più in là uno dei suoi opponenti.

Nonostante gli si lancino addosso in tre o quattro contemporaneamente, non possono nulla contro di lui.

« Senti chi parla! » rispondo, mentre con la corda trovata alla cintura del bandito, lo lego come un cotechino. Chi di corda ferisce, di corda perisce, ah!

« Lucy-sama! Dietro di te! » grida Aries.

Una mano fredda mi afferra il braccio, piegandolo dietro al schiena con l'intento di spezzarlo. Reagisco d'impulso con un colpo di testa, che va a cozzare contro il mento del fuorilegge che barcollando, allenta la presa.

Tanto mi basta. Mi piego, faccio perno con una gamba e ruoto su me stessa, usando l'altra per sbilanciarlo; cade gambe all'aria come un sacco di patate e batte la testa, perdendo conoscenza. Gli lego mani e piedi, così da non dovermene più preoccupare.

Aries mi si avvicina, preoccupata.

« Tranquilla, sono ancora tutta intera! Hai fatto un ottimo lavoro. Devo chiederti un altro favore però...raggiungi il signor Milton e assicurarti che nessuno si avvicini a lui o alla carrozza! ».

Lo spirito annuisce, scusandosi, per poi eseguire i miei ordini.

Volgo nuovamente la mia attenzione a Natsu. Ha una mano in fiamme e, con un'espressione più che minacciosa, si avvicina al nemico che, tutto tremante, arretra.

« Ma come siamo teatrali oggi è! » lo sfotto. Mi risponde con una linguaccia per poi tornare serio, ad occuparsi della sua preda.

Di briganti ne sono rimasti in piedi solo altri due. Mi si avvicinano, i volti deformati da dei ghigni che dovrebbero risultare spaventosi. Sanno di non avere speranze contro Natsu e quindi ripiegano su di me.

Rimpiangeranno presto di avermi sottovalutata.

« Happy! ». L'exceed vola verso di me. Sollevo le braccia, lo guardo complice e poi indico con un gesto del mento i due superstiti. « Max Speed » propongo.

Ricambia il mio sguardo, annuendo malefico.

Mi afferra per le mani e ci solleviamo in volo. Prende lo slancio e sfrecciamo alla massima velocità contro i due banditi, che iniziano a scappare con la coda tra le gambe.

Ma ormai siamo troppo vicini.

« Lucy Kick! » strillo, mentre la pianta dei miei stivali -tacco compreso- si abbatte sui loro fondo schiena. Cadono faccia avanti nel fango mentre io ed Happy, soddisfatti, sorvoliamo il campo di battaglia.

Natsu ci mostra un pollice in alto, sorridendo, mentre trascina l'ultima sua preda vicino alle altre.

Team Natsu ha di nuovo sgominato i nemici! E io intanto, già pregusto il profumo dei miei -nostri- 70000 jewels!

Finalmente potrò pagarti, tanto agognato affitto!

 

 

**

 

La piccola cittadina è in festa. Le strade sono ricche di festoni, fiori e luci magiche, ancora spente in attesa del calar del sole.

Il fermento ricorda quasi quello di Fantasia ma non posso impedirmi di guardare estasiata ogni cosa che mi circonda.

Adoro le feste. Soprattutto quando sono all'aperto e coinvolgono un mare di persone.

Adoro i canti, le musiche, i ritmi che ti contagiano, i balli che ti fanno venire voglia di buttarti nella mischia, di lasciarti andare.

Sono felice. Ma non felice per la festa.

Felice perché sono qui con loro.

Perché mi conoscono abbastanza da sapere cosa davvero può rendermi felice.

Ma soprattutto, perché Natsu è vicino a me.

Abbastanza vicino da percepire il suo calore, ma non abbastanza da poter sfiorare la sua spalla con la mia.

E se questo...fosse il massimo della vicinanza a cui posso aspirare?

Mi fermo, mentre lui continua a camminare.

Per questi due anni ho vissuto con la convinzione di potermi accontentare, che la sua amicizia e il suo semplice affetto potessero bastarmi.

Mi sono detta mille e mille volte, di poter continuare a camminare un passo dietro a lui per tutta la vita, a patto di poter far parte del suo mondo.

Ma adesso, non ne sono più certa.

Sento il castello delle mie certezze -per lo più bugie- crollarmi sotto i piedi.

Mi guardo la punta degli stivali, gli occhi un po' mi pungono. Devono essere i pollini, questa città ne è immersa.

« Ne, Lucy... » una voce mi riscuote. Sollevo riluttante la testa. Lui, l'origine di tutte le mie sventure e di tutti i miei patemi d'animo, mi sta studiando preoccupato.

« Quella faccia triste non ti sta bene! Quindi, qualsiasi cosa di privato a cui stai pensando...beh, non pensarci più! » mi dice, sorridendo gentile.

Indica la piazza gremita di gente, riunita davanti agli stand del libro in file spaventose - che quasi ti tolgono la voglia di intraprenderle.

« La fiera sembra essere un successo...guarda che casino! » commenta.

Mi tende la mano e afferra la mia. « Così non rischio di perderti! » e mi trascina verso il centro della piazza, agguerrito come non mai.

Ma lo fermo.

Lui mi guarda, più confuso che mai. « Pensavo volessi approfittare della fiera per cercare qualche libro raro... » dice.

Scuoto la testa, posando il mio indice sulle sue labbra. Gli faccio cenno di seguirmi, mano ancora stretta nella sua...e non ho intenzione di lasciarla andare tanto presto.

Al lato della piazza principale, c'è una via che dà sul lago sottostante. Mi sporgo dalla staccionata per ammirare il paesaggio. Sospiro.

« Tra poco arriverà il tramonto » esordisco, mentre Natsu mi affianca, gomiti sulla ringhiera. « E non mi andava di perdermi la vista solo per un libro raro » spiego.

Rimaniamo in silenzio, scambiandoci ogni tanto qualche occhiata di sottecchi e sorridendo di quando in quando.

Mi piacerebbe capire cosa nascondi dietro quel sorriso.

E poi, arriva il tramonto, con i suoi colori mozzafiato. Il sole sembra tuffarsi in quel grande lago variopinto, per poi sparire pochi minuti dopo.

Le luci magiche si accendono, illuminando l'intera cittadina.

« Ehi, Lucy... » mi fa lui.

Ha un'espressione seria, titubante, assolutamente non da Natsu. Sta rimuginando su qualcosa, lo vedo dal modo in cui aggrotta le sopracciglia e francamente non so se allarmarmi o meno.

« Dimmi, ti ascolto ».

« Volevo chiederti se...si insomma, se tra noi... » inizia, poi si interrompe scompigliandosi i capelli nervoso.


Si, devo allarmarmi. Decisamente.


« Tra noi non cambierà niente, vero Lucy? » domanda, guardandomi in volto ma evitando di incontrare i miei occhi.


Se tra noi non cambierà mai niente? Ma...che...diavolo...di domanda è ?


Ok. O è impazzito tutto insieme, oppure deve aver battuto la testa molto, molto forte.


« Non credo di aver capito quello che intendi ».


Natsu sospira e si gratta la testa. Si sta dando mentalmente dello stupido per aver fatto una domanda simile, lo conosco abbastanza bene per poterne essere certa.


« Un team...saremo sempre un team io e te, vero? Anche se ti piace quel tizio, non mi lascerai per formare un team con lui, no? ».

Natsu.


Sul serio, non so se prenderti per la giacca e baciarti fino a domani mattina o se darti tanti schiaffi a due a due, fino a che non diventano dispari.


Sento che il cuore potrebbe scoppiarmi da un momento all'altro.


Accidenti, non puoi uscirtene con queste domande con quello sguardo da cucciolo triste! Mi mandano in tilt.


« Natsu, come può anche solo venirti in mente una cosa del genere », tento di rassicurarlo sorridendo.

« Io, te ed Happy siamo o non siamo la squadra perfetta? Niente potrebbe mai farmi decidere di lasciarvi. Anzi, dovreste cacciarmi acalci, se proprio voleste liberarvi di me! » aggiungo, dandogli una spinta.

E faccio per andarmene, quando mi afferra per un polso, facendomi voltare di nuovo verso di lui.
 

« E tu lo sai no, che questo non succederà mai ».

Lo guardo. Quale parte di te sta parlando Natsu?

Sei sempre tu...o è per colpa della botta in testa che io penso che tu abbia preso?

Le ginocchia potrebbero cedermi da un momento all'altro.

Mi chiedi se tra noi non cambierà nulla.

Ma come posso risponderti se da quando ho capito di essere innamorata di te, per me è cambiato tutto?

 

 

 

Note deliranti.

 

Stanotte ho fatto le ore piccole per ultimare questo capitolo, ma dopotutto...alla musa non si voltano le spalle! Dunque le occhiaie mostruose di questa mattina sono valse decisamente la candela!

Mi scuso per il ritardo dell'aggiornamento, ma mi sono resa conto di riuscire ad entrare in Lucy solo se...sono allegra e felice e in questo mese non lo sono stata molto.

Ma ora, posso dire di essere tornata la Lucy di sempre xD

Poi, a complicare ulteriormente la stesura del capitolo 2, ci si è messa anche la long di mezzo. I personaggi fremono...iniziano a pregarmi di continuare a scrivere di loro e prima o poi mi toccherà accontentarli! :)

Per oggi la chiudo qui, tra non molto devo scappare in uni.

Ma dovevo, volevo aggiornare! Non mi sarei data pace finché non l'avessi fatto! XD

Ringrazio chi commenta, chi legge, chi ha messo la storia tra le seguite/preferite, quel numerino che ogni tanto sale di uno significa moltissimo *-* vi adoro!

Come vedete, inizia a smuoversi qualcosa...non solo in Lu-chan...ma anche in Natsu, qualcosa inizia a puzzare di bruciato - uuuu! Chissà che gira per la testa del nostro draghetto preferito...eeeeeeè vedremo vedremo!

E ora...a voi il verdetto!

 

 

 

  1. piccolo riferimento all'episodio 127, che ho adorato! NaLu, yay!

  2. Come esplicitato più giù nel capitolo, cazzotto nello stomaco. Episodio 5 :)

  3. Citazione da “Mirror mirror”. Non so se voi abbiate visto il film, ma a me è piaciuto una cifra! :D E considerate che ho sempre odiato Biancaneve!

  4. Natsu sembra avere una passione nel rinominare i “piani” di battaglia. Ad esempio: Piano A-Assalto a villa Everlue. Piano T-trappola a...emh, Edolas? -al momento mi sfugge! La cosa che mi diverte al riguardo però, sono le facce soddisfatte di Natsu quando fa questo genere di uscite <3

   
 
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