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Autore: Draco the best    15/05/2012    9 recensioni
CAPITOLO 1
- Papone!!! Abbiamo visite!- urlò con grazia Karen, cominciando a saltellare verso la cucina. Rimasi sola, ma riuscivo a sentire la loro conversazione nell'altra stanza.
- Tesoro, ti ho detto che non devi dare confidenza agli sconosciuti…- diceva l'uomo con estrema dolcezza, come se non riuscisse seriamente ad avercela con lei.
Quella voce… sembravo conoscerla…
Poi il mio cuore perse un battito dalla sorpresa. Il papà di Karen aveva fatto il suo ingresso nel soggiorno con un grembiule da cucina. I capelli erano biondissimi e gli occhi color del ghiaccio. Quando mi vide fece cadere un bicchiere di vetro che aveva in mano, facendolo rompere in mille pezzi sul pavimento.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'Love in...'
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CAPITOLO 8

 

Erano passati due giorni da quella strana visita e tutto era cambiato. Sentii una voce nel pianerottolo e sospirai, avvicinandomi alla porta.

- Tu aspettami a casa, tesoro, papà torna subito…- avevo sentito la voce soffocata di Draco e, quando sentii la porta dei miei vicini chiudersi, aprii la mia, consapevole che Malfoy voleva parlare con me.

Entrò senza neanche chiedere permesso e cominciò a camminare avanti e indietro per la stanza, in preda al nervosismo. Passammo molti minuti in silenzio. Non avevo mai visto Draco perdere il controllo in quel modo. Qualche volta si fermava per provare a parlare, non riuscendoci. Sapendo che ciò andava contro di me, presi parola.

- Draco…- la mia voce uscì leggera come un soffio. Lui si voltò verso di me con uno sguardo di odio.

- Non hai il diritto di chiamarmi per nome, Mezzosangue.- mi disse con una freddezza che ricordava i tempi di scuola. Dopo un altro silenzio, lui sembrò prendere coraggio.

- Spiegami cosa vuol dire quel cartello che hai sulla porta…- mi disse con voce più dolce, quasi supplichevole. I miei occhi si riempirono di lacrime, ma riuscii a trattenerle.

- Mi trasferisco, Draco. Torno a Londra. -

Vedere Draco così vulnerabile era una sensazione tremenda. Vederlo triste, spaesato, colpito dalle mie parole, incapace di creare quel muro che aveva sempre alzato tra la sua apparenza e il suo cuore.

- Perché…?- gli occhi pieni di lacrime di Draco mi facevano ancora più male. Non conoscevo questo Malfoy e vederlo ora rendeva solo le cose più difficili.

- Due giorni fa è venuto Ron e… siamo tornati insieme…- gli dissi colpevole. Lui sembrò riprendere un po' della sua solita sicurezza.

- Tu mi hai preso in giro! A te non è mai importato nulla di me o di Karen! Ci hai usato solo per dimenticare quel pezzente!- mi urlò contro con veleno.

- Draco, sai benissimo che io adoro Karen…- provai a dire, alzando la voce.

- Io non ti volevo qui! Tu sei entrata nella mia vita con prepotenza. Sei entrata nel mio cuore, come non avevo permesso a nessuno di fare… come hai potuto farmi questo?-

- Farti cosa?-

- Come hai potuto farmi innamorare di te, sapendo che non te ne fregava nulla di me!?!-

Le sue parole mi lasciarono senza fiato, ma continuai imperterrita sul mio punto.

- Malfoy, io non ho fatto nulla per farti innamorare. Sono solo stata vicino a te e a Karen, perché adoro quella bambina e perché avevo bisogno di qualcuno che conoscessi e che potesse farmi sorridere. Tu eri quella persona, ma per me non è stato abbastanza. Quando siamo andati a letto insieme è stato un errore! Non lo rifarei da sobria. E' stato un attimo di debolezza per entrambi, perché tutti e due avevamo bisogno di una persona su cui poggiarsi. Questo non è amore. Non per me, almeno!-

Lui si avvicinò a me e mi baciò di sorpresa, con una passione che non avevo mai sentito prima. Quando si separò da me, lui era tornato rude.

- Vuoi dire che Questo non è amore? Quando ti sono vicino sento il tuo cuore battere forte, non me lo sogno, lo sento. Weasley non ti renderà felice come potrei farlo io! Lui… io ho letto che sta facendo un concorso per entrare al ministero e che il mondo magico lo vede di cattivo occhio, dopo lo scandalo con te. Hermione, vuole usarti solo per arrivare al ministero, per ritrovare i favori della gente! Come puoi non accorgertene?- mi urlò contro lui, esasperato.

- Lo so, Draco. Lo so che lui vuole usarmi per questo. Però lui è l'uomo che amo, l'uomo della mia vita. Non ci posso fare niente. Io sceglierei sempre lui.-

- Bene…- lui si irrigidì.

- Draco, mi dispiace… io sono stata benissimo con te, ma il destino non è ancora pronto per noi due. -

- Tu non sei pronta per noi due. Il destino ci ha fatto incontrare qua. Tu non sei pronta e non lo sei mai stata. Hermione, sei sicura di quello che stai facendo? Io non ti aspetterò, quando capirai lo sbaglio che hai fatto. Sarà troppo tardi. Un po' mi conosci…-

- Sono sicura, Draco.-

Lo vidi annuire, tentennando. Uscì dalla porta senza dire nulla, sbattendola e lasciandomi finire la preparazione della mia valigia.

 

Passarono due ore e io ero pronta. Ron era già giù ad aspettarmi. Presi le mie ultime cose e me ne andai. Chiusi la porta e mi fermai a guardare quella del mio vicino.

Fu un attimo. Lasciai che la valigia cadesse a terra e corsi a quella porta, cominciando a suonare il campanello come una matta. Nessuno rispose, allora presi la chiave che sapevo essere sotto lo zerbino e aprii la porta.

La casa era vuota. Completamente vuota. I mobili erano vuoti, le stanze, la cucina, era stato tutto ripulito. Una calda lacrima scese dai miei occhi. Se ne erano andati, così all'improvviso, così che non potessi tornare più a cercarli e a rovinare di nuovo le loro vite. Era troppo tardi.

Scesi le scale e andai ad abbracciare Ron, che salì nella macchina. Istintivamente mi voltai e vicino al bar vidi una lunga chioma castana che continuava a voltarsi indietro verso di me. Veniva letteralmente trascinata da un uomo con il cappello, ma che faceva intravedere i capelli biondi. Lei mi salutò, triste, e io feci altrettanto. Sperai che Draco si voltasse fino all'ultimo, ma non lo fece e lo vidi sparire tra la folla con uno zainetto sulle spalle, reduce probabilmente di un incantesimo che gli faceva contenere tutta la sua roba.

Era uno stupido orgoglioso, come lo ero io.

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Spazio dell'autrice:

Lo so.... Lo so.... sono stata terribilmente cattiva in questo ultimo capitolo. Sono pronta a prendermi tutti i pomodori e le uova che mi starete lanciando XD.

Era da un po'  che volevo scrivere una storia non a lieto fine. Volevo vedere come usciva fuori, anche se, fidatevi, ho sofferto anche io molto nello scrivere... io non sopporto proprio Ron, ma era giusto che finisse così. Lo so che probabilmente la vera Hermione non si sarebbe mai comportata così... però non so per quale assurdo motivo, non sono mai riuscita a vedere un finale diverso da questo per questa storia. Spero che non mi odierete troppo e vi ringrazio sinceramente per aver commentato, seguito o messo la storia nei preferiti.

A presto!

Giulia...

  
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