Capitolo
1
Il ragazzo sollevò per un attimo gli occhi verso il cielo a
guardare dritto il sole, mentre goccioline di sudore gli imperlavano la fro=
nte.
Distese il volto in un largo sorriso, e i suoi occhi assunsero
un’espressione strana, a metà tra il malizioso e il divertito.
Quello sguardo di sfida che Goku lanciava
spudoratamente al disco bianco vampante sopra d=
i lui,
era la metafora perfetta del suo animo ribelle e impertinente. I capelli
corvini si scompigliarono leggermente al tocco della brezza mattutina, per =
poi
ricadere dolcemente sulla sua fronte, ad incorniciare quei neri occhi curio=
si e
presuntuosi. Goku li socchi=
use
appena; lasciò cadere a terra il piccone e aprì le braccia,
tendendo fino all’ultimo muscolo le dita delle mani ancora impregnate=
di
quel terriccio sul quale lavorava…si lasciò attraversare dal v=
ento
del Nord, da parte a parte, senza alcuna resistenza...tutto sommato si sent=
iva
bene, in quel piccolo angolo di mondo dimenticato da tutti (tranne che dagli
esattori delle tasse, ovviamente). Sentiva di non aver bisogno di
nient’altro; aveva la sua terra naturalmente, e l’acqua
dell’oceano che si faceva di cristallo, e il cielo colorato dagli all=
egri
versi dei cormorani…libero…completam=
ente
libero…”Ed è così che voglio essere per sempre,
è così che voglio vivere!” pensava Goku…abbassò
gli occhi a fissare il terreno e tornò a scavare.
-Ehi Goku! Ehi, ragazzo! Ma
sei già in piedi così di buon mattino? Si vede che non hai
proprio nient’altro da fare, per metterti a scavare la terra a
quest’ora! GOKU! MI STAI A SENTIRE, SI’ O NO?
La voce del fratello maggiore giunse alle orecchie del ragazzo, che=
si
voltò e rise animatamente.
-E tu non hai proprio niente =
di
meglio da fare anziché dormire tutto il giorno? Perché non vi=
eni qui e mi aiuti un po’ a seminare qualcosa per no=
stro
padre invece di stare in panciolle per tutto il resto della tua vita?
Non l’avesse mai detto. Il fratello avanzò verso di lui
con aria minacciosamente divertita. Goku sorris=
e di
rimando, ma nel suo sorriso c’era un non so che
di vagamente aggressivo. A questo punto i lettori, che non sanno
ancora come la vita si svolgeva in casa Son, penseranno sicuramente ad una
disputa tra fratelli, e forse avranno anche paura. Cari amici, non
spaventatevi; è solo un gioco, di quelli che in casa Son erano
all’ordine del giorno.
Goku si trovava adesso davanti =
la
faccia ghignante del fratello maggiore, molto più alto e robusto di =
lui.
-Non voglio battermi con te- disse serio=
.
Il fratello fece una smorfia canzonatoria, e scoppiò in una
fragorosa risata. Ecco, si era distratto. “E’ il momento”
pensò Goku, e con un grido e con un balz=
o gli
sferrò un potente pugno in faccia, senza però l’intento
serio di ferirlo. Il fratello, infatti, barcollò=
ma
non cadde a terra, e dopo essersi asciugato il piccolo rivoletto di sangue =
che
usciva dal suo naso, partì al contrattacco.
Furono calci, schiaffi, morsi e pugni; e un rincorrersi a perdifiato
per i campi, e un rotolarsi sull’erba ridendo come matti. Poi fu solo=
il
silenzio. Goku volse ad un tratto lo sguardo lo=
ntano,
là, davanti alla verde collina.
-Goku, cosa c’è?
Cos’hai da guardare tanto?
-Laggiù, davanti alla collina…non vedi qualcosa?
Il fratello si alzò in piedi, scrutando lontano.
-Io non vedo niente! Sicuro di stare bene fratellino?
Goku si alzò anche lui. =
Aveva
l’aria grave. Fissava quel punto davanti alla collina come se fissass=
e il
vuoto. Come se attendesse con ansia qualcosa che non ar=
rivava
mai.
-Aspetta un attimo! Adesso vedo
anch’io qualcosa!
Il fratello si alzò sulla punta dei piedi per osservare megl=
io. In effetti c’era qualcosa lì, lontano, da=
vanti
alla verde collina. E qualunque cosa fosse si st=
ava
muovendo lentamente verso di loro.
-Si avvicina. Forse fra poco riusciremo a
distinguerlo meglio- esordì Goku.=
Era un carro trainato da un pony che ave=
va
tutta l’aria di non passarsela granchè
bene. Ed alle redini c’era un vecchio sign=
ore in
camicia e grembiule da macellaio, anche lui piuttosto malaticcio.
-Ma è il vecchio macell=
aio
del paese!- esclamò Goku sorpreso –=
;cosa
vorrà mai da noi?
Il carretto sgangherato si avvicinava. Adesso era possibile
distinguere, sulla parte posteriore, qualcosa gettato a mo’ di sacco.=
In
realtà quel coso ammonticchiato lì non era un sacco, bens&igr=
ave;
un corpo umano. E quando Goku e suo fratello se=
ne accorsero, rimasero ancora più sorpresi.
-Figli di Son! Uscite presto dal vostro giardinetto così ben=
addobbato,
e preparate bianche lenzuola da mettere sul letto migliore che avete! VI PO=
RTO
LE SPOGLIE DI VOSTRO PADRE.
Fine 1° Capitolo